Disfunzione erettile e problemi psicologici

Buongiorno a voi gentilissimi dottori.
Mi chiamo Giovanni, ho 26 anni. Peso 67 kg e sono alto 173. Sono in piena salute, faccio sport e sto bene. Mio padre è medico, anatomo patologo.
Da quando ho circa 11 anni faccio uso di pornografia online, quasi esclusivamente a carattere di feticismo (mi piacciono i piedi delle donne), e prima d'ora non ho mai avuto storie d'amore con rapporti sessuali, ho trovato appagamento solo tramite pornografia online. Mi vergogno terribilmente per questo, credo di essermi rovinato la vita sessuale con queste porcate. Che ho eliminato subito dopo aver capito quello che mi stava succedendo.
Durante la masturbazione non ho problemi a raggiungere l'erezione, la notte mi accorgo di avere normali erezioni notturne.
Da 6 mesi sto vivendo la mia PRIMA storia d'amore con una ragazza, si tratta anche dei primi rapporti sessuali. La prima volta che abbiamo provato a fare l'amore in macchina è stato un totale fallimento, ero ansioso, non provavo eccitazione, ero completamente indifferente alle sue stimolazioni. Morale...il pene rimase per tutto il tempo a riposo. E rimasi molto meravigliato, perchè quando eravamo in giro che ci baciavamo, sentivo che il pene reagiva e quindi non mi seppi spiegare quel fallimento.
Dopo questa brutta avventura, mi recai dal mio medico il quale mi disse che si trattava di ansia da prestazione e mi prescrisse cialis 20 mg. Questo farmaco all'inizio funzionava solo parzialmente, in quanto il pene raggiungeva un erezione solo nella fase dei preliminari, mentre lei mi stimolava, ma al momento della penetrazione tornava floscio, io mi demoralizzavo e non riuscivo più a riprendere il controllo della situazione, e l'atto sessuale non si concludeva. Ci abbiamo riprovato tante volte, sempre con l'ausilio del cialis, ed io devo dire che sono andato via via sempre migliorando. Arrivai al punto che riuscivo a penetrarla ma perdevo l'erezione dentro la vagina, soprattutto quando lei mi stava sopra. Poi un giorno, in albergo, mi sbloccai: ebbi il mio primo rapporto sessuale completo, con eiaculazione. Durò pochissimo, qualche minuto, però per me fu un avvenimento importante perchè mi resi conto che il pene funzionava, anche se con l'aiuto del cialis. Però non sono ancora soddisfatto. Ho notato che riesco a mantenere l'erezione solo se sono io a "dirigere l'atto", ovvero, solo quando mi trovo sopra di lei e quando sono io a spingere. Ho bisogno di una continua stimolazione, e a volte devo pensare ad immagini estremamente eccitanti. Però ho notato anche questo: se lei mi coccola in altre situazioni, dove so che non possiamo fare l'amore, ad esempio in spiaggia, l'erezione arriva, c'è ed è duratura. Ma se siamo soli, in macchina, io e lei e so che devo penetrarla, ho subito un erezione, vorrei saltarle addosso immediatmente ma non posso perchè la sua vagina non è ancora bagnata, e allora perdo l'erezione e a quel punto per riprenderla è un problema. Riesco però a raggiungere l'erezione e ad eiaculare con il rapporto orale (sempre con l'uso del cialis) anche se devo pensare ad immagini estremamente eccitanti e spinte per eccitarmi. Poi ho notato che, mentre le massaggio i piedi o glie li bacio, l'erezione arriva fulminea. Non credo che il mio feticismo sia esclusivo, perchè fare l'amore con lei mi è piaciuto, anche se è sempre durato molto poco. E la cosa che più mi fa arrabbiare di me stesso, è che quando sono solo e mi masturbo pensando a lei, SENZA PRENDERE CIALIS, ho una normalissima erezione ed una eiaculazione che riesco benissimo a gestire come voglio.
Sono stato da un andrologo, il quale mi ha fatto fare esami del sangue per dare un occhiata ai livelli ormonali, tutto nella norma. Non mi ha fatto fare ecodoppler perchè dice che il mio è un problema psicologico, visto che io gli ho detto che durante la masturbazione raggiungo subito l'erezione e non ho difficoltà ad eiaculare. Anche la notte ho normali erezioni, anche se non sempre me ne accorgo. Ma comunque ci sono.
A questo punto credo che il mio sia un problema di origine psicologica, credo sicuramente dovuto innansitutto all'ansia, al fatto che fino ad'ora ho fatto uso per anni di pornografia incentrata sul feticismo dei piedi femminili, e al fatto che per me è la prima esperienza sessuale con una ragazza in carne ed ossa, la quale ha avuto altri rapporti prima di me ed io accuso un po anche il confronto con i suoi precedenti partner.
Io di questa ragazza sono innamorato, è la mia prima esperienza e vedo lei non solo come una fidanzata, ma anche come una grande amica, quasi una figura protettiva...oserei dire materna. Non credo di poter piu' fare a meno di lei. La amo, e voglio che lei con me sia contenta e soddisfatta. Ma mi rendo conto che in campo sessuale sono una frana.
La mia domanda è: uno psicologo in questi casi potrebbe risolvere il mio problema? E' possibile trovarne uno in Umbria spcializzato in queste problematiche?
Grazie infinite per le risposte. Cordiali saluti
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,va da se che un supporto psicosessuologico sia ineludibile e,a tal fine,l'andrologo consultato non può non consigliarLa in merito al professionista in questione.Consiglierei,però,un completamento diagnostico andrologico,magari in un secondo momento.
Non credo che sia vantaggioso considerare la propia partner amante,sorella,madre,chioccia,in quanto questo atteggiamento penalizza la aggressività che,comunque,deve caratterizzare un rapporto sessuale che,ancorchè non svilito ad un semplice coito,prevede anche che lo stesso avvenga.Cordialità.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio dottore per la sua celere risposta. Secondo lei, avere erezioni notturne e riuscire tranquillamente nella masturbazione, può essere considerato indice di un buon funzionamento del flusso sanguigno? L'andrologo mi ha detto:"si evince che il tuo problema subentra esclusivamente quando sei in presenza di questa ragazza. se mi dici che riesci a masturbarti senza problemi e hai erezioni notture, il problema della fuga venosa non è neanche da prendere in considerazione. Se fosse stata presente una fuga venosa avresti avuto problemi anche con la masturbazione e le erezioni notturne non le avresti avute".
Lei dottore cosa ne pensa di questa risposta data dal mio andrologo?
Grazie
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
...non capisco perchè si debba o possa trattare di fuga venosa...ritengo che una valutazione obiettiva possa essere utile,in un secondo momento,così da scongiurare timori,spesso immotivati,da parte del Paziente.Cordialità.
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