Eiaculazione tardiva - anorgasmia
Non ho mai sofferto di eiaculazione precoce, e questo era un bene.
Da alcuni anni, però, soffro (seppur non in tutti i rapporti) di eiaculazione "tardiva", molto difficile da raggiungere, spesso impossibile e quindi connessa ad anorgasmia (devo smettere il rapporto per eccessivo affaticamento fisico o perchè la partner ha ormai raggiunto l'orgasmo); non sempre (ma talora sì) raggiungo poi l'eiaculazioe e l'orgasmo con succesiva masturbazione da parte della partner. Questo succede sia con la moglie che con eventuali partner occasionali. I rapporti che ho non sono molti (2-3 al mese, in tutto).
Per il quadro clinico va precisato che soffro da anni di ipertrofia prostatica benigna, e nelle ecografie si notano tracce di calcificazioni da prostatiti precedenti.
Sono in cura con BENUR e secondo il mio urologo è questa la causa del mio disturbo: però io non ci credo perchè anche sospendendolo per un mese il disturbo resta (in passato il disturbo era totale e più grave asumendo il PRADIF, che per questo motivo era stato sostituito).
Altra precisazione va fatta: assumo, dietro prescrizione dell'urologo, a causa di mancato o ridotto raggiungimento e scarsa durata dell'erezione, il CIALIS, di cui sono soddisfatto, salvo che fa tutto il suo dovere come prolungamento di erezione ma nulla per il disturbo lamentato: spesso e volentieri (non sempre, intendiamoci, ma quasi) l'eiaculazione e quindi l'orgasmo (per me è conesso, anche se si parla di orgasmo senza che ci sia eiaculazione, non credo di esserne capace)non arrivano.
Cosa devo fare?
Da alcuni anni, però, soffro (seppur non in tutti i rapporti) di eiaculazione "tardiva", molto difficile da raggiungere, spesso impossibile e quindi connessa ad anorgasmia (devo smettere il rapporto per eccessivo affaticamento fisico o perchè la partner ha ormai raggiunto l'orgasmo); non sempre (ma talora sì) raggiungo poi l'eiaculazioe e l'orgasmo con succesiva masturbazione da parte della partner. Questo succede sia con la moglie che con eventuali partner occasionali. I rapporti che ho non sono molti (2-3 al mese, in tutto).
Per il quadro clinico va precisato che soffro da anni di ipertrofia prostatica benigna, e nelle ecografie si notano tracce di calcificazioni da prostatiti precedenti.
Sono in cura con BENUR e secondo il mio urologo è questa la causa del mio disturbo: però io non ci credo perchè anche sospendendolo per un mese il disturbo resta (in passato il disturbo era totale e più grave asumendo il PRADIF, che per questo motivo era stato sostituito).
Altra precisazione va fatta: assumo, dietro prescrizione dell'urologo, a causa di mancato o ridotto raggiungimento e scarsa durata dell'erezione, il CIALIS, di cui sono soddisfatto, salvo che fa tutto il suo dovere come prolungamento di erezione ma nulla per il disturbo lamentato: spesso e volentieri (non sempre, intendiamoci, ma quasi) l'eiaculazione e quindi l'orgasmo (per me è conesso, anche se si parla di orgasmo senza che ci sia eiaculazione, non credo di esserne capace)non arrivano.
Cosa devo fare?
[#1]
Gentile utente,
accanto alla valutazione uro-andrologica già effettuata, è opportuno un inquadramento psicosessuologico mirato ad escludere sia possibili cause biologiche del disturbo (per esempio alcuni farmaci possono ritardare l'eiaculazione ed il benur non mi risulta rientri tra questi) che cause psicosessuologiche. Tenga infatti presente che la complessità della sua problematica necessita delle dovute cautele diagnostiche e trattamentali in quanto alcuni contesti specifici e variazioni del proprio "assetto emotivo" possono essere responsabili di un ritardo eiaculatorio.
Per tali motivi le consiglio di effettuare una precisa valutazione in merito presso un professionista esperto in materia.
Cordialmente
accanto alla valutazione uro-andrologica già effettuata, è opportuno un inquadramento psicosessuologico mirato ad escludere sia possibili cause biologiche del disturbo (per esempio alcuni farmaci possono ritardare l'eiaculazione ed il benur non mi risulta rientri tra questi) che cause psicosessuologiche. Tenga infatti presente che la complessità della sua problematica necessita delle dovute cautele diagnostiche e trattamentali in quanto alcuni contesti specifici e variazioni del proprio "assetto emotivo" possono essere responsabili di un ritardo eiaculatorio.
Per tali motivi le consiglio di effettuare una precisa valutazione in merito presso un professionista esperto in materia.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#2]
Caro lettore,
tutti i farmaci alfalitici, per la prostata, possono alterare l'eiaculazione ma non l'orgasmo.
Il cialis può portare ad una difficoltà a raggiungerel'orgasmo pur in presenza di buona erezione.
Non è semplice risolvere un problema di anorgasmia a distanza.
Utile una valutazione psicosessuologica
cari saluti
tutti i farmaci alfalitici, per la prostata, possono alterare l'eiaculazione ma non l'orgasmo.
Il cialis può portare ad una difficoltà a raggiungerel'orgasmo pur in presenza di buona erezione.
Non è semplice risolvere un problema di anorgasmia a distanza.
Utile una valutazione psicosessuologica
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 10.3k visite dal 09/04/2008.
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