Liquido anale dopo masturbazione
Buonasera,
vorrei sapere come mai subito dopo aver praticato l'autoerotismo (masturbazione) mi esce del liquido bianco-giallastro dall'ano (qualche volta anche con schiuma e/o con filamenti). Se l'autoerotismo si protrae per giorni le mie feci diventano anche lucide e non composte anche con diarrea, quando invece per qualche giorno non pratico l'autoerotismo torna tutto normale. Preciso che da anni soffro di colite e non ho mai praticato sesso anale. Questa problematica si è presentata da un giorno all'altro da qualche mese senza che ne abbia mai sofferto prima.
Grazie per la risposta.
vorrei sapere come mai subito dopo aver praticato l'autoerotismo (masturbazione) mi esce del liquido bianco-giallastro dall'ano (qualche volta anche con schiuma e/o con filamenti). Se l'autoerotismo si protrae per giorni le mie feci diventano anche lucide e non composte anche con diarrea, quando invece per qualche giorno non pratico l'autoerotismo torna tutto normale. Preciso che da anni soffro di colite e non ho mai praticato sesso anale. Questa problematica si è presentata da un giorno all'altro da qualche mese senza che ne abbia mai sofferto prima.
Grazie per la risposta.
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Gentile lettore,
quello che ci racconta non è una situazione clinica usuale, frequente, è un sintomo che va ben studiato e valutato in diretta per decidere quali indagini mirate bisogna fare poi per arrivare a comprendere l'eziologia del suo problema specifico.
In sostanza pure a lei devo ripetere che in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la reale causa del suo problema e dare poi una precisa indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Estrema sintesi: bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
quello che ci racconta non è una situazione clinica usuale, frequente, è un sintomo che va ben studiato e valutato in diretta per decidere quali indagini mirate bisogna fare poi per arrivare a comprendere l'eziologia del suo problema specifico.
In sostanza pure a lei devo ripetere che in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la reale causa del suo problema e dare poi una precisa indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
Estrema sintesi: bisogna, a questo punto, consultare in diretta un esperto andrologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 15.3k visite dal 10/09/2012.
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