Gravidanza dopo radiochemioterapia
Salve, sono un ragazzo 37enne, dopo 3 interventi chirurgici per carcinoma testa collo, ho eseguito radioterapia a settembre 2010, 4 cicli di chemioterapia pesante (con cispaltino e fluorouracile) terminata a maggio 2012, mentre ora sto proseguendo con una chemio di mantenimento con solo cetuximab (nuovo chemioterapico, anticorpo monoclonale).
Ho chiesto agli oncologi in merito ai rischi di un'eventuale gravidanza di mia moglie; tutti sono concordi nel dire che per quanto riguarda la chemio "pesante" sia meglio aspettare dai 6 mesi ad un anno per un eventuale gravidanza, mentre non ho ricevuto informazioni in merito agli eventuali effetti del cetuximab.
E' un farmaco che può avere effetti negativi sull'eventuale sviluppo del feto??? Se sì, quanto tempo è meglio aspettare dopo la fine della terapia per diminuire in maniera significativa eventuali rischi???
Possono esserci tecniche di fecondazione assistita che possano limitare il rischio per il feto???
Grazie.
Ho chiesto agli oncologi in merito ai rischi di un'eventuale gravidanza di mia moglie; tutti sono concordi nel dire che per quanto riguarda la chemio "pesante" sia meglio aspettare dai 6 mesi ad un anno per un eventuale gravidanza, mentre non ho ricevuto informazioni in merito agli eventuali effetti del cetuximab.
E' un farmaco che può avere effetti negativi sull'eventuale sviluppo del feto??? Se sì, quanto tempo è meglio aspettare dopo la fine della terapia per diminuire in maniera significativa eventuali rischi???
Possono esserci tecniche di fecondazione assistita che possano limitare il rischio per il feto???
Grazie.
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Gent.mo utente
è ormai noto che la chemioterapia incide in modo importante sulla fertilità dell'uomo e questo dipende dai dosaggi e dal tempo impiegati, quindi si consiglia la crioconservazione del liquido seminale prima di iniziare tale terapia. Alla fine del ciclo chemioterapico è necessario eseguire degli esami del liquido seminale per valutare la fertilità e quindi procedere con un monitoraggio annuale, accompagnato dai dosaggi ormonali che valutano l'integrità dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. Ne parli eventualmente al suo oncologo e se servisse siamo a disposizione.
Cordialità
è ormai noto che la chemioterapia incide in modo importante sulla fertilità dell'uomo e questo dipende dai dosaggi e dal tempo impiegati, quindi si consiglia la crioconservazione del liquido seminale prima di iniziare tale terapia. Alla fine del ciclo chemioterapico è necessario eseguire degli esami del liquido seminale per valutare la fertilità e quindi procedere con un monitoraggio annuale, accompagnato dai dosaggi ormonali che valutano l'integrità dell'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. Ne parli eventualmente al suo oncologo e se servisse siamo a disposizione.
Cordialità
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
Purtroppo nella frenesia seguita all'ultimo intervento e alla pianificazione della chemioterapia non abbiamo proceduto alla crioconservazione.
Ma la mia domanda non faceva riferimento solo alla fertilità (non ancora verificata), allo stato attuale il mio problema riguarda l'eventuale rischio per il feto in caso di gravidanza.
Ossia, dopo 6 mesi dalla conclusione dei quattro cicli di chemio "pesante", e visto che sto tutt'ora proseguendo il mantenimento settimanale con l'anticorpo monoclonale (cetuximab-erbitux) se mia moglie dovesse andare incontro ad una gravidanza spontanea, quali sarebbero i rischi per il feto (malformazioni, danni genetici, altro)???
Vorrei capire in sintesi l'eventuale effetto della chemio ed in particolare del cetuximab sul patrimonio genetico degli spermatozoi (dando per acclarato l'effetto sulla fertilità).
Forse devo riproporre il quesito in un'altra sezione???
Purtroppo nella frenesia seguita all'ultimo intervento e alla pianificazione della chemioterapia non abbiamo proceduto alla crioconservazione.
Ma la mia domanda non faceva riferimento solo alla fertilità (non ancora verificata), allo stato attuale il mio problema riguarda l'eventuale rischio per il feto in caso di gravidanza.
Ossia, dopo 6 mesi dalla conclusione dei quattro cicli di chemio "pesante", e visto che sto tutt'ora proseguendo il mantenimento settimanale con l'anticorpo monoclonale (cetuximab-erbitux) se mia moglie dovesse andare incontro ad una gravidanza spontanea, quali sarebbero i rischi per il feto (malformazioni, danni genetici, altro)???
Vorrei capire in sintesi l'eventuale effetto della chemio ed in particolare del cetuximab sul patrimonio genetico degli spermatozoi (dando per acclarato l'effetto sulla fertilità).
Forse devo riproporre il quesito in un'altra sezione???
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La chemioterapia induce nelle cellule a rapida maturazione, come gli spermatozoi, modificazioni del DNA con il risultato di un aumento della percentuale di abortivita' e in caso di gravidanza anomalie genetiche, tuttavia la cosa migliore ora e' eseguire un esame del liquido seminale.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 16/11/2012.
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