Una piccola placca fibrotica del diametro
Salve Dottori, mi è stata diagnosticata una sindrome da IPP, con una piccola placca fibrotica del diametro di 1cm circa. I sintomi risalgono a 3/4 mesi fà, quando, durante le erezioni mi sono accorto di un dolore nella parte finale dell'asta del pene, sotto il glande, zona sinistra, dolore che ora è molto lieve.
Per quanto riguarda l'incurvatura, devo dire che ho sempre avuto il pene un pò curvo verso il basso e verso sinistra, ma ora non saprei dire, se abbia avuto un'accentuamento della stessa, dall'esordio dei sintomi ad oggi.
Per quanto riguarda i rapporti, sono normali, forse ultimamente una difficoltà a mantenere l'erezione, secondo l'andrologo dovuta ad una certa ansia o dolore in sede.
La settimana scorsa mi sono rivolto al medico curante che mi ha consigliato uno specialista, a suo parere molto bravo, dal quale mi sono recato e che, con una visita, senza ecografia, mi ha dato il responso di cui sopra.
Mi ha dato la seguente terapia e mi ha detto, testuali parole, di incrociare le dita:
-Ammino benzoato di Potassio (Potaba) 12g. al dì
-Vitamina E (Rigentex 400) 2 volte al dì
Fra tre mesi visita di controllo, con eventuale ecografia peniena.
Premettendo che mi sono letto tutto, o quasi, quello che c'era da leggere su internet e su quest'ottimo sito, le mie domande sono le seguenti:
1. Data la mia giovane età, vorrei sapere se la malattia in questione può dare in futuro problemi di feritilità.
2. Vorrei sapere cosa ne pensate della cura prescrittami e se ritenete che io debba consultare un altro andrologo.
3. Il Potaba fà male allo stomaco, e, dato che io soffro un pò di reflusso e meteorismo, vorrei sapere se questo medicinale può portare a danni permanenti, oppure al termine della cura tutto torna a posto.
4. Vorrei avere qualche percentuale, ovviamente da non prendere come legge, in quanto so che la malattia ha un'evoluzione a sè stante, riguardo i casi di guarigione completa e riguardo il processo invalidante della malattia. Cioè quanti, sul totale guariscono, quanti si stabilizzano e quindi praticano una vita sessuale soddisfacente e quanti evolvono in senso negativo grave.
5. Quale può essere la curvatura massima in gradi che può verificarsi.
Grazie.
Per quanto riguarda l'incurvatura, devo dire che ho sempre avuto il pene un pò curvo verso il basso e verso sinistra, ma ora non saprei dire, se abbia avuto un'accentuamento della stessa, dall'esordio dei sintomi ad oggi.
Per quanto riguarda i rapporti, sono normali, forse ultimamente una difficoltà a mantenere l'erezione, secondo l'andrologo dovuta ad una certa ansia o dolore in sede.
La settimana scorsa mi sono rivolto al medico curante che mi ha consigliato uno specialista, a suo parere molto bravo, dal quale mi sono recato e che, con una visita, senza ecografia, mi ha dato il responso di cui sopra.
Mi ha dato la seguente terapia e mi ha detto, testuali parole, di incrociare le dita:
-Ammino benzoato di Potassio (Potaba) 12g. al dì
-Vitamina E (Rigentex 400) 2 volte al dì
Fra tre mesi visita di controllo, con eventuale ecografia peniena.
Premettendo che mi sono letto tutto, o quasi, quello che c'era da leggere su internet e su quest'ottimo sito, le mie domande sono le seguenti:
1. Data la mia giovane età, vorrei sapere se la malattia in questione può dare in futuro problemi di feritilità.
2. Vorrei sapere cosa ne pensate della cura prescrittami e se ritenete che io debba consultare un altro andrologo.
3. Il Potaba fà male allo stomaco, e, dato che io soffro un pò di reflusso e meteorismo, vorrei sapere se questo medicinale può portare a danni permanenti, oppure al termine della cura tutto torna a posto.
4. Vorrei avere qualche percentuale, ovviamente da non prendere come legge, in quanto so che la malattia ha un'evoluzione a sè stante, riguardo i casi di guarigione completa e riguardo il processo invalidante della malattia. Cioè quanti, sul totale guariscono, quanti si stabilizzano e quindi praticano una vita sessuale soddisfacente e quanti evolvono in senso negativo grave.
5. Quale può essere la curvatura massima in gradi che può verificarsi.
Grazie.
[#1]
Gent.mo utente
faccio un copia e incolla per rispondere alle sue domande in modo sintetico.
1. Data la mia giovane età, .......... NO non le potrà dare problemi di fertilità
2. Vorrei sapere cosa ne pensate della cura prescrittami ........ Ogni specialista propone una terapia che varia in funzione della sua esperienza e dei dati della letteratura ed in queta patologia la letteratura e strapiena di protocolli terapeutici.
3. Il Potaba fà male allo stomaco, e, dato che io soffro un pò di reflusso ....In effetti non sarebbe opportuno assumerlo.
4. Vorrei avere qualche percentuale ... Dipende dalla tempestività di intervento terapeutico e dal tipo di terapia e dalla risposta del soggetto
5. Quale può essere.... Dipende dall'evoluzione della malattia.
Un cordiale saluto
faccio un copia e incolla per rispondere alle sue domande in modo sintetico.
1. Data la mia giovane età, .......... NO non le potrà dare problemi di fertilità
2. Vorrei sapere cosa ne pensate della cura prescrittami ........ Ogni specialista propone una terapia che varia in funzione della sua esperienza e dei dati della letteratura ed in queta patologia la letteratura e strapiena di protocolli terapeutici.
3. Il Potaba fà male allo stomaco, e, dato che io soffro un pò di reflusso ....In effetti non sarebbe opportuno assumerlo.
4. Vorrei avere qualche percentuale ... Dipende dalla tempestività di intervento terapeutico e dal tipo di terapia e dalla risposta del soggetto
5. Quale può essere.... Dipende dall'evoluzione della malattia.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#3]
Gent.le utente
l'IPP è una malattia a eziologia ignota ed imprevedibile e quindi non è possibile generalizzare, sicuramente i suoi vantaggi sono la giovane età quindi maggior probabilità di recupero, la diagnosi precoce ma in questo caso conta l'estensione e la morfologia della placca.
Cordiali saluti
l'IPP è una malattia a eziologia ignota ed imprevedibile e quindi non è possibile generalizzare, sicuramente i suoi vantaggi sono la giovane età quindi maggior probabilità di recupero, la diagnosi precoce ma in questo caso conta l'estensione e la morfologia della placca.
Cordiali saluti
[#4]
Utente
Grazie Dottore per le delucidazioni, ho trovato molto utile e preciso l'articolo sul suo sito web riguardo questa patologia e a proposito, scusi se faccio troppe domande, quando Lei afferma che l’esistenza di un’eventuale insufficienza erettile associata, influenzerà significativamente l’orientamento terapeutico, cosa intende? Le terapie sarebbero diverse? Ipoteticamente in che modo bisognerebbe integrare la mia terapia attuale? Chiedo in quanto per ora non mi sembra di aver riscontrato ciò, se non una lieve difficoltà a mantenere l'erezione che l'andrologo ha attribuito al dolore, ma che non ha verificato con nessuna ecografia. Grazie ancora.
[#5]
Prima bisogna procdere con ecografia dinamica sia per confermare la diagnosi che per quantificarla in termini morfologici e di ecogenicita`dei tessuti oltre naturalmente alla misurazione della placca, tuuti questi dati serviranno per confrontarsi dopo il ciclo terapeutico.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.4k visite dal 30/06/2012.
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