Recurvatum penieno congenito
Salve. Sono un ragazzo di 23 anni con il seguente problema:
dopo un'eiaculazione (sia con masturbazione o con rapporto sessuale), se a distanza anche di ore ho un erezione, sento un dolore o per meglio spiegarmi un "indolenzimento" dell'asta del pene. Mi è capitato pochissime volte che il dolore fosse davvero forte. Sono andato a fare una visita dall'urologo e mi ha detto che questo dolore dovrebbe essere dovuto al fatto che presento un Recurvatum penieno congenito e che in caso l'unico rimedio sarebbe sottopormi ad intervento chirurgico con la tecnica di Nesbit (perdendo quindi 1/2 cm di lunghezza in erezione).
Il motivo della richiesta di questo consulto è il seguente:
- innanzitutto vorrei sapere se è possibile che il mio non sia un incurvamento congenito ma magari dovuto a un trauma e quindi alla sindrome di La Peyronie e se la diversa diagnosi cambiasse o meno la situazione.
- seconda cosa vorrei sapere se questo dolore possa essere dovuto ad altre patologie e quindi non all'incurvamento (aggiungo che il dolore mi sembra quasi di sentirlo dentro l'uretra).
- terza e ultima cosa, vorrei sapere se dovendomi sottoporre all'operazione, ci fosse una tecnica chirurgica diversa che possa non farmi perdere lunghezza del pene, in quanto non ritengo di avere un pene di grandi dimensioni quindi il suo accorciamento mi creerebbe non pochi problemi a livello psicologico, e quali sono in caso i vantaggi/svantaggi delle varie tecniche chirurgiche.
Ringrazio anticipatamente in attesa delle vostre risposte.
Saluti
dopo un'eiaculazione (sia con masturbazione o con rapporto sessuale), se a distanza anche di ore ho un erezione, sento un dolore o per meglio spiegarmi un "indolenzimento" dell'asta del pene. Mi è capitato pochissime volte che il dolore fosse davvero forte. Sono andato a fare una visita dall'urologo e mi ha detto che questo dolore dovrebbe essere dovuto al fatto che presento un Recurvatum penieno congenito e che in caso l'unico rimedio sarebbe sottopormi ad intervento chirurgico con la tecnica di Nesbit (perdendo quindi 1/2 cm di lunghezza in erezione).
Il motivo della richiesta di questo consulto è il seguente:
- innanzitutto vorrei sapere se è possibile che il mio non sia un incurvamento congenito ma magari dovuto a un trauma e quindi alla sindrome di La Peyronie e se la diversa diagnosi cambiasse o meno la situazione.
- seconda cosa vorrei sapere se questo dolore possa essere dovuto ad altre patologie e quindi non all'incurvamento (aggiungo che il dolore mi sembra quasi di sentirlo dentro l'uretra).
- terza e ultima cosa, vorrei sapere se dovendomi sottoporre all'operazione, ci fosse una tecnica chirurgica diversa che possa non farmi perdere lunghezza del pene, in quanto non ritengo di avere un pene di grandi dimensioni quindi il suo accorciamento mi creerebbe non pochi problemi a livello psicologico, e quali sono in caso i vantaggi/svantaggi delle varie tecniche chirurgiche.
Ringrazio anticipatamente in attesa delle vostre risposte.
Saluti
[#1]
Caro Utente,non potendo vedere il grado di curvatura dell'asse penieno,non possiamo entrare nel diagnostico/terapeutico specifico.
Quanto alla presenza di una IPP,in assenza di traumi documentati,la escluderei,alla Sua età.Circa la scelta della tecnica chirurgica,la parola passa,necessariamente,a colui il quale La opererà ma,nella mia esperienza,una certa perdita di volume è da mettere in conto.
A questo punto,prenderei in considerazione una rivalutazione diagnostica ispirata alla cautela.Cordialità.
Quanto alla presenza di una IPP,in assenza di traumi documentati,la escluderei,alla Sua età.Circa la scelta della tecnica chirurgica,la parola passa,necessariamente,a colui il quale La opererà ma,nella mia esperienza,una certa perdita di volume è da mettere in conto.
A questo punto,prenderei in considerazione una rivalutazione diagnostica ispirata alla cautela.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Ex utente
Gentile Dott. Izzo. La ringrazio vivamente per la sua risposta.
Se non la disturbo le chiedo, oltre a quello a cui ha già risposto, se può dirmi se fosse possibile che il mio problema del doloro in erezione dopo un'eiaculazione possa essere dovuto non all'incurvamento ma ad altre patologie. Anche se capisco che dovrebbe vedermi per rispondere a questa domanda, ero giusto interessato a sapere se esistono altre patologie che possano creare questo problema e che il mio urologo potrebbe non aver preso in considerazione.
Per quanto riguarda l'operazione, capisco che la parola passa a chi mi opererà, ma volevo sapere, essendo disposto a spostarmi in tutta italia per l'operazione, se una tecnica chirurgica che possa non accorciare ma "allungare" l'asta del pene, quindi facendo un taglio nel lato concavo, sia consigliata o meno all'intervento di nesbit e non possa essere rischiosa a livello post operatorio sopratutto per disfunzione erettile.
Grazie ancora.
Se non la disturbo le chiedo, oltre a quello a cui ha già risposto, se può dirmi se fosse possibile che il mio problema del doloro in erezione dopo un'eiaculazione possa essere dovuto non all'incurvamento ma ad altre patologie. Anche se capisco che dovrebbe vedermi per rispondere a questa domanda, ero giusto interessato a sapere se esistono altre patologie che possano creare questo problema e che il mio urologo potrebbe non aver preso in considerazione.
Per quanto riguarda l'operazione, capisco che la parola passa a chi mi opererà, ma volevo sapere, essendo disposto a spostarmi in tutta italia per l'operazione, se una tecnica chirurgica che possa non accorciare ma "allungare" l'asta del pene, quindi facendo un taglio nel lato concavo, sia consigliata o meno all'intervento di nesbit e non possa essere rischiosa a livello post operatorio sopratutto per disfunzione erettile.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 15/03/2013.
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