Disfunzione sessuale secondaria
Buonasera,sono un ragazzo di 30 anni e da più di un anno ho delle problematiche a livello sessuale.Mai successe prima,anzi avevo un'attiva vita sessuale.
Scandendo i tempi:
Novembre 2010-La mia ragazza rimane incinta. Sicenramente non ero contento ma avremmo tenuto il bambino.Ero un pò dubbioso per il suo stato di salute e quello mentale.Purtroppo poco dopo ha avuto un aborto spontaneo,forse dovuto al suo stato di salute.
Febbraio 2011-Rimane nuovamente incinta.C'eravamo lasciati e dopo pò un nuovo aborto spontaneo.Onestamente non so se in entrambi i casi sia veramente rimasta gravida,però la seconda volta mi sono colpevolizzato molto e mi ha creato forte stress.Durante il periodo in cui c'eravamo lasciati ero uscito uscito con la mia futura ragazza e nella prima occasione,anche se non siamo andati fino infondo avevo una erezione piena.Mentre dopo che mi lasciai definitivamente con la mia ex e iniziai la relazione con la nuova sono iniziati i miei problemi.
Febbraio-Marzo 2011-Avevo un rapporto con la mia ex e con la nuova. Con la nuova avevo problemi durante i rapporti sessuali mentre con la vecchia nessuno!
Aprile 2011-Mi reco dal medico di famiglia esponendo il problema e mi prescrive il Levitra. L'ho preso una volta e ovviamente c'è stato un gran rapporto.
Aprile - Luglio 2011-Saltuariamente avevo dei problemi, quasi ansia da prestazione.. Diciamo che non riuscivo a capacitarmi del problema che avevo avuto..
Agosto 2011-Vacanze estive, 2 settimane insieme alla mia nuova ragazza e problemi risolti..Dalla mattina alla sera anche 4 volte al giorno..
Settembre 2011-Finite le vacanze e tornato a lavoro, con il relativo stress, si sono ripresentati i vari problemi.
Dicembre 2011-Molto probabilmente condizionandomi mentalmente negli ultimi mesi mi ero convinto che non provavo lo stesso piacere, che anche quando avevo un erezione piena non la consideravo tale, e che avevo meno erezioni durante il giorno…
Gennaio 2012-Perdita delle erezioni durante il giorno e incontro con andrologo. Valori di testosterone ok. Non avevo nessun problema. Il suo consiglio è stato quello di cercare di liberarmi la mente, di non prendere farmaci quali viagra, cialis e levitra perchè avrebbero potuto crearmi dipendenze.
Agosto 2012-Sono tornato single. Sono stato in vacanza e ho avuto rapporti occasionali, quasi sempre andati a buon fine, giusto una volta ho avuto difficoltà nel raggiungere l'erezione. Anche se in discoteca quando mi baciavo con una ragazza in altri tempi avrei raggiunto un'erezione.
Novembre 2012-Ad oggi i miei problemi persistono. Durante il giorno non ho erezioni, durante la notte si. Se mi stimolo da solo ho erezioni. Se stimolato visivamente non sempre ho erezioni normali e soprattutto non durature.
Onestamente non so come affrontare la cosa.
Ho cercato di sgomberare il più possibile la mente ma ad oggi il fatto di non avere erezioni durante il giorno non mi fa stare tranquillo e di conseguenza anche relazionare con le ragazze.
Cosa fare?
Scandendo i tempi:
Novembre 2010-La mia ragazza rimane incinta. Sicenramente non ero contento ma avremmo tenuto il bambino.Ero un pò dubbioso per il suo stato di salute e quello mentale.Purtroppo poco dopo ha avuto un aborto spontaneo,forse dovuto al suo stato di salute.
Febbraio 2011-Rimane nuovamente incinta.C'eravamo lasciati e dopo pò un nuovo aborto spontaneo.Onestamente non so se in entrambi i casi sia veramente rimasta gravida,però la seconda volta mi sono colpevolizzato molto e mi ha creato forte stress.Durante il periodo in cui c'eravamo lasciati ero uscito uscito con la mia futura ragazza e nella prima occasione,anche se non siamo andati fino infondo avevo una erezione piena.Mentre dopo che mi lasciai definitivamente con la mia ex e iniziai la relazione con la nuova sono iniziati i miei problemi.
Febbraio-Marzo 2011-Avevo un rapporto con la mia ex e con la nuova. Con la nuova avevo problemi durante i rapporti sessuali mentre con la vecchia nessuno!
Aprile 2011-Mi reco dal medico di famiglia esponendo il problema e mi prescrive il Levitra. L'ho preso una volta e ovviamente c'è stato un gran rapporto.
Aprile - Luglio 2011-Saltuariamente avevo dei problemi, quasi ansia da prestazione.. Diciamo che non riuscivo a capacitarmi del problema che avevo avuto..
Agosto 2011-Vacanze estive, 2 settimane insieme alla mia nuova ragazza e problemi risolti..Dalla mattina alla sera anche 4 volte al giorno..
Settembre 2011-Finite le vacanze e tornato a lavoro, con il relativo stress, si sono ripresentati i vari problemi.
Dicembre 2011-Molto probabilmente condizionandomi mentalmente negli ultimi mesi mi ero convinto che non provavo lo stesso piacere, che anche quando avevo un erezione piena non la consideravo tale, e che avevo meno erezioni durante il giorno…
Gennaio 2012-Perdita delle erezioni durante il giorno e incontro con andrologo. Valori di testosterone ok. Non avevo nessun problema. Il suo consiglio è stato quello di cercare di liberarmi la mente, di non prendere farmaci quali viagra, cialis e levitra perchè avrebbero potuto crearmi dipendenze.
Agosto 2012-Sono tornato single. Sono stato in vacanza e ho avuto rapporti occasionali, quasi sempre andati a buon fine, giusto una volta ho avuto difficoltà nel raggiungere l'erezione. Anche se in discoteca quando mi baciavo con una ragazza in altri tempi avrei raggiunto un'erezione.
Novembre 2012-Ad oggi i miei problemi persistono. Durante il giorno non ho erezioni, durante la notte si. Se mi stimolo da solo ho erezioni. Se stimolato visivamente non sempre ho erezioni normali e soprattutto non durature.
Onestamente non so come affrontare la cosa.
Ho cercato di sgomberare il più possibile la mente ma ad oggi il fatto di non avere erezioni durante il giorno non mi fa stare tranquillo e di conseguenza anche relazionare con le ragazze.
Cosa fare?
[#1]
Caro Utente,devo considerare come gli ultimi due anni siano stati caratterizzati da un atteggiamento nevrotico che ha visto alternarsi periodi favorevoli ad altri deficitari,con partners diverse.Credo che,a questo punto,una inquadramento andrologico più sistematizzato,basato su di una diagnosi a 360 gradi,possa,assieme ad una tutela psicosessuolgica,garantire un equilibrio vincente.
Le erezioni spontanee,diurne e notturne,nonchè la ricerca di conferme con la masturbazione,nel Suo caso,siano poco significative.
Cordialità.
Le erezioni spontanee,diurne e notturne,nonchè la ricerca di conferme con la masturbazione,nel Suo caso,siano poco significative.
Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#4]
Gentile Utente,
aggiungo un mio pensiero, alle indicazioni del Dr.Izzo.
La diagnosi andrologica diventa la prima tappa da cui partire, sia pere scludere cause organiche, che per evitare voli pindarici disfunzionali con la fantasia!
Il monitoraggio delle sue relazioni, erezioni, assenza di erezioni, ecc...fa propendere per un sottobosco psichico, di tipo ansioso, credo che "sgombrare la mente" , come dice lei, non sia possibile da soli.
Una consulenza psicologica, come già suggerito dal Collega, con particolare attenzione alla sfera della sua affettività e sessualità, non può prescindere dal suo percorso, verso la salute sessuale.
La capacità erettiva, non è disgiunta da tutto il resto: serenità psicologica, dimensione coppia, autostima, tono dell'umore, ansia da prestazione, monitoraggio erettivo , detto "spectatoring", ec...
Tutti ambiti da attenzionare, diagnosticare e soprattutto lavorarci su, affinchè non danneggino la sua qualità di vita sessuale
aggiungo un mio pensiero, alle indicazioni del Dr.Izzo.
La diagnosi andrologica diventa la prima tappa da cui partire, sia pere scludere cause organiche, che per evitare voli pindarici disfunzionali con la fantasia!
Il monitoraggio delle sue relazioni, erezioni, assenza di erezioni, ecc...fa propendere per un sottobosco psichico, di tipo ansioso, credo che "sgombrare la mente" , come dice lei, non sia possibile da soli.
Una consulenza psicologica, come già suggerito dal Collega, con particolare attenzione alla sfera della sua affettività e sessualità, non può prescindere dal suo percorso, verso la salute sessuale.
La capacità erettiva, non è disgiunta da tutto il resto: serenità psicologica, dimensione coppia, autostima, tono dell'umore, ansia da prestazione, monitoraggio erettivo , detto "spectatoring", ec...
Tutti ambiti da attenzionare, diagnosticare e soprattutto lavorarci su, affinchè non danneggino la sua qualità di vita sessuale
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
Ho fatto l'incontro con l'andrologo, che stando i miei racconti e ad una breve visita mi ha escluso qualsiasi problematica fisica.
Ho fatto anche la prima visita con una psicologica e sono consapevole che va portata avanti...
Non so se continuare con questa persona nel suo studio o trovare uno psicologo molto specializzato.
Ho fatto anche la prima visita con una psicologica e sono consapevole che va portata avanti...
Non so se continuare con questa persona nel suo studio o trovare uno psicologo molto specializzato.
[#7]
...mi meraviglia che l'andrologo di riferimento non abbia approfondito l'aspetto diagnostiico,limitandosi ad un semplice esame obiettivo e ad un'attenta analisi.Comunque,mi sembra corretto affrontare gli aspetti psicosesuologici che sono rilevanti.Cordialità.
[#8]
"Non so se continuare con questa persona nel suo studio o trovare uno psicologo molto specializzato. "
Gentile Utente,
dipende da alcuni fattori questo tipo di scelta, ma il principale è legato a questa domanda: come si è trovato ad un primo impatto con la Psicologa?
E poi: come si trova a parlare della propria sessualità con una Psicologa femmina? Visto che parla di cercare uno "psicologo specializzato" mi chiedo se il sesso del terapeuta sia per Lei un fattore importante in questa scelta.
Gentile Utente,
dipende da alcuni fattori questo tipo di scelta, ma il principale è legato a questa domanda: come si è trovato ad un primo impatto con la Psicologa?
E poi: come si trova a parlare della propria sessualità con una Psicologa femmina? Visto che parla di cercare uno "psicologo specializzato" mi chiedo se il sesso del terapeuta sia per Lei un fattore importante in questa scelta.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#10]
Utente
Al dr. Bulla:
Diciamo che il primo impatto non è stato fenomenale, anche se mi sono aperto abbastanza... Certo è che per snocciolare nel dettagli gli aspetti dei miei ultimi anni di vita ce ne vuole e alcuni diciamo che sono "irrazionali" o "imbarazzanti"..Quindi forse mi imbarazzerei a parlare con una donna, ma in realtà la mia preoccupazione più grande in questo momento è superare questo problema.."Il fine giustifica i mezzi."
Parlavo di "psicologo specializzato" non facendo riferimento al sesso ma alla sola preparazione, in quanto mi è stato detto che la dottoressa che mi ha fatto la prima visita non è troppo preparata...
Alla domanda "cosa ti aspetti da un consulto psico terapico?" la mia risposta è stata "sciogliere qualche nodo che mi si è creato in testa"... Ma in realtà non so cosa mi aspetto al 100% e come funzioni la psico terapia, tendenzialmente sono una persona molto curiosa e che ha bisogno di capire come funzionino le cose... Sono però convinto che è l'unica strada da intraprendere per risolvere il problema.
Vorrei concludere con un paio di domande:
- c'è differenza nel sesso dello psicologo in una terapia di questo genere, visto che mi solleva l'obiezione (notavo su internet come la maggior parte sia donne). Anche se ai fini terapici penso non importi capire le dinamiche e le sensazioni del funzionamento del corpo maschile...
- Cosa aspettarsi da un rapporto psico terapico?
Cordialmente
Diciamo che il primo impatto non è stato fenomenale, anche se mi sono aperto abbastanza... Certo è che per snocciolare nel dettagli gli aspetti dei miei ultimi anni di vita ce ne vuole e alcuni diciamo che sono "irrazionali" o "imbarazzanti"..Quindi forse mi imbarazzerei a parlare con una donna, ma in realtà la mia preoccupazione più grande in questo momento è superare questo problema.."Il fine giustifica i mezzi."
Parlavo di "psicologo specializzato" non facendo riferimento al sesso ma alla sola preparazione, in quanto mi è stato detto che la dottoressa che mi ha fatto la prima visita non è troppo preparata...
Alla domanda "cosa ti aspetti da un consulto psico terapico?" la mia risposta è stata "sciogliere qualche nodo che mi si è creato in testa"... Ma in realtà non so cosa mi aspetto al 100% e come funzioni la psico terapia, tendenzialmente sono una persona molto curiosa e che ha bisogno di capire come funzionino le cose... Sono però convinto che è l'unica strada da intraprendere per risolvere il problema.
Vorrei concludere con un paio di domande:
- c'è differenza nel sesso dello psicologo in una terapia di questo genere, visto che mi solleva l'obiezione (notavo su internet come la maggior parte sia donne). Anche se ai fini terapici penso non importi capire le dinamiche e le sensazioni del funzionamento del corpo maschile...
- Cosa aspettarsi da un rapporto psico terapico?
Cordialmente
[#11]
Gentile Utente,
risponderò per punti.
"Diciamo che il primo impatto non è stato fenomenale"
Questo è il primo problema: iniziare male un percorso come la psicoterapia non è il massimo, anche se forse un secondo colloquio io lo farei con questa professionista (quantomeno per avere delle conferme rispetto ai "dubbi")
"mi è stato detto che la dottoressa che mi ha fatto la prima visita non è troppo preparata..."
Le è stato detto prima o dopo la visita?
"Sono però convinto che è l'unica strada da intraprendere per risolvere il problema."
Questo è un ottimo punto di partenza, e le sarà d'aiuto nel percorso terapeutico (la motivazione aumenta la percentuale di riuscita)
"c'è differenza nel sesso dello psicologo in una terapia di questo genere"
Non nella preparazione del terapeuta, ma piuttosto nelle reazioni del paziente, che quando non si sente a proprio agio tende a non fidarsi al 100% del terapeuta.
"Cosa aspettarsi da un rapporto psico terapico?"
Inizi a riflettere su cosa Lei potrebbe aspettarsi da se stesso all'interno di una cornice terapeutica: si aspetta di essere un bravo paziente? si aspetta di seguire i compiti ed i suggerimenti dati dal terapeuta? E soprattutto: si aspetta di guarire?
Lei ha detto di essere molto curioso: fa benissimo, ma forse dirigerei la curiosità un po' più verso l'interno, che ne dice?
risponderò per punti.
"Diciamo che il primo impatto non è stato fenomenale"
Questo è il primo problema: iniziare male un percorso come la psicoterapia non è il massimo, anche se forse un secondo colloquio io lo farei con questa professionista (quantomeno per avere delle conferme rispetto ai "dubbi")
"mi è stato detto che la dottoressa che mi ha fatto la prima visita non è troppo preparata..."
Le è stato detto prima o dopo la visita?
"Sono però convinto che è l'unica strada da intraprendere per risolvere il problema."
Questo è un ottimo punto di partenza, e le sarà d'aiuto nel percorso terapeutico (la motivazione aumenta la percentuale di riuscita)
"c'è differenza nel sesso dello psicologo in una terapia di questo genere"
Non nella preparazione del terapeuta, ma piuttosto nelle reazioni del paziente, che quando non si sente a proprio agio tende a non fidarsi al 100% del terapeuta.
"Cosa aspettarsi da un rapporto psico terapico?"
Inizi a riflettere su cosa Lei potrebbe aspettarsi da se stesso all'interno di una cornice terapeutica: si aspetta di essere un bravo paziente? si aspetta di seguire i compiti ed i suggerimenti dati dal terapeuta? E soprattutto: si aspetta di guarire?
Lei ha detto di essere molto curioso: fa benissimo, ma forse dirigerei la curiosità un po' più verso l'interno, che ne dice?
[#12]
Utente
Mi è stato detto prima, nonostante tutto mi sono aperto... Ovvio che fidarsi è tutt'altra cosa...
Mi aspetto di essere un bravo paziente e di aprirmi in pieno, senza tenere segreti per me.
Compiti e suggerimenti del terapeuta, diciamo che devo andare avanti per capire questa parte, nel senso che non mi so immaginare una terapia... O meglio se la immagino mi viene da pensare che il 95% del tempo sarò io a parlare e in questi ultimi mesi ho passato molto tempo ad analizzarmi, analizzare i miei comportamenti ecc...
Per concludere si penso di guarire, non so quanto l'uso di medicinali come levitra, cialis ecc. quanto possono essere di aiuto in modo da non accusare durante la terapia alcuni "fallimenti" o quanto possano creare psicologicamente una dipendenza.
Mi aspetto di essere un bravo paziente e di aprirmi in pieno, senza tenere segreti per me.
Compiti e suggerimenti del terapeuta, diciamo che devo andare avanti per capire questa parte, nel senso che non mi so immaginare una terapia... O meglio se la immagino mi viene da pensare che il 95% del tempo sarò io a parlare e in questi ultimi mesi ho passato molto tempo ad analizzarmi, analizzare i miei comportamenti ecc...
Per concludere si penso di guarire, non so quanto l'uso di medicinali come levitra, cialis ecc. quanto possono essere di aiuto in modo da non accusare durante la terapia alcuni "fallimenti" o quanto possano creare psicologicamente una dipendenza.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 1.8k visite dal 19/11/2012.
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