Eiaculazione precoce secondaria
Buongiorno ho 31 anni e sto da diciamo 3 mesi vivendo a fasi alterne un problema di eiaculazione precoce. Premetto sto da circa due anni e mezzo con la mia ragazza e sono assolutamente felice e contento e la nostra vita sessuale è sempre andata alla grande. Circa 3 mesi fa mi è stata diagnosticata una leggera prostatite (in fase di risoluzione) che mi da ancora alcuni sintomi riconoscibili (qualche bruciore, qualche perdita durante la defecazione) e che sembrava sparita per una quindicina di giorni dopo l'utilizzo di un integratore alimentare prescrittomi dall'urologo. Ho fatto anche una spermiocoltura con esiti negativi. Nell'atto sessuale a differenza dei periodi precedenti spesso (in realtà non tutte le volte) finisco presto entro 1 minuto. Ho provato preservativi ritardanti e alle volte non hanno cambiato di molto la durata, altre volte non mi hanno proprio permesso di venire. Sicuramente negli ultimi mesi, causa problemi lavorativi ma anche probabilmente una certa mia tendenza endogena a sviluppare l'ansia, vivo il sesso con molta meno "naturalezza" pur riuscendo a soddisfare la mia ragazza alternando la penetrazione con altre tecniche. Ultimamente non nascondo che mi approccio con ansia all'atto e questa cosa non aiuta certamente: vero è però che capita pur essendo tranquillo di finire velocemente l'atto sessuale (mentre altre volte no). Ora pur non essendo un dramma vorrei trovare la miglior strada per ritrovare maggiore serenità cercando di capire se devo lavorare più sulla testa (magari un consulto con uno psicologo/sessuologo) o se è un problema di tipo funzionale (prostatite) o se in realtà la cosa. Volevo qualche consiglio su come procedere. grazie mille
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Gent.mo utente
dal suo racconto sembrerebbe trattarsi di una eiaculazione precoce di tipo secondario e cioè da una prostatite, infatti l'infiammazione della prostata può determinare una riduzione dei tempi di eiaculazione, si confronti con lo specialista per cercare di risolvere in modo definitivo la sua prostatite.
Un cordiale saluto
dal suo racconto sembrerebbe trattarsi di una eiaculazione precoce di tipo secondario e cioè da una prostatite, infatti l'infiammazione della prostata può determinare una riduzione dei tempi di eiaculazione, si confronti con lo specialista per cercare di risolvere in modo definitivo la sua prostatite.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#2]
Gentile lettore,
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Maretti, che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Maretti, che mi ha preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
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Utente
Grazie a tutti per la risposta.
Ora attendo qualche giorno poi tornerò dal mio urologo. Ho solo paura di essere entrato in un circolo ansiogeno da cui non riesco ad uscire. Non nego che è da Gennaio che per varie vicissitudini lo stress è stato molto alto..
Potrebbe essere utile un supporto psicologico anche minimo per affrontare la cosa oltre ad un consiglio più tecnico?
La cosa che attualmente mi aiuta di più attualmente è il fatto di vivere il sesso in maniera più completa non dedicandomi solo alla penetrazione.... la mia ragazza sembra apprezzare la cosa, ma non avendo mai sofferto di questo sintomo diciamo che mi sta un po' destabilizzzando.
Un saluto
Ora attendo qualche giorno poi tornerò dal mio urologo. Ho solo paura di essere entrato in un circolo ansiogeno da cui non riesco ad uscire. Non nego che è da Gennaio che per varie vicissitudini lo stress è stato molto alto..
Potrebbe essere utile un supporto psicologico anche minimo per affrontare la cosa oltre ad un consiglio più tecnico?
La cosa che attualmente mi aiuta di più attualmente è il fatto di vivere il sesso in maniera più completa non dedicandomi solo alla penetrazione.... la mia ragazza sembra apprezzare la cosa, ma non avendo mai sofferto di questo sintomo diciamo che mi sta un po' destabilizzzando.
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 14/05/2013.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.