Difficoltà erettive
Gent.mi Dottori,
sono un uomo di 51 anni.
In seguito ad alcuni episodi dolorosi(fitte zona anale e dolore che si irradiava verso i
glutei)apparentemente scollegati dall'attività sessuale del periodo,un anno e mezzo fa ho effettuato visita urologica con diagnosi di prostata ingrossata.Ho seguito la cura
prescrittami assumendo antibiotici in maniera ciclica per circa 3 mesi e 1/2 come da
indicazione medica.Nei mesi a seguire, le problematiche sembravano essersi risolte;da qualche tempo però accuso nuovamente una serie di sintomi che mi fanno sospettare un riacutizzarsi dell'infiammazione prostatica.
Premesso che ho intenzione di effettuare al più presto visita andrologica,Vi espongo la sintomatologia per avere un Vs gentile consulto che mi sia di sollievo(data una certa preoccupazione!).
Va specificato che da un anno a questa parte la mia vita ha subito un radicale stravolgimento che molto probabilmente ha influito, psicologicamente, anche a livello fisico. Mi sono innamorato di una donna più giovane di me di 19 anni, con la quale ho intrapreso un rapporto d'amore ma che è caratterizzato da una serie di problematiche causate da mie grandi paure, insicurezze, forti conflitti interiori.
Dal punto di vista prettamente sessuale,avverto da qualche tempo: diminuzione della
libido(nonostante lei mi attragga molto sia fisicamente che mentalmente), difficoltà nella tenuta dell'erezione (che si verifica normalmente e frequentemente, ma quasi mai in maniera totale e vigorosa come fino a qualche tempo fa), sensazione di poca sensibilità del pene / intorpidimento che sembra aumentare col passare del tempo durante l'atto sessuale; saltuario indolenzimento dei testicoli a prescindere dalle eiaculazioni; il liquido spermatico è a volte molto denso (tanto da causarmi, in fase eiaculatoria,una sorta di fastidio doloroso dovuto alla difficoltà nella fuoriuscita del medesimo).
A livello urologico, specialmente la mattina, avverto nettamente una minor potenza del flusso della minzione ma nella visita urologica sopra citata, il risultato della uroflussometria fu perfetto.
Sottolineo che non ho necessità di minzioni notturne e che l' esame del PSA effettuato più volte ha dato esito negativo, con valori nella norma.
Sono ben conscio della difficoltà di una eventuale diagnosi dovuta anche alla concomitanza di numerosi e svariati fattori, ma mi preme sopratutto definire se le problematiche siano maggiormente di tipo psicologico (ansia da prestazione,differenza d'età,ecc) o se alcuni tratti sintomatologici potrebbero ricondurre a patologie di tipo specifico (prostatite), anche perchè
l'aspetto sessuale mi preoccupa molto e sta diventando quasi una vera ossessione!
Vi ringrazio infinitamente per la gentilezza e resto in attesa di Vs riscontro.
Saluti
sono un uomo di 51 anni.
In seguito ad alcuni episodi dolorosi(fitte zona anale e dolore che si irradiava verso i
glutei)apparentemente scollegati dall'attività sessuale del periodo,un anno e mezzo fa ho effettuato visita urologica con diagnosi di prostata ingrossata.Ho seguito la cura
prescrittami assumendo antibiotici in maniera ciclica per circa 3 mesi e 1/2 come da
indicazione medica.Nei mesi a seguire, le problematiche sembravano essersi risolte;da qualche tempo però accuso nuovamente una serie di sintomi che mi fanno sospettare un riacutizzarsi dell'infiammazione prostatica.
Premesso che ho intenzione di effettuare al più presto visita andrologica,Vi espongo la sintomatologia per avere un Vs gentile consulto che mi sia di sollievo(data una certa preoccupazione!).
Va specificato che da un anno a questa parte la mia vita ha subito un radicale stravolgimento che molto probabilmente ha influito, psicologicamente, anche a livello fisico. Mi sono innamorato di una donna più giovane di me di 19 anni, con la quale ho intrapreso un rapporto d'amore ma che è caratterizzato da una serie di problematiche causate da mie grandi paure, insicurezze, forti conflitti interiori.
Dal punto di vista prettamente sessuale,avverto da qualche tempo: diminuzione della
libido(nonostante lei mi attragga molto sia fisicamente che mentalmente), difficoltà nella tenuta dell'erezione (che si verifica normalmente e frequentemente, ma quasi mai in maniera totale e vigorosa come fino a qualche tempo fa), sensazione di poca sensibilità del pene / intorpidimento che sembra aumentare col passare del tempo durante l'atto sessuale; saltuario indolenzimento dei testicoli a prescindere dalle eiaculazioni; il liquido spermatico è a volte molto denso (tanto da causarmi, in fase eiaculatoria,una sorta di fastidio doloroso dovuto alla difficoltà nella fuoriuscita del medesimo).
A livello urologico, specialmente la mattina, avverto nettamente una minor potenza del flusso della minzione ma nella visita urologica sopra citata, il risultato della uroflussometria fu perfetto.
Sottolineo che non ho necessità di minzioni notturne e che l' esame del PSA effettuato più volte ha dato esito negativo, con valori nella norma.
Sono ben conscio della difficoltà di una eventuale diagnosi dovuta anche alla concomitanza di numerosi e svariati fattori, ma mi preme sopratutto definire se le problematiche siano maggiormente di tipo psicologico (ansia da prestazione,differenza d'età,ecc) o se alcuni tratti sintomatologici potrebbero ricondurre a patologie di tipo specifico (prostatite), anche perchè
l'aspetto sessuale mi preoccupa molto e sta diventando quasi una vera ossessione!
Vi ringrazio infinitamente per la gentilezza e resto in attesa di Vs riscontro.
Saluti
[#1]
Caro signore,
capsco il sio sfogo, ma il deficit erttivo riconosce cause4 psicvogene (edf in lei possono giocare), circolatorie, ormonali, neurologiche o prostaiche. Spesso qiueste cause si sovrappongono e pertanto la causa non è univoca. Pertanto, con un occhio aperto sulla psicologia, si valuti anchye il corpo, che per dirla tutta, magari li prota benissiomo, ma giovincello non lo è.
capsco il sio sfogo, ma il deficit erttivo riconosce cause4 psicvogene (edf in lei possono giocare), circolatorie, ormonali, neurologiche o prostaiche. Spesso qiueste cause si sovrappongono e pertanto la causa non è univoca. Pertanto, con un occhio aperto sulla psicologia, si valuti anchye il corpo, che per dirla tutta, magari li prota benissiomo, ma giovincello non lo è.
[#2]
Utente
Gent.mo Dottore,
La ringrazio molto per la celere risposta.
In effetti ero ben consapevole che la molteplicità dei fattori e delle cause corrispondesse ad una eterogeneità nella diagnosi...
Potrei iniziare a scongiurare problematiche legate alla prostata (dato il non essere "giovincello"...anche se lo sembro!) tramite esami specifici...
In seguito, in merito alle probabili cause psicogene....le valuterò...con fatica...
Grazie, buona giornata e buon Ferragosto.
La ringrazio molto per la celere risposta.
In effetti ero ben consapevole che la molteplicità dei fattori e delle cause corrispondesse ad una eterogeneità nella diagnosi...
Potrei iniziare a scongiurare problematiche legate alla prostata (dato il non essere "giovincello"...anche se lo sembro!) tramite esami specifici...
In seguito, in merito alle probabili cause psicogene....le valuterò...con fatica...
Grazie, buona giornata e buon Ferragosto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.3k visite dal 15/08/2012.
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