Leggera fimosi
Salve, ho 44 anni e vorrei finalmente risolvere quella che credi sia una situazione, diciamo così, borderline fra una vera fimosi e la normalita. In breve: fin dall'adolescenza posso scoprire il glande facilmente in flaccidità, mentre in piena erezione il prepuzio scorre facilmente oltre la corona ma si ferma lì, anche a causa del diametro leggermente maggiore che ho a metà asta, per cui tende sempre a risalire subito a meno che non lo tenga fermo con le mani, costringendomi quindi a rapporti sessuali con il glande praticamente sempre coperto, con conseguente riduzione della mia già non molto elevata sensibilità. La cosa non mi ha mai impedito rapporti sessuali regolari, né mi ha mai creato problemi di igiene (son sempre stato molto attento a lavarmi accuratamente), ma la vivo come una barriera che mi impedisce una piena soddisfazione nel sesso. Inoltre mi rende assai penoso l'uso del preservativo, che infatti evito il più possibile..
Presso un consultorio, mi è stata prescritta la circoncisione totale o parziale, a mio parere in modo un po' frettoloso dato che la visita è durata non più di 5 minuti totali. Mi chiedo se un caso al limite come il mio, evidente solo con l'erezione, possa essere valutato così rapidamente a pene flaccido... anche se onestamente non so se le erezioni farmaco-indotte siano mai usate per valutare casi di fimosi.
Nel frattempo ho provato alcuni esercizi di allargamento del prepuzio coadiuvati da crema Diprosone, a quanto pare con una certa riuscita: adesso infatti per la prima volta riesco a far scorrere il prepuzio completamente indietro sull'asta in piena erezione, anche se resta una fascia "in tensione" larga non più di 1 cm, circa a metà pene (tale fascia sembra al tatto iun po' meno elastica del resto del prepuzio). La pelle tende comunque a risalire, anche se più lentamente di prima, forse anche a causa di un frenulo leggermente corto, per cui credo che in un eventuale rapporto sessuale il glande rimarrebbe comunque coperto (anche se al momento non ho occasione di provare).
Alla luce di quanto da me esposto (spero con sufficiente precisione), ci potrebbero essere per me alternative alla semplice circoncisione? Tipo prepuzioplastica, ulteriori pratiche di elasticizzazione della pelle del prepuzio o altro? (ho comunque già deciso di rivolgermi anche ad un andrologo della mia città che mi è stato consigliato)
Preferirei evitare la circoncisione (a maggior ragione quella che prevede la totale asportazione del prepuzio) per salvaguardare la sensibilità... per me l'ideale sarebbe poter avere il glande coperto a pene flaccido, e scoperto in erezione; cercando su internet ho avuto la sensazione che da parte di alcuni andrologi la circoncisione sia prescritta con un po' troppa disinvoltura e sistematicità.. come se il prepuzio fosse un'appendice totalmente priva di qualsiasi funzione, anzi fondamentalmente qualcosa che può solo fare danni, fatto che mi lascia quantomeno perplesso.
Grazie
Presso un consultorio, mi è stata prescritta la circoncisione totale o parziale, a mio parere in modo un po' frettoloso dato che la visita è durata non più di 5 minuti totali. Mi chiedo se un caso al limite come il mio, evidente solo con l'erezione, possa essere valutato così rapidamente a pene flaccido... anche se onestamente non so se le erezioni farmaco-indotte siano mai usate per valutare casi di fimosi.
Nel frattempo ho provato alcuni esercizi di allargamento del prepuzio coadiuvati da crema Diprosone, a quanto pare con una certa riuscita: adesso infatti per la prima volta riesco a far scorrere il prepuzio completamente indietro sull'asta in piena erezione, anche se resta una fascia "in tensione" larga non più di 1 cm, circa a metà pene (tale fascia sembra al tatto iun po' meno elastica del resto del prepuzio). La pelle tende comunque a risalire, anche se più lentamente di prima, forse anche a causa di un frenulo leggermente corto, per cui credo che in un eventuale rapporto sessuale il glande rimarrebbe comunque coperto (anche se al momento non ho occasione di provare).
Alla luce di quanto da me esposto (spero con sufficiente precisione), ci potrebbero essere per me alternative alla semplice circoncisione? Tipo prepuzioplastica, ulteriori pratiche di elasticizzazione della pelle del prepuzio o altro? (ho comunque già deciso di rivolgermi anche ad un andrologo della mia città che mi è stato consigliato)
Preferirei evitare la circoncisione (a maggior ragione quella che prevede la totale asportazione del prepuzio) per salvaguardare la sensibilità... per me l'ideale sarebbe poter avere il glande coperto a pene flaccido, e scoperto in erezione; cercando su internet ho avuto la sensazione che da parte di alcuni andrologi la circoncisione sia prescritta con un po' troppa disinvoltura e sistematicità.. come se il prepuzio fosse un'appendice totalmente priva di qualsiasi funzione, anzi fondamentalmente qualcosa che può solo fare danni, fatto che mi lascia quantomeno perplesso.
Grazie
[#1]
Chirurgo generale, Chirurgo plastico, Chirurgo pediatrico, Chirurgo della mano
Gentile Utente,
la sua domanda è molto circostanziata, mi permetta di risponderle molto brevemente. Nel suo caso si può venire incontro alla sua richiesta, facendo un intervento plastico di circoncisione, ovvero una rimozione parziale del prepuzio. Il glande risulterà scoperto per un terzo, a riposo. Si scoprirà completamente con l’erezione. E’ una procedura che ho introdotto molti anni fa per fini estetici, per i pazienti che mi chiedevano che il glande non fosse completamente scoperto, a riposo, e per non avere la cicatrice visibile.
Cordiali saluti
la sua domanda è molto circostanziata, mi permetta di risponderle molto brevemente. Nel suo caso si può venire incontro alla sua richiesta, facendo un intervento plastico di circoncisione, ovvero una rimozione parziale del prepuzio. Il glande risulterà scoperto per un terzo, a riposo. Si scoprirà completamente con l’erezione. E’ una procedura che ho introdotto molti anni fa per fini estetici, per i pazienti che mi chiedevano che il glande non fosse completamente scoperto, a riposo, e per non avere la cicatrice visibile.
Cordiali saluti
[#2]
Gentile lettore,
non faccia da solo diagnosi e non imposti anche le relative terapie.
Queste situazioni anatomiche particolari e relativamente complesse vanno sempre verificate e discusse in diretta con il proprio andrologo e poi insieme si deve decidere quali "potrebbero essere per lei le alternative alla semplice circoncisione".
Senta ora il suo andrologo, se presente e poi ci aggiorni sulle decisioni eventualmente prese.
Cordiali saluti.
non faccia da solo diagnosi e non imposti anche le relative terapie.
Queste situazioni anatomiche particolari e relativamente complesse vanno sempre verificate e discusse in diretta con il proprio andrologo e poi insieme si deve decidere quali "potrebbero essere per lei le alternative alla semplice circoncisione".
Senta ora il suo andrologo, se presente e poi ci aggiorni sulle decisioni eventualmente prese.
Cordiali saluti.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#3]
Utente
Grazie innanzitutto delle risposte. Vorrei precisare che non era mia intenzione fare diagnosi e decidere terapie, ci tenevo solo ad essere preciso nel sottolineare che, vista la mia situazione, non mi sembra di riconoscermi nelle definizioni che ho letto di fimosi non serrata: infatti, posso scoprire il glande con facilità anche in erezione. Il problema è proprio la tendenza della pelle a risalire.
Aggiungrei che, se mi fossi fidato del primo parere senza farmi venire dubbi ed informarmi in merito, forse a quest'ora avrei già subito una circoncisione totale, cosa che vorrei evitare e che, nonostante non sia un medico, credo non sia necessaria nel mio caso. Infatti era mia intenzione più che altro chiedere quali sono genericamente le possibilità terapeutiche in questi casi, non certo decidere via computer la terapia migliroe per me!
Ovviamente mi farò visitare quanto prima da un altro andrologo (dopo quello del consultorio), vi farò sapere cosa mi dirà.
Cordiali saluti
Aggiungrei che, se mi fossi fidato del primo parere senza farmi venire dubbi ed informarmi in merito, forse a quest'ora avrei già subito una circoncisione totale, cosa che vorrei evitare e che, nonostante non sia un medico, credo non sia necessaria nel mio caso. Infatti era mia intenzione più che altro chiedere quali sono genericamente le possibilità terapeutiche in questi casi, non certo decidere via computer la terapia migliroe per me!
Ovviamente mi farò visitare quanto prima da un altro andrologo (dopo quello del consultorio), vi farò sapere cosa mi dirà.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Sono stato visitato da un altro andrologo, quello che avevo prenotato ad inizio mese.
La parcella è stata salata, ma devo dire di essere rimasto soddisfatto sia dai modi che dalla sostanza della visita, che non si è limitata al solo controllo della fimosi ma ha incluso un controllo generale.
Lo specialista ha constatato la presenza, in un prepuzio "esuberante", di una modesta fimosi (leggero ispessimento fibroso di circa 1 cm) a livello del cercine prepuziale, che rende l'operazione chirurgica una opzione non obbligatoria, dal momento che è solo lievemente più stretto (in effetti si tratta più che altro di una fascia di pelle poco elastica rispetto al resto), ma consigliabile dal momento che personalmente vivo questa cosa come un problema.
Il frenulo invece risulta... praticamente assente! (in effetti mi si era lacerato molti anni fa, con copioso sanguinamento e discreto spavento mio e della fidanzata di allora.. ma credevo si fosse rimarginato normalmente).
Mi ha messo in lista per un'operazione, che presumibilmente sarà in autunno, nella quale mi sarà praticata una cosiddetta "circoncisione regolata", cioè l'asportazione di circa 1-1,5 cm di cercine prepuziale, specificando che dopo l'operazione dovrei mantenere comunque un prepuzio sufficiente a ricoprire quasi interamente il glande in condizione di riposo (dato che questa è la soluzione che preferisco). Mi ha sconsigliato invece prepuzioplastica, incisioni a V e via dicendo, sia per il risultato estetico discutibile che per il mio prepiuzio comunque abbondante, che rende possibile asportare la parte che crea il problema, senza dover per forza rimanere poi con il glande perennemente scoperto.
Che ne pensate voi medici di questa procedura? Io credo di poter essere soddisfatto, lo specialista mi ha ispirato fiducia, e da quel che so è anche uno di provata esperienza.
Saluti
La parcella è stata salata, ma devo dire di essere rimasto soddisfatto sia dai modi che dalla sostanza della visita, che non si è limitata al solo controllo della fimosi ma ha incluso un controllo generale.
Lo specialista ha constatato la presenza, in un prepuzio "esuberante", di una modesta fimosi (leggero ispessimento fibroso di circa 1 cm) a livello del cercine prepuziale, che rende l'operazione chirurgica una opzione non obbligatoria, dal momento che è solo lievemente più stretto (in effetti si tratta più che altro di una fascia di pelle poco elastica rispetto al resto), ma consigliabile dal momento che personalmente vivo questa cosa come un problema.
Il frenulo invece risulta... praticamente assente! (in effetti mi si era lacerato molti anni fa, con copioso sanguinamento e discreto spavento mio e della fidanzata di allora.. ma credevo si fosse rimarginato normalmente).
Mi ha messo in lista per un'operazione, che presumibilmente sarà in autunno, nella quale mi sarà praticata una cosiddetta "circoncisione regolata", cioè l'asportazione di circa 1-1,5 cm di cercine prepuziale, specificando che dopo l'operazione dovrei mantenere comunque un prepuzio sufficiente a ricoprire quasi interamente il glande in condizione di riposo (dato che questa è la soluzione che preferisco). Mi ha sconsigliato invece prepuzioplastica, incisioni a V e via dicendo, sia per il risultato estetico discutibile che per il mio prepiuzio comunque abbondante, che rende possibile asportare la parte che crea il problema, senza dover per forza rimanere poi con il glande perennemente scoperto.
Che ne pensate voi medici di questa procedura? Io credo di poter essere soddisfatto, lo specialista mi ha ispirato fiducia, e da quel che so è anche uno di provata esperienza.
Saluti
[#11]
Utente
Salve, provo a scrivere di nuovo qui per un aggiornamento sulla situazione.
Sono stato operato di criconcisione parziale 25 giorni fa, dallo stesso andrologo presso cui mi ero fatto visitare, in day hospital presso un'ottima struttura privata convenzionata con il servizio sanitario.
L'operazione, che è stata fatta esattamente come da me richiesto, è andata direi molto bene (anche a detta del medico), con dolore post operatorio quasi nullo (non ho dovuto prendere nemmeno una tachipirina) e rapida guarigione. Le ultime tracce di sanguinamento sono sparite dopo tre giorni, l'ecchimosi si è molto schiarita nel giro di una settimana insieme ad una netta riduzione del gonfiore, tanto da indurmi a riprendere tranquillamente l'attività sportiva. Ho perso tutti i 16 punti nel giro di due giorni, poco più di una settimana fa.
La cicatrice, che subito dopo la perdita dei punti appariva molto dura al tatto specie nella parte superiore in corrrispondenza di una plastica a V dove si avvertiva distintamente un nodulo cicatriziale, si è già notevolmente ammorbidita... forse anche grazie all'uso abbondante di Placentex (su consiglio del medico) e di Rilastil elasticizzante ( che forse può anche essere superfluo ma che ho trovato ad un prezzo alquanto ribassato per cui mi sono detto, perchè no?).
E adesso veniamo ad una nota meno positiva, quella per cui chiedo un consiglio:
A circa quindici giorni dall'intervento, ho avvertito un piccolo "gonfietto" sotto pelle, diciamo un nodulino piuttosto morbido, sul lato sinistro dell'asta, ad una distanza di almeno un paio di centimetri dalla zona della sutura. Nel cercare di capire di cosa si trattasse, manipolandolo l'ho un po' schiacciato e si è improvvisamente sgonfiato, diventando inavvertibile al tatto. Il giorno dopo avevo la visita di controllo, il noduletto nel frattempo era ricomparso ma molto più piccolo di prima... il medico mi ha visitato accuratamente ma ha parlato solo di un edema residuo, più rilevante nella parte sinistra del pene. Infatti mi ha prescritto 15 gg. di Danzen, credo per questo motivo.
Dopo un paio di giorni però il nodulo era di nuovo lì tale e quale. Pieno di dubbi e cercando di non farmi del male ho cercato di "spremerlo" nuovamente, e ci sono riuscito... il nodulo è sparito nuovamente.
Dopodichè ho deciso di lasciarlo stare. Lui si è riformato, e adesso, dopo un po' di giorni, si è fatto più duro anche se le dimensioni sono aumentate di molto poco. Ho cercato di nuovo di spremerlo, senza riuscirci (ma sono stato molto delicato, perchè adesso la cosa mi innervosisce abbastanza). Il nodulo diventa molto più avvertibile al tatto durante le erezioni, e la zona della sutura più vicina (sempre quella sulla sinistra) è ormai l'unica dove permane un po' di edema, un gonfiore ridotto come dimensioni ma abbastanza teso al tatto.
Pensate che la cosa possa essere preoccupante? Devo pensare a possibili tromboflebiti o roba simile? Esiste qualche pomata che aiuti in questo genere di problemi postoperatori?
So bene che la cosa migliore sarebbe andare a farmi visitare di nuovo, ma esito perchè sinceramente in questo momento un'altra visita a prezzo pieno (la terza... anche a quella di controllo ho pagato prezzo pieno, ed è un prezzo piuttosto salato) proprio non è quello che ci vuole per il mio portafoglio.
Sono stato operato di criconcisione parziale 25 giorni fa, dallo stesso andrologo presso cui mi ero fatto visitare, in day hospital presso un'ottima struttura privata convenzionata con il servizio sanitario.
L'operazione, che è stata fatta esattamente come da me richiesto, è andata direi molto bene (anche a detta del medico), con dolore post operatorio quasi nullo (non ho dovuto prendere nemmeno una tachipirina) e rapida guarigione. Le ultime tracce di sanguinamento sono sparite dopo tre giorni, l'ecchimosi si è molto schiarita nel giro di una settimana insieme ad una netta riduzione del gonfiore, tanto da indurmi a riprendere tranquillamente l'attività sportiva. Ho perso tutti i 16 punti nel giro di due giorni, poco più di una settimana fa.
La cicatrice, che subito dopo la perdita dei punti appariva molto dura al tatto specie nella parte superiore in corrrispondenza di una plastica a V dove si avvertiva distintamente un nodulo cicatriziale, si è già notevolmente ammorbidita... forse anche grazie all'uso abbondante di Placentex (su consiglio del medico) e di Rilastil elasticizzante ( che forse può anche essere superfluo ma che ho trovato ad un prezzo alquanto ribassato per cui mi sono detto, perchè no?).
E adesso veniamo ad una nota meno positiva, quella per cui chiedo un consiglio:
A circa quindici giorni dall'intervento, ho avvertito un piccolo "gonfietto" sotto pelle, diciamo un nodulino piuttosto morbido, sul lato sinistro dell'asta, ad una distanza di almeno un paio di centimetri dalla zona della sutura. Nel cercare di capire di cosa si trattasse, manipolandolo l'ho un po' schiacciato e si è improvvisamente sgonfiato, diventando inavvertibile al tatto. Il giorno dopo avevo la visita di controllo, il noduletto nel frattempo era ricomparso ma molto più piccolo di prima... il medico mi ha visitato accuratamente ma ha parlato solo di un edema residuo, più rilevante nella parte sinistra del pene. Infatti mi ha prescritto 15 gg. di Danzen, credo per questo motivo.
Dopo un paio di giorni però il nodulo era di nuovo lì tale e quale. Pieno di dubbi e cercando di non farmi del male ho cercato di "spremerlo" nuovamente, e ci sono riuscito... il nodulo è sparito nuovamente.
Dopodichè ho deciso di lasciarlo stare. Lui si è riformato, e adesso, dopo un po' di giorni, si è fatto più duro anche se le dimensioni sono aumentate di molto poco. Ho cercato di nuovo di spremerlo, senza riuscirci (ma sono stato molto delicato, perchè adesso la cosa mi innervosisce abbastanza). Il nodulo diventa molto più avvertibile al tatto durante le erezioni, e la zona della sutura più vicina (sempre quella sulla sinistra) è ormai l'unica dove permane un po' di edema, un gonfiore ridotto come dimensioni ma abbastanza teso al tatto.
Pensate che la cosa possa essere preoccupante? Devo pensare a possibili tromboflebiti o roba simile? Esiste qualche pomata che aiuti in questo genere di problemi postoperatori?
So bene che la cosa migliore sarebbe andare a farmi visitare di nuovo, ma esito perchè sinceramente in questo momento un'altra visita a prezzo pieno (la terza... anche a quella di controllo ho pagato prezzo pieno, ed è un prezzo piuttosto salato) proprio non è quello che ci vuole per il mio portafoglio.
[#13]
Gentile lettore,
non drammatizzerei, potrebbe anche essere un problema legato alla ferita chirurgica ma, da questa postazione, poco si può purtroppo capire.
Intanto lei non si pasticci e non schiacci nulla; se il problema dovesse permanere bisognerà allora che almeno il suo medico di famiglia dia un'occhiata alla ferita.
Cordiali saluti.
non drammatizzerei, potrebbe anche essere un problema legato alla ferita chirurgica ma, da questa postazione, poco si può purtroppo capire.
Intanto lei non si pasticci e non schiacci nulla; se il problema dovesse permanere bisognerà allora che almeno il suo medico di famiglia dia un'occhiata alla ferita.
Cordiali saluti.
[#14]
Utente
Ok grazie, aspetterò qualche giorno continuando nel frattempo la cura di Danzen.
Mi ero dimenticato di sottolineare che il nodulino si trova all'interno della pelle e che si muove con essa, non è dentro i corpi cavernosi o attaccato sopra di essi. Questo, e la sua vicinanza alla parte della sutura più edematosa, mi fa pensare che il tutto sia legato all'intervento.
Mi ero dimenticato di sottolineare che il nodulino si trova all'interno della pelle e che si muove con essa, non è dentro i corpi cavernosi o attaccato sopra di essi. Questo, e la sua vicinanza alla parte della sutura più edematosa, mi fa pensare che il tutto sia legato all'intervento.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 25.5k visite dal 28/06/2012.
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