I primi rapporti disastrosi
Salve,soffro da sempre di EP.a 17 anni i primi rapporti disastrosi a causa dell ansia, da lì mi sono bloccato al punto di evitare il sesso per 8 anni ,fino a 3 anni fà.adesso sono tre anni che sto con una ragazza paziente(secondo me anche perchè sono il suo primo ragazzo)ho provato emla profilattici ritardanti pensando che si trattasse di ipersensibilità mi sono pure fatto circoincidere,per molti mesi anche il daparox che aumentava i tempi anche se di poco, ma non ho più sopportato i suoi effetti collaterali.ora da qualche anno uso il priligi ultimamente pure il 60mg,nonostante il priligi io eiaculo sempre prima dell orgasmo della mia ragazza. riesco poche volte a soddisfarla a fatica solo grazie a una veloce ripresa dell erezione ma molte volte nella stessa ora vengo piu volte sempre prima di lei è inutile descrivervi l enorme frustrazione.negli ultimi mesi sono andato da un andrologo sessuologo per iniziare una terapia di coppia che non è detto sia efficace al 100%,dopo la prima seduta e aver convinto la mia ragazza,dovevamo la prima settimana accarezzarci senza farlo ecc ecc, vedevo in lei comprenzione ma noia nel farlo ho voluto mollare.non ce la faccio più questa è l unica strada?aiutatemi la mia unica ossessione è diventata soddisfare lei non sono ancora riuscito una volta a regalarle il vero piacere che si merita.dimenticavo senza farmaci al naturale le uniche volte che godevo di un buon ritardo dell eiaculazione erano le sere sotto l effetto dell alcol.Quello che sta peggiorando la situazione è che piano piano diminuisce la mia capacità di riprocurarmi l erezione dopo ogni eiaculazione fin ora l unico modo che mi ha permesso di uscire un po dallo stress di questo problema
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Caro Utente,dal Suo post non si evince se l'eiaculazione è precoce in assoluto o se in relazione ai tempi orgasmici della partner.Mediamente,nel primo coito,quanto dura il controllo eiaculatorio?Non è corretto associare l'alcol,nè le droghe,al disagio sessuale,quindi,riuova qualsiesi eventuale accostamento che avrebbe risvolti drammatici nel tempo.La sinergia tra psicosessuologo,andrologo,e partner è,spesso,vincente...quando si riesce ad instaurare.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
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Utente
Molte grazie per la tempestiva risposta.Nel primo coito non più di alcuni minuti qualche minuto in più con l'assunzione del priligi.Eiaculo "sempre"prima dell'orgasmo di lei.Lei raggiunge l'orgasmo solo alcune volte al secondo terzo coito ma non al 100%.Non associo l'alcol al problema ma riferivo le mie esperienze per renderVi più comprensibile la mia situazione.La sinergia di cui Lei parla immagino dia più efficacia alla risoluzione del problema,ma certe volte i costi e la frustrazione nel coinvolgere la mia partner in tutto questo mi deviano dal problema....
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...si definisce precoce assoluta,l'eiaculazione che avviene entro i due minuti dallimmissiio.La Sua può essere definita partner dipendente e,quindi,suscettibile di miglioramento ma senza poter sapere se,con tale partner,la sintonia si avrà o meno.Va considerata,inoltre,la Sua scarsa esperienza ma,a naso,senza poterLa visitare,credo che,con una guida esperta,il problema si possa risolvere.Cordialità.
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Gentile lettore,
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Izzo, se desidera poi avere più informazioni su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gli articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agli indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Izzo, se desidera poi avere più informazioni su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gli articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agli indirizzi:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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Utente
Grazie per le Vostre risposte.Mi ritengo allora precoce assoluto visto che senza il farmaco non arrivo mai a 2 minuti.Ho letto attentamente i vostri articoli e tanto altro.Comprendo bene Dr Izzo quanto influisca la mia scarsa esperienza,ma il mio stesso problema è la causa della mia mancata esperienza!Ho perso centinaia di esperienze per lo stesso motivo come avrei potuto conoscendo il mio problema?Ed è lo stesso motivo per cui non riesco ad andare con altre.In tre anni le ho provate tutte con la mia partner in conclusione mi state consigliando che l unica strada e quella di riprendere la terapia di coppia?
Grazie. Un cordiale saluto anche a Voi
Grazie. Un cordiale saluto anche a Voi
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Gentile Utente,
Le rispondo solo in merito al trattamento psicoterapico che ha intrapreso e che poi ha abbandonato.
"per iniziare una terapia di coppia che non è detto sia efficace al 100%,dopo la prima seduta e aver convinto la mia ragazza,dovevamo la prima settimana accarezzarci senza farlo ecc ecc, vedevo in lei comprenzione ma noia nel farlo ho voluto mollare."
La prescrizione del Collega psicologo psicoterapeuta che ha visto Lei e la Sua ragazza è corretta. Sta a voi, adesso, parlare con lui della noia che è emersa in quella circostanza. Tra l'altro è necessario che emergano quei significati relativi alla sessualità che come coppia attribuite all'atto e che forse sono proprio i responsabili, almeno in parte, di tale defaillance. Ad esempio, se la prescrizione è di fare l'amore senza fare la penetrazione e voi due vi annoiate, mi pare che ci sia da parte vostra l'idea che fare l'amore sia SOLO quando si fa la penetrazione.
E' così?
Inoltre, poichè anche la Sua ragazza è alle prime esperienze sessuali, se ho capito bene, è importante che voi impariate a conoscervi, a conoscere che cosa dà piacere a voi stessi e all'altro, a stare insieme e a sperimentare il piacere di stare insieme. Anche questo vuol dire fare l'amore.
Ma se, al contrario, per voi fare l'amore significa esclusivamente fare la penetrazione (e tutto il resto annoia) si crea un problema che certamente porterà all'ansia (di fare la penetrazione) e rafforzerà il problema.
Pertanto l'unico suggerimento che da qui potete ottenere è di continuare il trattamento psicoterapico che mi pare adeguato. Non riuscire ad eseguire una prescrizione (o non averne voglia, o essserne spaventati) sono tutte informazioni preziose da riportare in terapia e problemticizzarle col terapeuta.
Quanto all'efficacia della psicoterapia per i disturbi d'ansia e dell'erezione, l'efficacia di trattamenti quali la psicoterapia cognitivo-comportamentale è comprovata e segue protocolli, personalizzandoli e adattandoli al singolo pz o coppia, come quelli che Lei e la Sua ragazza avete cominciato ad intraprendere.
Un cordiale saluto,
Le rispondo solo in merito al trattamento psicoterapico che ha intrapreso e che poi ha abbandonato.
"per iniziare una terapia di coppia che non è detto sia efficace al 100%,dopo la prima seduta e aver convinto la mia ragazza,dovevamo la prima settimana accarezzarci senza farlo ecc ecc, vedevo in lei comprenzione ma noia nel farlo ho voluto mollare."
La prescrizione del Collega psicologo psicoterapeuta che ha visto Lei e la Sua ragazza è corretta. Sta a voi, adesso, parlare con lui della noia che è emersa in quella circostanza. Tra l'altro è necessario che emergano quei significati relativi alla sessualità che come coppia attribuite all'atto e che forse sono proprio i responsabili, almeno in parte, di tale defaillance. Ad esempio, se la prescrizione è di fare l'amore senza fare la penetrazione e voi due vi annoiate, mi pare che ci sia da parte vostra l'idea che fare l'amore sia SOLO quando si fa la penetrazione.
E' così?
Inoltre, poichè anche la Sua ragazza è alle prime esperienze sessuali, se ho capito bene, è importante che voi impariate a conoscervi, a conoscere che cosa dà piacere a voi stessi e all'altro, a stare insieme e a sperimentare il piacere di stare insieme. Anche questo vuol dire fare l'amore.
Ma se, al contrario, per voi fare l'amore significa esclusivamente fare la penetrazione (e tutto il resto annoia) si crea un problema che certamente porterà all'ansia (di fare la penetrazione) e rafforzerà il problema.
Pertanto l'unico suggerimento che da qui potete ottenere è di continuare il trattamento psicoterapico che mi pare adeguato. Non riuscire ad eseguire una prescrizione (o non averne voglia, o essserne spaventati) sono tutte informazioni preziose da riportare in terapia e problemticizzarle col terapeuta.
Quanto all'efficacia della psicoterapia per i disturbi d'ansia e dell'erezione, l'efficacia di trattamenti quali la psicoterapia cognitivo-comportamentale è comprovata e segue protocolli, personalizzandoli e adattandoli al singolo pz o coppia, come quelli che Lei e la Sua ragazza avete cominciato ad intraprendere.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Utente
Salve.Dottoressa Pileci rispondo alla sua domanda, dicendole che la nostra relazione il nostro "amore" non é un gioco sicuramente,non vediamo il nostro amore come necessaria penetrazione ma come meglio di me lei sa,l amore si completa con il piacere.Lei mi ama altrimenti non sarebbe ancora con me!Io tantissimo!!Un altra possibilmente avrebbe cambiato partner alla ricerca di più forti emozioni.Il mio specialista diceva che necessitava vederci piu possibile durante la prima settimana accarezzandoci avendo fantasia ma senza sfiorarci i genitali, per almeno qualche ora al giorno,vederci di proposito ecc ecc questo è frustrante lei non a detto di no,ma, sembrava scettica mancava di convinzione per questo ho mollato.io farei di tutto per uscirne
Molte Grazie per i vostri chiarimenti.
Cordiali saluti.
Molte Grazie per i vostri chiarimenti.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.3k visite dal 26/11/2012.
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