Problemi post-circoncisione
Salve Dottori, ho 34 anni e, poiché soffrivo di fimosi non serrata (il pene non si scopriva in erezione, e il glande era ipersensibile) sono stato sottoposto a una circoncisione parziale. L'intervento si è svolto cinque mesi fa ed ha avuto un decorso post-operatorio regolare. Tuttavia, a distanza di cinque mesi, ho ancora dei problemi molto fastidiosi. Il glande è ancora ipersensibile, ed ora è scoperto, per cui dà molto fastidio anche quando cammino. La zona dell'intervento è ancora dolorante, sento spesso come una sensazione di aghi piantati nel pene. Inoltre, quando ho un'erezione, spesso il prepuzio si "incastra" sotto il glande e non "torna a posto" anche per due-tre giorni, con comprensibili fastidi. Naturalmente sono stato costretto a interrompere qualsiasi attività sessuale, anche "solitaria", e potete immaginare come possa vivere questa vicenda, avendo accettato di fare un intervento (semplicissimo e senza effetti collaterali, come mi era stato descritto) per migliorare la mia vita sessuale... e dovendomi invece ritrovare ad interromperla definitivamente, perché è diventata fastidiosa. Sono andato da un urologo che ha constatato che l'"anello cicatriziale" che è sorto dopo l'intervento si è molto irrigidito, e ha prescritto una pomata per cercare di "ammorbidire" i tessuti. Dopo un mese e mezzo di cura però non ho alcun risultato... che posso fare? Devo operarlo di nuovo? Non sarebbe stato meglio fare una circoncisione totale? Grazie dell'attenzione
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Caro Utente,non credo che pomate,unguenti,creme o altro possano modificare il cercine fibrosi residuale della postectomia parziale che ha subito.A naso,senza poter vedere,credo che possa essere decisiva una circoncisione.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
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Ex utente
Grazie Dottore, avrei qualche chiarimento da chiederle. Volevo intanto sapere se questa conseguenza negativa può essere dipesa da una maldestra effettuazione dell'intervento da parte del chirurgo (perché io non ho mai sentito parlare di conseguenze negative di una circoncisione a più di tre mesi di distanza dall'intervento...). In più, l'urologo che mi ha prescritto l'unguento mi ha sconsigliato di fare una circoncisione totale, perché sostiene che perderei quasi tutta la sensibilità al glande (anche se oggi ho il problema opposto), e ha suggerito, in caso di fallimento totale della terapia, un'ulteriore postectomia, cioè un ulteriore "taglio" al prepuzio che porterebbe via l'anello cicatriziale. Quest'intervento però avrebbe conseguenze "estetiche" negative (lui stesso ne ha parlato abbastanza ironicamente...) e, a mio parere, potrebbe ripetere il problema... Lei invece consiglia la circoncisione totale? Mi scuso per il disturbo e la ringrazio nuovamente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5k visite dal 18/05/2013.
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