Spermatozoi, chemioterapia e concepimento
Buon giorno, avrei bisogno di un chiarimento.
Il giorno 30 ottobre scorso ho iniziato il primo ciclo di chemioterapia con decarbazina ( sono affetto secondarismi da melanoma ).
Qualche giorno prima però ho provveduto alla crioconservazione seminale presso una struttura pubblica di Milano.
Dato i tempi lunghi per una fivet in quell'istituto mi sono rivolto ad un'altra struttura privata ed oggi 06 novembre mi è stato detto che se volevo procedere con una PMA qui potevo anche NON utilizzare il mio crioconservato precedente ( per evitarne il trasporto e averne di più a disposizione ) ma effettuare una nuova crioconservazione da loro perchè era ancora in tempo per farlo.
Mi è sato detto che fino a circa un mese dall'inizio della chemioterapia ( o in altre parole prima di effettuare il secondo ciclo ) gli spermatozoi presenti nell'eiaculato sono ancora buoni e non sono "intaccati" dal farmaco in quanto " costruiti " precedentemente all'inizio del trattamento.
La cosa mi fa nascere dei dubbi in quanto ho sempre saputo che una volta inziata la chemio non si può più usare sperma " fresco ".
E' veramamente cosi o è vero ?
La motivazione che mi è stata data è che gli spermatozoi sono stati creati prima e quindi buoni, ma, nel frattempo ho avuto anche del sesso, naturalmente protetto, questo non significa che " li ho già usati ? " ( scusi in termine poco ortodosso ma non so come spiegarmi ).
Questo è molto importante per me saperlo perchè tra due giorni mia moglie sarà in periodo fertile e se cosi fosse avrei ancora possibilità di concepire naturalmente.
Mi sapete dare qualche indicazione in merito ?
Grazie Mille
Paolo
Il giorno 30 ottobre scorso ho iniziato il primo ciclo di chemioterapia con decarbazina ( sono affetto secondarismi da melanoma ).
Qualche giorno prima però ho provveduto alla crioconservazione seminale presso una struttura pubblica di Milano.
Dato i tempi lunghi per una fivet in quell'istituto mi sono rivolto ad un'altra struttura privata ed oggi 06 novembre mi è stato detto che se volevo procedere con una PMA qui potevo anche NON utilizzare il mio crioconservato precedente ( per evitarne il trasporto e averne di più a disposizione ) ma effettuare una nuova crioconservazione da loro perchè era ancora in tempo per farlo.
Mi è sato detto che fino a circa un mese dall'inizio della chemioterapia ( o in altre parole prima di effettuare il secondo ciclo ) gli spermatozoi presenti nell'eiaculato sono ancora buoni e non sono "intaccati" dal farmaco in quanto " costruiti " precedentemente all'inizio del trattamento.
La cosa mi fa nascere dei dubbi in quanto ho sempre saputo che una volta inziata la chemio non si può più usare sperma " fresco ".
E' veramamente cosi o è vero ?
La motivazione che mi è stata data è che gli spermatozoi sono stati creati prima e quindi buoni, ma, nel frattempo ho avuto anche del sesso, naturalmente protetto, questo non significa che " li ho già usati ? " ( scusi in termine poco ortodosso ma non so come spiegarmi ).
Questo è molto importante per me saperlo perchè tra due giorni mia moglie sarà in periodo fertile e se cosi fosse avrei ancora possibilità di concepire naturalmente.
Mi sapete dare qualche indicazione in merito ?
Grazie Mille
Paolo
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Gent.mo utente
La chemoiterapia agisce distruggendo le cellule in divisione rapida come quelle tumorali ma anche le cellule germinali che diventano dei bersagli primari ed è per questo che la chemioterapia può avere effetti molto gravi sulla spermatogenesi, infatti in linea generale i farmaci chemioterapici (dipende dal loro dosaggio cumulativo) modificano il DNA degli spermatozoi con un’alterazione genetica che può comportare, in caso di concepimento, abortività, morti in utero, malformazioni congenite o malattie genetiche.
Quindi è meglio utilizzare il suo liquido crioconservato e comunque per maggiori informazioni si consulti anche con gli specialisti oncologi.
Un cordiale saluto
La chemoiterapia agisce distruggendo le cellule in divisione rapida come quelle tumorali ma anche le cellule germinali che diventano dei bersagli primari ed è per questo che la chemioterapia può avere effetti molto gravi sulla spermatogenesi, infatti in linea generale i farmaci chemioterapici (dipende dal loro dosaggio cumulativo) modificano il DNA degli spermatozoi con un’alterazione genetica che può comportare, in caso di concepimento, abortività, morti in utero, malformazioni congenite o malattie genetiche.
Quindi è meglio utilizzare il suo liquido crioconservato e comunque per maggiori informazioni si consulti anche con gli specialisti oncologi.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 06/11/2012.
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