Pene "teso" in condizione di flaccidità
Gentili dottori,
Vorrei porvie una domanda riguardante una certa difficoltà erettile. Prima però ecco un sunto delle mie situazioni precedenti.
Ho sofferto per un paio d'anni di una lieve astenia (stanchezza, sonnolenza, problemi di concentrazione) e calo del testosterone, anche questo in forma lieve per fortuna.
Ad oggi, sto cominciando a stare meglio, e col senno di poi ho capito che il tutto è stato provocato molto probabilmente da un leggero stato di debilitazione dovuto ai ricorrenti episodi di tonsillite/faringite (ho anche contratto la mononucleosi in questo arco di tempo).
Detto questo, ho anche fatto cicli di 3 mesi di testosterone, dapprima Tostrex gel, poi le forme iniettabili, su indicazione dello specialista.
La libido, specialmente nei primi giorni dopo l'iniezione, schizzava alle stelle. E anche oggi, che sto meglio e presento un buon livello ormonale naturale, ho un certo desiderio sessuale, anche più volte al giorno (certo non sempre).
Tuttavia, ho notato che, persino nei momenti di libido elevata, mi è capitato di avere problemi erettili. Mi sono anche capitate notti e risvegli in assenza di erezioni, o con erezioni parziali.
Avendo 26 anni, sportivo senza vizi di fumo, alcol, nè io nè i miei dottori abbiamo mai valutato problemi vascolari. La nota dolente è il morbo di Peyronie: presento una lieve curvatura, meno di 30°, con riscontro di placche in ecografia.
Data la curvatura, talvolta mi capita di provare nei rapporti sessuali più vigorosi un leggero fastidio, ma nulla più.
Veniamo al dunque: quando soffro di disfunzione erettile, anche in presenza di buona libido, ho notato che il pene si presenta in maniera anomala sia alla vista che al tatto. La situazione è un po' paradossale: è quasi turgido pur ritrovandosi in condizione di flaccidità.
Al tatto infatti appare un po' teso, certo non duro come quando si trova in erezione. E non penzola verso il basso, ma è quasi sospeso come in erezione. Chiaramente, non essendo rigido, si curva verso il basso, ma è palese che non penzola rilassatamente.
Con lo stimolo sessuale, sia psicogeno, sia manuale, tende ad allungarsi leggermente ma difficilmente raggiunge l'erezione. Anche raggiungendola, la perdo comunque immediatamente.
Ci tengo a specificare che è una sensazione completamente diversa dal calo di libido: in quel caso sento poco desiderio, e tendo a perdere lentamente l'interesse e gradualmente l'erezione. In questa situazione di "durezza" anomala invece, che comunque è presente solo in determinati giorni/periodi, l'eventuale debole erezione difficoltosamente raggiunta regredisce a velocità spaventosa alla prima distrazione o all'interruzione della frizione meccanica.
Il mio dottore è in città una sola volta al mese, per cui pongo dapprima la domanda a voi: è una situazione conosciuta in andrologia? Perchè non ho mai sentito di una cosa del genere.
Grazie per la cortese attenzione.
Vorrei porvie una domanda riguardante una certa difficoltà erettile. Prima però ecco un sunto delle mie situazioni precedenti.
Ho sofferto per un paio d'anni di una lieve astenia (stanchezza, sonnolenza, problemi di concentrazione) e calo del testosterone, anche questo in forma lieve per fortuna.
Ad oggi, sto cominciando a stare meglio, e col senno di poi ho capito che il tutto è stato provocato molto probabilmente da un leggero stato di debilitazione dovuto ai ricorrenti episodi di tonsillite/faringite (ho anche contratto la mononucleosi in questo arco di tempo).
Detto questo, ho anche fatto cicli di 3 mesi di testosterone, dapprima Tostrex gel, poi le forme iniettabili, su indicazione dello specialista.
La libido, specialmente nei primi giorni dopo l'iniezione, schizzava alle stelle. E anche oggi, che sto meglio e presento un buon livello ormonale naturale, ho un certo desiderio sessuale, anche più volte al giorno (certo non sempre).
Tuttavia, ho notato che, persino nei momenti di libido elevata, mi è capitato di avere problemi erettili. Mi sono anche capitate notti e risvegli in assenza di erezioni, o con erezioni parziali.
Avendo 26 anni, sportivo senza vizi di fumo, alcol, nè io nè i miei dottori abbiamo mai valutato problemi vascolari. La nota dolente è il morbo di Peyronie: presento una lieve curvatura, meno di 30°, con riscontro di placche in ecografia.
Data la curvatura, talvolta mi capita di provare nei rapporti sessuali più vigorosi un leggero fastidio, ma nulla più.
Veniamo al dunque: quando soffro di disfunzione erettile, anche in presenza di buona libido, ho notato che il pene si presenta in maniera anomala sia alla vista che al tatto. La situazione è un po' paradossale: è quasi turgido pur ritrovandosi in condizione di flaccidità.
Al tatto infatti appare un po' teso, certo non duro come quando si trova in erezione. E non penzola verso il basso, ma è quasi sospeso come in erezione. Chiaramente, non essendo rigido, si curva verso il basso, ma è palese che non penzola rilassatamente.
Con lo stimolo sessuale, sia psicogeno, sia manuale, tende ad allungarsi leggermente ma difficilmente raggiunge l'erezione. Anche raggiungendola, la perdo comunque immediatamente.
Ci tengo a specificare che è una sensazione completamente diversa dal calo di libido: in quel caso sento poco desiderio, e tendo a perdere lentamente l'interesse e gradualmente l'erezione. In questa situazione di "durezza" anomala invece, che comunque è presente solo in determinati giorni/periodi, l'eventuale debole erezione difficoltosamente raggiunta regredisce a velocità spaventosa alla prima distrazione o all'interruzione della frizione meccanica.
Il mio dottore è in città una sola volta al mese, per cui pongo dapprima la domanda a voi: è una situazione conosciuta in andrologia? Perchè non ho mai sentito di una cosa del genere.
Grazie per la cortese attenzione.
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...neanche io...Credo che il ricorso ad un esperto psicosessuologo possa giovare a chiarire un quadro clinico confuso quant complesso.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.7k visite dal 20/10/2012.
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