Lo scorso 28 dicembre sono stato sottoposto
Salve.
Sono un ragazzo di 21 anni. Lo scorso 28 dicembre sono stato sottoposto a un intervento di circoncisione in day surgery.
Ho seguito alla lettera le indicazioni del chirurgo che mi ha operato cominciando a fare le medicazioni previste fin dalla sera del giorno dell'operazione.
Disinfetto 2 volte al giorno la ferita con Euclorina diluita in acqua e applico, in seguito al lavaggio, una crema dal nome "Trofo".
Richiedo questo consulto qui per alcuni dubbi che mi attanagliano. A 3 giorni dall'intervento, la parte interessata si mostra gonfia (soprattutto nella parte sinistra). Mi sa che il gonfiore è aumentato col passare del tempo.
La zona interessata non mi fa eccessivamente male (se non per il dolore causato dai punti che tirano) nemmeno durante le erezioni notturne che riesco ad affrontare tranquillamente. A volte in alcune zone (sempre le medesime) sotto al glande (cioè laddove sono stati applicati i punti) ci sono delle piccolissime fuoriuscite di sangue.
Il glande ha un colorito roseo e sembra godere di ottima salute. Sotto al glande, nella zona dove prima c'era il frenulo, si è formata una specie di cicatrice di colore tendente al nero. Il pene, nel complesso, ha un colorito scuro (tendente al violaceo), ma non eccessivamente.
Ciò che mi preoccupa maggiormente, però, è il gonfiore a cui accennavo sopra. La parte sinistra sottostante al glande è tanto gonfia che ricopre i punti di sutura che all'altro lato, invece, sono ben visibili. Ho una paura tremenda di "strappare" qualcosa e per questo non tiro giù la pelle nella suddetta zona, ma mi limito a medicarla nello stato in cui è. Ciò potrebbe comportare qualche problema?
A 3 giorni dall'operazione, inoltre, mi sono accorto che almeno un paio di punti sono andati via. E' normale oppure sono tempi molto veloci?
Sono un tipo un po' "paranoico" e, avendo avuto già una brutta esperienza in passato (sempre relativamente al medesimo problema: ho effettuato due anni fa una frenuloplastica), voglio potermi non preoccupare eccessivamente del mio decorso post-operatorio.
E' normale, dunque, avere un eccessivo gonfiore (il pene, almeno nella parte direttamente sotto al glande, è più grande, in quanto gonfio, dello stesso glande)?
Sono un ragazzo di 21 anni. Lo scorso 28 dicembre sono stato sottoposto a un intervento di circoncisione in day surgery.
Ho seguito alla lettera le indicazioni del chirurgo che mi ha operato cominciando a fare le medicazioni previste fin dalla sera del giorno dell'operazione.
Disinfetto 2 volte al giorno la ferita con Euclorina diluita in acqua e applico, in seguito al lavaggio, una crema dal nome "Trofo".
Richiedo questo consulto qui per alcuni dubbi che mi attanagliano. A 3 giorni dall'intervento, la parte interessata si mostra gonfia (soprattutto nella parte sinistra). Mi sa che il gonfiore è aumentato col passare del tempo.
La zona interessata non mi fa eccessivamente male (se non per il dolore causato dai punti che tirano) nemmeno durante le erezioni notturne che riesco ad affrontare tranquillamente. A volte in alcune zone (sempre le medesime) sotto al glande (cioè laddove sono stati applicati i punti) ci sono delle piccolissime fuoriuscite di sangue.
Il glande ha un colorito roseo e sembra godere di ottima salute. Sotto al glande, nella zona dove prima c'era il frenulo, si è formata una specie di cicatrice di colore tendente al nero. Il pene, nel complesso, ha un colorito scuro (tendente al violaceo), ma non eccessivamente.
Ciò che mi preoccupa maggiormente, però, è il gonfiore a cui accennavo sopra. La parte sinistra sottostante al glande è tanto gonfia che ricopre i punti di sutura che all'altro lato, invece, sono ben visibili. Ho una paura tremenda di "strappare" qualcosa e per questo non tiro giù la pelle nella suddetta zona, ma mi limito a medicarla nello stato in cui è. Ciò potrebbe comportare qualche problema?
A 3 giorni dall'operazione, inoltre, mi sono accorto che almeno un paio di punti sono andati via. E' normale oppure sono tempi molto veloci?
Sono un tipo un po' "paranoico" e, avendo avuto già una brutta esperienza in passato (sempre relativamente al medesimo problema: ho effettuato due anni fa una frenuloplastica), voglio potermi non preoccupare eccessivamente del mio decorso post-operatorio.
E' normale, dunque, avere un eccessivo gonfiore (il pene, almeno nella parte direttamente sotto al glande, è più grande, in quanto gonfio, dello stesso glande)?
[#1]
Caro Utente,da questa postazione telematica dare un giudizio sarebbe un puro sforzo di fantasia...Non credo,comunque,che debba andare in ansia ma,alla ripresa delle attività,contatti il chirurgo operatore.Nel frattempo continui la toilette della ferita nelle modalità consuete.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Grazie mille, dott. Izzo, per la sua risposta.
Sto continuando le medicazioni così come prescritto dal mio chirurgo. Il gonfiore accentuato nella parte sinistra si sta un po' attenuando, ma noto una specie di "dislivello" tra la parte destra e quella sinistra. Mentre a destra, infatti, la pelle sembra essere attaccata subito sotto al glande, nella parte sinistra un po' di pelle ricopre una piccola porzione di glande.
Non so se questo sia normale e se sia magari dovuto al fatto dell'accentuazione del gonfiore in una parte piuttosto che nell'altra.
Spero soltanto che l'intervento sia andato al meglio e che il mio "amico", dopo la convalescenza, non mi rechi più problemi dal punto di vista funzionale (potrei anche "sopportare" una non-bellezza estetica del mio pene... basta che funzioni).
Cercherò di mettermi in contatto al più presto col mio chirurgo.
Cordiali saluti e tanti cari auguri per l'anno nuovo!
Sto continuando le medicazioni così come prescritto dal mio chirurgo. Il gonfiore accentuato nella parte sinistra si sta un po' attenuando, ma noto una specie di "dislivello" tra la parte destra e quella sinistra. Mentre a destra, infatti, la pelle sembra essere attaccata subito sotto al glande, nella parte sinistra un po' di pelle ricopre una piccola porzione di glande.
Non so se questo sia normale e se sia magari dovuto al fatto dell'accentuazione del gonfiore in una parte piuttosto che nell'altra.
Spero soltanto che l'intervento sia andato al meglio e che il mio "amico", dopo la convalescenza, non mi rechi più problemi dal punto di vista funzionale (potrei anche "sopportare" una non-bellezza estetica del mio pene... basta che funzioni).
Cercherò di mettermi in contatto al più presto col mio chirurgo.
Cordiali saluti e tanti cari auguri per l'anno nuovo!
[#3]
Utente
Salve dott. Izzo.
Oggi sono stato (finalmente) a fare la visita di controllo dal mio chirurgo il quale ha detto che il decorso post-operatorio sta procedendo secondo prassi. Egli ha anche affermato che posso interrompere la terapia che ho seguito finora (lavaggi con Euclorina + applicazione crema antibiotica) e sostituire il tutto con lavaggi con un detergente intimo.
La situazione è notevolmente migliorata rispetto ai primi giorni anche se persistono ancora dei punti (cosa che, da quanto mi è stato riferito, è normalissima) e ci sono dei piccoli sanguinamenti nelle zone in cui i punti sono ormai già andati via.
A proposito di sanguinamenti e punti caduti. Vorrei chiederle un piccolo consiglio... Dopo il lavaggio della zona interessata, sono ormai abituato ad avvolgere il pene in delle garze e attaccarlo col glande rivolto verso l'alto. Da qualche tempo (precisamente da quando i punti in corrispondenza del frenulo sono andati via) ho difficoltà a togliere le garze applicate in occasione della medicazione col risultato che, quando debbo urinare e, quindi, togliere la garza, quest'ultima viene via con difficoltà in quanto "appiccicata" in parte alla ferita, in parte al glande.
C'è un modo per evitare che la garza non aderisca così profondamente alla zona interessata?
Cordiali saluti.
Oggi sono stato (finalmente) a fare la visita di controllo dal mio chirurgo il quale ha detto che il decorso post-operatorio sta procedendo secondo prassi. Egli ha anche affermato che posso interrompere la terapia che ho seguito finora (lavaggi con Euclorina + applicazione crema antibiotica) e sostituire il tutto con lavaggi con un detergente intimo.
La situazione è notevolmente migliorata rispetto ai primi giorni anche se persistono ancora dei punti (cosa che, da quanto mi è stato riferito, è normalissima) e ci sono dei piccoli sanguinamenti nelle zone in cui i punti sono ormai già andati via.
A proposito di sanguinamenti e punti caduti. Vorrei chiederle un piccolo consiglio... Dopo il lavaggio della zona interessata, sono ormai abituato ad avvolgere il pene in delle garze e attaccarlo col glande rivolto verso l'alto. Da qualche tempo (precisamente da quando i punti in corrispondenza del frenulo sono andati via) ho difficoltà a togliere le garze applicate in occasione della medicazione col risultato che, quando debbo urinare e, quindi, togliere la garza, quest'ultima viene via con difficoltà in quanto "appiccicata" in parte alla ferita, in parte al glande.
C'è un modo per evitare che la garza non aderisca così profondamente alla zona interessata?
Cordiali saluti.
[#5]
Utente
Salve dr. Izzo.
Eccomi qui a scrivere un nuovo messaggio.
Credevo di aver messo da parte "le sofferenze" e i timori, ma, purtroppo, il periodo di pace interiore ed esteriore sembra essere volto al termine.
Le spiego il problema che sto riscontrando da ieri, pur sapendo che telematicamente lei non riesce a farsi un'idea della reale situazione.
Alla destra dell'ormai defunto frenulo, c'è un piccolo tratto (dal quale sono caduti i punti da ormai qualche giorno) in cui c'è presenza costante di sangue vivo che sembra non volersi "stagnare". Così, ogniqualvolta apro la garza, la trovo chiazzata di sangue (non eccessivo, ma sempre presente).
In più, sempre nella medesima zona, ho intravisto una piccola chiazza gialla che prima non era assolutamente presente. Non so se sia dovuto a della crema che si è "unita" al sangue (e che andrà via alla prossima medicazione), ma temo possa essere l'inizio di un'infezione.
Eppure fino a ieri sembra volgere tutto (o quasi) nel verso giusto. Stanotte, inoltre, sono riuscito (dopo giorni "d'inferno") a dormire in modo continuativo durante la notte.
Questa nuova complicazione capita proprio a fagiolo per interrompere lo stato di quiete e pace in cui mi ero finalmente accomodato...
Eccomi qui a scrivere un nuovo messaggio.
Credevo di aver messo da parte "le sofferenze" e i timori, ma, purtroppo, il periodo di pace interiore ed esteriore sembra essere volto al termine.
Le spiego il problema che sto riscontrando da ieri, pur sapendo che telematicamente lei non riesce a farsi un'idea della reale situazione.
Alla destra dell'ormai defunto frenulo, c'è un piccolo tratto (dal quale sono caduti i punti da ormai qualche giorno) in cui c'è presenza costante di sangue vivo che sembra non volersi "stagnare". Così, ogniqualvolta apro la garza, la trovo chiazzata di sangue (non eccessivo, ma sempre presente).
In più, sempre nella medesima zona, ho intravisto una piccola chiazza gialla che prima non era assolutamente presente. Non so se sia dovuto a della crema che si è "unita" al sangue (e che andrà via alla prossima medicazione), ma temo possa essere l'inizio di un'infezione.
Eppure fino a ieri sembra volgere tutto (o quasi) nel verso giusto. Stanotte, inoltre, sono riuscito (dopo giorni "d'inferno") a dormire in modo continuativo durante la notte.
Questa nuova complicazione capita proprio a fagiolo per interrompere lo stato di quiete e pace in cui mi ero finalmente accomodato...
[#7]
Utente
Salve dr. Izzo.
Oggi è esattamente un mese dalla data in cui mi son sottoposto alla circoncisione.
Tutti i vecchi problemi (sanguinamenti, "sveglie forzate" per via delle erezioni notturne, rigonfiamenti, ecc...) sono completamente svaniti e il mio "amico" sembra godere di ottima salute.
La domanda che voglio porle oggi riguarda le erezioni. Negli ultimi giorni, infatti, capita molto frequentemente che il mio pene dia sfoggio della sua potenza.
La mia paura è che in qualche modo queste erezioni molto frequenti possano compromettere il buon risanamento della ferita. Sono ancora presenti, infatti, alcuni punti (che non sono ancora caduti) e anche se questi non mi arrecano alcun dolore quando il pene è eretto, ho paura, ripeto, che le erezioni possano in qualche modo modificare lo stato della rimarginazione della ferita.
Posso permettere al mio pene di "ergersi" ogni volta che lo vuole oppure devo tenerlo ancora a bada onde evitare nuove complicazioni?
Cordiali saluti.
Oggi è esattamente un mese dalla data in cui mi son sottoposto alla circoncisione.
Tutti i vecchi problemi (sanguinamenti, "sveglie forzate" per via delle erezioni notturne, rigonfiamenti, ecc...) sono completamente svaniti e il mio "amico" sembra godere di ottima salute.
La domanda che voglio porle oggi riguarda le erezioni. Negli ultimi giorni, infatti, capita molto frequentemente che il mio pene dia sfoggio della sua potenza.
La mia paura è che in qualche modo queste erezioni molto frequenti possano compromettere il buon risanamento della ferita. Sono ancora presenti, infatti, alcuni punti (che non sono ancora caduti) e anche se questi non mi arrecano alcun dolore quando il pene è eretto, ho paura, ripeto, che le erezioni possano in qualche modo modificare lo stato della rimarginazione della ferita.
Posso permettere al mio pene di "ergersi" ogni volta che lo vuole oppure devo tenerlo ancora a bada onde evitare nuove complicazioni?
Cordiali saluti.
[#9]
Utente
Gentile dr. Izzo,
eccomi qui di nuovo per esporle un altro problema che mi si è presentato 4-5 giorni fa e che ancora persiste.
Dopo 35 giorni "d'astinenza", non ce la facevo più a trattenere i miei stimoli. Il pene, quasi perennemente in erezione, reclamava, dopo un lungo periodo d'inattività, i suoi diritti. :D
Inizialmente ho tentato in tutti i modi di fare in modo che il mio pene si calmasse. Sono riuscito a placarlo un po', ma 4 giorni fa non ho più resistito e, nonostante attorno alla cicatrice della circoncisione ci fossero ancora dei punti, ho provato, per la prima volta dopo l'intervento, la masturbazione.
Al termine dell'atto masturbatorio non le nego di essermi sentito profondamente in colpa per il gesto che avevo eseguito. Tutto sommato, però, non ho avvertito alcun fastidio e tutto è tornato nella normalità (i punti non mi hanno fatto per niente male; non ho avvertito bruciori, ma solo una specie di indolenzimento temporaneo alla punta del pene).
La situazione di perenne erezione, però, non è cambiata granché. Molto frequentemente, infatti, mi ritrovavo, anche senza volerlo, ad avere il mio "amico" sempre bello arzillo nelle mutande. Così, pur di farlo sfogare ulteriormente, anche il giorno successivo alla prima masturbazione, mi son masturbato di nuovo (ed è stata l'ultima volta che l'ho fatto, dato che i sensi di colpa sono cresciuti a dismisura).
Anche in questo caso, nonostante ci fossero (ovviamente) i punti dell'operazione, non ho avvertito fastidio d'alcun tipo se non il temporaneo indolenzimento della punta del glande.
Stanotte, il mio sempre eccitato pene ha dato sfoggio delle sue qualità in maniera del tutto autonoma. Anche stavolta, nessun dolore relativo all'operazione.
Quello che, però, sto notando da qualche giorno a questa parte (più o meno da quando sto vivendo in uno stato d'eccitazione quasi continua) è un dolore nella parte destra dell'asta del pene.
Non è un dolore atroce, ma si avverte soltanto quando tocco il pene.
Sull'asta, nella parte destra, c'è una parte di vena un po' gonfia che al tatto ha una consistenza non dura, ma molliccia.
Questo piccolo rigonfiamento (che a volte scompare del tutto così come il dolore... Peccato che la "sparizione" sia solo temporanea...) crea una specie d'inestetismo e fa sembrare il pene curvo verso sinistra.
Un altro disturbo che avverto dall'inizio del mio stato "perenne" d'eccitazione è un dolore (molto poco frequente) alla schiena, in corrispondenza dei reni.
Sono sicuro che questi sintomi che sto provando in questi giorni sono il frutto dell'eccitazione a cui ho fatto più volte riferimento in questo messaggio.
Non vorrei, però, aver creato una situazione "catastrofica" per il mio pene col mio modo di fare (o, meglio, col modo di fare del mio pene).
Quali potrebbero essere le cause delle fitte all'asta del pene? Come potrei risolvere queste inopportune complicazioni?
Cordiali saluti.
eccomi qui di nuovo per esporle un altro problema che mi si è presentato 4-5 giorni fa e che ancora persiste.
Dopo 35 giorni "d'astinenza", non ce la facevo più a trattenere i miei stimoli. Il pene, quasi perennemente in erezione, reclamava, dopo un lungo periodo d'inattività, i suoi diritti. :D
Inizialmente ho tentato in tutti i modi di fare in modo che il mio pene si calmasse. Sono riuscito a placarlo un po', ma 4 giorni fa non ho più resistito e, nonostante attorno alla cicatrice della circoncisione ci fossero ancora dei punti, ho provato, per la prima volta dopo l'intervento, la masturbazione.
Al termine dell'atto masturbatorio non le nego di essermi sentito profondamente in colpa per il gesto che avevo eseguito. Tutto sommato, però, non ho avvertito alcun fastidio e tutto è tornato nella normalità (i punti non mi hanno fatto per niente male; non ho avvertito bruciori, ma solo una specie di indolenzimento temporaneo alla punta del pene).
La situazione di perenne erezione, però, non è cambiata granché. Molto frequentemente, infatti, mi ritrovavo, anche senza volerlo, ad avere il mio "amico" sempre bello arzillo nelle mutande. Così, pur di farlo sfogare ulteriormente, anche il giorno successivo alla prima masturbazione, mi son masturbato di nuovo (ed è stata l'ultima volta che l'ho fatto, dato che i sensi di colpa sono cresciuti a dismisura).
Anche in questo caso, nonostante ci fossero (ovviamente) i punti dell'operazione, non ho avvertito fastidio d'alcun tipo se non il temporaneo indolenzimento della punta del glande.
Stanotte, il mio sempre eccitato pene ha dato sfoggio delle sue qualità in maniera del tutto autonoma. Anche stavolta, nessun dolore relativo all'operazione.
Quello che, però, sto notando da qualche giorno a questa parte (più o meno da quando sto vivendo in uno stato d'eccitazione quasi continua) è un dolore nella parte destra dell'asta del pene.
Non è un dolore atroce, ma si avverte soltanto quando tocco il pene.
Sull'asta, nella parte destra, c'è una parte di vena un po' gonfia che al tatto ha una consistenza non dura, ma molliccia.
Questo piccolo rigonfiamento (che a volte scompare del tutto così come il dolore... Peccato che la "sparizione" sia solo temporanea...) crea una specie d'inestetismo e fa sembrare il pene curvo verso sinistra.
Un altro disturbo che avverto dall'inizio del mio stato "perenne" d'eccitazione è un dolore (molto poco frequente) alla schiena, in corrispondenza dei reni.
Sono sicuro che questi sintomi che sto provando in questi giorni sono il frutto dell'eccitazione a cui ho fatto più volte riferimento in questo messaggio.
Non vorrei, però, aver creato una situazione "catastrofica" per il mio pene col mio modo di fare (o, meglio, col modo di fare del mio pene).
Quali potrebbero essere le cause delle fitte all'asta del pene? Come potrei risolvere queste inopportune complicazioni?
Cordiali saluti.
[#10]
Caro Utente,gli atti masturbatori non hanno creato nessun danno nè ai corpi cavernosi,nè alla mucosa del glande né al prepuzio,Quanto alla vena,che non partecipa al meccanismo erettile,nonchè alla curvatura,si procuri delle foto in erezione e le mostri ad un esperto andrologo.Cordialità.
[#11]
Utente
Gentile dr. Izzo,
la ringrazio, come sempre, per la disponibilità che mostra nel rispondere ai miei numerosi quesiti.
Per quanto riguarda la vena... Diciamo che il dolore e il rigonfiamento non lo vedo in erezione, ma quando il pene è flaccido. A volte è visibile, altre no così come intermittente è anche il dolore che, ripeto, avverto soltanto al tatto oppure quando in qualche modo faccio un movimento che va a colpire indirettamente la parte destra del pene.
Aspetterò ancora qualche giorno e, qualora il dolore dovesse permanere, tornerò dal dottore che mi ha operato di circoncisione in modo tale da chiedere un consulto a lui in persona. Coglierò l'occasione anche per "prendere due piccioni con una fava" e gli farò visionare i punti ancora presenti sulla cicatrice della circoncisione dopo ben 40 giorni dall'intervento. Credo che la funzione dei punti, dato che essi sono tutti sfilacciati e non mi recano disturbo di alcun tipo in erezione, è terminata, ma non intendono ancora andar via...
Ringraziandola ancora una volta per la sua cortese, repentina e gentile risposta,
La saluto, augurandoLe una buona giornata.
Cordiali saluti.
la ringrazio, come sempre, per la disponibilità che mostra nel rispondere ai miei numerosi quesiti.
Per quanto riguarda la vena... Diciamo che il dolore e il rigonfiamento non lo vedo in erezione, ma quando il pene è flaccido. A volte è visibile, altre no così come intermittente è anche il dolore che, ripeto, avverto soltanto al tatto oppure quando in qualche modo faccio un movimento che va a colpire indirettamente la parte destra del pene.
Aspetterò ancora qualche giorno e, qualora il dolore dovesse permanere, tornerò dal dottore che mi ha operato di circoncisione in modo tale da chiedere un consulto a lui in persona. Coglierò l'occasione anche per "prendere due piccioni con una fava" e gli farò visionare i punti ancora presenti sulla cicatrice della circoncisione dopo ben 40 giorni dall'intervento. Credo che la funzione dei punti, dato che essi sono tutti sfilacciati e non mi recano disturbo di alcun tipo in erezione, è terminata, ma non intendono ancora andar via...
Ringraziandola ancora una volta per la sua cortese, repentina e gentile risposta,
La saluto, augurandoLe una buona giornata.
Cordiali saluti.
[#12]
Utente
Gentile dr. Izzo,
eccomi di nuovo qui, per l'ennesima volta, ad esporle un altro "problema" e a chiederle un consiglio.
Sono passati ormai 45 giorni dall'intervento di circoncisione a cui mi sono sottoposto. I punti, che, a detta del medico, sarebbero dovuti cadere autonomamente entro un mese circa, non sono ancora del tutto spariti.
Ci sono, infatti, 7-8 punti sfilacciati ancora attaccati alla cicatrice.
Quello che voglio chiederle, dunque, è: mi conviene aspettare ancora qualche giorno in attesa (e nella speranza) che gli ultimi punti vadano via o mi conviene contattare il chirurgo che mi ha operato per rimuoverli?
Qualora dovessi decidere di attendere la caduta spontanea dei punti, c'è la possibilità che questi rimangano in qualche modo "incarniti" nella ferita oppure è un qualcosa di anatomicamente impossibile?
Cordiali saluti.
eccomi di nuovo qui, per l'ennesima volta, ad esporle un altro "problema" e a chiederle un consiglio.
Sono passati ormai 45 giorni dall'intervento di circoncisione a cui mi sono sottoposto. I punti, che, a detta del medico, sarebbero dovuti cadere autonomamente entro un mese circa, non sono ancora del tutto spariti.
Ci sono, infatti, 7-8 punti sfilacciati ancora attaccati alla cicatrice.
Quello che voglio chiederle, dunque, è: mi conviene aspettare ancora qualche giorno in attesa (e nella speranza) che gli ultimi punti vadano via o mi conviene contattare il chirurgo che mi ha operato per rimuoverli?
Qualora dovessi decidere di attendere la caduta spontanea dei punti, c'è la possibilità che questi rimangano in qualche modo "incarniti" nella ferita oppure è un qualcosa di anatomicamente impossibile?
Cordiali saluti.
[#14]
Utente
Gentile dr. Izzo,
come da lei suggerito, dato che i punti post-circoncisione tardavano ad andare via, ho riconsultato il chirurgo e ora la situazione è a posto cioè tutti i punti sono venuti via.
A circa 3 mesi dalla circoncisione, però, noto che la zona cicatriziale è ancora arrossata. Nella zona dove c'erano i punti, infatti, ci sono ancora quella specie di "palline di pelle" che si formano dopo l'intervento. Mentre sulla sinistra la cicatrice sembra essere a posto, nel centro e sulla destra, invece, c'è un notevole rossore. In una piccolissima zona, inoltre, c'è un piccolo pallino violaceo (tendente al nero) che sembra essere una specie di livido. Livido che è comparso senza un motivo dato che non ho praticato masturbazione, né niente del genere nei giorni precedenti alla comparsa del livido. Forse sono state le erezioni a causare questo piccolo trauma. Non so...
Fatto sta che sono qui per chiedere se esiste una pomata da poter applicare sulla zona cicatriziale per diminuire il rossore, far scomparire il livido e "appianare" la forma a palline con la quale ora si presenta la cicatrice.
Cordiali saluti.
come da lei suggerito, dato che i punti post-circoncisione tardavano ad andare via, ho riconsultato il chirurgo e ora la situazione è a posto cioè tutti i punti sono venuti via.
A circa 3 mesi dalla circoncisione, però, noto che la zona cicatriziale è ancora arrossata. Nella zona dove c'erano i punti, infatti, ci sono ancora quella specie di "palline di pelle" che si formano dopo l'intervento. Mentre sulla sinistra la cicatrice sembra essere a posto, nel centro e sulla destra, invece, c'è un notevole rossore. In una piccolissima zona, inoltre, c'è un piccolo pallino violaceo (tendente al nero) che sembra essere una specie di livido. Livido che è comparso senza un motivo dato che non ho praticato masturbazione, né niente del genere nei giorni precedenti alla comparsa del livido. Forse sono state le erezioni a causare questo piccolo trauma. Non so...
Fatto sta che sono qui per chiedere se esiste una pomata da poter applicare sulla zona cicatriziale per diminuire il rossore, far scomparire il livido e "appianare" la forma a palline con la quale ora si presenta la cicatrice.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 4.9k visite dal 31/12/2012.
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