Dolore alla base del pene
Buongiorno, scrivo perché da qualche giorno accuso un dolore alla base del pene.
E' localizzato nella parte inferiore sinistra, nei pressi dell'"attaccatura" tra pene e scroto. Non sempre sento dolore, a volte più che altro una sensazione di calore o lieve bruciore. Se invece ho un rapporto sessuale o mi masturbo il dolore aumenta per poi scomparire a erezione raggiunta, lasciando magari un lieve indolenzimento per poi ripresentarsi a erezione terminata.
Ho notato che in corrispondenza del dolore, se stendo la pelle, affiora un tratto di vena di pochi centimetri e di colore violaceo. Non escludo che ciò possa essere dovuto a un piccolo trauma subito in questi giorni durante un rapporto sessuale, a cui il pene è stato sottoposto a causa di un movimento poco calibrato.
La cosa che mi preoccupa è che il dolore/indolenzimento si è esteso al resto del pene: per esempio quando scopro il glande sento che la pelle soffre leggermente e pure tutto il tronco risente di questo "affaticamento".
Devo fare una piccola precisazione: in questi giorni caldissimi ho cominciato a sentire una specie di formicolio sul collo del piede, che si è in seguito esteso al piede stesso, al polpaccio, per risalire lungo le natiche e il perineo, affliggendo anche lo scroto e una parte del pene. Sono un tipo abbastanza ansioso, e ho pensato potesse trattarsi di una somatizzazione, però la concomitanza di questi dolori mi ha dato da pensare.
Vi scrivo perché sono un lavoratore fuori sede e non ho il medico di base nella città dove vivo.
Il dolore al pene potrebbe essere dovuto quindi a quell'evento traumatico? Come dovrei trattare una vena arrossata? So che è necessaria la visita di uno specialista, ma purtroppo al momento non sono nelle condizioni economiche di poterne affrontare una. Vorrei sapere se in seguito a un piccolo trauma posso stare tranquillo e aspettare che passi da solo.
Grazie per l'attenzione.
E' localizzato nella parte inferiore sinistra, nei pressi dell'"attaccatura" tra pene e scroto. Non sempre sento dolore, a volte più che altro una sensazione di calore o lieve bruciore. Se invece ho un rapporto sessuale o mi masturbo il dolore aumenta per poi scomparire a erezione raggiunta, lasciando magari un lieve indolenzimento per poi ripresentarsi a erezione terminata.
Ho notato che in corrispondenza del dolore, se stendo la pelle, affiora un tratto di vena di pochi centimetri e di colore violaceo. Non escludo che ciò possa essere dovuto a un piccolo trauma subito in questi giorni durante un rapporto sessuale, a cui il pene è stato sottoposto a causa di un movimento poco calibrato.
La cosa che mi preoccupa è che il dolore/indolenzimento si è esteso al resto del pene: per esempio quando scopro il glande sento che la pelle soffre leggermente e pure tutto il tronco risente di questo "affaticamento".
Devo fare una piccola precisazione: in questi giorni caldissimi ho cominciato a sentire una specie di formicolio sul collo del piede, che si è in seguito esteso al piede stesso, al polpaccio, per risalire lungo le natiche e il perineo, affliggendo anche lo scroto e una parte del pene. Sono un tipo abbastanza ansioso, e ho pensato potesse trattarsi di una somatizzazione, però la concomitanza di questi dolori mi ha dato da pensare.
Vi scrivo perché sono un lavoratore fuori sede e non ho il medico di base nella città dove vivo.
Il dolore al pene potrebbe essere dovuto quindi a quell'evento traumatico? Come dovrei trattare una vena arrossata? So che è necessaria la visita di uno specialista, ma purtroppo al momento non sono nelle condizioni economiche di poterne affrontare una. Vorrei sapere se in seguito a un piccolo trauma posso stare tranquillo e aspettare che passi da solo.
Grazie per l'attenzione.
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gent.mo utente
I traumatismi nell`area genitale non vanno mai sottovalutati e metritano un approfondimento diagnostico che da questa postazione e' impossibile dare. Il consiglio e' di avvicinarsi ad uno specialista che valutata la situazione con l'obbiettivita' stabilira' se e' necessario fare una ecografia dinamica peniena per escudere qualsiasi coinvolgimento dei corpi cavernosi penieni.
Un cordiale saluto
I traumatismi nell`area genitale non vanno mai sottovalutati e metritano un approfondimento diagnostico che da questa postazione e' impossibile dare. Il consiglio e' di avvicinarsi ad uno specialista che valutata la situazione con l'obbiettivita' stabilira' se e' necessario fare una ecografia dinamica peniena per escudere qualsiasi coinvolgimento dei corpi cavernosi penieni.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 15/07/2012.
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