Insensibilità al glande e durante l'eiaculazione

Buonasera, sono un ragazzo di 19 anni e vorrei ricevere un consulto competente dopo tante diagnosi incomplete e insoddisfacenti sul mio problema. E' ormai più di un anno che percepisco un'importante insensibilità al pene, che inevitabilmente compromette i miei rapporti sessuali. Nel maggio 2011 ho subito un intervento di rimozione di un papilloma vescicale, con tutto lo stress che questa operazione ha potuto portare nelle zone uro-genitali (in seguito a cistoscopia, operazione e catetere portato per due giorni); nei mesi successivi (agosto-settembre) ho cominciato ad avvertire questa ridotta sensibilità, e crescente insensibilità, accompagnata da bruciore durante l'eiaculazione. Erroneamente, pensando fosse un problema dermatologico, mi è stata prescritta prima Connettivina da applicare sul glande per una settimana; in seguito, mi è stata diagnostica (erroneamente) una micosi al glande che ho dovuto "curare" con Pevisone Latte e un farmaco antimicotico di cui non ricordo il nome. Il risultato è stato che l'insensibilità è aumentata, e a seguito di seguente visita dermatologica è stato riscontrato che il problema era probabilmente di natura urologica. A seguito di Ecografia Addome in febbraio 2012 mi è stata diagnosticata una sospetta prostatite (non di natura batteriologica), reputata dall'urologo come UNICA CAUSA dei miei disturbi, che ho curato da maggio ad agosto 2012 con due cicli da 30 giorni di AZUMA-4 Crono e Topster (in supposte). A settembre 2012, in seguito ad una cistoscopia di controllo, il medico mi ha prescritto Xatral e Permixon per un totale di un mese. All'inizio di novembre ho fatto un'altra ecografia, e la prostata sembra stabile, ma il problema persiste. Da cosa potrebbe essere causato? Durante i rapporti sessuali ho difficoltà (perdo molto tempo) ad eiaculare, ed il rapporto non è estremamente piacevole. Il glande sembra essere la parte più interessata di questo disturbo, in quanto spesso sembra quasi non irrorato di sangue, anche quando l'asta è in erezione. Potrebbe essere un'infiammazione ai nervi caudendi?
Aggiungo che prendo quotidianamente Zoloft 50 mg (al mattino) e Singulair 10 mg alla sera.
Spero in un aiuto concreto per risolvere questo mio problema, ringrazio in anticipo.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,le manovre strumentali legate alla rimozione del papilloma vescicale,la prostatite e le relative terapie,nonché le terapia legate allo stato depressivo,possono giustificare sia la ridotta sensibilità del glande,sia la carenza orgasmica oltre che eiaculatoria.
Segua i consigli dell'uroandrologo che saprà consigliarLa in relazione ai modi ed i tempi di un intervento terapeutico.Da web rischia di confordersi ulteriormente le idee.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

indubbiamente le manovre endoscopiche legate al papilloma potrebbero aver determinato qualche alterazione nervosa
La assunzione di zoloft potrebbe disturbare la sua eiaculazione ritardandola ed influenzando anche il suo orgasmo
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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