Il daparox,metà pastiglia

Salve a tutti,sono un ragazzo di 19 anni ed ho scopero da un anno di soffrire di ep.
All'inizio era di medio-alto grado,ma con il passare del tempo è peggiorata tanto che ora eiaculo sempre prima della penetrazione.
Mi sono deciso ad andare dal mio medico di base che mi ha prescritto il Daparox,metà pastiglia(10mg).L'ho provato però non ha funzionato...penso o che il dosaggio sia poco rispetto alla gravità del problema o che ho sbagliato con i tempi,ovvero l'ho preso alla mattina alle 7.30 ed ho avuto il rapporto alle 17 circa...
Dunque volevo chiedere:
secondo voi dovrei prendere la pastiglia intera(20mg)??
e quando la devo prendere (di solito i rapporti che ho sono di pomeriggio)??
Grazie in anticipo
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Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 194
Gent.mo utente

L’eiaculazione precoce è una problematica dove sono importanti sia fattori psicologici sia cause biologiche ed è un disturbo molto comune che può essere curato con successo.La terapia farmacologica o psicologica e le tecniche per ritardare l’eiaculazione possono aiutare a migliorare la vita sessuale, infatti nella maggior parte dei casi l’approccio più efficace è una combinazione delle tre terapie precedenti che solo lo specialista sarà in grado di proporle.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

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Utente
Utente
Per favore avrei bisogni di una risposta più mirata al mio problema,non una di ordine generale perchè ne ho già lette a centinaia e non mi sono utili grazie..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
lei è veramente molto giovane e le terapie non possono durare a vita.
Come le ha detto il collega Dr.Maretti , l'e.p, ha cause poliedriche e l'approccio deve ssolutamente essere completo e tenere conto di tutte le sfacecttature correlate all'e.p., altrimenti sarebbe miope.
L’aspetto diagnostico dell’eiaculazione precoce, è estremamente complesso,sia per quel che riguarda la riluttanza e riservatezza del paziente e della coppia nell’esporre le proprie difficoltà, che per quell’aspetto di soggettività che riguarda l’esperienza di precocità.
E’ indispensabile,ai fini diagnostici,investigare :
il tempo oggettivo dell’eiaculazione
il tempo di latenza dell’eiaculazione intra-vaginale( due o tre spinte o,fuori dall’ambito vaginale, detto IELT),
l’esperienza soggettiva della capacità di controllo,
di soddisfazione del paziente e della partner
la variabile associata alla preoccupazione ed ansia
le dinamiche della relazione in cui si manifesta.

Per quanto riguarda le cause, in ambito sessuologico, si parla di multifattorialità ,vi sono diverse cause,a vari livelli:
personali,
di coppia,
iatrogeni,
da cattivo apprendimento sessuale,
generali,
psicologici,
intrapsichici
correlati agli stili di vita.
Tutte cause che interagendo tra di loro,producono e mantengono il disturbo clinico e che non possono essere sottovalutate.
Avere la consapevolezza del disagio e della non risolvibilità della disfunzione,senza un’adeguata terapia multidimensionale ,è il primo passo in avanti verso la guarigione.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

oltre alle corrette indicazioni ricevute dai colleghi che mi hanno preceduto, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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