Prostatite e varicocele
Gentili Dottori,
in seguito ad una diagnosi di prostatite (non sappiamo batterica o meno) mio marito proprio oggi ha terminato una cura antibiotica della durata di 30 gg (10 gg Rocefin fiale + Topster supposte, 10 gg Nebicina fiale, 10 gg Bactrim pastiglie + Topster) purtroppo a suo dire i sintomi non sono ancora spariti del tutto. Ha bruciore esattamente come quando ha cominciato la cura con l’unica differenza che non avverte bruciore ad ogni minzione, ma solo “qualche volta”. Il sintomo che ci ha spinto a rivolgerci all’urologo è stato quando una mattina abbiamo trovato del sangue di un rosso molto chiaro sulla sua biancheria intima. Inizialmente scambiata per cistite (curata con Ciproxin 1000 per 6 giorni) dopo un’ecografia transrettale e una visita siamo giunti alla diagnosi di prostata infiammata con “esiti cicatriziali pregressi” (mi chiedo da quanto tempo mio marito soffrisse di questi disturbi senza farne parola)
L’ecografia del testicolo ha evidenziato anche un varicocele di II grado, a detta del medico, di scarsa rilevanza. Ci siamo insomma voluti concentrare su questa prostata ingrossata. Il tutto corredato da esame delle urine che evidenziava qualche leucocita e qualche emazia. Ma negativo all’ E. Coli. (esami che ho fatto anch’io con medesimo risultato).
Premetto che sono 3 mesi che cerchiamo un bimbo e tutte le analisi preconcezionali, non lasciavamo minimamente pensare ad un’infezione di alcun tipo. Durante il mese di terapia non abbiamo avuto rapporti, temevamo di infiammarla ancora di più, l’altro giorno mio marito ha eiaculato e per fortuna senza alcun dolore nell’eiaculazione ma successivamente bruciore alla minzione.
Gentili dottori sono preoccupatissima, per mio marito innanzitutto, perché non riesco a capire come possa un uomo di soli 28 anni che conduce uno stile di vita impeccabile, senza vizi di alcun tipo (no fumo, no alcol, alimentazione sana) mi verrebbe da pensare allo stress da lavoro, arrivare a questo punto. Mi chiedo se c’è possibilità di guarigione e se riusciremo mai ad avere un bambino. Il medico, probabilmente per non spaventarci, non ci ha espresso particolari preoccupazioni, ci ha solo detto di aspettare la fine della cura e ripetere alcune analisi per poi effettuare dei controlli. Volevamo eseguire lo spermiogramma ma ci ha nuovamente detto di aspettare. Ho letto che infezioni di questa portata provocano sterilità nell’uomo e semmai dovessimo per miracolo riuscire a concepire potremmo incorrere in aborti spontanei causati dalla scarsa qualità dello sperma. Dottori, mi sono dilungata troppo, ma so che capirete. Le mie domande, alla luce della mia storia sono queste e spero di avere maggiori chiarimenti, voglio solo capire se abbiamo sbagliato la cura o se c'è qualcosa di più grave.
E’ possibile guarire dalla prostatite e concepire in modo naturale o quantomeno concepire?
Vi ringrazio in anticipo, vi ringrazio di cuore
Mio marito dovrà soffrire per tutta la vita di questi Disturbi?
in seguito ad una diagnosi di prostatite (non sappiamo batterica o meno) mio marito proprio oggi ha terminato una cura antibiotica della durata di 30 gg (10 gg Rocefin fiale + Topster supposte, 10 gg Nebicina fiale, 10 gg Bactrim pastiglie + Topster) purtroppo a suo dire i sintomi non sono ancora spariti del tutto. Ha bruciore esattamente come quando ha cominciato la cura con l’unica differenza che non avverte bruciore ad ogni minzione, ma solo “qualche volta”. Il sintomo che ci ha spinto a rivolgerci all’urologo è stato quando una mattina abbiamo trovato del sangue di un rosso molto chiaro sulla sua biancheria intima. Inizialmente scambiata per cistite (curata con Ciproxin 1000 per 6 giorni) dopo un’ecografia transrettale e una visita siamo giunti alla diagnosi di prostata infiammata con “esiti cicatriziali pregressi” (mi chiedo da quanto tempo mio marito soffrisse di questi disturbi senza farne parola)
L’ecografia del testicolo ha evidenziato anche un varicocele di II grado, a detta del medico, di scarsa rilevanza. Ci siamo insomma voluti concentrare su questa prostata ingrossata. Il tutto corredato da esame delle urine che evidenziava qualche leucocita e qualche emazia. Ma negativo all’ E. Coli. (esami che ho fatto anch’io con medesimo risultato).
Premetto che sono 3 mesi che cerchiamo un bimbo e tutte le analisi preconcezionali, non lasciavamo minimamente pensare ad un’infezione di alcun tipo. Durante il mese di terapia non abbiamo avuto rapporti, temevamo di infiammarla ancora di più, l’altro giorno mio marito ha eiaculato e per fortuna senza alcun dolore nell’eiaculazione ma successivamente bruciore alla minzione.
Gentili dottori sono preoccupatissima, per mio marito innanzitutto, perché non riesco a capire come possa un uomo di soli 28 anni che conduce uno stile di vita impeccabile, senza vizi di alcun tipo (no fumo, no alcol, alimentazione sana) mi verrebbe da pensare allo stress da lavoro, arrivare a questo punto. Mi chiedo se c’è possibilità di guarigione e se riusciremo mai ad avere un bambino. Il medico, probabilmente per non spaventarci, non ci ha espresso particolari preoccupazioni, ci ha solo detto di aspettare la fine della cura e ripetere alcune analisi per poi effettuare dei controlli. Volevamo eseguire lo spermiogramma ma ci ha nuovamente detto di aspettare. Ho letto che infezioni di questa portata provocano sterilità nell’uomo e semmai dovessimo per miracolo riuscire a concepire potremmo incorrere in aborti spontanei causati dalla scarsa qualità dello sperma. Dottori, mi sono dilungata troppo, ma so che capirete. Le mie domande, alla luce della mia storia sono queste e spero di avere maggiori chiarimenti, voglio solo capire se abbiamo sbagliato la cura o se c'è qualcosa di più grave.
E’ possibile guarire dalla prostatite e concepire in modo naturale o quantomeno concepire?
Vi ringrazio in anticipo, vi ringrazio di cuore
Mio marito dovrà soffrire per tutta la vita di questi Disturbi?
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Gent.ma utente
Dal suo racconto mancano alcuni taselli importanti come ad esmpio se sono stati condotti esami per una valutazione della presenza di germi, come una spermiocultura, un tampone uretrale e relativo antibiogramma.
Il varicocele nell'uomo po' determinare infertiilita' e proprio per tale motivo, soprattutto i un soggetto giovane, per capire quanto esso possa influire sul grado di fertilita' e' necessario procedere con un esame del liquido seminale e con alcuni dosaggi ormonali. Si consulti anche con il suo medico di base e se necessario ci faccia saper.
Cordialita'
Dal suo racconto mancano alcuni taselli importanti come ad esmpio se sono stati condotti esami per una valutazione della presenza di germi, come una spermiocultura, un tampone uretrale e relativo antibiogramma.
Il varicocele nell'uomo po' determinare infertiilita' e proprio per tale motivo, soprattutto i un soggetto giovane, per capire quanto esso possa influire sul grado di fertilita' e' necessario procedere con un esame del liquido seminale e con alcuni dosaggi ormonali. Si consulti anche con il suo medico di base e se necessario ci faccia saper.
Cordialita'
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#2]
Ex utente
Gentile dottore gli esami dei quali lei parla ci sono stati consigliati dall'urologo al termine della cura quindi sapremo qualcosa in più nelle prossime settimane. Quand parla di infertilitá intende temporanea? Dopo la guarigione potremo avere il nostro bambino? Lei crede che questa cura sia stata data un po'alla cieca? La ringrazio moltissimo qualora rispondesse ai miei dubbi. Siamo davvero preoccupati.
[#4]
Ex utente
Gentile dottore gli esami dei quali lei parla ci sono stati consigliati dall'urologo al termine della cura quindi sapremo qualcosa in più nelle prossime settimane. Quand parla di infertilitá intende temporanea? Dopo la guarigione potremo avere il nostro bambino? Lei crede che questa cura sia stata data un po'alla cieca? La ringrazio moltissimo qualora rispondesse ai miei dubbi. Siamo davvero preoccupati.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4k visite dal 21/08/2012.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.