Calcificazioni alla prostata

Gentili Dottori,
a pochi giorni dalla mia ultima visita di controllo, in cui mi sono state riscontrate calcificazioni alla prostata, poichè una veloce visita in ospedale di solito non dà spazio a questo tipo di chiarimenti, volevo chiederVi in linea generale a che cosa sono dovute le calcificazioni, in particolare a che tipo di processi infiammatori passati e cosa bisogna fare per evitare che aumentino e creino ancora più problemi. Mi spiego meglio: possono queste calcificazioni diventare più grandi a causa di un'attività lavorativa sedentaria o abitudini alimentari e regolarità di attività sessuale o al contrario, Vi è necessariamente bisogno che la prostata in futuro sia infetta di nuovo da batteri? Grazie a tutti coloro vorranno rispondere.
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Dr. Paolo Panella Urologo, Andrologo 12
Gent.mo utente,
le calcificazioni endoghiandolari non rappresentano un problema per la sua salute sessuale. Sono l'esito di processi infiammatori della prostata che determinano la precipitazioni all'interno dei dotti ghiandolari di piccoli agglomerati di ca. Non è previsto alcun trattamento chirurgico e/o endoscopico. Per riudurre i rischi di una infezione postatica può essere utile regolarizzare l'alvo e praticare una dieta priva di spezie, riducendo l'assunzione di insaccati ed alcoolici.
cordialmente

Dr. Paolo Panella

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Attivo dal 2013 al 2015
Ex utente
Grazie infinite Gentilissimo Dottore, perdoni l'ulteriore chiarimento: visto che allo stato attuale non sono riuscito a ridurre i sintomi dolorosi, nonostante le numerose terapie farmacologiche, tali calcificazioni sono destinate ad aumentare col tempo e quindi a portare fastidi sempre più dolorosi?
La ringrazio nuovamente e in anticipo, nel caso vorrà essere ancora così gentile da fornirmi questi'ulteriore chiarimento.
Prostata

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