Fibrosi cavernosa

Egregi dottori vi aggiorno sulla situazione dato che non ho trovato risposta nel post precedente, ho una fibrosi diffusa da priapismo diagnosticata con accurata ecografia e visita androlgica specialistica, la fibrosi si presenta assimetrica e diffusa concentrata sopratutto negli apici dei corpi cavernosi, caratterizzata da defict erettile medio-grave, pene rimpicciolito volumetricamente e retratto, L'androlgo è stato chiaro la situazione è grave insolita dopo priapismo di 9 ore ma i danni ci sono visibili sia ecograficamente che palpatoriamente, d'altronde il pene fa male in semierezione in flaccidità ed alla palpazione, molto dolorosa quando si toccano le aree di fibrosi,
mi è stata proposta questa terapia per 6 mesi; cialis 5 mg, tradamix 1000, gingobyloba, rigentex 400, al termine ecografia dinamica di controllo e se non ci saranno miglioramenti e prospettabile una protesi!! Sono giovane e disperato 32 anni, Chiedo se nella vostra esperienza avete trattato coasi di fibrosi diffusa senza ricorrere alla protesi ed alle ignezioni intracavernose che nel mio caso sarebbero troppo rischiose visto che con una dose di 6 migrocrammi ho avuto erezione di 9 ore purtroppo con esiti fibrotici gravi, e in ogni caso determinerebbero nuove fiborsi
cordialità!
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

nella mia esperienza nonho mai visto casi di fibrosi post priapismo risolveresi con la terapia medica.
vista la sua giovane età io penserei che la soluzione chirurgica possa essere la migliore soluzione
considerando che l'uso delle PGE1 significava che lei aveva già dei problemi erettili importantti
cari salut

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta, non avevo problemi erettili gravi, il mio problema era dovuto all'assunzione di b-bloccanti per il cuore secondo il nuovo specialista , ma l'inesperto andrologo ha voluto praticarmi il test per valutare la vascolatizzazione e la risposta erettile che fu eccezzionale, con 6 microgrammi di alprostadil erezione completa dopo 10 minuti, per il priapsismo successivo mi disse di aspettare la fine dell'effetto del farmaco senza avvisarmi dei rischi, non sapeva nenache l'effettto dei beta -bloccanti sulla funzionalità erettile, a titolo informatiovo sono ipeterteso 160/120 con ipertrofia ventricolare sinsitra e ridotta funzinalità al 35%, ma l'andrologo neanche considerò questo particolare, secondo lui il test avrebbe tolto ogni dubbio anche su una eventuale possibilità psicogena,
il nuovo specialista ha proposto questa terapia ma non ha ecluso la protesizzazione, che cmq per me non è una soluzione, la reputo una truffa colossale dato che conosco persone che vi si sono sottoposte come utima spiaggia, e non sono per nulla soddisfatte dato che si riducono le dimensioni e la sensibilità e quasi inesistente, parlo della tricomponete, le altre sono soluzioni pe
ggiori in termini di rigidità. Non parliamo della flaccidità del glande!!
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

nella mia esperienza nonho mai visto casi di fibrosi post priapismo risolveresi con la terapia medica.
vista la sua giovane età io penserei che la soluzione chirurgica possa essere la migliore soluzione
considerando che l'uso delle PGE1 significava che lei aveva già dei problemi erettili importantti
cari salut
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Utente
Utente
Dottore ma mi ha mandato due volte la stessa e-mail ?

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