Serenoa repens
Buonasera, mi chiamo Giovanni, vorrei avere alcuni chiarimenti su una cosa che mi sta accadendo da 1 mese a questa parte. A gennaio mi venne diagnosticata un'infiammazione prostatica che ho curato con supposte di cortisone, antibiotico e Serenoa Repens. A distanza di 2-3 mesi dalla fine della cura, ho cominciato ad accusare alcuni sintomi come: impotenza e insensibilità al pene, prima della cura era tutto perfetto, esami ormonali completamente perfetti, nessuno tupo di problema e avevo fatto visite di tutti i tipi poco prima dell'inizio della terapia. Scrivendo in internet dei miei sintomi mi sono imbattuto in migliaia di ragazzi che hanno avvertito e avvertono tutt'ora i miei stessi problemi dopo aver assunto farmaci inibitori dell'alfa 5 reduttasi e mi chiedo, con così tanti casi come il mio, come sia possibile che ancora non siano state fatte verifiche sulla pericolosità di questi medicinali e sopratutto come mai con così tanti casi sia ignorata la loro pericolosità ed essi vengano prescritti come caramelle.
[#1]
Caro Utente,l'aver incontrato un numero notevolissimo di Pazienti che assumono serenoa,in varie titolazioni,dimostra la non percolosita' della stessa e la non induzione di disfunzione erettile.Segua i consigli dello specialistacreale.Cordialita'
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la pronta risposta dottore, io non avevo mai collegato questo disturbo all'uso di serenoa repens, che a logica mi pare assurdo. Ho avuto problemi di schiena, ma tramite RMN con e senza contrasto e altri accertamenti i neurologi che mi hanno preso in cura, hanno tassativamente escludo che il mio problema basso sia dovuto alla schiena, essendo circoscritto alla vertebra d6. Cercando quindi su internet (cosa assai sbagliata, lo so!) mi sono imbattuto in gente con i miei stessi sintomi come: Impotenza, insensibilità peniena e diversa consistenza del pene stesso che appare più piccolo, a molti comparsi dopo l'aver assunto inibitori dell'alfa 5 reduttasi come finasteride, dustasteride, serenoa repens (più volte nominata come saw palmetto) e allora mi chiedo: Sono tutte queste testimonianze fasulle?
Io stesso ho avuto un anomalo accumulo di tessuto adiposo a livello del pettorale che ha assunto una forma più femminile durante l'assunzione di serenoa repens.
Nel frattempo comunque non essendo uno sprovveduto e non potendomi fidare in toto di ciò che trovo scritto su internet (anche se in questo caso si tratta di testimonianze di diretti interessati, alquanto angoscianti tra l'altro), ho eseguito una visita dal mio urologo di fiducia che ha riscontrato un'infiammazione prostatica riacutizzata, presto dovrò andare a ritirare lo strumento RIGISCAN per monitorare le erezioni notturne per 3 notti consecutive, dopodichè probabilmente mi verrà iniettata della prostaglandina per verificare la circolazione peniena tramite ecodoppler.
Il mio problema però mi pare di tipo ormonale, poichè riesco a raggiungere una quasi erezione la mattina appena alzato, che in teoria dovrebbe essere il momento di massima concentrazione di testosterone nel sangue (sbaglio forse?), mentre nel pomeriggio tardo, toccare il mio pene è come toccare qualcosa di estraneo.
Molto sinteticamente le chiedo:
1)Può un inibitore dell'alfa 5 reduttase alterare il delicato equilibrio testosterone/estrogeni/dht, che in alcuni casi deve essere quindi riportato alla normalità tramite adeguate terapie? Un po' come nei cicli di steroidi dei bodybuilder
2)Come è possibile che in poco tempo da erezioni potenti ed istantanee come le mie si possa essere verificato un deficit così grave?
Io stesso ho avuto un anomalo accumulo di tessuto adiposo a livello del pettorale che ha assunto una forma più femminile durante l'assunzione di serenoa repens.
Nel frattempo comunque non essendo uno sprovveduto e non potendomi fidare in toto di ciò che trovo scritto su internet (anche se in questo caso si tratta di testimonianze di diretti interessati, alquanto angoscianti tra l'altro), ho eseguito una visita dal mio urologo di fiducia che ha riscontrato un'infiammazione prostatica riacutizzata, presto dovrò andare a ritirare lo strumento RIGISCAN per monitorare le erezioni notturne per 3 notti consecutive, dopodichè probabilmente mi verrà iniettata della prostaglandina per verificare la circolazione peniena tramite ecodoppler.
Il mio problema però mi pare di tipo ormonale, poichè riesco a raggiungere una quasi erezione la mattina appena alzato, che in teoria dovrebbe essere il momento di massima concentrazione di testosterone nel sangue (sbaglio forse?), mentre nel pomeriggio tardo, toccare il mio pene è come toccare qualcosa di estraneo.
Molto sinteticamente le chiedo:
1)Può un inibitore dell'alfa 5 reduttase alterare il delicato equilibrio testosterone/estrogeni/dht, che in alcuni casi deve essere quindi riportato alla normalità tramite adeguate terapie? Un po' come nei cicli di steroidi dei bodybuilder
2)Come è possibile che in poco tempo da erezioni potenti ed istantanee come le mie si possa essere verificato un deficit così grave?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.2k visite dal 28/06/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?