Deficiti erettile
Gentile staff, innanzitutto vi ringrazio per l'importante servizio che fornite gratuitamente peraltro, poi vi espongo il mio caso.
Sono un ragazzo di 34 anni; da circa un paio di anni ( ho rapporti saltuari) trovo notevolissime difficoltà nel mantenere l'erezione. L'erezione nel mio caso inizia ma non appena , dopo molte stimolazioni, si verifica, dopo un secondo o 2 al massimo cala ineserobailmente; la cosa crea ovviamente complicazioni e imbarazzi. Non riesco nemmeno a indossare il preservativo per dire
Mi sono rivolto ad un andrologo che mi ha fatto fare i seguenti esami, su cui gradirei anche un vostro parere.
Rigiscan notturno: ha evidenziato episodi erettivi senza mai superare l'80% di rigidità e di brevissima durata( l'andamento era "a pettine" ) cioè brevissimi picchi intermittenti ( il che conferma quello ho descritto prima mi pare)
Ecodoppler dinamico con 4mg di prostaglandine infuse : ho avuto questi risultati: dopo 20 minuti picco sistolico 44cm/sec; picco diastolico residuo 3,7 cm/s e IR=0,89 (rigidità discreta); preciso che non appena finito il test e rivestitomi questa rigidità discerat è del tutto venuta meno...
Cavernosometria dinamica ( senza PGE ): flusso di induzione erezione 100ml/min ; flusso mantenimento 30ml/min pressione intracavernosa raggiunta 120mm/Hg ; caduta pressoria in 30 secondi 40mm/Hg
La persona che mi ha seguito mi dice che questi non sono conclusivi ne in un senso ne nell'altro ma i miei problemi perdurano...ah aggiugo anche che in erezione il mio pene presenta un incurvamento dorsale abbastanza evidente ... potrebbe essere questa la causa dei miei problemi? grazie per la cortesia e la disponibilità
Sono un ragazzo di 34 anni; da circa un paio di anni ( ho rapporti saltuari) trovo notevolissime difficoltà nel mantenere l'erezione. L'erezione nel mio caso inizia ma non appena , dopo molte stimolazioni, si verifica, dopo un secondo o 2 al massimo cala ineserobailmente; la cosa crea ovviamente complicazioni e imbarazzi. Non riesco nemmeno a indossare il preservativo per dire
Mi sono rivolto ad un andrologo che mi ha fatto fare i seguenti esami, su cui gradirei anche un vostro parere.
Rigiscan notturno: ha evidenziato episodi erettivi senza mai superare l'80% di rigidità e di brevissima durata( l'andamento era "a pettine" ) cioè brevissimi picchi intermittenti ( il che conferma quello ho descritto prima mi pare)
Ecodoppler dinamico con 4mg di prostaglandine infuse : ho avuto questi risultati: dopo 20 minuti picco sistolico 44cm/sec; picco diastolico residuo 3,7 cm/s e IR=0,89 (rigidità discreta); preciso che non appena finito il test e rivestitomi questa rigidità discerat è del tutto venuta meno...
Cavernosometria dinamica ( senza PGE ): flusso di induzione erezione 100ml/min ; flusso mantenimento 30ml/min pressione intracavernosa raggiunta 120mm/Hg ; caduta pressoria in 30 secondi 40mm/Hg
La persona che mi ha seguito mi dice che questi non sono conclusivi ne in un senso ne nell'altro ma i miei problemi perdurano...ah aggiugo anche che in erezione il mio pene presenta un incurvamento dorsale abbastanza evidente ... potrebbe essere questa la causa dei miei problemi? grazie per la cortesia e la disponibilità
[#1]
Caro lettore ,
libererei subito il campo dall'ultimo dubbio che ci presenta dicendole che non ci sono collegamenti stretti tra l'incurvamento penieno che ci riferisce , che sembra congenito , ed i suoi problemi erettivi. Più complesso è invece esprimere un parere sugli esami da lei già fatti senza per altro avere noi eseguito una valutazione clinica in diretta. Una prima osservazione che si può fare è quella eventualmente di invitarla a ripetere la valutazione dinamica con l'ecocolordoppler utilizzando dosaggi di prostaglandina E1 più alti , almeno raddoppiati, e poi si dovrà riconsiderare di nuovo tutto il suo problema .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
www.andrologiamedica.org
libererei subito il campo dall'ultimo dubbio che ci presenta dicendole che non ci sono collegamenti stretti tra l'incurvamento penieno che ci riferisce , che sembra congenito , ed i suoi problemi erettivi. Più complesso è invece esprimere un parere sugli esami da lei già fatti senza per altro avere noi eseguito una valutazione clinica in diretta. Una prima osservazione che si può fare è quella eventualmente di invitarla a ripetere la valutazione dinamica con l'ecocolordoppler utilizzando dosaggi di prostaglandina E1 più alti , almeno raddoppiati, e poi si dovrà riconsiderare di nuovo tutto il suo problema .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Utente
Inanzitutto la ringrazio per la cortese e celere risposta; volevo solo precisare che in effetti i valori di rigidità registrati dal rigiscan (effettuato per 3 notti dopo somministrazione di blando ansiiolitico) non hanno mai superato il 50% in effetti, presentando ripeto questo andamento a pettine..
e si in effetti il mio incurvamento è congenito; se anche ci fosse stata una eventuale placca immagino che l'ecocolordoppler l'avrebbe rilevata poi...
come può immaginare questa situazione mi sta un un po' "angosciando" ovviamente
e si in effetti il mio incurvamento è congenito; se anche ci fosse stata una eventuale placca immagino che l'ecocolordoppler l'avrebbe rilevata poi...
come può immaginare questa situazione mi sta un un po' "angosciando" ovviamente
[#3]
Gentile utente,
accanto alla valutazione andrologica, ha effettuato anche una consulenza psicosessuologica al fine di dettagliare in tal senso le possibili/eventuali con-cause di insorgenza/mantenimento del disturbo?
Cordialmente
accanto alla valutazione andrologica, ha effettuato anche una consulenza psicosessuologica al fine di dettagliare in tal senso le possibili/eventuali con-cause di insorgenza/mantenimento del disturbo?
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#4]
Caro lettore,
se desidera comunque avere ancora più informazioni dettagliate su queste tematiche le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html. Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
www.andrologiamedica.org
se desidera comunque avere ancora più informazioni dettagliate su queste tematiche le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html. Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.centromedicocerva.it
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[#5]
Utente
Rispondo alla domanda del dott. Garbolino per dire che non ho effettuato anche un consulto psico-sessuologo, ma credo in effetti che , dato che il problema si è manifestato identico in varie situazioni ( cioè con diverse partner "potenziali" e dico potenziali perchè dato il problema non si è potuto concludere il rapporto) sia nella masturbazione propendo più per cause organiche , e così l'andrologo che mi sta seguendo...
[#6]
Gentile utente, sembrerebbe che stia facendo le opportune valutazione per verificare se la sua difficoltà a mantenere un erezione sufficente al completamento del rapporto sessuale, sia di origine organica.
Tenga conto che nella disfunzione erettile le cause organiche e psicologiche non sono escludenti, nel senso che una eventuale causa organica può portare a delle conseguenze psicologiche e viceversa. Al di là della causa poi, l'impossibilità ad avere rapporti sessuali pò arrecare vissuti angoscianti come lei stesso riferisce.
In conclusione valuti lei, con il suo andrologo, se una visita da un sessuologo può portare comunque giovamento alla sua difficoltà; in quanto un sostegno psicosessuologico può essere d'aiuto anche quando si è accertata la causa organica alla base di una disfunzione sessuale.
Cordiali saluti
Tenga conto che nella disfunzione erettile le cause organiche e psicologiche non sono escludenti, nel senso che una eventuale causa organica può portare a delle conseguenze psicologiche e viceversa. Al di là della causa poi, l'impossibilità ad avere rapporti sessuali pò arrecare vissuti angoscianti come lei stesso riferisce.
In conclusione valuti lei, con il suo andrologo, se una visita da un sessuologo può portare comunque giovamento alla sua difficoltà; in quanto un sostegno psicosessuologico può essere d'aiuto anche quando si è accertata la causa organica alla base di una disfunzione sessuale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com
[#8]
caro lettore,
una valutazione rigiscan con erezioni che non superano il 50% ed una curvatura del pene in erezione sono espressione della classica disfunzione veno occlusiva cavernosa associata o determinata dalla anomalia cavernosa che determina la curvatura
si faccia vedere da un andrologo esperto
www.erezione.org
A mio parere il sessuologo-psicologo solo dopo aver avuto una diagnosi certa
cari saluti
una valutazione rigiscan con erezioni che non superano il 50% ed una curvatura del pene in erezione sono espressione della classica disfunzione veno occlusiva cavernosa associata o determinata dalla anomalia cavernosa che determina la curvatura
si faccia vedere da un andrologo esperto
www.erezione.org
A mio parere il sessuologo-psicologo solo dopo aver avuto una diagnosi certa
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#9]
Utente
Chiedo scusa se abuso ancora della vostra pazienza. L'andrologo che mi sta seguendo mi consiglia l'intervento di corporoplastica per la correzione della curvatura asserendo che già questo di per se migliora la "qualità" delle erezioni.
Io sinceramente non sono così convinto e perchè la mia curvatura non mi pare così accentuata ( ma magari sbaglio non sapendo come si valuta) e perchè il mio pene è di lunghezza modesta(circa 12,5 cm in erezione ) e l'eventuale accorciamento sempre presente nel mio caso mi sembra importante da prendere in considerazione.
Sono tormentato dai dubbi; posso magari eventualmente mandarvi via e-mail una foto del mio pene in erezione per un parere , e per sapere se il grado di curvatura è davvero così severo?
Grazie mille.
Cordiali saluti
Io sinceramente non sono così convinto e perchè la mia curvatura non mi pare così accentuata ( ma magari sbaglio non sapendo come si valuta) e perchè il mio pene è di lunghezza modesta(circa 12,5 cm in erezione ) e l'eventuale accorciamento sempre presente nel mio caso mi sembra importante da prendere in considerazione.
Sono tormentato dai dubbi; posso magari eventualmente mandarvi via e-mail una foto del mio pene in erezione per un parere , e per sapere se il grado di curvatura è davvero così severo?
Grazie mille.
Cordiali saluti
[#10]
Caro lettore ,
ci invii pure le foto, se pensa che questo possa aiutarci a darle un consiglio più mirato . Comunque, la cosa migliore da fare, in questi casi, è sentire eventualmente un altro parere in diretta da parte di un esperto andrologo prima di decidere una strategia chirurgica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
ci invii pure le foto, se pensa che questo possa aiutarci a darle un consiglio più mirato . Comunque, la cosa migliore da fare, in questi casi, è sentire eventualmente un altro parere in diretta da parte di un esperto andrologo prima di decidere una strategia chirurgica.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
[#11]
gentile utente,
propendo anche io per la posizione descritta dalla dottoressa Bivona, poichè al di là dell'origine del problema, rimane il fatto che lo stesso ha pesanti influenze dal punto di vista emotivo ed umano, che possono rendere difficolotosa la ripresa di una normale attività sessuale.
Avere problemi d'erezione è un'esperienza molto imbarazzante e sconvolgente per un uomo, qualunque sia la causa che lo determini.
Per cui, secondo me, una consulenza psicologica in questi casi si rivela strategica
Quando farla? Questo dipende da lei, io direi il prima possibile, ma non è una regola, bensì un suggerimento
propendo anche io per la posizione descritta dalla dottoressa Bivona, poichè al di là dell'origine del problema, rimane il fatto che lo stesso ha pesanti influenze dal punto di vista emotivo ed umano, che possono rendere difficolotosa la ripresa di una normale attività sessuale.
Avere problemi d'erezione è un'esperienza molto imbarazzante e sconvolgente per un uomo, qualunque sia la causa che lo determini.
Per cui, secondo me, una consulenza psicologica in questi casi si rivela strategica
Quando farla? Questo dipende da lei, io direi il prima possibile, ma non è una regola, bensì un suggerimento
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3k visite dal 21/03/2008.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?