Richiesta parere al prof. martino

Gentile prof. le invio questa mail su prezioso consiglio di un suo collega del sito web vista la mia vicinanza come area geografica. Le scrivo per un problema che non trova molte spiegazioni se non quelle solite per un individuo della mia età, spiegandomi significa che in presenza dei miei sintomi, che mi sono stati causati, bisogna trovarsi per forza di problemi prostatici ed invece….. Il problema definito interessante, non trova molte spiegazioni e per questo vi scrivo. Faccio un po’ di cronistoria, ma essenziale per inquadrare la situazione.Dal feb 2005 avevo un testicolo dolente (che oggi è passato) e per circa 4 mesi dopo aver fatto analisi cliniche, urino colture e spermio colture, spermiogrammi ed eco, mi consigliavano di fare l’ecotransettale prostatica perché si pensava essere un problema prostatico. Il paradosso sta nel fatto che mai è stata riscontrata con visita rettale o strumentale la presenza di prostatite (che doveva essere la causa della dolenza testicolare), mente oggi nonostante la negatività delle indagini riporto i sintomi di prostatite ma la dolenza testicolare è scomparsa da oltre un mese.
Fatta questa premessa, il 20 giu 2005, iniziò il mio calvario,nel senso che feci la tanto consigliata ecotransrettale prostatica con successiva esplorazione rettale. Da poche ore successive agli esami per quasi un mese da quel giorno ho avuto sgocciolamento minzionale, dolore sovrapubico tale che per la prima settimana urinavo 15/20 volte al giorno senza alcun bruciore ed avevo dopo aver urinato il glande umido e una sensazione sgradevolissima, avuta subito dopo l’esame, di sentirmi come “ATTAPPATO” all’atto della minzione, ma l’ostruzione veniva da sotto il perineo verso l’ano e non dal pene.La mattina successiva all’atto della defecazione sentivo un dolore che andava dall’ano internamente fino a quasi lo stomaco: questa sensazione acuta durò per circa gg.10 L’urologo prescrisse ditropan per calmare lo stimolo vescicale. Tutta questa fastidiosissima sintomatologia durò quasi un mese (se uscivo di casa dovevo trovare spessissimo un posto per urinare, mi dovevo fermare se ero in macchina…fastidiosissimo mi creda!!!). Altra sensazione era ed è quella che sento (e qui viene il difficile) di sentire sotto al perineo un fastidio tipo quando si addormenta una gamba…quando formicola e stando seduto è maggiormente accentuato, quindi oggi i dolori sovrapubici e sgocciolamento sono scomparsi, pochissime volte si bagna il glande, ma la sintomatologia perineale è persistente con una sensazione di passaggio "ruvido" dell’urina nella parte di uretra all’altezza della base del pene con senzazione di bruciore solo qwuando l'urina è poco diluita, altrimenti se l'urina è diluita il fastidio si avverte 1 minuto dopo aver urinato.Il getto urinario è normale come risulta da flussimetria. Lei sui chiederà il perchè le ho scritto: è presto detto. Chiunque urologo sento mi dice che il problema è prostatico, io ho 39 anni e non ho maei sofferto di prostata e maledico il giorno che ho fatto l’ecotrans e la visita rettale. Ad oggi oltre la flussimetria, ho ripetuto urino e spermio coltura, spermiogramma con ricerca di clamidia e miceti (negativi), tampone uretrale non significativo. Mi è stato nuovamente consigliato di rifare l'eco...ma io a questo punto le vorrei fare qualche domanda si sua COMPETENZA DA ANDROLOGO E CHIRURGO (SPECIFICA SU LA ZONA RETTALE/ANALE)
E’ possibile che la sonda dell’ecografo di cm3.2 di diametro, abbia potuto causare danni al livello del retto e all’uretra? L’ANO ED IL RETTO SOPPORTANO QUESTA DILATAZIONE SENZA DANNI CONSIDERANDO CHE SI TRATTA COMUNQUE DI UN CORPO RIGIDO? Il giorno dell’esame durato meno di 10 min, sentivo un dolore enorme sia dietro che sulla vescica ed ogni volta che il medico spostava la sonda “vedevo le stelle”, questa sofferenza è durata per tutto l’esame sia quando spingeva tutta dentro la sonda, che quando per buoni 3 minuti l’ha soffermata sulla zona dell’ano (la sentivo dentro a circa 2/3 cm). Premetto che all’inizio dell’esame la sonda è stata introdotta nell’ano tutta insieme con estrema rapidità. E’ POSSIBILE CHE QUEI MOVIMENTI (A DIR POCO MALDESTRI E VIOLENTI) POSSONO AVER LESO O COMPRESSO QUALCHE NERVO O COMUNQUE IRRITATO A LIVELLO NERVOSO O ALTRO LA ZONA RETTALE/ANALE?
E’ possibile anatomicamente dal retto PROVOCARE UNA STENOSI URETRALE o infiammazioni della prostata tali da provocare la sintomatologia di cui vi ho sopra riferito a me sconosciuta prima del 20 giu 2005?
Le dico che i primi giorni dopo l'esame il getto urinario era ridotto e non le nascondo che sembrava lo stesso anche per quello eiaculatorio, come se ci fosse una ostruzione o uno strozzamento in qualche punto dell’uretra(a livello del perineo???) che ”TAPPAVA”la fuoriuscita sia di urina che di sperma. E’ POSSIBILE CIO’?. La classica stenosi da ipertofia prostatica, ostruisce il getto eiaculatorio oltre a quello urinario? A livello dell'ano e perineo l'uretra è molto vicina? Nel senso che basta comprimere il perineo per ostruire l'uretra o l'ostruzione è indiretta cioè l'uretra passa più in profondità? Oggi,seguendo e comprimendo con un dito medialmente la zona che va dall’ano verso il pene sento dolore non profondo e sensazione come di formicolio come quando si resta in una posizione errata per molto tempo (p.es. formicolio delle gambe per farle capire).In erezione sento sempre nel perineo qualche doloretto penso alla radice dei corpi cavernosi: CHE RAPPORTO C’E’ TRA ANO E CORPI CAVERNOSI? Finito il rapporto sessuale il pene lo sento come “stanco da eccessiva ginnastica” cioè come quando in palestra un muscolo si fa lavorare molto e dopo si sente quel senso di fastidio(spero che ha capito!)Insomma vedendo tavole anatomiche, c’è molta vicinanza nelle strutture genitali con quelle ano/rettali e sicuramente stretti rapporti anche a livello nervoso e forse vascolare: MI POTREBBE DIRE COSA POTREBBE ESSERE SUCCESSO PER ACCUSARE QUESTI FASTIDIOSI SINTOMI CHE AVVERTO DA QUELL’ ECOGRAFIA?
Pensi che lo stesso giorno dell'eco, feci l’esplorazione rettale (ciliegina sulla torta) ed il dottore disse che la prostata non era infiammata (stessa diagnosi fatta da un altro andrologo nell’ultima visita), ma ricordo che nella manovra spinse cosi forte il dito da sentirmi “infilzare” quasi lo stomaco dal retto! Stando alla sua esperienza, A SUO GIUDIZIO SAREBBE PIU’ PROBABILE IMPUTATARE IL PROBLEMA CHE HO ALLA VIOLENTA ESPLORAZIONE RETTALE OPPURE ALLA MALDESTRA TECNICA USATA PER EFFEUTTARE L’ECOGRAFIA CON SONDA DEL DIAMETRO DA 3.2 CM ?(E’ normale questo diametro?)

Scusate della lunga mail, ma creda mi parlano solo di problemi alla prostata (a 39 anni), quando io prima del 20/06/2005 non li avevo mai accusati e comunque l’inizio del problema è troppo correlato all’esecuzione di quella ecografia e della visita rettale. Cosa devo fare per scongiurare queste preoccupazioni visto che non le nascondo che nella zona interessata mi sento quasi cambiato, non so come spiegarmi, sento una dolenza strana e non ultima (glielo dico senza vergogna) quando emetto aria in modo forte senza sforzarmi (quindi quando devo emettere molta aria) o quando durante l’evacuazione le feci lasciano rapidamente l’ampolla rettale, SENTO, SEPPUR MODERATAMENTE RISPETTO AI PRIMI GIORNI, LO STESSO DOLORE/FASTIDIO DELLO STESSO TIPO DI QUELLO CHE ACCUSO AL PERINEO FINO AL PENE. Insomma dopo avere emesso aria in forte quantità o dopo una evacuazione consistente, mi fa male retto, ano, perineo e pene(MAI SUCCESSO PRIMA DELL’EVENTO ECOGRAFICO). Sempre senza pudore le dico che se la quantità d’aria da emettere è scarsa, il suono è diverso da come poteva modularsi prima (per farle capire la sensazione è quella di emettere feci liquide). Mi scusi di queste precisazioni molto particolareggiate ma è molto difficile trasmetterle nel modo dovuto al dottore. Ovviamente stando seduto il fastidio a livello superficiale aumenta (pensi che prima dell'evento se capitava di stare 2/3 ore seduto non avevo nessun fastidio oggi dopo mezz'ora mi devo alzare).Spero di allarmarmi inutilmente e di non aver somatizzato, ma mi creda l’ho detto anche ad altri medici che non è questione di fissazione, somatizzazione o voler trovare necessariamente una causa a tutto, ma il problema è talmente fastidioso che non so cosa devo fare e a maggior ragione se penso come è successo il tutto (che mi convinsero a fare l’eco e la visita…)…mi pento di aver fatto quei controlli….beh mi creda sono veramente molto desolato e demoralizzato.
La ringrazio dell’attenzione ed aspetto la sua preziosa risposta sperando mi possa veramente aiutare! Grazie ancora!
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Attivo dal 2005 al 2007
Ex utente
Prof. Vitali la ringrazio sinceramente dell'ausilio che mi da. Ho provveduto ad inviare la posta al prof. martino che ho visto interviene di nuovo anche sul sito e magari interverrà.
Grazie
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