Deficit erezione

Gentili dottori, tre anni fa ho contratto una prostatite batterica (escherichia coli) guarita in modo totale come da ultime indagini effettuate, ma mi è rimasto un deficit erezionale periodico che condiziona naturalmente la attività sessuale nei rapporti con mia moglie. Mi sono rivolto ad uno specialista di fama della mia provincia di residenza ( Varese) il quale mi ha fatto eseguire svariati esami in particolar modo un eco-color doppler penieno presso un centro medico diagnostico rinomato di Varese e dalla quale si è evidenziato : placca fibrocheloidea che interessa il tessuto compreso tra la tunica dei corpi cavernosi e la fascia di Buck con estensione di mm. 20 diametro traverso di mm. 12/14 e spessore mm.2,2.Inoltre si osserva fibrosi della porzione ventrale del setto intercavernoso sottostante la placca sopra descritta, estensione di mm. 16 e diametro traverso di mm. 2,5. Lo specialista mi ha consigliato la seguente terapia :Mirtilli, Sursum ( vitamina E) e paraminobenzoato di potassio per 6 mesi di terapia, il tutto non prima di aver eseguito penogramma presso l'ospedale della mia zona di residenza. La mia domanda è questa : è proprio necessario eseguire questo esame di medicina nucleare nonostante che il dottore mi ha confermato di non essere per nulla nocivo ? In più mi ha detto che non ha bisogno di sapere il risultato dello stesso e che ci saremmo rivisti fra sei mesi per visita di controllo dopo un altro eco-color doppler al pene, quindi se a lui non interessa il risultato, allora a cosa serve farlo? Resto in attesa di vostra risposta competente, porgo i miei cordiali saluti, L.L.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente. probabilmente un RMN del pene serve essenzialmente a fare il punto della situazione per poi verificare l'efficacia della terapia in occasione del controllo.
Per approfondimenti:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1116-incurvamenti-del-pene-il-punto-della-situazione.html

Cordiali saluti
Gino Scalese

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Utente
Utente
Grazie Dottore per la sua cortese e celere risposta, volevo sapere però se l'esame del penogramma rilevasse altre patologie che richiedessero altre terapie diverse da quella consigliatomi dallo specialista, dovrò aspettare 6 mesi per verificare il tutto, è questo che non mi quadra..... Penso che in questi casi, prima si affronti il problema, maggiori possibilità si hanno per guarirne, o sbaglio ? Scusi Dottore la mia insistenza, ma la reputo necessaria per saperne di più, grazie, cordiali saluti, L.L.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Sono giuste considerazioni. In ogni modo è sempre buona norma far verificare nell'immediatezza l'esito degli esami al medico prescrivente.
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Utente
Utente
Grazie ancora dottore, mi rivolgerò al mio specialista, sperando che non la prenda a male...... se non le dispiace la terrò informata sull'esito del penogramma che effettuerò lunedì 17 dicembre il cui risultato mi hanno comunicato all'ospedale mi verrà consegnato lo stesso giorno, infine vorrei un parere sulla eventuale nocività del sopracitato esame riguardoil mio fisico, per il momento la saluto e le porgo i miei più cordiali saluti, l.l.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Normalmente non ci effetti collaterali salvo controindicazioni all'esecuzione: alterazioni della creatininemia, allergia mezzo di contrasto, presenza di protesi metalliche, claustrofobia ecc.
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Utente
Utente
gentile dottore, come le avevo preannunciato, ho eseguito la scintigrafia peniena dinamica dalla quale si deduce: incremento di volume ematico rilevato a livello penieno è risultato di modesta entità, ( + 36% dopo 19 minuti) con rapida diminuzione di volume ematico durante le fasi successive all'esame.
Conclusioni :
Fase arteriosa inferiore ai limiti della norma per l'età del paziente
Presenza di disfunzioni veno-occlusive
Reperti compatibili con la presenza di deficit funzionale di tipo misto
Alla luce di quanto sopra descritto, volevo sapere cosa ne pensa lei, e per saperne di più le pongo quesat domanda : i risultati sopra riportati sono conseguenziali alla diagnosi dell'eco, o viceversa ? o addirittura sono due patologie a sè, cioè una non implica l'altra ? Resto in attesa di sue graditissime risposte, grazie L.L.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Purtroppo è necessario osservare dal vivo le immagini dei risultati per esprimere un giudizio quanto più attendibile possibile. Il semplice referto spesso non è esaustivo.
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