Il pene congenito

Buongiorno sono Giusi ..mio figlio presenta il pene congenito. Si pa di intervento correttivo poiché la curva é di 60 gradi circa.
Il chirurgo parla di aggiustamento toccando i corpi cavernosi... ma anche di azione sulla parte opposta tagliando le corde fibrose..mi chiedo:. per i rischi che comporta lo intervento, non converrebbe toccare solo i corpi cavernosi?
Grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile signora, il chirurgo ha a mio avviso posto una indicazione corretta. La risoluzione del recurvato prevede il raddrizzamento del pene attraverso la chirurgia del corpo cavernoso. L'accorciamento del lato lungo è essenziale per ottenere un buon risultato: l'entità di tale accorciamento può essere ridotta nei casi congeniti cercando di allungare, liberandole dalla loro "gabbia" fibrosa (la cosiddetta corda), le strutture ventrali. Tenga conto che in entrambi i lati del pene si effettua una chirurgia del rivestimento dei corpi cavernosi e delle strutture che li avvolgono: questo tipo di chirurgia, in mani esperte, non comporta particolari rischi per i pazienti, per cui la invito a rasserenarsi, consapevole che l'indicazione posta è assolutamente ragionevole. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
La ringrazio....allora lei mi conferma che non é possibile trattare solo la zona della curva dimodellando i corpi caverno
Ringrazio ancora ed attendo risposta
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Rimodellare anche la faccia ventrale del pene (dove c'è la "corda") consente di solito un minor sacrificio di tessuto nella parte superiore. Questo lavoro chirurgico in più non aumenta comunque i rischi. Cordiali saluti ancora
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Utente
Utente
Ringrazio ancora