Ancora problemi post-circoncisione
Gentili dottori,
eccomi qui di nuovo a scrivere per problemi relativi al post-circoncisione.
Circa 5 mesi fa sono stato sottoposto a un intervento di circoncisione per correggere una fimosi non-serrata. Il deposto post-operatorio, sebbene doloroso e non privo di intoppi, è arrivato a compimento dopo circa 2 mesi quando tutti i punti sono caduti.
A 5 mesi di distanza, però, ho ancora un problema e che riguarda il post-masturbazione. Ho ripreso l'attività di mano con regolarità dopo alcuni mesi dall'operazione e, mentre in un primo periodo non c'è stata alcuna complicazione, ora dopo la pratica ci sono un po' di alterazioni a livello della cicatrice (non tutta, ma solo la parte destra).
Tutto ciò è cominciato un paio di mesi fa quando, dopo una polluzione notturna involontaria, nella zona destra della cicatrice, visibilmente gonfia, è apparsa un'ecchimosi di colore tendente al nero.
Da quel momento ho deciso di prendermi cura del mio amico per evitare un altro evento spiacevole come quello e ho cominciato da allora a masturbarmi con una frequenza di una volta ogni 2-3 giorni.
Subito dopo l'eiaculazione non avverto alcun tipo di dolore, ma la cicatrice si arrossa (soprattutto nella solita parte destra). Dopo qualche minuto, poi, la parte destra della cicatrice si gonfia sensibilmente e l'area interessata comincia ad assumere un colore rossastro e, proprio nel punto in cui 2 mesi fa mi era comparsa l'ecchimosi nera, appare una lieve ecchimosi.
La situazione non migliora se non dopo 2 giorni quando il tutto si normalizza. A ogni masturbazione, però, segue questa tiritera che ora come ora è diventata davvero snervante.
Contattai il mio chirurgo quando, dopo la polluzione notturna, mi comparve la grossa ecchimosi. Mi disse di non preoccuparmi e che la situazione sarebbe rientrata. Probabilmente quella polluzione involontaria era stata troppo energica e aveva causato quel "danno".
Fatto sta che, a 2 mesi di distanza dall'accaduto, non mi sembra affatto normale che ogni qual volta mi masturbo, il mio pene si gonfi ed escano ecchimosi di lieve entità...
A cosa può essere dovuto tutto ciò? A una "cattiva" cucitura? A un infragilimento di alcuni vasi sanguigni? A una "cattiva" cicatrizzazione?
Cosa potrei fare per evitare questi spiacevoli inconvenienti post-masturbazione?
Cordiali saluti!
eccomi qui di nuovo a scrivere per problemi relativi al post-circoncisione.
Circa 5 mesi fa sono stato sottoposto a un intervento di circoncisione per correggere una fimosi non-serrata. Il deposto post-operatorio, sebbene doloroso e non privo di intoppi, è arrivato a compimento dopo circa 2 mesi quando tutti i punti sono caduti.
A 5 mesi di distanza, però, ho ancora un problema e che riguarda il post-masturbazione. Ho ripreso l'attività di mano con regolarità dopo alcuni mesi dall'operazione e, mentre in un primo periodo non c'è stata alcuna complicazione, ora dopo la pratica ci sono un po' di alterazioni a livello della cicatrice (non tutta, ma solo la parte destra).
Tutto ciò è cominciato un paio di mesi fa quando, dopo una polluzione notturna involontaria, nella zona destra della cicatrice, visibilmente gonfia, è apparsa un'ecchimosi di colore tendente al nero.
Da quel momento ho deciso di prendermi cura del mio amico per evitare un altro evento spiacevole come quello e ho cominciato da allora a masturbarmi con una frequenza di una volta ogni 2-3 giorni.
Subito dopo l'eiaculazione non avverto alcun tipo di dolore, ma la cicatrice si arrossa (soprattutto nella solita parte destra). Dopo qualche minuto, poi, la parte destra della cicatrice si gonfia sensibilmente e l'area interessata comincia ad assumere un colore rossastro e, proprio nel punto in cui 2 mesi fa mi era comparsa l'ecchimosi nera, appare una lieve ecchimosi.
La situazione non migliora se non dopo 2 giorni quando il tutto si normalizza. A ogni masturbazione, però, segue questa tiritera che ora come ora è diventata davvero snervante.
Contattai il mio chirurgo quando, dopo la polluzione notturna, mi comparve la grossa ecchimosi. Mi disse di non preoccuparmi e che la situazione sarebbe rientrata. Probabilmente quella polluzione involontaria era stata troppo energica e aveva causato quel "danno".
Fatto sta che, a 2 mesi di distanza dall'accaduto, non mi sembra affatto normale che ogni qual volta mi masturbo, il mio pene si gonfi ed escano ecchimosi di lieve entità...
A cosa può essere dovuto tutto ciò? A una "cattiva" cucitura? A un infragilimento di alcuni vasi sanguigni? A una "cattiva" cicatrizzazione?
Cosa potrei fare per evitare questi spiacevoli inconvenienti post-masturbazione?
Cordiali saluti!
[#1]
gent.le utente, ritengo che non ci sia particolare motivo di preoccupazione. e ' possibile che i tessuti siano ancora interessati dal processo di cicatrizzazione che come è noto e di fatto una flogosi cornica che lentamente si risolve spontaneamente. le consiglierei di ridurre gli atti di masturbazione per ridurre il traumatismo che questi possono provocare e contatti il medico che ha eseguito l'intervento per un controllo.
cordialemnte
cordialemnte
Dr. Paolo Panella
[#2]
Utente
Grazie mille per la repentina ed esaustiva risposta, dott. Panella.
Le mie preoccupazioni, a dire la verità, sono più riguardanti le ecchimosi che si formano di tanto in tanto (sempre nella medesima zona) piuttosto che il rossore e il gonfiore (che ci possono stare, dato che è comunque stato eseguito un intervento chirurgico).
Poco fa, mentre ero nel bel mezzo dell'atto masturbatorio (che ho eseguito onde evitare il manifestarsi di un'eiaculazione involontaria notturna dai risvolti imprevisti), ho notato che, quando il pene va in erezione, una delle sue vene diventa molto colorita ed evidente.
Credo sia quello il vaso sanguigno che provoca le ecchimosi... Magari è stato "cucito" all'interno della cicatrice o è rimasto "ostruito" durante la fase di cicatrizzazione. Questo non lo so...
So per certo, invece, che nei primi mesi post-operazione non ho avuto alcun problema di questo tipo. Solo do po 3-4 mesi ho cominciato a manifestare questi strano fenomeni di ecchimosi e il tutto è cominciato da un'eiaculazione notturna involontaria molto "irruenta".
Ricontatterò il medico che mi ha operato nella speranza che non sia nulla di grave. Non vorrei sottopormi ad altri interventi, dato che l'ultima circoncisione è stato già il secondo intervento che ho subito al pene...
Cordiali saluti.
Le mie preoccupazioni, a dire la verità, sono più riguardanti le ecchimosi che si formano di tanto in tanto (sempre nella medesima zona) piuttosto che il rossore e il gonfiore (che ci possono stare, dato che è comunque stato eseguito un intervento chirurgico).
Poco fa, mentre ero nel bel mezzo dell'atto masturbatorio (che ho eseguito onde evitare il manifestarsi di un'eiaculazione involontaria notturna dai risvolti imprevisti), ho notato che, quando il pene va in erezione, una delle sue vene diventa molto colorita ed evidente.
Credo sia quello il vaso sanguigno che provoca le ecchimosi... Magari è stato "cucito" all'interno della cicatrice o è rimasto "ostruito" durante la fase di cicatrizzazione. Questo non lo so...
So per certo, invece, che nei primi mesi post-operazione non ho avuto alcun problema di questo tipo. Solo do po 3-4 mesi ho cominciato a manifestare questi strano fenomeni di ecchimosi e il tutto è cominciato da un'eiaculazione notturna involontaria molto "irruenta".
Ricontatterò il medico che mi ha operato nella speranza che non sia nulla di grave. Non vorrei sottopormi ad altri interventi, dato che l'ultima circoncisione è stato già il secondo intervento che ho subito al pene...
Cordiali saluti.
[#3]
Gentile lettore,
purtroppo, come già dettole dal collega Panella, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la reale causa del suo problema post-chirurgico e darle quindi una indicazione su quali passi successivi fare.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo.
Un cordiale saluto
purtroppo, come già dettole dal collega Panella, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la reale causa del suo problema post-chirurgico e darle quindi una indicazione su quali passi successivi fare.
Bisogna, a questo punto, riconsultare in diretta il suo andrologo.
Un cordiale saluto
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.8k visite dal 19/05/2013.
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