Noduli alla vena peniena
Buongiorno, mi è stata diagnositcata, da accertare con ecodopler, una trombosi della vena peniena, localizzata alla base del pene risalente per cualche centimetro il pube.- Il dolore non è intenso ma si avverte constante, avvolte aumenta con il cambio di posizione.- Ho una attività sessuale modesta, con episodi di masturbazione, e un'attività ciclistica di media intensità (2-3 occasioni alla settimana per non più di 1.5-2 ore)
Volevo sapere, se è consigliabile evitare lo sport allo stesso modo della attività sessuale.-
GRAZIE!
Volevo sapere, se è consigliabile evitare lo sport allo stesso modo della attività sessuale.-
GRAZIE!
[#4]
Utente
Gent.imi Dottori:
ho fatto l'ecodopler di cui ne parlo nel primo messaggio e il referto indica tutto nella norma reltivamente ai corpi cavernosi e corpo spongioso (per ecostruttura), alle tuniche dartos (che non presentano apprezzabili alterazioni), alla pervarietà dei vasi venosi (dorsale del pene in particolare) ed arteriosi, tranne la segnalazione di lieve rallentamento del flusso nella vena dorsale del pene.-
Faccio presente che ho azzerato ogni attività, tanto sportiva come sessuale in quanto avverto una certa "molestia", non costante ma pungente, alla base del pene solo dalla parte destra, che aumenta in fase di erezione se il pene viene sollecitato veso il basso producendo una sensazione di "stiramento" al quanto fastidioso.-
Vorrei sapere a ché può essere dovuta questa situazione, consecuenze a corto e lungo termine, precauzioni, se esiste la possibilità di revertirla e, se sì, come.-
Certo di una Vs. risposta, Vi ringrazio con riconoscenza e Vi saluto cordialmente!
ho fatto l'ecodopler di cui ne parlo nel primo messaggio e il referto indica tutto nella norma reltivamente ai corpi cavernosi e corpo spongioso (per ecostruttura), alle tuniche dartos (che non presentano apprezzabili alterazioni), alla pervarietà dei vasi venosi (dorsale del pene in particolare) ed arteriosi, tranne la segnalazione di lieve rallentamento del flusso nella vena dorsale del pene.-
Faccio presente che ho azzerato ogni attività, tanto sportiva come sessuale in quanto avverto una certa "molestia", non costante ma pungente, alla base del pene solo dalla parte destra, che aumenta in fase di erezione se il pene viene sollecitato veso il basso producendo una sensazione di "stiramento" al quanto fastidioso.-
Vorrei sapere a ché può essere dovuta questa situazione, consecuenze a corto e lungo termine, precauzioni, se esiste la possibilità di revertirla e, se sì, come.-
Certo di una Vs. risposta, Vi ringrazio con riconoscenza e Vi saluto cordialmente!
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Utente
Prima di tutto, La ringrazio per la Sua disponibilità, e sottoporrò a un andrologo tutta l'informazione disponibile.- Comunque, rispettando la Sua professionalità e tenendo conto dell'informalità e la precarietà di questo mezzo di comunicazione, avrei gradito una Sua ipotesi, in quanto tale, non vincolante.-
Grazie ancora! e cordiali saluti!
Grazie ancora! e cordiali saluti!
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Putroppo non potendola visitare bisogna presupporre, nel senso che potrebbe essere ad esempio una placca peniena, o come da lei supposto una trombosi o infiammazione di una vena superficiale del pene, una infiammazione di un bulbo pilifero ecc. Come vede le possibilità sono variegate come pure lo è una eventuale terapia ecco perchè la necessità di una approfondita visita.
[#10]
Utente
Buongiorno! come da Lei ipotizzato, l'andrologo mi ha diagnosticato una "trombizzazione del sistema venoso superficiale del pene", escludendo categoricamente le altre posibilità.- Non essendoci cause riscontrabili a mia memoria come traumi, insistenza di una pressione sulla zona dovuta ad abbigliamento o arnesi tipo cinture di sicurrezza, ecc, può essere dovuta semplicemente a un lento deflusso sanguigno, per esempio dopo una erezione prolungata.- Comunque, benchè non è un quadro clinico preoccupante, non è da trascurare.-
Essendo che è entrata spontaneamente nella fase terminale con dolore in diminuzione, per cui in caso di dolore persitente mi ha consigliato di assumere FANS tipo BRUFEN compressa 600 mg, ma che non si può parlare di guarigione, mi ha affermato che per arrivarci ci vuole tempo, che potrebbe riacutizzarsi e in questo caso mi ha consigliato una terapia con EBPM, oltre a non esitare a ricontattarlo.- Le precauzioni da prendere sono di evitare abbigliamento aderente, qualsiasi pressione sulla zona pelvica e di assecondare il normale corso dell'erezione.- Tenendo conto di tutto ciò, è ammessa una attività sportiva o sessuale moderata.-
Nel ritenere opportuno riferire quanto mi è stato detto, colgo l'occasione per salutarla cordialmente!
Essendo che è entrata spontaneamente nella fase terminale con dolore in diminuzione, per cui in caso di dolore persitente mi ha consigliato di assumere FANS tipo BRUFEN compressa 600 mg, ma che non si può parlare di guarigione, mi ha affermato che per arrivarci ci vuole tempo, che potrebbe riacutizzarsi e in questo caso mi ha consigliato una terapia con EBPM, oltre a non esitare a ricontattarlo.- Le precauzioni da prendere sono di evitare abbigliamento aderente, qualsiasi pressione sulla zona pelvica e di assecondare il normale corso dell'erezione.- Tenendo conto di tutto ciò, è ammessa una attività sportiva o sessuale moderata.-
Nel ritenere opportuno riferire quanto mi è stato detto, colgo l'occasione per salutarla cordialmente!
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 3.8k visite dal 13/09/2012.
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