Formicolio uretra e dolore testicoli
Salve sono un ragazzo di 28 anni.
Nel settembre 2011 ho avuto un rapporto non protetto con una ragazza che si rivelò positiva alla candida e clamidia.
Dopo un paio di settimane riscontrai delle perdite e dei formicoli.
Feci i test e furono negativi. Ma nonostante ciò i miei sintomi continuarono.
Iniziai i cicli di diflucan, ciproxin ed anche di ribotrex.
Ma purtroppo con nessun esito.
Da Febbraio mi sono dovuto spostare per motivi di studio all'estero. Qui dopo un mese iniziai ad avere un formicolio perenne e costante all'uretra ed un urologo locale mi fece fare cicli con due farmici: 7 capsule(1gr) di "Duomox" (principio attivo: Amoxicillinum) e dopo non avendo ottenuto risultati il "Xyvelamil" principio attivo: Levofloxacinum ( 1 capsula da 500mg al dì per 15 gg). Prima di questi cicli rifeci i test per la candida e clamidia ma anche questa volta essi furono negativi.
Adesso ai soliti sintomi si è aggiunto anche un dolore/fitte ai testicoli (quando li tocco dal basso fanno sempre male ed ogni tanto delle fitte anche senza toccarli).
Dopo quasi un anno di cure, senza soluzione , sinceramente mi sto davvero preoccupando, anche per le conseguenze che potrebbero esserci per aver protratto questa infezione di non so quale precisa natura per così tanto tempo.
Sopratutto perchè quando li ho eseguiti sia qui che in Italia, le perdite non erano tante. Infatti avrei una domanda: l'esito del test è legato alla quantità di perdite che si hanno nel periodo del test?
Ho fatto anche tramite ispezione anale il controllo alla prostata ed il medico mi ha riferito che va bene.
Gentilemnte potete darmi qualche consiglio?
Cordiali saluti.
Nel settembre 2011 ho avuto un rapporto non protetto con una ragazza che si rivelò positiva alla candida e clamidia.
Dopo un paio di settimane riscontrai delle perdite e dei formicoli.
Feci i test e furono negativi. Ma nonostante ciò i miei sintomi continuarono.
Iniziai i cicli di diflucan, ciproxin ed anche di ribotrex.
Ma purtroppo con nessun esito.
Da Febbraio mi sono dovuto spostare per motivi di studio all'estero. Qui dopo un mese iniziai ad avere un formicolio perenne e costante all'uretra ed un urologo locale mi fece fare cicli con due farmici: 7 capsule(1gr) di "Duomox" (principio attivo: Amoxicillinum) e dopo non avendo ottenuto risultati il "Xyvelamil" principio attivo: Levofloxacinum ( 1 capsula da 500mg al dì per 15 gg). Prima di questi cicli rifeci i test per la candida e clamidia ma anche questa volta essi furono negativi.
Adesso ai soliti sintomi si è aggiunto anche un dolore/fitte ai testicoli (quando li tocco dal basso fanno sempre male ed ogni tanto delle fitte anche senza toccarli).
Dopo quasi un anno di cure, senza soluzione , sinceramente mi sto davvero preoccupando, anche per le conseguenze che potrebbero esserci per aver protratto questa infezione di non so quale precisa natura per così tanto tempo.
Sopratutto perchè quando li ho eseguiti sia qui che in Italia, le perdite non erano tante. Infatti avrei una domanda: l'esito del test è legato alla quantità di perdite che si hanno nel periodo del test?
Ho fatto anche tramite ispezione anale il controllo alla prostata ed il medico mi ha riferito che va bene.
Gentilemnte potete darmi qualche consiglio?
Cordiali saluti.
[#1]
Gent.le utente,
La sintomatologia è propria dei quadri infiammatori prostatici che forse non erano dimostrabili con visita qualche tempo fa.
Riesegua una visita urologica/andrologica e intanto eviti cibi piccanti, birra e troppi caffè, beva più acqua .
Cordialmente
La sintomatologia è propria dei quadri infiammatori prostatici che forse non erano dimostrabili con visita qualche tempo fa.
Riesegua una visita urologica/andrologica e intanto eviti cibi piccanti, birra e troppi caffè, beva più acqua .
Cordialmente
Dott.Roberto Mallus
[#3]
Col passare degli anni e con i fastidi sempre presenti può portare a forme di impotenza su base psicogena
.Alla diagnosi si arriva con con:
anamnesi
Palpazione della prostata con rilevazione della sua consistenza e dolorabilità
ecografia prostatica transrettale
.Alla diagnosi si arriva con con:
anamnesi
Palpazione della prostata con rilevazione della sua consistenza e dolorabilità
ecografia prostatica transrettale
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.1k visite dal 28/07/2012.
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