Problema testicolo sx
Buongiorno,
ho 41 anni e sono 4 anni ormai che ho un leggero dolore al testicolo sinistro: a volte è un fastidio quasi impercettibile altre un dolore costante ma mai molto intenso.
Cerco di riassumere la mia storia. Quattro anni fa mi reco all'estero (in zona topicale) per una vacanza, nel corso della quale ho alcuni rapporti sessuali con una partner occasionale. A distanza di qualche giorno dal rientro iniziano i sintomi di un'infezione alle vie urinarie (un'uretrite, per la precisione): punta del glande gonfia e arrossata, getto urinario bifido e frastagliato, perdita di liquido dal pene, dolore all'uretra nello stringere il pene. Ho subito il sospetto che si tratti di un'infezione sessualmente trasmessa.
Vado dal medico di base che mi prescrive subito un primo ciclo di antibiotici: l'infezione però non passa. Faccio un'urinocoltura che risulta negativa e quindi un secondo ciclo di antibiotici di diverso tipo: l'infezione passa solo qualche giorno dopo il termine del secondo ciclo di antibiotici.
Dopo qualche giorno dalla guarigione dell'uretrite però iniziano i seguenti problemi che mi porto dietro a distanza di 4 anni: leggero dolore al testicolo sx, dimensioni ridotte dello stesso (rispetto al destro e rispetto a prima), notevole riduzione del volume di sperma nell'eiaculazione (rispetto a prima dell'insorgenza del problema). Il dolore al testicolo si accentua quando faccio vita sedentaria e tende a scomparire con l'attività fisica, o comunque con il movimento.
Sono andato dall'andrologo il quale, dopo aver esaminato i testicoli con l'eco color doppler, ha diagnosticato un varicocele di primo grado, imputando a questo la causa dei problemi. Ha detto che può essere operato se crea problemi e mi ha prescritto lo spermiogramma (che ancora non hoo fatto), quale ulteriore elemento di valutazione per decidere se effettuare l'intervento o meno. In ogni caso, a quanto ha detto l'andrologo, se il varicocele ha compromesso la funzionalità del testicolo, con conseguente diminuzione della fertilità, è difficile che si recuperi ormai, vista l'età.
La mia perplessità riguarda il fatto che questi sintomi sono insorti improvvisamente dopo l'infezione alle vie urinarie; e ho il sospetto che non siano da imputarsi al varicocele. Non vorrei fare un intervento che poi non risolve nulla.
Quello che più mi sconcerta e il ridotto volume di sperma rispetto a prima. Mi chiedo se non ci sia ancora in corso un processo infiammatorio che si è cronicizzato e che sia la vera causa di tutti questi problemi.
Grazie in anticipo per qualsiasi indicazione vorrete darmi.
Cordiali saluti.
ho 41 anni e sono 4 anni ormai che ho un leggero dolore al testicolo sinistro: a volte è un fastidio quasi impercettibile altre un dolore costante ma mai molto intenso.
Cerco di riassumere la mia storia. Quattro anni fa mi reco all'estero (in zona topicale) per una vacanza, nel corso della quale ho alcuni rapporti sessuali con una partner occasionale. A distanza di qualche giorno dal rientro iniziano i sintomi di un'infezione alle vie urinarie (un'uretrite, per la precisione): punta del glande gonfia e arrossata, getto urinario bifido e frastagliato, perdita di liquido dal pene, dolore all'uretra nello stringere il pene. Ho subito il sospetto che si tratti di un'infezione sessualmente trasmessa.
Vado dal medico di base che mi prescrive subito un primo ciclo di antibiotici: l'infezione però non passa. Faccio un'urinocoltura che risulta negativa e quindi un secondo ciclo di antibiotici di diverso tipo: l'infezione passa solo qualche giorno dopo il termine del secondo ciclo di antibiotici.
Dopo qualche giorno dalla guarigione dell'uretrite però iniziano i seguenti problemi che mi porto dietro a distanza di 4 anni: leggero dolore al testicolo sx, dimensioni ridotte dello stesso (rispetto al destro e rispetto a prima), notevole riduzione del volume di sperma nell'eiaculazione (rispetto a prima dell'insorgenza del problema). Il dolore al testicolo si accentua quando faccio vita sedentaria e tende a scomparire con l'attività fisica, o comunque con il movimento.
Sono andato dall'andrologo il quale, dopo aver esaminato i testicoli con l'eco color doppler, ha diagnosticato un varicocele di primo grado, imputando a questo la causa dei problemi. Ha detto che può essere operato se crea problemi e mi ha prescritto lo spermiogramma (che ancora non hoo fatto), quale ulteriore elemento di valutazione per decidere se effettuare l'intervento o meno. In ogni caso, a quanto ha detto l'andrologo, se il varicocele ha compromesso la funzionalità del testicolo, con conseguente diminuzione della fertilità, è difficile che si recuperi ormai, vista l'età.
La mia perplessità riguarda il fatto che questi sintomi sono insorti improvvisamente dopo l'infezione alle vie urinarie; e ho il sospetto che non siano da imputarsi al varicocele. Non vorrei fare un intervento che poi non risolve nulla.
Quello che più mi sconcerta e il ridotto volume di sperma rispetto a prima. Mi chiedo se non ci sia ancora in corso un processo infiammatorio che si è cronicizzato e che sia la vera causa di tutti questi problemi.
Grazie in anticipo per qualsiasi indicazione vorrete darmi.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 28/08/2012.
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