Una diagnosi vera

Gentili dottori, dall'inizio di quest'anno soffro di una lieve disfunzione erettile. Premetto che avevo avuto sentore di questo problema già da alcuni mesi prima, in quanto notavo una certa difficoltà ad ottenere una completa erezione ed erano scomparse l'erezioni mattutine. Comunque non avevo problemi significativi durante i rapporti. Poi da gennaio-febbraio 2012 la situazione è precipitata di colpo. Nel frattempo ero in cura presso un urologo per una ipb che curavo con xatral e serenoa. Inizialmente l'urologo di riferimento aveva escluso ogni relazione tra i farmaci (alfalitico) e la de, in seguito su mia insistenza ha in parte riveduto la sua posizione, ammettendo che l'alfalitico poteva dare dei problemi in tal senso e, soprattutto a suo avviso la mia de era legata ad un problema di ingrossamento della prostata. Non pienamente convinto di questa diagnosi mi sono rivolto ad altro specialista, il quale mi ha fatto fare gli esami ormonali (il solo testosterone totale è risultato leggermente più basso della norma) gli altri nel range anche se verso il minimo. L'ecodopler dinamico penieno non ha rilevato nulla di anomalo. Neanche questo professionista ha fatto una diagnosi vera e proprio, imputando la de ad una serie di concause, leggero squilibrio ormonale, ipb, inizio di sindrome metaboloca (pressione, sovrappeso ecc.). Fatto sta, che nel frattempo sono dimagrito diversi kilogrammi, seguo una dieta equilibrata e soprattutto faccio molto moto, peraltro non fumo e bevo al massimo 1-2 bicchieri di vino la settimana (da sempre). La cosa strana è che ho necessità di ricorrere al tadalafil da 10 mg almeno una volta ogni 10 giorni circa, altrimenti faccio veramente fatica a raggiungere e soprattutto rimanere con una valida erezione per la durata del rapporto, durata che nel frattempo è notevolmente aumentata.
Grazie e scusate se sono stato prolisso.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 194
Gent.mo utente

da quanto ci descrive il suo problema di disfunzione erettile sarebbe derivato da un "lieve sindrome metabolica" che oggi dovrebbe essere migliorata in base a quanto ci ha raccontatao (riduzione peso, moto, ecc.) e comunque andrebbe confermato con un esame ematico per una valutazione aggiornata della sua situazione metabolica. Anche la valutazione ormonale aggiornata sarebbe importante per poterle dare un consiglio sul come procedere.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

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Utente
Utente
La ringrazio dott. Maretti per il consulto.
La sindrome metabolica o meglio dire il mio stato di forma è sicuramente migliorato di molto, anche se non ho ancora raggiunto il peso forma, per il quale saranno necessari ancora molti mesi.
In astratto, ritiene che l'iperplasia prostatica possa in qualche modo incidere sulla d.e.? Su questa circostanza ho avuto pareri medici discordanti, così pure sull'alfalitico.
Un esame ematico generale fu già preannunciato durante l'ultima visita di controllo e sarà sicuramente prescritto la prossima visita.
In tutto questo però non capisco perchè ho necessità del tadalafil e per quale ragione nel mio caso la molecola ha una durata ben superiore alla sua emivita.
Ho riscontrato che ci sono periodi anche lunghetti (15-20 giorni) in cui mi sembra di essere finalmente uscito da questo tunnel, salvo poi scoprire che il problema è ancora presente.
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 194
L’influenza che l’ipertrofia prostatica benigna ha sulla funzione sessuale è dovuta in larga parte alle preoccupazioni del paziente, inoltre può influire anche l’effetto collaterale secondario all’uso di alcuni farmaci come del resto è successo a lei. Tutta questa situazione ha generato ansia che ha alimentato il processo.

Riguardo al tadanafil e alla sua necessità, nel suo caso serve a poco se non ad avere un buon effetto psicologico, ed infatti il suo uso è limitato a una cp ogni 15-20 giorni.

Ripeta gli esami consigliati e se servisse siamo a disposizione.

Ancora cordialità
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

l'erezione dipende da fenomeni vascolari che, obbligatoriamente, tendono a peggiorare con il passaggio degli anni, magari accentuati od aggravati da altre cause (diabete, s.metabolica, fumo....)
Il Cialis agisce sul sistema arterioso ed il fafto di trane un beneficio potrebbe essere indice di una sofferenza arteriosa.
Anche la problematica prostatica che comincia ad evidenziarsi dopo i 40-50 anni potrebbe essere un fattore di disagio . ne parli con il suo specialista anche per valutare la assoluta necessità di utilizzare l'alfa litico
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Ringrazio sia il dott. Maretti che il dott. Pozza.

@ il dott. Maretti, penso che non sia un problema strettamente psicologico anche se è del tutto vero quello che scrive con riferimento all'ansia che comunque subentra in questi casi, però in qualche modo ho imparato a decifrarla per cui quando ho questa scarica adrenalinica quanto meno me ne accorgo.
Comunque sia farò gli ulteriori accertamenti e vedremo cosa uscirà.

@ il dott. Pozza, purtroppo penso pure io che sia un problema circolatorio anche se non mi spiego come mai l'ecodoppler dinamico penieno non abbia evidenziato tale problematica.
Per quanto riguarda l'alfalitico purtroppo non penso che potrò eliminarlo a meno che il medico non decida per il turp, in quanto la cistoscopia ha evidenziato un'ostruzione del collo vescicale. Valuteremo nei prossimi giorni questa circostanza con l'uroflussometria..
Onestamente tra le due possibilità preferisco l'alfalitico al turp visto che sono sotto la cinquantina.

cordiali saluti
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