Morbo lapeyronie

Salve, sono un ragazzo di 27 anni e dopo aver effettuato una visita urologica mi è stata diagnosticato il morbo di Lapeyronie.
Ia mentavo la presenza di un inspessimento a livello dell'asta, e dopo un'ecografia il medico ha notato la presenza di una placca fibrosa all'altezza del terzo medio.
Al momento sono nel più totale sconforto, avendo appreso cio che la malattia porta.
Il medico mi ha prescritto 1 pastiglia al giorno di Laperonimev per tre mesi, e poi di andare ad effettuare un nuovo controllo.
Premetto che io al momento non ho notato alcuna deformazione del pene durante l'erezione.... però sono nello sconforto più totale....
Potrò ancora avere una vita normale? E' possibile curare questo morbo? Una deviazione dell'asta del pene compare per forza o è possibile tenere sotto controllo la malattia ed avere una vita sessualmente normale?
Scusate se vi faccio queste domande, avrei dovuto farle al medico che mi ha visitato, ma quando mi sono sentito dire :" ti viene l'uccello a manico di ombrello" ho spento completamente il cervello....Secondo voi dovrei sentire anche un altro specialista al riguardo?
Scusate se non sono stato molto chiaro ma sono decisamente depresso...ho vergogna e paura anche solo ad approcciarmi con qualche ragazza...sn abbastanza giu.
Grazie per l'attenzione e buona giornata.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile giovane, il Suo sconcerto è comprensibile.
La malattia di la Peyronie resta certamente una delle più misteriose nel nostro ambito di interesse e cura, nondimeno non di meno questa diagnosi non significa automaticamente che il decorso sarà quello.... del manico di ombrello!.
Alla Sua età è abbastanza raro osservare una La Peyronie, comunque sappia che molti pazienti oggi sperimentano con successo terapie a base di bioflavonoidi, antiossidanti eccetera.
Non dimentichi che - inoltre - la Sua potrebbe essere una placca cicatriziale di origine traumatica (da trauma da coito): questa eventualità allontanerebbe definitivamente la diagnosi fatta ecograficamente. Insomma: quale che sia la situazione non disperi. Se la caverà. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
Ma come faccio a sapere se si tratta di una placca cicatriziale? Secondo lei la terapia impostata dal suo collega è corretta?
Inoltre volevo chiederle, vivendo in provincia di torino sa se ci sono centri specializzati nella cura di questo morbo in piemonte o specialisti che trattino con frequenza questo tipo di malattia?
Grazie mille dell'attenzione.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
In sintesi: probabilmente la placca è cicatriziale se nella storia del paziente c'è un trauma coitale (brusco piegamento del pene, di solito con sensazione dolorosa, durante un rapporto sessuale), altrimenti l'ipotesi rimane quella della induratio penis plastica. A Torino città in clinica universitaria alle Molinette seguono tali patologie, lo stesso anche presso ospedali come il San Luigi di Orbassano, l'ospedale di Cuneo, di Asti e di Alba. La cura che stà eseguendo può essere adeguata. Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie mille della risposta.
A pensarci bene ricordo un episodio di alcuni mesi fa....credo verso settembre...in cui ho avuto un piegamento ed una sensazione di dolore durante un rapporto.
Però non è troppo in la nel tempo per essere lui la causa?
Grazie ancora per la disponibilità e la gentilezza.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Al contrario! Le alterazioni si manifestano in quanto frutto di una cicatrice che impiega alcuni mesi a formarsi! Penso che abbia la Sua diagnosi o quantomeno che è assai probabile che si tratti di esito di trauma piuttosto che di M. di a Peyronie. Cordiali saluti
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Utente
Utente
E' stato veramente molto gentile, speriamo che si tratti di una cicatrice e non del morbo....
Senta, non so se questo sia il luogo più adatto per farle questa domanda, però al momento non saprei come fare.
Ho visto che lei visita anche a Torino, sarebbe possibile venire a fare una visita da lei? Non so se lei possa fare il nome delle strutture in cui visita, però la reputo molto gentile e chiaro, qualità che non ho affatto riscontrato nell'urologo che mi ha fatto la prima diagnosi, e quindi vorrei provare a farmi visitare da lei se fosse possibile.
Grazie ancora dell'attenzione.
Cordiali salluti.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
La ringrazio per la fiducia. Se le interessasse potrà rivolgersi al sottoscritto tramite i recapiti visibili nell'area apposita in questo sito. Ancora cordiali saluti.