Perdita di erezione
Grazie mille a tutti per lo splendido servizio.
Ho 37 anni e ho problemi di erezione da 6-7 anni.
Non fumo, non bevo, ho da 4 anni un diabete mellito perfettamente compensato che curo con metformina. Sono asmatico e ho una forma molto complessa di dermatite seborroica insistente.
All'inizio questi problemi si manifestavano soltanto con ragazze nuove e, dopo i primi tempi, sparivano del tutto. Non ho mai avuto problemi durante la masturbazione. Per questa ragione ho ritenuto che il mio problema fosse su base psicologica.
Da circa due anni, invece, mi capita di non riuscire più ad avere erezioni rigide come un tempo e, soprattutto, queste erezioni non riesco a mantenerle se non con grande sforzo e soltanto per pochi secondi.
Ho sempre avuto una vita sessuale molto attiva e, anche quando in una giornata avevo più rapporti sessuali, mi capitava comunque di masturbarmi molte volte (4-5). Per 35 anni è stato sempre così, non credo ci sia mai stato un giorno in cui non mi sia masturbato almeno 3-4 volte; pur ritenendo tale comportamento insano non sono mai riuscito a farne a meno.
Ho sostenuto una visita dall'andrologo 5 mesi fa e non mi ha riscontrato nulla di anomalo (non gli ho detto la verità sul numero di volte in cui mi masturbavo da sempre). I livelli di testosterone e prolattina erano nella norma.
Tra qualche giorno mi aspetta un ocodoppler penieno.
Ho paura di avere una fuga venosa. Credo sia una delle cose peggiori che possa capitare ad un uomo.
Purtroppo ormai è una lotta con me stesso. Mi masturbo per dimostrarmi che posso avere un'erezione. Continuo a farlo per dimostrarmi che posso mantenerla. Puntualmente mi rendo conto che invece non è così. Basta allontanare le mani per 3-4 secondi per perdere improvvisamente di rigidità. Da un anno a questa parte non sono mai riuscito a superare questa terribile condizione. Passano pochi minuti e ricomincio. Ogni giorno 4-5 volte.
So che è dannoso tutto questo ma la tensione è troppa. Ho una nuova ragazza da un mese. Le ho parlato del mio problema e mi sta vicino, mi aiuta e mi sostiene ma... prima o poi dovremo affrontare l'argomento.
Sono certo che la mia sia una fuga venosa perché i sintomi sono troppo evidenti, un'erezione che dura solo finché c'è contatto cos'altro può essere? Tra l'altro solo se mi tocco da solo altrimenti durante la penetrazione la rigidità dura non più di 10 secondi.
Mi chiedo, esiste la possibilità che sia qualcos'altro? Sono esausto ed incredulo. Tutto questo è davvero mortificante. Vi prego, aiutatemi, non arrivo vivo a mercoledì :(
Ho 37 anni e ho problemi di erezione da 6-7 anni.
Non fumo, non bevo, ho da 4 anni un diabete mellito perfettamente compensato che curo con metformina. Sono asmatico e ho una forma molto complessa di dermatite seborroica insistente.
All'inizio questi problemi si manifestavano soltanto con ragazze nuove e, dopo i primi tempi, sparivano del tutto. Non ho mai avuto problemi durante la masturbazione. Per questa ragione ho ritenuto che il mio problema fosse su base psicologica.
Da circa due anni, invece, mi capita di non riuscire più ad avere erezioni rigide come un tempo e, soprattutto, queste erezioni non riesco a mantenerle se non con grande sforzo e soltanto per pochi secondi.
Ho sempre avuto una vita sessuale molto attiva e, anche quando in una giornata avevo più rapporti sessuali, mi capitava comunque di masturbarmi molte volte (4-5). Per 35 anni è stato sempre così, non credo ci sia mai stato un giorno in cui non mi sia masturbato almeno 3-4 volte; pur ritenendo tale comportamento insano non sono mai riuscito a farne a meno.
Ho sostenuto una visita dall'andrologo 5 mesi fa e non mi ha riscontrato nulla di anomalo (non gli ho detto la verità sul numero di volte in cui mi masturbavo da sempre). I livelli di testosterone e prolattina erano nella norma.
Tra qualche giorno mi aspetta un ocodoppler penieno.
Ho paura di avere una fuga venosa. Credo sia una delle cose peggiori che possa capitare ad un uomo.
Purtroppo ormai è una lotta con me stesso. Mi masturbo per dimostrarmi che posso avere un'erezione. Continuo a farlo per dimostrarmi che posso mantenerla. Puntualmente mi rendo conto che invece non è così. Basta allontanare le mani per 3-4 secondi per perdere improvvisamente di rigidità. Da un anno a questa parte non sono mai riuscito a superare questa terribile condizione. Passano pochi minuti e ricomincio. Ogni giorno 4-5 volte.
So che è dannoso tutto questo ma la tensione è troppa. Ho una nuova ragazza da un mese. Le ho parlato del mio problema e mi sta vicino, mi aiuta e mi sostiene ma... prima o poi dovremo affrontare l'argomento.
Sono certo che la mia sia una fuga venosa perché i sintomi sono troppo evidenti, un'erezione che dura solo finché c'è contatto cos'altro può essere? Tra l'altro solo se mi tocco da solo altrimenti durante la penetrazione la rigidità dura non più di 10 secondi.
Mi chiedo, esiste la possibilità che sia qualcos'altro? Sono esausto ed incredulo. Tutto questo è davvero mortificante. Vi prego, aiutatemi, non arrivo vivo a mercoledì :(
[#1]
Caro Utente,incredibilmente devo dirLe che è totalmente fuori strada e l'accanimento nella masturbazione come prova di benessere sessuale non fa che accentuare i dubbi.Credo che,assieme allo scontato approfondimento vascolare,vada tutelato anche l'aspetto psicosessuologico che un esperto andrologo sa come coniugare per giungere ad una diagnosi che garantisca una corrteta prognosi ed un'efficace,eventuale ,terapia.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#2]
Utente
Caro dottor Izzo, speravo tanto in una risposta. Io ora ho le lacrime agli occhi perché la mia ragazza continua a rincuorarmi e io non voglio offrirle una vita sessuale insoddisfacente.
Devo aggiungere che ho subito il taglio del frenulo ben TRE volte. Me lo riaggiungevano sempre in posizioni per me fastidiose avendo una dimensione del pene a riposo normale ma in erezione di oltre 20 cm.
So bene che mi occorre una terapia psicologia di supporto ma mi creda, come vorrei che fosse solo questo.
Lei crede che possa essere anche qualcosa di diverso da una fuga venosa? Esiste questa remota possibilità? Sa, la tensione è davvero alta.
Grazie di cuore nel frattempo.
Devo aggiungere che ho subito il taglio del frenulo ben TRE volte. Me lo riaggiungevano sempre in posizioni per me fastidiose avendo una dimensione del pene a riposo normale ma in erezione di oltre 20 cm.
So bene che mi occorre una terapia psicologia di supporto ma mi creda, come vorrei che fosse solo questo.
Lei crede che possa essere anche qualcosa di diverso da una fuga venosa? Esiste questa remota possibilità? Sa, la tensione è davvero alta.
Grazie di cuore nel frattempo.
[#3]
...personalmente ho delle storiche riserve circa la frequenza di una fuga venosa,sovrastimata.Le ricordo che un approfondimento diagnostico è esiziale,considerando che,tralaltro,è affetto da diabete.Cerchi di mettere in dubbio le Sue "certezze" figlie di un disagio di cui non si conosce ancora l'origine certa. Cordialità.
[#4]
Utente
Caro dottore, essendo Lei da tempo presente sul forum sa che talvolta si innescano pericolosi botta e risposta in cui gli utenti cercano improbabili diagnosi e conferme e in cui gli specialisti, giustissimamente, glissando si limitano esclusivamente ad indicare la strada giusta.
Quindi sarò molto diretto, il diabete con glicata sul 6-6,5 può già essere un problema? La perdita di rigidità durante l'erezione può dipendere da fattori psicologici anche se non limitata a poche occasioni ma duratura nel tempo?
Aggiungo anche che le mie erezioni notturne sono praticamente ridotte a zero da un paio d'anni a questa parte.
Quindi sarò molto diretto, il diabete con glicata sul 6-6,5 può già essere un problema? La perdita di rigidità durante l'erezione può dipendere da fattori psicologici anche se non limitata a poche occasioni ma duratura nel tempo?
Aggiungo anche che le mie erezioni notturne sono praticamente ridotte a zero da un paio d'anni a questa parte.
[#11]
Utente
Una sola ultimissima domanda: ma il diabete ben controllato può aver prodotto danni a livello di vasi o, in generale, di microcircolazione? L'andrologo che lesse i valori di glicata mi disse che non poteva esserci relazione ma leggendo qua e là su internet intendo il contrario.
Sarebbe così cortese da darmi anche questa risposta? Poi non disturbo più, grazie mille.
Sarebbe così cortese da darmi anche questa risposta? Poi non disturbo più, grazie mille.
[#12]
Utente
Effettuato ecodoppler penieno:
Commento del dottore: ecodoppler da manuale.
A 15' da iniezione intracavernosa del vasodilatatore (Prostaglandina E1 5mcg) si rileva una simmetrica risposta emodinamicadi enità massimale.PFV 82 cm/s compatibile con fase 5 delle modificazioni dei flussi delle arterie cavernose dopo farmacoerazione e con indice di resistenza: invertita.
Conclusioni diagnostiche: Ecocolor doppler penieno dinamico nei limiti di norma.
Successivamente il dottore mi ha fatto una prima iniezione perché il pene restava turgido. A distanza di un'ora, non accennando a diminuire tale condizione, mi ha iniettato una dose doppia rispetto alla norma dello stesso prodotto. Ancora un'ora e l'erezione è piano piano sparita.
Posso dedurre che non ho problemi di tipo organico? Grazie mille a chi risponderà.
Commento del dottore: ecodoppler da manuale.
A 15' da iniezione intracavernosa del vasodilatatore (Prostaglandina E1 5mcg) si rileva una simmetrica risposta emodinamicadi enità massimale.PFV 82 cm/s compatibile con fase 5 delle modificazioni dei flussi delle arterie cavernose dopo farmacoerazione e con indice di resistenza: invertita.
Conclusioni diagnostiche: Ecocolor doppler penieno dinamico nei limiti di norma.
Successivamente il dottore mi ha fatto una prima iniezione perché il pene restava turgido. A distanza di un'ora, non accennando a diminuire tale condizione, mi ha iniettato una dose doppia rispetto alla norma dello stesso prodotto. Ancora un'ora e l'erezione è piano piano sparita.
Posso dedurre che non ho problemi di tipo organico? Grazie mille a chi risponderà.
[#13]
Utente
Effettuato ecodoppler penieno:
Commento del dottore: ecodoppler da manuale.
A 15' da iniezione intracavernosa del vasodilatatore (Prostaglandina E1 5mcg) si rileva una simmetrica risposta emodinamicadi enità massimale.PFV 82 cm/s compatibile con fase 5 delle modificazioni dei flussi delle arterie cavernose dopo farmacoerazione e con indice di resistenza: invertita.
Conclusioni diagnostiche: Ecocolor doppler penieno dinamico nei limiti di norma.
Successivamente il dottore mi ha fatto una prima iniezione perché il pene restava turgido. A distanza di un'ora, non accennando a diminuire tale condizione, mi ha iniettato una dose doppia rispetto alla norma dello stesso prodotto. Ancora un'ora e l'erezione è piano piano sparita.
Posso dedurre che non ho problemi di tipo organico? Grazie mille a chi risponderà.
Commento del dottore: ecodoppler da manuale.
A 15' da iniezione intracavernosa del vasodilatatore (Prostaglandina E1 5mcg) si rileva una simmetrica risposta emodinamicadi enità massimale.PFV 82 cm/s compatibile con fase 5 delle modificazioni dei flussi delle arterie cavernose dopo farmacoerazione e con indice di resistenza: invertita.
Conclusioni diagnostiche: Ecocolor doppler penieno dinamico nei limiti di norma.
Successivamente il dottore mi ha fatto una prima iniezione perché il pene restava turgido. A distanza di un'ora, non accennando a diminuire tale condizione, mi ha iniettato una dose doppia rispetto alla norma dello stesso prodotto. Ancora un'ora e l'erezione è piano piano sparita.
Posso dedurre che non ho problemi di tipo organico? Grazie mille a chi risponderà.
[#14]
Gentile lettore,
lo può tranquillamente dedurre ma ora senta anche in diretta il suo andrologo di fiducia.
Poi oltre alle informazioni già avute dal collega Izzo, se desidera poi avere più ed altre notizie su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .
Un cordiale saluto.
lo può tranquillamente dedurre ma ora senta anche in diretta il suo andrologo di fiducia.
Poi oltre alle informazioni già avute dal collega Izzo, se desidera poi avere più ed altre notizie su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#16]
Utente
Intanto grazie a tutti per le risposte. Mi chiedo, pur non avendo una valenza diagnostica al momento mancano quasi in toto le erezioni notturne, oltre ai problemi già accennati nei messaggi precedenti. Chissà a questo punto che un consumo massiccio di pornografia non abbia ridotto, a livello di neurotrasmissione, determinate risposte. Una frequenza di masturbazione di 5-6 volte al giorno da 37 anni va sicuramente inquadrata psicologicamente ma, forse, dovrei cominciare a regolarizzare stile di vita ed interessi sessuali.
Potrebbe giovare un allontanamento forzato dalla pornografia? E dalla masturbazione? E dal sesso in generale? E per quanto tempo?
Per il dottor Izzo, in che senso patologia organica decisiva? Potrebbe comunque sussistere una patologia organica concorrente?
Io vivo a Torino da 4 anni ma sono di Napoli, eventualmente ci potremmo anche vedere?
Grazie di cuore, non so come sdebitarmi.
Potrebbe giovare un allontanamento forzato dalla pornografia? E dalla masturbazione? E dal sesso in generale? E per quanto tempo?
Per il dottor Izzo, in che senso patologia organica decisiva? Potrebbe comunque sussistere una patologia organica concorrente?
Io vivo a Torino da 4 anni ma sono di Napoli, eventualmente ci potremmo anche vedere?
Grazie di cuore, non so come sdebitarmi.
[#21]
Caro lettore,
un paziente diabetico quasi sicuramente ha dei problemi circolatori di tipo arterioso (microangiopatia diabetica) che potrebbero creare problemi funzionali ( deficit erettile, retinopatia,.....)
qualche volta alle problematiche vascolari arteriose che potrebbero "disturbare" l'induzione della erezione ed il conseguimento della rigidità si potrebbero associare problematiche vascolari sull'altro versanete circolatorio, quello venoso, un po' più complesso e mal definibile, che può portare alla difficoltà di avere una rigidità ottimale e di mantenerla nel tempo in assenza di uno stimolo manuale o chimico protratto.
Le problematiche psicologiche possono, certo, essere presenti ma in genere sono secondarie allaconsapevolezzza di avere un problema erettile. Quando sono la causa del fenomeno, in genere sono iniziate molto prima.
Il fatto di aver avuto una erezione sostenuta dopo stimolazione chimica magari eccessiva non esclude l'esistenza di una patologia venoocclusiva che si rende manifesta in caso di stimolazioni sessuali "standard"
Esistono pareri contrastanti ma mi sembra che questo sia una valutazione abbastanza corretta dell fisiologia vascolare.
un buon Rigiscan, una buona valutazione delle erezioni indotte potrebbero portare alla definizione di un appropriato schema terapeutico che le possa consentire di avere erezioni ottimali.
cari saluti
un paziente diabetico quasi sicuramente ha dei problemi circolatori di tipo arterioso (microangiopatia diabetica) che potrebbero creare problemi funzionali ( deficit erettile, retinopatia,.....)
qualche volta alle problematiche vascolari arteriose che potrebbero "disturbare" l'induzione della erezione ed il conseguimento della rigidità si potrebbero associare problematiche vascolari sull'altro versanete circolatorio, quello venoso, un po' più complesso e mal definibile, che può portare alla difficoltà di avere una rigidità ottimale e di mantenerla nel tempo in assenza di uno stimolo manuale o chimico protratto.
Le problematiche psicologiche possono, certo, essere presenti ma in genere sono secondarie allaconsapevolezzza di avere un problema erettile. Quando sono la causa del fenomeno, in genere sono iniziate molto prima.
Il fatto di aver avuto una erezione sostenuta dopo stimolazione chimica magari eccessiva non esclude l'esistenza di una patologia venoocclusiva che si rende manifesta in caso di stimolazioni sessuali "standard"
Esistono pareri contrastanti ma mi sembra che questo sia una valutazione abbastanza corretta dell fisiologia vascolare.
un buon Rigiscan, una buona valutazione delle erezioni indotte potrebbero portare alla definizione di un appropriato schema terapeutico che le possa consentire di avere erezioni ottimali.
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 7.4k visite dal 16/09/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?