E comunque anche li arrivare all'erezione è stata una tragedia
Buongiorno. Sono una ragazza di 24 anni e sto dalla fine della scorsa estate con un uomo di 33. I primi mesi non abbiamo avuto alcun tipo di rapporto sessuale, solo qualche accenno nel quale si percepiva la sua eccitazione (al tatto si sentiva l'erezione) ma non siam mai andati oltre ai vestiti e da un lato apprezzavo la cosa perché il mio pensiero era che almeno stava con me perchè pensava a qualcos'altro oltre ai rapporti sessuali. Poi a dicembre abbiamo avuto il primo rapporto ed ha fatto davvero fatica a raggiungere l'erezione, una volta raggiunta il rapporto è andato bene per me, l'erezione è rimasta ma per portarlo all'eiaculazione son dovuta ricorrere ad altri metodi e comunque mi ci è voluto un po'. Al rapporto completo successivo ci son voluti altri due mesi (febbraio) e comunque anche li arrivare all'erezione è stata una tragedia. Lui si arrabbiava per ovvi motivi e io non potevo far altro che dimostrargli che se la prendeva troppo e lo coccolavo. Quella volta raggiunta l'erezione il rapporto è arrivato al completo per me ma niente eiaculazione per lui. Dopo un paio di settimane si ripresenta l'occasione e stavolta niente da fare. Erezione che andava e veniva. Quella sera mi ha detto "ultimamente ho qualche problemino...per questo evito i momenti di intimità". Ho cercato di capirne di più e (come credo sia naturale) ho chiesto se il problema potevo essere io e lui in risposta ha detto che nel nostro rapporto un complessato è più che sufficiente e che non è il caso che mi ci metta anch'io. Successivamente abbiamo avuto altri due rapporti e nessuno dei due andati a buon fine...dopo ore l'erezione andava e veniva in continuazione e ora è da un mese che non ci si prova più. Cosa devo pensare? Una volta ho provato ad affrontare l'argomento con tutto il tatto possibile e si è arrabbiato. Abbiamo un rapporto bellissimo, feeling in tutto, lui mi fa sentire molto desiderata, mi fa capire chiaramente di "volermi" e poi quando c'è l'opportunità non funziona. L'idea di non riuscire a soddisfarlo in intimità inizia ad essere un peso per me ma non voglio far vedere che son dispiaciuta, credo lo sia già di suo. Che problemi potrebbero esserci? Io potrei far qualcosa? Grazie in anticipo per la risposta. Cordialità
[#1]
Cara signorina,
i maschi hanno una allergia cronica, congenita ed immotivata per gli andrologi poichè:
1) detestano far vedere le proprie debolezze;
2) hanno paura di essere inguaribili (non lo dicono, anzi lo negano ma si fidi è così).
3) pensano di farcela da soli.
Ora lei conosce il suo fidanzato, lo induca con le buone o con le cattive di andare da collega.
i maschi hanno una allergia cronica, congenita ed immotivata per gli andrologi poichè:
1) detestano far vedere le proprie debolezze;
2) hanno paura di essere inguaribili (non lo dicono, anzi lo negano ma si fidi è così).
3) pensano di farcela da soli.
Ora lei conosce il suo fidanzato, lo induca con le buone o con le cattive di andare da collega.
[#2]
Utente
Buonasera,
la ringrazio per la risposta. Proprio perché lo conosco so che proporgli una visita sarà motivo di forti discussioni. Io so solo che adora i bambini, ho provato a dirgli che i bambini non arrivano se non si prova a capire cosa non va e lui mi dice sempre di non preoccuparmi che è una cosa passeggera e che non vuole parlare di questa cosa. Lei quindi esclude la possibilità che sia solo un fattore psicologico passeggero? O c'è alta probabilità che debba ricorrere a qualche terapia?
Grazie ancora
la ringrazio per la risposta. Proprio perché lo conosco so che proporgli una visita sarà motivo di forti discussioni. Io so solo che adora i bambini, ho provato a dirgli che i bambini non arrivano se non si prova a capire cosa non va e lui mi dice sempre di non preoccuparmi che è una cosa passeggera e che non vuole parlare di questa cosa. Lei quindi esclude la possibilità che sia solo un fattore psicologico passeggero? O c'è alta probabilità che debba ricorrere a qualche terapia?
Grazie ancora
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"Proprio perché lo conosco so che proporgli una visita sarà motivo di forti discussioni".
Il non voler affrontare il problema ingenera aumento di ansia di prestazione, che qualsiasi sia il motivo del deficit erettivo, lo aggrva.
Il non voler affrontare il problema ingenera aumento di ansia di prestazione, che qualsiasi sia il motivo del deficit erettivo, lo aggrva.
[#4]
Utente
Buonasera dottore, non ho più avuto modo di ricontattarla. Ho provato a riparlarne e ovviamente non è stato facile e sinceramente credo abbia omesso alcuni dettagli dei quali non so per quale motivo si vergogna, ma magari lei mi può dare un suggerimento in seguito al fatto che sto per scriverle: dopo l'ultima mail che le ho inviato è iniziato un periodo molto positivo, abbiamo avuto rapporti andati a buon fine fino a poco più di una settimana fa. Da poco più di una settimana fa è nuovamente schivo e non vuole che io abbia a che fare con i suoi genitali. L'altra sera andando in bagno ha dimenticato di metter via un tubetto di crema, "travocort" ma lui ignora il fatto che io l'abbia vista e provando a guardare in internet ho letto che è un antimicotico. A questo punto mi chiedo...potrebbe c'entrare qualche infezione particolare dal momento che da quando abbiamo avuto i primi rapporti, tutte le volte in cui lui ha proprio evitato situazioni intime si è giustificato dicendo che "da qualche tempo ha qualche problema"?
Grazie per la risposta al mio consulto
Grazie per la risposta al mio consulto
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 22/05/2013.
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