Tempi dell'eiaculazione: sensibilità o psiche?
Gentili dottori.
Ho 32 anni e una storia tribolata in tema di sessualità.
La mia attività sessuale inizia abbastanza precocemente, verso gli undici anni, praticando attività di masturbazione quasi sempre non nel modo "classico", ma strofinando il pene sul letto mediante spinte, in sostanza "mimando" un rapporto sessuale.
Dal punto di vista sessuale sono sempre stato piuttosto inibito, fors'anche per le solite paranoie riguardo le dimensioni e la prestanza, così i miei primi "tentativi" di rapporti sono avvenuti dopo i venti anni, per la verità con risultati assai deludenti (eiaculazione precoce pre-penetrazione).
Per la verità sono sempre stato consapevole che i miei "tempi" per raggiungere il riflesso eiaculatorio fossero brevi, me lo sono sempre spiegato come una circostanza "naturale", una mia caratteristica...
Senonchè all'età di 27 anni conosco una ragazza validissima di cui mi innamoro ed iniziamo una storia. I primi tentativi di fare sesso sono fallimentari, la mia inesperienza fa sì che nelle prime occasioni nemmeno riesco a penetrare, in tal caso si trattò realmente di eiaculazione precoce. Tento di rimendiare con delle masturbazioni qualche ora prima dell'incontro ma la soluzione si rivela inadeguata: mi causa delle erezioni insufficienti in occasione dei rapporti.
In realtà all'inizio della storia commetto un grave errore: per vergogna e timore di perderla le taccio la mia inesperienza e le mie preoccupazioni sulla mia capacità sessuale, attribuendo i problemi all'ansia di voler stare con lei...
Successivamente inizio un pò a carburare, riesco sempre di più a controllare l'eiaculazione, il cui stimolo arriva però sempre, regolarmente poco dopo la penetrazione (se non durante i preliminari).
Questo problema persiste durante tutta la nostra storia: abbiamo rapporti soddisfacenti ma la mia condizione mi impone mio malgrado di limitare le spinte a piccoli movimenti e rallentare o interrompere spesso la penetrazione per ritardare l'orgasmo.
Dopo qualche anno arrivano però degli episodi di particolare ipersensibilità del glande, nei quali sono costretto a interrompere il rapporto senza penetrare per il forte senso di sensibilità che mi farebbe eiaculare immediatamente. L'interruzione del rapporto dopo i preliminari disturba notevolmente la mia partner, tanto che alcune volte succede che il sesso finisca lì.
Questo mio disturbo ha logorato progressivamente il mio rapporto per questi ultimi 4 anni e mezzo, la mia partner ha maturato sempre più un distacco fisico per il timore che "succedesse ancora", e, mio malgrado, questa circostanza, assieme ad alcune altre, ha determinato la sua recente decisione di lasciarmi...
Vi chiedo gentilmente di consigliarmi come approcciare ora il problema, la mia ex fidanzata mi ha giustamente consigliato di non trascurare più questo problema in vista una futura eventuale mia nuova relazione...
Grazie mille.
Ho 32 anni e una storia tribolata in tema di sessualità.
La mia attività sessuale inizia abbastanza precocemente, verso gli undici anni, praticando attività di masturbazione quasi sempre non nel modo "classico", ma strofinando il pene sul letto mediante spinte, in sostanza "mimando" un rapporto sessuale.
Dal punto di vista sessuale sono sempre stato piuttosto inibito, fors'anche per le solite paranoie riguardo le dimensioni e la prestanza, così i miei primi "tentativi" di rapporti sono avvenuti dopo i venti anni, per la verità con risultati assai deludenti (eiaculazione precoce pre-penetrazione).
Per la verità sono sempre stato consapevole che i miei "tempi" per raggiungere il riflesso eiaculatorio fossero brevi, me lo sono sempre spiegato come una circostanza "naturale", una mia caratteristica...
Senonchè all'età di 27 anni conosco una ragazza validissima di cui mi innamoro ed iniziamo una storia. I primi tentativi di fare sesso sono fallimentari, la mia inesperienza fa sì che nelle prime occasioni nemmeno riesco a penetrare, in tal caso si trattò realmente di eiaculazione precoce. Tento di rimendiare con delle masturbazioni qualche ora prima dell'incontro ma la soluzione si rivela inadeguata: mi causa delle erezioni insufficienti in occasione dei rapporti.
In realtà all'inizio della storia commetto un grave errore: per vergogna e timore di perderla le taccio la mia inesperienza e le mie preoccupazioni sulla mia capacità sessuale, attribuendo i problemi all'ansia di voler stare con lei...
Successivamente inizio un pò a carburare, riesco sempre di più a controllare l'eiaculazione, il cui stimolo arriva però sempre, regolarmente poco dopo la penetrazione (se non durante i preliminari).
Questo problema persiste durante tutta la nostra storia: abbiamo rapporti soddisfacenti ma la mia condizione mi impone mio malgrado di limitare le spinte a piccoli movimenti e rallentare o interrompere spesso la penetrazione per ritardare l'orgasmo.
Dopo qualche anno arrivano però degli episodi di particolare ipersensibilità del glande, nei quali sono costretto a interrompere il rapporto senza penetrare per il forte senso di sensibilità che mi farebbe eiaculare immediatamente. L'interruzione del rapporto dopo i preliminari disturba notevolmente la mia partner, tanto che alcune volte succede che il sesso finisca lì.
Questo mio disturbo ha logorato progressivamente il mio rapporto per questi ultimi 4 anni e mezzo, la mia partner ha maturato sempre più un distacco fisico per il timore che "succedesse ancora", e, mio malgrado, questa circostanza, assieme ad alcune altre, ha determinato la sua recente decisione di lasciarmi...
Vi chiedo gentilmente di consigliarmi come approcciare ora il problema, la mia ex fidanzata mi ha giustamente consigliato di non trascurare più questo problema in vista una futura eventuale mia nuova relazione...
Grazie mille.
[#1]
gentile utente,
spiace veramente sentire che un rapporto sia finito per colpa di una problematica sessuale non risolta. L'eiaculazione precoce è un disturbo diffusissimo la cui frequenza è molto variabile a seconda della definizione che si vuole dare di eiaculazione precoce. Se si definisce incapacità di controllare il riflesso eiaculatorio sembrerebbe che il 40% dei maschi ne soffra o ne abbia sofferto in un certo periodo della vita. Per fortuna esistono possibilità di trattamento. La prima cosa da fare è quella di rivolgersi ad un andrologo,lo specialista che è in grado di affrontare la diagnosi e il trattamento del disturbo ed eventualmente di inviare il paziente o la coppia da uno psicosessuologo di fiducia qualora ne ravveda la necessità, una volta escluse le possibile cause organiche.
Cordialità
spiace veramente sentire che un rapporto sia finito per colpa di una problematica sessuale non risolta. L'eiaculazione precoce è un disturbo diffusissimo la cui frequenza è molto variabile a seconda della definizione che si vuole dare di eiaculazione precoce. Se si definisce incapacità di controllare il riflesso eiaculatorio sembrerebbe che il 40% dei maschi ne soffra o ne abbia sofferto in un certo periodo della vita. Per fortuna esistono possibilità di trattamento. La prima cosa da fare è quella di rivolgersi ad un andrologo,lo specialista che è in grado di affrontare la diagnosi e il trattamento del disturbo ed eventualmente di inviare il paziente o la coppia da uno psicosessuologo di fiducia qualora ne ravveda la necessità, una volta escluse le possibile cause organiche.
Cordialità
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
[#2]
Caro lettore,
se poi desidera avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione dell’eiaculazione le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html. Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.andrologiamedica.org
se poi desidera avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione dell’eiaculazione le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html. Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 01/05/2008.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.