Difficoltà erezione e calo del desiderio
Salve.
Sono Roberto e ho 20 anni. Circa 7 mesi sono stato operato di un carcinoma al testicolo con conseguenti 3 cicli di chemio PEB. Premetto che ho sempre avuto la caratteristica di non aver MAI avuto periodo refrattario! I miei precedenti rapporti sessuali, anche appena terminate le chemioterapie erano più che soddisfacenti considerata questa mia caratteristica e la capacità di tenere l'erezione anche per due-tre ore o più senza interruzioni. Da circa un mese o poco più però, ho notato una certa difficoltà nel mantenere un'erezione consistente. Le mie erezioni precedenti avevano quasi dell'incredibile. Adesso non riesco a mantenere uno stato di tonicità tale da permettere, alcune volte, il rapporto. Le prime volte che ho notato questa difficoltà sono state durante la masturbazione. Di recente ho incontrato una partner, una ragazza della mia stessa età, con la quale ho avuto la prova tangibile del problema che, preoccupandomi seriamente, mi ha indotto un certo stato d'ansia che ha generato più volte vere e proprie defaiances. Quello che maggiormente mi preoccupa è però l'incapacità di tenere l'erezione anche durante la masturbazione, a volte vi è l'incapacità anche di raggiungerne una soddisfacente come già detto! I nostri primi incontri sono stati anche soddisfacenti, dopo un iniziale, difficoltoso, avvio. Adesso sto avendo problemi più frequenti. Lo stato d'ansia credo sia stato indotto dal fatto che prima, raggiunta l'erezione, avevo il tempo di alzarmi, prendere il preservativo, indossarlo e così via per poi riprendere la situazione, adesso questo tempo a disposizione non ce l'ho; il rapporto deve essere immediato e comunque non avverto quel vigore nell'erezione che avevo prima. La mia vita sessuale non è affatto soddisfacente così. Nei controlli ematici dovuti all'operazione ho qualche dato forse rilevante?! Vi chiedo suggerimenti: (di seguito gli unici dati fuori norma) Sideremia 49 (valori compresi tra 59 e 158) e Prolattina 17,9 (valori compresi tra 4,04 e 15,2). In più (non credo si tratti di un'impressione), nelle settimane di masturbazione in cui ho riscontrato questo problema non avvertivo affatto il bisogno di riprovare a masturbarmi, come se non avessi desiderio, quando poi, precedentemente a questo, la voglia di raggiungere l'orgasmo con la partner o in autonomia era sempre stata elevatissima! Adesso, riesco tranquillamente a garantire il piacere alla mia partner, accontentandomi di non raggiungere il mio! Questa cosa mi disturba e non poco. Attendo vostre pronte risposte e chiedo scusa per l'eccessivo testo.
Sono Roberto e ho 20 anni. Circa 7 mesi sono stato operato di un carcinoma al testicolo con conseguenti 3 cicli di chemio PEB. Premetto che ho sempre avuto la caratteristica di non aver MAI avuto periodo refrattario! I miei precedenti rapporti sessuali, anche appena terminate le chemioterapie erano più che soddisfacenti considerata questa mia caratteristica e la capacità di tenere l'erezione anche per due-tre ore o più senza interruzioni. Da circa un mese o poco più però, ho notato una certa difficoltà nel mantenere un'erezione consistente. Le mie erezioni precedenti avevano quasi dell'incredibile. Adesso non riesco a mantenere uno stato di tonicità tale da permettere, alcune volte, il rapporto. Le prime volte che ho notato questa difficoltà sono state durante la masturbazione. Di recente ho incontrato una partner, una ragazza della mia stessa età, con la quale ho avuto la prova tangibile del problema che, preoccupandomi seriamente, mi ha indotto un certo stato d'ansia che ha generato più volte vere e proprie defaiances. Quello che maggiormente mi preoccupa è però l'incapacità di tenere l'erezione anche durante la masturbazione, a volte vi è l'incapacità anche di raggiungerne una soddisfacente come già detto! I nostri primi incontri sono stati anche soddisfacenti, dopo un iniziale, difficoltoso, avvio. Adesso sto avendo problemi più frequenti. Lo stato d'ansia credo sia stato indotto dal fatto che prima, raggiunta l'erezione, avevo il tempo di alzarmi, prendere il preservativo, indossarlo e così via per poi riprendere la situazione, adesso questo tempo a disposizione non ce l'ho; il rapporto deve essere immediato e comunque non avverto quel vigore nell'erezione che avevo prima. La mia vita sessuale non è affatto soddisfacente così. Nei controlli ematici dovuti all'operazione ho qualche dato forse rilevante?! Vi chiedo suggerimenti: (di seguito gli unici dati fuori norma) Sideremia 49 (valori compresi tra 59 e 158) e Prolattina 17,9 (valori compresi tra 4,04 e 15,2). In più (non credo si tratti di un'impressione), nelle settimane di masturbazione in cui ho riscontrato questo problema non avvertivo affatto il bisogno di riprovare a masturbarmi, come se non avessi desiderio, quando poi, precedentemente a questo, la voglia di raggiungere l'orgasmo con la partner o in autonomia era sempre stata elevatissima! Adesso, riesco tranquillamente a garantire il piacere alla mia partner, accontentandomi di non raggiungere il mio! Questa cosa mi disturba e non poco. Attendo vostre pronte risposte e chiedo scusa per l'eccessivo testo.
Gent.mo utente
il suo quadro clinico andrebbe valutato da uno specialista che valutata la situazione valuterà quali esami sono importanti per fare una diagnosi. Tuttavia l'orchiectomia, la chemioterapia e la sua sintomatologia indicano già di valutare l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi nella sua interezza con esame completo che include LH, FSH, E2, PRL, Testosterone tot., accomapagnati dai valori del TSH.
Un cordiale saluto
il suo quadro clinico andrebbe valutato da uno specialista che valutata la situazione valuterà quali esami sono importanti per fare una diagnosi. Tuttavia l'orchiectomia, la chemioterapia e la sua sintomatologia indicano già di valutare l'asse ipotalamo-ipofisi-gonadi nella sua interezza con esame completo che include LH, FSH, E2, PRL, Testosterone tot., accomapagnati dai valori del TSH.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

Ex utente
Considerato che sono un ragazzo ventenne, studente, non avente reddito mi vedo (ahimè) costretto a parlarne con uno dei miei genitori, mio padre. Ma quel che mi preme sapere è: possibile che qualunque difficoltà organica possa essere insorta DOPO un periodo post-chemioterapie e post-operazione che conservava la stessa efficienza di sempre?! Mi spiego meglio. Dal giorno successivo all'operazione fino ai giorni da cui ero libero dalle chemio riuscivo ad avere i soliti rapporti duraturi di sempre, il cambiamento è stato improvviso! Nel caso dovessero esserci disturbi ormonali, a questo punto mi chiedo, sarebbero risolvibili?!
Gent.le utente
niente allarmismi i suoi sintomi consigliano alcuni esami preventivi che comunque andrebbero effettuati indipendentemente, ma comunque sempre dopo le terapie da lei effettuate.
Cordiali saluti
niente allarmismi i suoi sintomi consigliano alcuni esami preventivi che comunque andrebbero effettuati indipendentemente, ma comunque sempre dopo le terapie da lei effettuate.
Cordiali saluti

Ex utente
La ringrazio moltissimo!
Darò notizie in merito!
Cordiali saluti a lei
Darò notizie in merito!
Cordiali saluti a lei

Ex utente
Gentili dottori ho effettuato le analisi consigliate dal dr. Carlo Maretti e i risultati sono i seguenti:
TSH 1,77 valori compresi tra - 0,27 e 4,00
17-beta-estradiolo 23 - 8 e 43
orm. luteinizzante LH 18,1 - 0,8 e 6,1
orm. follicolo stimol. FSH 24,4 - Adulti: 1,5 e 12,4
Prolattina 13,2 - Uomini: 4,04 e 15,2
Testosterone 5,75 - 2,8 e 8,0
Possibili chiarimenti al riguardo?! Non pretendo una diagnosi, so solo prendendo tempo perché gradirei parlarne in ultima analisi con un genitore!
Grazie!
TSH 1,77 valori compresi tra - 0,27 e 4,00
17-beta-estradiolo 23 - 8 e 43
orm. luteinizzante LH 18,1 - 0,8 e 6,1
orm. follicolo stimol. FSH 24,4 - Adulti: 1,5 e 12,4
Prolattina 13,2 - Uomini: 4,04 e 15,2
Testosterone 5,75 - 2,8 e 8,0
Possibili chiarimenti al riguardo?! Non pretendo una diagnosi, so solo prendendo tempo perché gradirei parlarne in ultima analisi con un genitore!
Grazie!
Gent.mo utente
Il mio sospetto si e' rilevato corretto, le gonadotropine sono elevate e questo puo' aver innescato la sua sintomatologia, quindi la situazione va monitorata da uno specialista e ne parli con tutta tranquillita' con i suoi genitori.
Un cordiale saluto
Il mio sospetto si e' rilevato corretto, le gonadotropine sono elevate e questo puo' aver innescato la sua sintomatologia, quindi la situazione va monitorata da uno specialista e ne parli con tutta tranquillita' con i suoi genitori.
Un cordiale saluto

Ex utente
Forza e coraggio insomma!
Lei è stato gentilissimo Dott., la ringrazio moltissimo!
Lei è stato gentilissimo Dott., la ringrazio moltissimo!
Prego e se servisse siamo a disposizione come sempre.

Ex utente
Gentili dottori,
ho eseguito una visita andrologica da un noto andrologo napoletano che ha evidenziato (in seguito a iniezione a basse dosi di prostaglandina) un eccellente flusso arterioso ma una scadente qualità della chiusura di piccole valvole venose. Per non copiare l'intero referto dell'eco, le parole del medico sono state le seguenti: il sangue arriva una meraviglia ma con la stessa facilità vi esce dunque questo causa quella sensazione di difficoltà nel mantenere l'erezione.
La terapia che mi ha consigliato è Cialis 5 mg per due mesi da prendere ogni giorno più Cialis 5 mg da prendere per altri due mesi a giorni alterni. Crede che tra i molteplici fattori che potrebbero aver causato questo problema, lo stress psicofisico dovuto al periodo e la "frettolosa" ripresa dell'intensa attività fisica post-chemio siano quelli preponderanti. Mi ha assicurato che in più del 90% dei casi questa "cura" trasforma questo circolo vizioso in virtuoso, fuggendo così dall'ansia e dando tempo al mio organismo di recuperare senza soffrire dal punto di vista sessuale.
ho eseguito una visita andrologica da un noto andrologo napoletano che ha evidenziato (in seguito a iniezione a basse dosi di prostaglandina) un eccellente flusso arterioso ma una scadente qualità della chiusura di piccole valvole venose. Per non copiare l'intero referto dell'eco, le parole del medico sono state le seguenti: il sangue arriva una meraviglia ma con la stessa facilità vi esce dunque questo causa quella sensazione di difficoltà nel mantenere l'erezione.
La terapia che mi ha consigliato è Cialis 5 mg per due mesi da prendere ogni giorno più Cialis 5 mg da prendere per altri due mesi a giorni alterni. Crede che tra i molteplici fattori che potrebbero aver causato questo problema, lo stress psicofisico dovuto al periodo e la "frettolosa" ripresa dell'intensa attività fisica post-chemio siano quelli preponderanti. Mi ha assicurato che in più del 90% dei casi questa "cura" trasforma questo circolo vizioso in virtuoso, fuggendo così dall'ansia e dando tempo al mio organismo di recuperare senza soffrire dal punto di vista sessuale.
Gent.mo utente
la terapia consigliata dal "noto andrologo" si scontra con la sua stessa diagnosi e quindi è priva di senso, mentre mi domando cosa aspetta a far valutare la sua situazione ormonale.
Un cordiale saluto
la terapia consigliata dal "noto andrologo" si scontra con la sua stessa diagnosi e quindi è priva di senso, mentre mi domando cosa aspetta a far valutare la sua situazione ormonale.
Un cordiale saluto
Gentile lettore,
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Maretti, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .
Un cordiale saluto.
oltre alle corrette indicazioni ricevute dal collega Maretti, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

Ex utente
Dr. Beretta ringrazio anche lei, ho letto con attenzione gli articoli!
Mentre chiedo al dr. Maretti un ulteriore chiarimento sul "far valutare la sua situazione ormonale".
Materialmente, gli esami da eseguire quali sarebbero?
Mentre chiedo al dr. Maretti un ulteriore chiarimento sul "far valutare la sua situazione ormonale".
Materialmente, gli esami da eseguire quali sarebbero?
le gonadotropine alte meriterebbero un approfondimento diagnostico attraverso un test del GnRh, quindi vada da un bravo specialista andrologo com valide competenze endocrinologiche.
Cordialità
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 3.4k visite dal 19/07/2012.
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