Erezione difficoltosa

Chiedo consulto gentilmente al Professor Pescatori.

Gentilissimo Dottore, a seguito di un erezione farmacoindotta con 6 microgrammi di alprostadil si è verificato un priapismo di 8 ore, (mi ero sottoposto a controllo per valutare lo stato circolatorio del pene) la situazione era ottimale risposta erettile ottima ottenuta in 15 minuti, Al termine del priapismo ho avuto per diversi mesi fasti al pene con erezioni dolorose mattutine e sopontanee, feci subito un altra vistia specialistica con ecografia basale dal test non risulltava nulla ma lo specialista andrologo mi prescrisse cure a base di vitamina e trental propolberry per 4 diversi mesi,situazione immutatta il pene aveva perso elasticità i corpi cavarmosi erano rigidi e dolenti sopratutto dopo l'eiaculazione, il che mi constringeva a dormire senza slip per i forti fastidi, Questa estate intono ad agosto a seguito di una erezione notturna mi sono svegliato per i forti dolori, dormivo a pancia in giù, credo che nel movimneto il pene si sia flesso, presi un antidolorifico ed il dolore passo, ma nel corso dei giorni successivi la situazione non si è ripresa , ho notevoli difficoltà erettile il glande resta flaccido ed il pene è come gommoso e retratto, le erezioni notturne ci sono ancora fastidiose ma il glande è flaccido e la rigidità è scasrsa, Mi sono rivolto ad altri specialiti che non hanno saputo darmi spiegazioni de non quella di provare cialis 20 a scopo riabilitativo ma esso non provoca nessun effetto se non salivazione eccessiva e sensazione di dolciastro, l'erezione che ottengo è deltutto simile a quella senza il suo ausilo,
Mi sono rivolto ad un specialista di questo sito che mi ha praticato una ignezione di verapamil che non ha prodotto erezione ma ecograficamente ha permesso di evidenziare una area ipeecogena apicale di 12x6x8 senza vedere altre alterazioni, dandomi la stessa terpaia del primo androlgo ma finora risultati 0, La situazione attuale è questa il pene ha cambiato colorazione è poco tonico è ancora dolente alla palpazione e la pelle è come ispessita gommosa e mlto liscia, ed è comparsa anche una curvatura verso l'alto,
Ho letto che lei consiglia l'uso del vaccum devices, potrebbe essere utile nel mio caso ? ed in secondo luogo una diagnosi di ipp non si fa comunque a pene eretto ?? Il pene ripeto è meno elastico è come se si opponesse all'erezione anche con un desiderio ed uno stimolo visivo adeguato.
La ribgrazio!
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile Lettore,

grazie del suo post.
Mi descrive in sostanza una attuale difficoltà di erezione con pene di consistenza gommosa, retratto, con scarsa rigidità anche alle erezioni notturne. Questa situazione ci riferisce che è stata preceduta da un episodio di priapismo.
Con i limiti di una consulenza via web, l'ipotesi che va valutata è che l'episodio di priapismo abbia determinato una sofferenza permanente delle strutture interne del pene, tale da causare le difficoltà attuali che ci descrive. Se questo fosse il caso (ma la definizione certa della sua situazione deve essere fatta direttamente; un consulto telematico è del tutto inadeguato), il Vacuum è una opzione terapeutica, ma non è l'unica; c'è spazio anche per una opzione chirurgica, ma relativamente a ciò la rimando ad una discussione diretta con lo Specialista cui si affiderà.
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Utente
Utente
La ringrazio tantissimo per la sua risposta, volevo farle un altro paio di domande, premettendo che si tratta di un consulto on line, quale test è necessario per accertare questi danni? perchè le ripeto ecograficamente: ecografia con verapamil che non ha prodotto erezione non vede alterazioni ha prodotto un flusso sanguigno normale, in ogni caso la rigidità ottenuta nelle erezioni mattutine è scarsa ed il glande è completamente flaccido, il vacuum sarebbe riabilitativo ? e per chirurgia intende l'impianto protesico, non sarebbe il massimo per un giovane di 32 anni e con pene già abbastanza corto in erezione 12 cm, e se si quale tipo di impianto ??
la ringrazio della cortese attenzione!!
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Provo a rispondere alle sue domande:
-test per valutare i danni: vi sono varie possibilità: già una visita accutrata può dare informazioni sulla consistenza del pene; ecodoppler (non comprendo quello eseguito con "verapamil"; forse si riferiva ad "alprostadil"?), studio di erezioni notturne con Rigiscan, cavernosometria/-grafia dinamica, biopsia, risonanza magnetica nucleare. Quale/i tra queste valutazioni dipende dall'Andrologo cui si rivolgerà;
-il vacuum non ha possibilità riabilitative, ma solo scopo di indurre erezioni per attività sessuale;
-impianto protesico: SE INDICATO può essere tranquillamente eseguito anche alla sua età; indubbiamente i modelli migliori sono quelli idraulici tricomponenti.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

a mio parere una erezione chimicamente indota di circa 8 ore non può determianre alcun problema concreto dei suoi corpi cavernosi.
probablmente se aveva fatto tale test lei doveva soffrire di qualche problematica erettile già prima
non capisco cosa possa essere servita una iniezione di verapamil. nè a scopo diagnostico ne tanto meno a scopo terapeutico.
credo che lei abbia bisogno di essere seguito da un andrologo di fiducia che possa consigliarle le indagini opportune per definire il suo stato erettile e le eventauli terapie chirurgiche da affrontare.
salvo casi particolari post chirurfgici non sono assolòutamente d'accordo con le capacità tetapeutica del vacuum.
La chirugia protesica ha un suo spazio ma deve essere sempre considerata, alla sua età, come soluzione da "ultima spiaggia"
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Per il Dottor Pescatori: la ringrazio infinitamnete per la disponibilità, l'ecodoppler (il secondo) è stato effettuato con ignezione di verapamil da uno specialista di questi sito, ovviamnete non ha prodotto erezione ma un aumento dei flussi sanguigni sufficienti a stabilire a sua detta che la rispoosta era normale, però mi ha diagnosticarto un' area iperecogena apicale di 12x6x8 con terapia di trental vit e dromoso ed eventuali infiltrazioni di verapamil, le ripeto che l'ecografia fatta invece con l'alpostadil che provcò il priapismo non aveva evidenziato nulla ma una risposta erettile normale, anche esagerata. potrebbe essere la placca causa dei miei problemi?
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Utente
Utente
Per il Dottor Pozza: la ringrazio per essere intervenuto, si feci l' ecodoppler dinamico per valutare se la mia disfunzione era su base psicologica o organica, l'erezione che avevo prima del test era di completa rigidità sia glande che corpi cavernosi ma di scarsa durata sopratutto se non stimolavo il pene manualmente, anche se talvolta riuscivo a mantenerla ma era un evento raro, mi erano scomparse le erezioni mattutine e le spontanee avevano cmq scarsa durata, questo è il motivo del doppler dinamico, Dopo il priapismo ho avuto dei forti dolori che si sono protratti per 3-4 mesi e l'erezione è progressivamnete peggiorata adesso, non sono mi è difficile mantenerla ma è un'impresa raggiungerla, cmq è gommoda ed il glande è flaccido come se inodssassi una protesi, il secondo doppler mi è stato praticato da uno specialista di questo sito ignettando se non ricordo male 3 microgrammi di verapamil che a sua detta hanno permesso di valutare una buona risposta dei fliussi, e mi ha anche evidenziato ecograficamante una placcca di (area iperecogena) di 12x6x8 mm
apicale anche se al tatto non veniva riscontrata, detto questo è apparsa una curvatura verso l'alto facendo sembrare il pene più corto ed ho ancora dei fastidi anche in flaccidità che rendono i corpi cavernsi duri al tatto e dolenti, ed il pene è meno elastico. Cosa mai potrebbe essere ???
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Dr. Edoardo Pescatori Urologo, Andrologo 4.8k 111
Gentile lettore,

non sono in grado di procedere oltre via mail in ipotesi di causa del suo problema. A mio parere l'ulteriore definizione/trattamento del suo problema va affrontato direttamente, non via web, in ambito specialistico.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Forse al dr. Pozza sfugge una antico sostituto delle prostaglandine che non da priapismo
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=verapamil+intracavernous
poi tanto per essere chiari, la diagnosi che le ho fatto io dal vivo, le è stata fatta anche da altri colleghi che lei ha visto prima di me che le hanno dato lo stesso consiglio. Veda lei se continuare così o seguire quanto detto. Io il mio mestiere lo ho fatto.
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Utente
Utente
Gentilissmo dottore, nessuno mette in dubbio il suo operato, di fatti è l'unico che quantomeno mi ha trovato la placca, i professionsiti che mi hanno visitato prima di lei cioè un andrologo ed un urologo non hanno parlato di stati emotivi particolari anzi il primo mi ha diagnosticato noduli infiammatoti responsabili del dolore in erezione, il secondo ha parlato di danni irreversibili e mi ha precritto cialis one day a scopo riabilitativo, detto questo mi è comparsa una curvatura verso l'alto che mi crea dolore al termine della erezione, in ogni caso il pene è dolente, le curvature lei non le ha potute valutare perchè il suo test non ha prodotto erezione, ed i suoi colleghi che io ho interpellato su questo sito ed in questa discussione affermano che il test va fatto con pge1 per valutare sia la risposta erettile che le eventuali curvature, sinceramente sono un po' confuso, veda la risposta anche del dottor pescatori che riporto testualmente: test per valutare i danni: vi sono varie possibilità: già una visita accutrata può dare informazioni sulla consistenza del pene; ecodoppler (non comprendo quello eseguito con "verapamil"; forse si riferiva ad "alprostadil"?), studio di erezioni notturne con Rigiscan, cavernosometria/-grafia dinamica, biopsia, risonanza magnetica nucleare.
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