Iniezioni di testosterone
Buongiorno, ho 47 anni e praticamente da sempre soffro di difficoltà erettili sempre diagnosticate, anche a seguito dei più moderni metodi diagnostici, di tipo psicogeno/sessuologico.
Anche i più famosi farmaci moderni (viagra, ecc.) hanno semrpe avuto effetto scarso o pressoché nullo sul sottoscritto, mentre la farmacoiniezione di prostaglandina provoca erezione più che soddisfacente.
Di recente sono stato però da un nuovo andrologo il quale, nonostante i valori ormonali entro i limiti, mi ha prescritto iniezioni di nebid la prima delle quali, con mia sorpresa, ha avuto un discreto riscontro (erezioni mattutine tornate più frequenti e consistenti e, più in generale, una migliore risposta spontanea a stimoli erotici).
Sottinteso che ho avuto anche altri benefici che mi hanno fatto un po' "ringiovanire" (vista migliorata da vicino - sono già un po' presbite -, la poca pancia scomparsa, muscoli più tonici, più energia/aggressività) anche se purtroppo non avevo una partner per poter sperimentare anche l'atto sessuale.
Ora che dovrei ripetere un'altra iniezione mi sta però venendo un dubbio: non è dannoso aumentare il testosterone se i suoi valori sono normali?
L'andrologo dice che i valori sono normali solo apparentemente perché, in realtà, ha fatto una calcolo da cui risulta che il testosterone libero o disponibile sarebbero scarsi.
I miei valori alle analisi sono questi:
- testosterone 4,41 ng/ml;
- SHBG 42,1 nmoli/l;
- albuminemia 4,5 gr/dL.
Mi confermate la sua tesi?
Mi chiedo anche: se poi ci si abitua a queste iniezioni di testosterone, non c'è rischio che poi il corpo smetta di produrlo spontaneamente e si è condannati a questa terapia per tutta la vita, con tutti i rischi che ne derivano? (cancro alla prostata, atrofia dei testicoli, ecc.)
Grazie in anticipo per qualunque riscontro.
Anche i più famosi farmaci moderni (viagra, ecc.) hanno semrpe avuto effetto scarso o pressoché nullo sul sottoscritto, mentre la farmacoiniezione di prostaglandina provoca erezione più che soddisfacente.
Di recente sono stato però da un nuovo andrologo il quale, nonostante i valori ormonali entro i limiti, mi ha prescritto iniezioni di nebid la prima delle quali, con mia sorpresa, ha avuto un discreto riscontro (erezioni mattutine tornate più frequenti e consistenti e, più in generale, una migliore risposta spontanea a stimoli erotici).
Sottinteso che ho avuto anche altri benefici che mi hanno fatto un po' "ringiovanire" (vista migliorata da vicino - sono già un po' presbite -, la poca pancia scomparsa, muscoli più tonici, più energia/aggressività) anche se purtroppo non avevo una partner per poter sperimentare anche l'atto sessuale.
Ora che dovrei ripetere un'altra iniezione mi sta però venendo un dubbio: non è dannoso aumentare il testosterone se i suoi valori sono normali?
L'andrologo dice che i valori sono normali solo apparentemente perché, in realtà, ha fatto una calcolo da cui risulta che il testosterone libero o disponibile sarebbero scarsi.
I miei valori alle analisi sono questi:
- testosterone 4,41 ng/ml;
- SHBG 42,1 nmoli/l;
- albuminemia 4,5 gr/dL.
Mi confermate la sua tesi?
Mi chiedo anche: se poi ci si abitua a queste iniezioni di testosterone, non c'è rischio che poi il corpo smetta di produrlo spontaneamente e si è condannati a questa terapia per tutta la vita, con tutti i rischi che ne derivano? (cancro alla prostata, atrofia dei testicoli, ecc.)
Grazie in anticipo per qualunque riscontro.
[#1]
Caro Utente,non alleni la fantazia ipotizzando effetti collaterali nefasti che non vi saranno se seguirà i consigli dello specialista di riferimento.Non esiste alcuna forma di assuefazione e la presenza di tassi normali di testosterone totale (il libero non è indicativo),predicono il termine della terapia nei modi e nei tempi previsti.Al termne del ciclo terapeutico con testosterone undecanoato,riverificherei gli aspetti diagnostici.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#4]
Ex utente
Non di recente perchè l'andrologo di cui sopra, dopo aver ascoltato i miei sintomi e le mie problematiche, ritiene che non sia necessario per il sottoscritto, soprattutto avendo appreso che con la masturbazione riesco ad ottenere erezioni consistenti e con capacità multiorgasmica e anche elevati livelli di piacere.
In pratica secondo lui avrei sviluppato un tipo di "dipendenza psicologica" dalla masturbazione - condita dalla pornodipendenza - che, unita a una generale e ormai cronicizzata situazione di inesperienza con l'altro sesso, mi impedisce di avere erezioni in modo "naturale" anche se stimolato dall'altro sesso.
Sinceramente, però, devo ammettere che non aver effettuato gli esami di cui lei parla continua a lasciarmi nel dubbio.
In pratica secondo lui avrei sviluppato un tipo di "dipendenza psicologica" dalla masturbazione - condita dalla pornodipendenza - che, unita a una generale e ormai cronicizzata situazione di inesperienza con l'altro sesso, mi impedisce di avere erezioni in modo "naturale" anche se stimolato dall'altro sesso.
Sinceramente, però, devo ammettere che non aver effettuato gli esami di cui lei parla continua a lasciarmi nel dubbio.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.6k visite dal 02/05/2013.
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