Paraminobenzoato di potassio; come agisce?

Salve,

sto attualmente affrontando una cura a base di paraminobenzoato di potassio, siccome sono molto curioso ed amo approfondire, chiedo a Voi specialisti: tecnicamente come agisce il paraminob. di k sulla fibrosi del pene?

grazie mille per la disponibilità,
cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

l'Induratio Penis Plastica (IPP) o malattia di La Peyronie è una patologia caratterizzata dalla formazione di placche fibrotiche all'interno della tunica albuginea del pene.

Questa malattia è facilmente associata a dolore e spesso a curvature anomale del pene durante l'erezione, nelle fasi più avanzate della malattia possono subentrare disturbi dell'erezione.

La causa della malattia è poco nota; molti sono i fattori ipotizzati e spesso associati alla patologia. e tra questi i traumi sono ritenuti i più importanti, soprattutto i microtraumatismi che causano sanguinamento e successiva deposizione di fibrina con attivazione della normale reazione infiammatoria.

Altri fattori chiamati in causa sono quelli vascolari (aterosclerosi, ipertensione arteriosa) ed infettivi (uretriti, ecc.).

Una recente osservazione che antigeni HLA della classe II sono più comuni in uomini con induratio penis plastica fa ritenere molto suggestiva una causa autoimmunitaria.

Il disturbo erettivo interessa circa il 40% degli uomini colpiti da malattia di La Peyronie e le cause sembrano da imputare ad un problema vascolare di tipo arterioso, quando la placca allunga e assottiglia i vasi, oppure di tipo venoso per l'alterazioni dei normali meccanismi di occlusione venosa con conseguente aumentata fuga del sangue dai corpi cavernosi.

La malattia presenta un decorso molto variabile e a volte capita anche di osservare una risoluzione spontanea della placca. Per questo motivo il trattamento deve essere all'inizio di tipo farmacologico, conservativo con l'utilizzo di prodotti a base di vitamina E, farmaci antiinfiammatori ed “antifibrotici” (tra questi vi è il PABA, cioè l’acido para amino benzoato di potassio).

Sono state provate anche altre terapie come gli ultrasuoni, la diatermia, la laserterapia, le iniezioni intraplacca di farmaci antiinfiammatori.

Da ultimo solo a nodulo stabilizzato ed in presenza di gravi incurvamenti o disturbi dell'erezione ,può essere utile ricorrere ad un trattamento chirurgico che può prevedere l'inserimento di una protesi oppure l'uso di tecniche di chirurgia plastica che permettono l'escissione della placca stessa e la correzione dell'incurvamento.

Un cordiale saluto

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Salve Dottore, grazie per l'esaustiva spiegazione.
Nel mio caso mi è stata diagnosticata una fibrosi di circa 15 mm, il mio pene presenta una leggera curvatura verso il basso, ma nulla che mi abbia mai portato ad avvertire dolore o fastidi di ogni sorta.
Ecco, da quali cause potrebbe essere causata la fibrosi?
E' possibile che ci sia stato un trauma?
Aggiungo come dettaglio che i miei disturbi di erezione si sono manifestati pressoché tutti all'improvviso, non ho riscontrato cioè un decorso graduale.

grazie ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

sul "pene curvo", se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questo problema, le consiglio di consultare anche l’articolo sempre pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/227-quando-il-pene-e-curvo-come-si-valuta-e-che-cosa-si-fa.html.

Un cordiale saluto.
[#4]
Utente
Utente
Salve Dottore, e grazie di cuore anche per avermi proposto il suo esaustivo articolo.

Volevo rubarle ancora un po' del suo tempo.
Dopo circa una quindicina di giorni in cura con 3 gr di para amino benzoato + vitamina e + mirtilli a colazione e cena, ho iniziato ad avvertire giramenti di testa e mal di testa non particolarmente forti.
Verso la fine di questi 15 giorni, una mattina, oltre ad avvertire senso di giramento di testa, mi sono svegliato con un grosso livido sull'avambraccio destro, e sempre al risveglio ho avvertito come un colpo, una scossa, in prossimità del rene dx.

Mi sono recato prontamente dal mio medico di base, ne abbiamo discusso, e secondo lui i livelli di potassio erano particolarmente alti con quella posologia (3 gr + 3 gr al giorno).
Mi ha prescritto gli esami del sangue, ed i valori sono risultati nella norma, ma nel frattempo mi aveva fatto abbassare la dose.
Io mi sono subito sentito meglio, ora trascorro più tutta la giornata con forti fastidi, se non in momenti veramente isolati della giornata, e comunque gli eventuali mal di testa sono, ancora, decisamente pari allo 0.

Iperpotassiemia?
Secondo lei in che dosi dovrei assumere il PABA (ovviamente contatterò anche il mio andrologo) ?

grazie mille!
Distinti saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

dia retta al suo medico di famiglia, l'acido para-aminobenzoico (PABA) è un antiossidante e le dosi raccomandate generalmente non superano i 3 grammi al giorno.

Detto questo poi deve risentire sempre in diretta il suo andrologo di riferimento.

Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,

volevo ringraziarla ancora per il magnifico supporto gratuito che Lei e i suoi colleghi offrite a servizio della comunità di internet.

Ho contattato il mio andrologo e mi ha confermato quanto da lei precedentemente detto, ossia è dalla fine di Dicembre circa che sono passato dai 6 grammi a 3 gr al giorno.
Dal punto di vista effetti collaterali va tutto molto meglio, ho notato però che l'effetto finale sull'erezione è leggermente cambiato, in quanto dopo nemmeno una settimana/10 gg di cura con 6 gr praticamente avevo erezioni normalissime e sembravo aver risolto ogni problema (i primi problemi sono sorti a 22 anni circa, ora ne ho 28), ora, con 3 gr appunto, l'entità delle erezioni sembrano essere più leggere.

La mia personalissima interpretazione mi ha fatto dedurre che dimezzando la posologia sarebbe stato evidente che per un'eventuale soluzione del problema avessi avuto bisogno di ben più tempo, cosa ne pensa?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Da questa postazione è difficile pensare qualcosa di preciso ma, per le osservazioni da lei affermate, si deve sempre pensare ai possibili effetti collaterali.

Ancora cordiali saluti.
[#8]
Utente
Utente
Salve Dottore,

ho avuto di recente una visita presso l'andrologo che mi sta curando.
A fine Giugno ripeterò l'ecografia al pene.
Il medico mi ha confermato la terapia di 3 gr di para amino benzoato di potassio + vitamina E + mirtillo
Il medico curante mi ha detto che eventualmente si vedrà dopo l'ecografia se alzare di nuovo a 6 gr il para amino b. di potassio.

Ma la mia curiosità, il mio dubbio, rimane sempre relativo al fatto che con i 6 gr del suddetto composto le mie erezioni sono tornate praticamente normali, mentre coi 3 gr non noto miglioramenti degni di nota.

Il paba, quali proprietà ha in tutto questo? Intendo, la sua funzione (e quindi le sue proprietà) non si limita solo a "riparare" una cicatrizzazione del tessuto "danneggiato".

grazie ancora per il gentile supporto
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

il PABA non ha alcuna proprietà diretta nel migliorare le erezioni se non che, migliorando le strutture anatomiche interessate dalla fibrosi, migliora anche la vascolarizzazione delle strutture cavernose del pene.

Risenta comunque ora in diretta anche il suo andrologo, soprattutto sul superdosaggio proposto.

Cordiali saluti.

[#10]
Utente
Utente
Riprendo questo thread nella speranza che sia proprio Lei, prof. Beretta, a rispondermi come ha già fatto.
Parlo da pagano, come si suol dire, ma ho apprezzato molto nel suo scrivere, l'approccio a questo genere di malattia.
Volevo cogliere l'occasione per aggiornarla sul mio conto.
Verso la metà di Aprile mi sono trovato costretto a sospendere la cura col paba, problemi intestinali, chiazze sparse sulla pelle che permanevano per lunghissimi periodi e così via.
E' stata, a mio modesto vedere, la scelta giusta.
Quindi avevo sospeso la dose di 3 gr al giorno partita da Novembre 2012.
Per il resto ho continuato (tutt'ora in atto) ad assumere 800 ui di vitamina E e mirtillo come indicato dal mio specialista.
Il 2 Luglio scorso ho avuto l'eco color doppler penineo e con mia felicità, qualche cambiamento c'è stato.
Permane nella porzione ventrale del setto la fibrosi di lunghezza 15 mm, stavolta però il dottore ha riscontrato che essa è divenuta segmentata (cinque tralci fibrotici di 1-2 mm).
Il diametro antero-posteriore è caratterizzato da fibrosi di 3,5 m e diamentro trasverso di 2 mm
Non si evidenziano placche fibrocheloidee alle tuniche dei corpi cavernosi e alla fascia di Buck.
Si escludono alterazioni della struttura e dell'ecogenicità dei corpi cavernosi e del corpo spongioso.
I vasi arteriosi del pene, di calibro normale, sono pervi all'esame Doppler (normale velocità di flusso).
A parte i dati tecnici che spero abbia riportato il più fedelmente possibile, le posso dire che la mia condizione generale è decisamente migliorata rispetto a prima della cura.
Insomma, nonostante abbia sospeso il paba, le erezioni ora sono più decise e durature e con esse la "pressione" nell'espulsione dell'eiaculato.
Prima della cura mi svegliavo sovente con il pene come fosse immerso in acqua fredda, quindi rattrappito, cosa che mi dava grande problema nel minzionare (anche in periodi caldi), ora l'organo è praticamente sempre rilassato e non ho più questi problemi.

Ho a questo punto una domanda per lei dottore: la'area fibrotica in pratica diminuisce nettamente la permanenza del sangue nel pene e quindi una buona rigidità?

Secondo lei, ho fatto bene a non prendere nessun tipo di farmaco per coadiuvare ad una rigidità maggiore?
Per come la vedo io, soprattutto ora che sono migliorato molto, un farmaco per l'impotenza ha poco senso visto che difatti io l'erezione la ottengo.
Inoltre vedendo un miglioramento così evidente, anche per questo ho pensato che sia il caso di insistere con una cura piuttosto che cercare una soluzione momentanea.

Tre anni fa mi rivolsi ad un andrologo che, senza farmi fare un ecografia, mi prescrisse il cialis da 5 mg, lo presi per un mesetto, poi tra me e me pensai "ma chi voglio prendere in giro?" - "facciamoci visitare da un uomo più scrupoloso".

Non sono tornato ancora dal mio specialista attuale, ovviamente però sarà il caso di rivedere la cura intrapresa col paba.

grazie di cuore, ma soprattutto grazie a persone come Lei che ci tengono al lavoro che fanno, nel caso volessi sentire la sua opinione direttamente non esiterò nel fissare un appuntamento con Lei.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

il miglioramento da lei ottenuto è difficilmente correlabile alla sospensione del PABA; le rammento solo che si osservano circa nel 30% dei casi dei miglioramenti anche senza praticare alcuna terapia.

Detto questo, per le successive e specifiche indicazioni terapeutiche sempre sentire in diretta il suo andrologo di riferimento.

Cordiali saluti.
[#12]
Utente
Utente
Salve Dottore, nel scrivere tanto non mi sono espresso bene.

Le volevo dire che ho trovato un netto miglioramento dopo 5 mesi circa di paba, pur con i fastidiosi effetti collaterali che le dicevo.
Insomma, sono felice per i risultati ottenuti.

Quello che volevo chiederLe è (anche se sembra una domanda scontata): i miglioramenti che ho riscontrato nell'erezione, sono dovuto proprio alla regressione (seppur parziale) della fibrosi?

Mi sono sentito dire che la fibrosi non porta a scompensi di questo tipo...

grazie ancora e buona serata
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.6k 1.2k
Gentile lettore,

se il processo fibrotico regredisce, come può ben comprendere, va da sé che l'erezione tende sempre a migliorare in presenza di un tessuto è più elastico.

Ancora un cordiale saluto.
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