Calo del desiderio e prostatite
Un saluto a tutti,
Sto combattendo la mia battagia contro la prostatite batterica da alcuni mesi.
Cura che fondamentalmente è stata attuata con antibiotici, antiinfiammatori,
prodotti naturali e stile di vita adeguato.
I sintomi vanno via via riducendosi, anche se permane il tipico fastidio perineale che
sembra essere assente al primo mattino, ma poi aumenta progressivamente nell'arco della giornata.
Attualmente direi che il sintomo che desta maggiori preoccupazioni riguarda l'attivita sessuale.
In pratica la situazione è che in mancanza di stimoli diretti non avverto alcun desiderio di tipo sessuale (cosa che prima non accadeva); e che, ad esempio, quelle piccole turgidità del pene che avvenivano durante la minzione o al primo mattino non ci sono più. Discorso diverso quando sono in intimità con la mia compagna dove il più delle volte l'erezione arriva insieme ad uno ed a volte più rapporti, anche se mi accorgo che tenere l'erezione è più faticoso rispetto al passato.
In ogni caso preciso che mi sto aiutando con Arginina.
Il mio medico ritiene la cosa non derivante da fattori psicologici in quanto solitamente avviene il contrario, e cioè che da soli va bene mentre in compagnìa scatta il blocco.
Mi ha consigliato di effettuare l'ecocolordoppler, io per il momento vorrei rinviare anche perchè lo ritengo un esame leggermente invasivo.
Naturalmente tutto questo fa scattare in me la paura che tale fenomeno possa essere o divenire progressivo e che prima o poi anche con la mia compagna si possano verificare difficoltà di erezione ripetute. (Qualche passaggio a vuoto c'è già stato, ma credo rientri nella media dell'età).
Tutto questo mi fa dedurre che nonostante la cura esistono ancora infiammazioni in atto e quindi il sangue fatica ad irrorare adeguatamente la zona genitale; può essere corretta questa mia analisi?
Ed in tal caso, può voler dire che i batteri interessati sono ancora attivi nonostante gli antibiotici oppure trattasi di infiammazioni "conseguenti"?
Vi ringrazio anticipatamente per le cortesi risposte.
Sto combattendo la mia battagia contro la prostatite batterica da alcuni mesi.
Cura che fondamentalmente è stata attuata con antibiotici, antiinfiammatori,
prodotti naturali e stile di vita adeguato.
I sintomi vanno via via riducendosi, anche se permane il tipico fastidio perineale che
sembra essere assente al primo mattino, ma poi aumenta progressivamente nell'arco della giornata.
Attualmente direi che il sintomo che desta maggiori preoccupazioni riguarda l'attivita sessuale.
In pratica la situazione è che in mancanza di stimoli diretti non avverto alcun desiderio di tipo sessuale (cosa che prima non accadeva); e che, ad esempio, quelle piccole turgidità del pene che avvenivano durante la minzione o al primo mattino non ci sono più. Discorso diverso quando sono in intimità con la mia compagna dove il più delle volte l'erezione arriva insieme ad uno ed a volte più rapporti, anche se mi accorgo che tenere l'erezione è più faticoso rispetto al passato.
In ogni caso preciso che mi sto aiutando con Arginina.
Il mio medico ritiene la cosa non derivante da fattori psicologici in quanto solitamente avviene il contrario, e cioè che da soli va bene mentre in compagnìa scatta il blocco.
Mi ha consigliato di effettuare l'ecocolordoppler, io per il momento vorrei rinviare anche perchè lo ritengo un esame leggermente invasivo.
Naturalmente tutto questo fa scattare in me la paura che tale fenomeno possa essere o divenire progressivo e che prima o poi anche con la mia compagna si possano verificare difficoltà di erezione ripetute. (Qualche passaggio a vuoto c'è già stato, ma credo rientri nella media dell'età).
Tutto questo mi fa dedurre che nonostante la cura esistono ancora infiammazioni in atto e quindi il sangue fatica ad irrorare adeguatamente la zona genitale; può essere corretta questa mia analisi?
Ed in tal caso, può voler dire che i batteri interessati sono ancora attivi nonostante gli antibiotici oppure trattasi di infiammazioni "conseguenti"?
Vi ringrazio anticipatamente per le cortesi risposte.
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Caro Utente,l'erezione è un fenomeno innanzitutto vascolare,per cui l'ecocolordoppler,esame minimamente invasivo,ha una diagnità diagnostica primaria,a questo punto molto superiore agli esami batteriologici...Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 03/11/2012.
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