Lo scorso 20 luglio è stato operato
Gent.mi Dottori
Sono un ragazzo di 26 anni che lo scorso 20 luglio è stato operato per la rimozione di un varicocele di 3° grado (sec. Sarteschi) al testicolo sinistro mediante sclerotizzazione anterograda alla vena spermatica interna sinistra. La visita di controllo a distanza di 7 mesi dall'intervento ha dato esito negativo. Tuttavia sono stato portato a nutrire dei dubbi. La visita di controllo mi è stata effettuata eslusivamente in clinostatismo e non anche in ortostatismo; è una mancanza del mio specialista di fiducia?
Andando nel tecnico, vorrei sapere se è normale che il plesso pampiniforme subisca una dilatazione transitoria sotto la pressione della manovra di Valsalva, oppure la pressione/dilatazione che IO sento tra le dita (palpando il plesso pampiniforme) è sintomo di reflusso ed è quindi patologica!?
Chiedo questo perché a sinistra (dove sono stato operato) il plesso pampiniforme è ectasico al tatto, ma non si percepisce alcuna variazione di pressione, segno che le vene sono ora disabitate in seguito alla sclerotizzazione della vena spermatica. Tuttavia questa pressione/dilatazione transitoria si palpa a destra. In definitiva, è normale dal momento che il circolo venoso a destra è rimasto quello originale? Spero di avervi illustrato al meglio i miei dubbi e spero voi possiate chiarirli a grandi linee. Vi ringrazio.
Sono un ragazzo di 26 anni che lo scorso 20 luglio è stato operato per la rimozione di un varicocele di 3° grado (sec. Sarteschi) al testicolo sinistro mediante sclerotizzazione anterograda alla vena spermatica interna sinistra. La visita di controllo a distanza di 7 mesi dall'intervento ha dato esito negativo. Tuttavia sono stato portato a nutrire dei dubbi. La visita di controllo mi è stata effettuata eslusivamente in clinostatismo e non anche in ortostatismo; è una mancanza del mio specialista di fiducia?
Andando nel tecnico, vorrei sapere se è normale che il plesso pampiniforme subisca una dilatazione transitoria sotto la pressione della manovra di Valsalva, oppure la pressione/dilatazione che IO sento tra le dita (palpando il plesso pampiniforme) è sintomo di reflusso ed è quindi patologica!?
Chiedo questo perché a sinistra (dove sono stato operato) il plesso pampiniforme è ectasico al tatto, ma non si percepisce alcuna variazione di pressione, segno che le vene sono ora disabitate in seguito alla sclerotizzazione della vena spermatica. Tuttavia questa pressione/dilatazione transitoria si palpa a destra. In definitiva, è normale dal momento che il circolo venoso a destra è rimasto quello originale? Spero di avervi illustrato al meglio i miei dubbi e spero voi possiate chiarirli a grandi linee. Vi ringrazio.
[#1]
Caro Utente,quando si corregge un varicocele,presente generalmente a sinistra,va da se che il plesso controlaterale presenti un sovraccarico venoso compensatorio.Ha eseguito un ecocolordoppler scrotale post intervento?E' corretto che le manovre siano consigliate in orto ed in clinostatismo.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Gent.mo Dottor Izzo
La visita volgeva essenzialmente alla reale riuscita dell'intervento precedente, ma è stato effettuato l'ecocolordoppler ad entrambi gli emiscroti con diagnosi negativa per quanto riguarda il varicocele (mi è stata trovata una cisti alla testa dell'epididimio sinistro). Al di là dell'ipotesi di una recidiva che il mio specialista ha bocciato, a me è sorto ultimamente il dubbio con l'autopalpazione del plesso pampiniforme in seguito alla manovra di Valsalva: a destra sento che le vene del plesso si dilatano lievemente, a sinistra si sente solo la massa del precedente varicocele, ma la pressione del sangue è assente, o almeno impercettibile alla mia palpazione. Riassumendo tutto il mio dubbio in una domanda, chiedo: È normale che nel plesso pampiniforme in seguito alla manovra di Valsalva, si palpi una leggera dilatazione transitoria, che scompare nel momento stesso in cui la pressione endoaddominale si riduce? La ringrazio per la puntualità.
La visita volgeva essenzialmente alla reale riuscita dell'intervento precedente, ma è stato effettuato l'ecocolordoppler ad entrambi gli emiscroti con diagnosi negativa per quanto riguarda il varicocele (mi è stata trovata una cisti alla testa dell'epididimio sinistro). Al di là dell'ipotesi di una recidiva che il mio specialista ha bocciato, a me è sorto ultimamente il dubbio con l'autopalpazione del plesso pampiniforme in seguito alla manovra di Valsalva: a destra sento che le vene del plesso si dilatano lievemente, a sinistra si sente solo la massa del precedente varicocele, ma la pressione del sangue è assente, o almeno impercettibile alla mia palpazione. Riassumendo tutto il mio dubbio in una domanda, chiedo: È normale che nel plesso pampiniforme in seguito alla manovra di Valsalva, si palpi una leggera dilatazione transitoria, che scompare nel momento stesso in cui la pressione endoaddominale si riduce? La ringrazio per la puntualità.
[#3]
Gentile lettore,
le rispondo con un chiaro sì!
Poi, oltre alle corrette indicazioni già ricevute dal collega Izzo, che mi ha preceduto, se desidera avere più informazioni su questo particolare ma complesso tema andrologico, le consiglio di consultare anche l’articolo da me pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/388-varicocele-cosa-fare-quando-da-problemi.html .
Un cordiale saluto.
le rispondo con un chiaro sì!
Poi, oltre alle corrette indicazioni già ricevute dal collega Izzo, che mi ha preceduto, se desidera avere più informazioni su questo particolare ma complesso tema andrologico, le consiglio di consultare anche l’articolo da me pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/388-varicocele-cosa-fare-quando-da-problemi.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#4]
Ex utente
Gent.mo Dr. Beretta
Il reflusso, da ciò che ho letto e approfondito, deve sussistere per almeno 2 secondi alla manovra di Valsalva affinché sia patologico. Desumo dalla Sua sintetica, ma incisiva risposta che Voi specialisti non attribuiate necessariamente la dilatazione transitoria relativa alla manovra di Valsalva a un reflusso venoso. Per questo mi sono chiesto: Tralasciando l'esame strumentale con l'ecocolordoppler che fuga ogni dubbio più o meno soggettivo, con quale dato palpatorio si può rilevare il REFLUSSO venoso?
Vi ringrazio e mi scuso per la mia meticolosa indagine.
Un cordiale saluto
Il reflusso, da ciò che ho letto e approfondito, deve sussistere per almeno 2 secondi alla manovra di Valsalva affinché sia patologico. Desumo dalla Sua sintetica, ma incisiva risposta che Voi specialisti non attribuiate necessariamente la dilatazione transitoria relativa alla manovra di Valsalva a un reflusso venoso. Per questo mi sono chiesto: Tralasciando l'esame strumentale con l'ecocolordoppler che fuga ogni dubbio più o meno soggettivo, con quale dato palpatorio si può rilevare il REFLUSSO venoso?
Vi ringrazio e mi scuso per la mia meticolosa indagine.
Un cordiale saluto
[#5]
Gentile lettore,
un reflusso clinico lo si valuta ad esempio mettendo in piedi il paziente e notando una aumentata, chiara e costante dilatazione dei gavoccioli venosi del plesso pampiniforme della borsa scrotale; detto questo poi comunque bisogna avere anche un preciso riscontro strumentale, tramite ecocolordoppler delle vene spermatiche.
Ancora un cordiale saluto.
un reflusso clinico lo si valuta ad esempio mettendo in piedi il paziente e notando una aumentata, chiara e costante dilatazione dei gavoccioli venosi del plesso pampiniforme della borsa scrotale; detto questo poi comunque bisogna avere anche un preciso riscontro strumentale, tramite ecocolordoppler delle vene spermatiche.
Ancora un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 19/04/2013.
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