Meccanismo veno occlusivo(fughe venose)
Buongiorno mi permetto VIVAMENTE di sconsigliare a tutti coloro che soffrono di un IMPORTANTE de dovuta a un mal funzionamento del meccanismo veno occlusivo(fuga venosa) di sottoporsi a qualsiasi tipo di legatura venosa.Sono totalmente inutili e invasive,il pene non si tonifica/rinvigorisce ASSOLUTAMENTE e la parte si desensibilizza sensibilmente.Parlo per esperienza personale un vero disastro( operato da "luminari" del settore ).Sembrera'strano ma nel 2012 non abbiamo nessuna risposta/soluzione chiara e dimostrabile per risolvere il problema sopra menzionato.
Abitualmente si propongono anche per lievi disfunzioni fantasiose legature e dopo aver constatato e come nel mio caso,PROVOCATO ulteriori danni si sponsorizzano costosissime e miracolose protesi( palloncini mono,bi o tricomponenti da inserire all'interno dei corpi cavernosi ).Con tremendo dispiacere prendo atto dei pochi/pochissimi progressi che l'andrologia ha fatto negli ultimi 50anni.Non vogliamo sapere che cos'e'il deficit erettivo ma vorremmo soluzioni"SERIE".In 10 anni ho/abbiamo speso una fortuna(ecodopler,cavernosografie,tamponi,medicinali ecc)per avere UNA soluzione "SERIA" .Evidentemente non ce ne sono!ATTENZIONE alle finte promesse potrebbero rivelarsi tragicamente infondate e per di piu'peggiorative.
Cordialmente saluto e ringrazio MEDICITALIA.Per richiesta info e proposte sono a totale disposizione del sito.
Abitualmente si propongono anche per lievi disfunzioni fantasiose legature e dopo aver constatato e come nel mio caso,PROVOCATO ulteriori danni si sponsorizzano costosissime e miracolose protesi( palloncini mono,bi o tricomponenti da inserire all'interno dei corpi cavernosi ).Con tremendo dispiacere prendo atto dei pochi/pochissimi progressi che l'andrologia ha fatto negli ultimi 50anni.Non vogliamo sapere che cos'e'il deficit erettivo ma vorremmo soluzioni"SERIE".In 10 anni ho/abbiamo speso una fortuna(ecodopler,cavernosografie,tamponi,medicinali ecc)per avere UNA soluzione "SERIA" .Evidentemente non ce ne sono!ATTENZIONE alle finte promesse potrebbero rivelarsi tragicamente infondate e per di piu'peggiorative.
Cordialmente saluto e ringrazio MEDICITALIA.Per richiesta info e proposte sono a totale disposizione del sito.
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Gentile lettore,
purtroppo si ha la sensazione che lei abbia incontrato un collega o poco informato oppure votato a "speculare" su una disciplina che in questi ultimi 30 anni ha rivoluzionato e migliorato le sue metodiche diagnostiche e terapeutiche e ha permesso di affrontare in modo razionale tantissimi problemi, anche quando si ha un disturbo dell'erezione che oggi può essere risolto in quasi nove casi su dieci.
Purtroppo, ripeto, si ha la sensazione che lei non abbia trovato la figura di riferimento che il suo problema meritava.
Detto questo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .
Un cordiale saluto.
purtroppo si ha la sensazione che lei abbia incontrato un collega o poco informato oppure votato a "speculare" su una disciplina che in questi ultimi 30 anni ha rivoluzionato e migliorato le sue metodiche diagnostiche e terapeutiche e ha permesso di affrontare in modo razionale tantissimi problemi, anche quando si ha un disturbo dell'erezione che oggi può essere risolto in quasi nove casi su dieci.
Purtroppo, ripeto, si ha la sensazione che lei non abbia trovato la figura di riferimento che il suo problema meritava.
Detto questo, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Dott.Giovanni Beretta la ringrazio infinitamente per la sua disponibilita'e per la repentina risposta,come dice lei probabilmente non ho trovato una giusta figura di riferimento,dopo anni di visite la mia situazione dopo un'intervento di legatura e' solo peggiorata,carte alla mano (esami pre e post operatori) desensibilizzazione dell'apparato,forti dolori,e una peggiore rigidita' dell'asta(con caverject 20 mg solo una lieve tumescenza) antecedentemente all'intervento era dell'80% quindi potevo avere rapporti,non entusiasmanti ma li avevo!Quindi mi consenta di dare un umile ma spassionato consiglio agli utenti del sito (spero che possa essere utile anche a voi professionisti del settore )cioe' di scovare altre strade per la risoluzione del problema.Come dice lei le metodiche diagnostiche e terapeutiche negli ultimi 30 anni sono state rivoluzionate,le do' ragione!Sicuramente questo e' accaduto per chi ha lievi d.e. ( il sendafil ) ha certamente migliorato la vita sessuale di un'infinita' di uomini.Vanno certamente ringraziate le case farmaceutiche e chi ha partecipato a questa importante scoperta, me lo conceda forse anche loro hanno un po' speculano sul problema della de , 8 pillole miracolose costano 100euro senza parlare del Caverject.Un'operaio con de che cosa deve fare?Convertirsi.Lasciando stare il fattore economico di cui nessun andrologo ha colpa,vorrei sapere quali sono le alternative alla cavernosografia,considerata opsoleta,invasiva e dolorosa(lo garantisco) nel mio caso specifico dolorosissima,per ben 2 volte e'stato inserito ago butterfly nel glande mancando il corpo cavernoso,inserito il liquido di contrasto nel pene,l'asta e' diventata un pesce Palla.Inutili ulteriori spiegazioni.Nel male siamo riusciti a scoprire l'entita del problema,incapacita del meccanismo veno occlusivo fuga venosa.Dopo il DISASTROSO intervento di legatura (puo' immaginare le ripercussioni sotto il punto di vista psicofisico) mi e' stato detto che l'unica soluzione CERTA era la protesi ovviamente supersponsorizzata e senza alcuna controindicazione.Fortunatamente dopo la brutta esperienza regressa ho svolto da me alcune ricerche....................
Scusi lo sfogo,non ce l'ho assolutamente con la categoria anzi, fortunatamente esistete,spero di trovare nei suoi suggerimenti qualche esame e/o intervento innovativo ma soprattutto risolutivo.Ad ALCUNI signori chiedo solo un po' piu'di sincerita',convinzione e coerenza nel relazionarsi con il paziente.Non siamo cavie,dietro l'impotenza ci sono degli UOMINI che cercano una vita dignitosa.
Cordialmente saluto lei e il competente staff di MEDICITALIA , le auguro un sereno Natale.Grazie.
Scusi lo sfogo,non ce l'ho assolutamente con la categoria anzi, fortunatamente esistete,spero di trovare nei suoi suggerimenti qualche esame e/o intervento innovativo ma soprattutto risolutivo.Ad ALCUNI signori chiedo solo un po' piu'di sincerita',convinzione e coerenza nel relazionarsi con il paziente.Non siamo cavie,dietro l'impotenza ci sono degli UOMINI che cercano una vita dignitosa.
Cordialmente saluto lei e il competente staff di MEDICITALIA , le auguro un sereno Natale.Grazie.
[#5]
Gentile lettore,
sono dispiaciuto per il percorso frustrante attraverso cui è passato. Vorrei dirle due parole al riguardo della problematica che ci espone. La fuga venosa (o "disfunzione veno-occlusiva") è in effetti una condizione che attualmente non ha una cura, nel senso di "guarigione", proprio perchè se si tratta di una VERA fuga venosa, essa è espressione di un tessuto penieno ormai gravemente malato, che non risponde più a sollecitazioni farmacologiche (pastiglie o punture). Fanno eccezione dei rari casi di fuga venosa localizzata, risultanti da traumi penieni, e in effetti diagnosticabili con cavernosometria/cavrnosografia dinamica. Quest'ultima, condotta con criteri moderni, non è assolutamente una indagine obsoleta, ma deve essere eseguita in maniera corretta: deve essere preceduta da anestesia locale e non deve assolutamente causare dolore, per definizione.
Se alla fine del percorso diagnostico si conclude per una vera fuga venosa, sono assolutamente d'accordo con lei che gli interventi di legatura venosa sono riconosciuti inefficaci dalla comunità scientifica internazionale.Le uniche soluzioni sono: o l'utilizzo di dispositivo a vuoto per l'erezione (il "Vacuum Erection Device") o l'inserimento di protesi peniena. Esiste un significativo fattore "costo", ma la protesi - soprattutto i modelli idraulici tricomponenti - può costituire un'eccellente soluzione per i casi di fuga venosa.
Auguri di Buone Feste.
sono dispiaciuto per il percorso frustrante attraverso cui è passato. Vorrei dirle due parole al riguardo della problematica che ci espone. La fuga venosa (o "disfunzione veno-occlusiva") è in effetti una condizione che attualmente non ha una cura, nel senso di "guarigione", proprio perchè se si tratta di una VERA fuga venosa, essa è espressione di un tessuto penieno ormai gravemente malato, che non risponde più a sollecitazioni farmacologiche (pastiglie o punture). Fanno eccezione dei rari casi di fuga venosa localizzata, risultanti da traumi penieni, e in effetti diagnosticabili con cavernosometria/cavrnosografia dinamica. Quest'ultima, condotta con criteri moderni, non è assolutamente una indagine obsoleta, ma deve essere eseguita in maniera corretta: deve essere preceduta da anestesia locale e non deve assolutamente causare dolore, per definizione.
Se alla fine del percorso diagnostico si conclude per una vera fuga venosa, sono assolutamente d'accordo con lei che gli interventi di legatura venosa sono riconosciuti inefficaci dalla comunità scientifica internazionale.Le uniche soluzioni sono: o l'utilizzo di dispositivo a vuoto per l'erezione (il "Vacuum Erection Device") o l'inserimento di protesi peniena. Esiste un significativo fattore "costo", ma la protesi - soprattutto i modelli idraulici tricomponenti - può costituire un'eccellente soluzione per i casi di fuga venosa.
Auguri di Buone Feste.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
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Utente
Gentile Dr.Edoardo Pescatori,anticipatamente mi scuso perche' leggo e rispondo solo ora al suo gradito commento/consulenza.Grazie per comprendere il mio frustrante calvario,cosa rara di questi tempi.Mi sono permesso di aprire una discussione sul problema delle fughe venose per consigliare costruttivamente a tutti gli utenti del sito che le legature ( come anche lei e la comunita'scientifica internazionale mi confermate ) non sono assolutamente risolutive , nel mio caso l'intervento di legatura della crura con bendaggio cervix-set con incisione inguino scrotale e' stata drammaticamente peggiorativa.Per la risoluzione del mio gap erettivo( con caverject 10 mg e non 20 mg come indicavo precedentemente avevo un'erezione dell'80% con lenta detumescenza dell'asta nei successivi 15 minuti DOCUMENTABILE ) chiesi aiuto ad un andrologo,cio' avvenne perche' i farmaci per via orale che andavano per la maggiore mi provocavano un serio reflusso gastroesofageo e forti emicrania,provai anche il Caverject e Papaverina ma come potra' facilmente dedurre non sono una soluzione risolutiva per un giovane uomo, cito alcune controindicazioni (lei le conoscera' sicuramente meglio di me) ,priapismo,costi,fibrosi,ansia,impossibilita' di utilizzare il farmaco piu' di 2 volte alla settimana e detto con tutto il cuore sottoporsi a un'iniezione intracavernosa , ovviamente all'insaputa dalla propria compagna prima di fare l'amore e' veramente inattuabile/insostenibile per un lungo periodo.UMILMENTE ma vivamente mi permetto di sconsigliare a tutti i giovani utenti e non solo,di sottoporsi a "prove" di legature...E qui mi fermo.Parlo per esperienza personale e non solo, mi confronto e relaziono con numerosi UOMINI che come me si sono sottoposti speranzosi di migliorare la propria vita sessuale ( e non solo.....)a tali "interventi".NESSUNO sara'la casualita'del caso ha constatato miglioramenti,anzi!Ovviamente dopo aver pagato costosissimi esami che fondamentalmente non servono a molto visto che danno risposte al problema ma che sostanzialmente non li risolvono.Da profano ribadisco,che questo e' il mio umile parere.La ringrazio infinitamente per la sua / vostra onesta nel dire che le soluzioni possibili sono quelle da lei/voi sopracitate.Mi era stata anche consigliata / proposta un rivascolarizzazione( alla modica cifra di xxx... ,sinceramente non sarebbe stato questo il problema)mi chiedo ma se dagli esamii fatti la vascolarizzazione del mio pene era perfetta....perche avrei dovuto rivascolare?
Se decidero' di inserire una protesi all'interno dei corpi cavernosi vi contattero'per richiedervi un serio consulto e sono convinto che sara' totalmente esaustivo.Grazie Dr.Edoardo Pescatori.
Cordialmente ringrazio e saluto tutto lo staff di MEDICITALIA.it che ci permette di confrontarci democraticamente e di ricevere serie consulenze da seri professionisti.
Se decidero' di inserire una protesi all'interno dei corpi cavernosi vi contattero'per richiedervi un serio consulto e sono convinto che sara' totalmente esaustivo.Grazie Dr.Edoardo Pescatori.
Cordialmente ringrazio e saluto tutto lo staff di MEDICITALIA.it che ci permette di confrontarci democraticamente e di ricevere serie consulenze da seri professionisti.
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caro lettore,
io sono un sostenitore della esistenza della Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa (fuga venosa) ma sono anche un sostenitiore del fatto che la chirurgia di legatura-.sezione delle vene dorsali profonde del pene non serve assolutamente a niente, può creare problemi di insensibilità, accorciamento, curvature dell'asta...senza che il paziente ne tragga alcun beneficio.
Quando questa chirurgia è stata prospettata, a Boston, negli anni '90 sembrava di una "semplicità e logicità" assoluta. penso, dagli anni 90 fino al 2005 di aver operato decine e decine di pazienti ma non ho mai visto risultati concreti ed accettabili. Questa chirurgia non è considerata accettabile dalla comunità scientifica internazionale....Però, molti andrologi chirurghi italiani la continuano a proporre ed effettuare ( chirurgia semplice, day hospital, facilmente comprensibile dal paziente, anestesia anche locale...) Ci sono chirurghi milanesi che vengono a Roma a trovare pazienti da operare a Milano,(prendi il treno alle 6, alle 9 sei a milano, fai le analisi, ti operi nello studio, alle 19 riprendi il treno Italo e a cena sei a Roma...,,si spendono solo 7-10.000 Euro...cosa vuoi che sia per una disfunzione erettile...una protesi costa molto di più....).
Purtroppo in questo settore è difficile riuscire ad avere atteggiamenti coerenti.
Io, personalmente non sarei così ostile alla ipotesi protesica. Ho operato decine e decine di pazienti con problemi venosi e il tasso di soddisfazione è molto elevato con soluzione definitiva del problema.
E' una chirurgia che va spiegata e capita bene
Cari saluti
io sono un sostenitore della esistenza della Disfunzione Veno Occlusiva Cavernosa (fuga venosa) ma sono anche un sostenitiore del fatto che la chirurgia di legatura-.sezione delle vene dorsali profonde del pene non serve assolutamente a niente, può creare problemi di insensibilità, accorciamento, curvature dell'asta...senza che il paziente ne tragga alcun beneficio.
Quando questa chirurgia è stata prospettata, a Boston, negli anni '90 sembrava di una "semplicità e logicità" assoluta. penso, dagli anni 90 fino al 2005 di aver operato decine e decine di pazienti ma non ho mai visto risultati concreti ed accettabili. Questa chirurgia non è considerata accettabile dalla comunità scientifica internazionale....Però, molti andrologi chirurghi italiani la continuano a proporre ed effettuare ( chirurgia semplice, day hospital, facilmente comprensibile dal paziente, anestesia anche locale...) Ci sono chirurghi milanesi che vengono a Roma a trovare pazienti da operare a Milano,(prendi il treno alle 6, alle 9 sei a milano, fai le analisi, ti operi nello studio, alle 19 riprendi il treno Italo e a cena sei a Roma...,,si spendono solo 7-10.000 Euro...cosa vuoi che sia per una disfunzione erettile...una protesi costa molto di più....).
Purtroppo in questo settore è difficile riuscire ad avere atteggiamenti coerenti.
Io, personalmente non sarei così ostile alla ipotesi protesica. Ho operato decine e decine di pazienti con problemi venosi e il tasso di soddisfazione è molto elevato con soluzione definitiva del problema.
E' una chirurgia che va spiegata e capita bene
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#8]
Utente
Buongiorno dott. Diego Pozza grazie per il suo intervento,indirettamente ci conosciamo ho "un'amico"che si e' sottoposto presso il suo centro a un'intervento protesico ed e' rimasto molto soddisfatto anche se non piu'giovanissimo la sua vita e'cambiata senza alcun dubbio in meglio.
Dalle mie esperienze e' palese dedurre che ho perso un po'di fiducia nell'andrologia...Come mi spiegava il dott.Giovanni Beretta probabilmente ho incontrato una figura professionale sbagliata!
Lei mi dice che in day hospital e' possibile sottoporsi a questi tipi di interventi,parlo della legatura,cosi' dicendo avvalora la mia tesi cioe' di aver incontrato una figura sbagliatissima!Sono rimasto in ospedale 4 giorni( garantisco non sono ne un fifone ne un drammaturgo )patendo le pene dell'inferno,ho affontato l'intervento "con il coltello fra i denti"senza paure ma con totale convinzione.e tranquillita'.La mia operazione e' durata quasi 4 ore( senza considerare la preparazione ) per 2 mesi ripeto per 2 mesi ho avuto ematomi nelle gambe e in tutto il ventre,dolori insostenibili( mi sono operato al setto nasale,turbinati e rinoplastica in confronto una passeggiata di salute) tanto da obbligarmi a richiedere un'ulteriore ricovero,non riuscivo ne a stare seduto,ne sdraiato...Antinfiammatori e antidolorifici non servivano quasi a nulla.Mio padre che mi e' stato costantemente vicino puo'confermare cio che dico.Dopo essere stato dimesso ho passato quasi un mese a gambe elevate con un sospensorio per agevolare la guarigione,riassorbimento del forte trauma.Risultato di tutta questa sofferenza,NESSUNO, ANZI!!!Saro' ripetitivo ma mi trovo con una cicatrice inguino scrotale di 12/13 (parte sinistra),lieve incurvatura,il pene di colore molto scuro,marrone scuro ( posso documentare il tutto con foto,anche ora),desesibilizzazione della parte e una rigidita'dell'
asta inferiore a quella di prima(con caverject da 20 mg si denota una lieve detumescenza).Dopo aver spiegato la mia situazione all'andrologo/chirurgo che mi ha operato,mi sono sentito rispondere, testuali parole "vada dai miei assistenti e scelga (come se fosse un panino)la protesi da inserire".Senza alcuna delucidazione,supporto psicologico,garanzia,spiegazione...Mi permetto di pensare che c sarebbe voluta un po' piu' di sensibilita' e NON SOLO nell'esporre la proposta.Per quanto sia risolutiva la protesi e' sicuramente un bel cambiamento.Demotivato,dolorante,addolorato di non avere risolto nulla con la legatura,anzi con la consapevolezza di aver solo peggiorato il quadro generale delle cose(organico/psicologico) ,spaventato ho categoricamente rifiutato la proposta protesi...Evidentemente Il mio cervello ha preferito metabozzare l'impotenza che soffrire ancora...Sinceramente la rifiuto ancora adesso...Mi sento come un cane bastonato,traumatizzato...Come gia' dicevo in precedenza pre e dopo l'intervento(sempre dallo stesso "professionista"dell'operazione) mi sono sottoposto a 2 cavernosografie,ricordo perfettamente che per alleviare il tremendo dolore mi fu'spruzzato dell' anestetico sul glande...prima di ricevere ripetuti fori (con un'importante ago butterfly lungo e largo) alla ricerca del corpo cavernoso ripetutamente mancato...soluzione e sangue ovunque(Schiacci,schiacci forte cosi'l'asta si sgonfia prima!?!?)....Da non ripetere assolutamente!Con queste REALI "denunce" vorrei evitare ad altri utenti di imbattersi in tali disastri.
Devo ammettere che a distanza di un'anno da queste brutte esperienze mi sono nuovamente sottoposto ad un'ulteriore cavernosografia(ovviamente presso un'altro centro)l'ultima fatta non aveva dato alcun responso(!?!?!?) e non ho sentito NULLA,piccolo ago,un'unico foro di entrata,direttamente nell'asta,senza passare dal glande,nessun dolore post intervento....Da non credrci!
Quindi generalizzare negativamente sarebbe sbagliatissimo,esistono ottimi professionisti,preparati,sensibili,calmi,pacati,sicuri,che non speculano sulle disgrazie altrui....Consiglio a tutti coloro che soffrono di d.e. di cercare APPRONDITAMENTE il giusto professionista,potete possiamo prendere spunto da MEDICITALIA.it che gratuitamente c fornisce consulenze,oneste,reali e non fantasiosi,costosi,illusori,inutili,dolorosi interventi....
Ribadisco i miei ringraziamenti allo staff in questo specifico caso il dott.Diego Pozza.
P.s.Mi prendo la resposabilita' di tutto cio' che ho scritto(e' tutto documentabile foto,esami ecc),anche sei il sito non me lo consente ,senza problema alcuno posso inserire nome,cognome e numero di telefono.Per info contattatemi privatamente.
Cordiali saluti
Dalle mie esperienze e' palese dedurre che ho perso un po'di fiducia nell'andrologia...Come mi spiegava il dott.Giovanni Beretta probabilmente ho incontrato una figura professionale sbagliata!
Lei mi dice che in day hospital e' possibile sottoporsi a questi tipi di interventi,parlo della legatura,cosi' dicendo avvalora la mia tesi cioe' di aver incontrato una figura sbagliatissima!Sono rimasto in ospedale 4 giorni( garantisco non sono ne un fifone ne un drammaturgo )patendo le pene dell'inferno,ho affontato l'intervento "con il coltello fra i denti"senza paure ma con totale convinzione.e tranquillita'.La mia operazione e' durata quasi 4 ore( senza considerare la preparazione ) per 2 mesi ripeto per 2 mesi ho avuto ematomi nelle gambe e in tutto il ventre,dolori insostenibili( mi sono operato al setto nasale,turbinati e rinoplastica in confronto una passeggiata di salute) tanto da obbligarmi a richiedere un'ulteriore ricovero,non riuscivo ne a stare seduto,ne sdraiato...Antinfiammatori e antidolorifici non servivano quasi a nulla.Mio padre che mi e' stato costantemente vicino puo'confermare cio che dico.Dopo essere stato dimesso ho passato quasi un mese a gambe elevate con un sospensorio per agevolare la guarigione,riassorbimento del forte trauma.Risultato di tutta questa sofferenza,NESSUNO, ANZI!!!Saro' ripetitivo ma mi trovo con una cicatrice inguino scrotale di 12/13 (parte sinistra),lieve incurvatura,il pene di colore molto scuro,marrone scuro ( posso documentare il tutto con foto,anche ora),desesibilizzazione della parte e una rigidita'dell'
asta inferiore a quella di prima(con caverject da 20 mg si denota una lieve detumescenza).Dopo aver spiegato la mia situazione all'andrologo/chirurgo che mi ha operato,mi sono sentito rispondere, testuali parole "vada dai miei assistenti e scelga (come se fosse un panino)la protesi da inserire".Senza alcuna delucidazione,supporto psicologico,garanzia,spiegazione...Mi permetto di pensare che c sarebbe voluta un po' piu' di sensibilita' e NON SOLO nell'esporre la proposta.Per quanto sia risolutiva la protesi e' sicuramente un bel cambiamento.Demotivato,dolorante,addolorato di non avere risolto nulla con la legatura,anzi con la consapevolezza di aver solo peggiorato il quadro generale delle cose(organico/psicologico) ,spaventato ho categoricamente rifiutato la proposta protesi...Evidentemente Il mio cervello ha preferito metabozzare l'impotenza che soffrire ancora...Sinceramente la rifiuto ancora adesso...Mi sento come un cane bastonato,traumatizzato...Come gia' dicevo in precedenza pre e dopo l'intervento(sempre dallo stesso "professionista"dell'operazione) mi sono sottoposto a 2 cavernosografie,ricordo perfettamente che per alleviare il tremendo dolore mi fu'spruzzato dell' anestetico sul glande...prima di ricevere ripetuti fori (con un'importante ago butterfly lungo e largo) alla ricerca del corpo cavernoso ripetutamente mancato...soluzione e sangue ovunque(Schiacci,schiacci forte cosi'l'asta si sgonfia prima!?!?)....Da non ripetere assolutamente!Con queste REALI "denunce" vorrei evitare ad altri utenti di imbattersi in tali disastri.
Devo ammettere che a distanza di un'anno da queste brutte esperienze mi sono nuovamente sottoposto ad un'ulteriore cavernosografia(ovviamente presso un'altro centro)l'ultima fatta non aveva dato alcun responso(!?!?!?) e non ho sentito NULLA,piccolo ago,un'unico foro di entrata,direttamente nell'asta,senza passare dal glande,nessun dolore post intervento....Da non credrci!
Quindi generalizzare negativamente sarebbe sbagliatissimo,esistono ottimi professionisti,preparati,sensibili,calmi,pacati,sicuri,che non speculano sulle disgrazie altrui....Consiglio a tutti coloro che soffrono di d.e. di cercare APPRONDITAMENTE il giusto professionista,potete possiamo prendere spunto da MEDICITALIA.it che gratuitamente c fornisce consulenze,oneste,reali e non fantasiosi,costosi,illusori,inutili,dolorosi interventi....
Ribadisco i miei ringraziamenti allo staff in questo specifico caso il dott.Diego Pozza.
P.s.Mi prendo la resposabilita' di tutto cio' che ho scritto(e' tutto documentabile foto,esami ecc),anche sei il sito non me lo consente ,senza problema alcuno posso inserire nome,cognome e numero di telefono.Per info contattatemi privatamente.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Dimenticavo,per noi pazienti sarebbe molto utile comprendere prima dell'intervento quali sono i rischi e/o possibili peggioramenti nel post operatorio. Non tutti lo fanno,ovviamente parlo per mia esperienza personale.Se avessi saputo a cosa andavo incontro probabilmente avrei opzionato da subito la protesi.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 8.3k visite dal 18/12/2012.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?