Una circoncisione
Gentili Medici,
vi scrivo per chiedere cortesemente un consulto riguardo la mia situazione. Preciso che, essendo una persona tutt'altro che latrofobica o vergognosa, mi sono rivolto a uno specialista poco dopo aver riscontrato il problema. Non cerco in questo forum una cura miracolosa, né sostituisco il mio specialista in carne e ossa, vorrei solo sentire probabili opinioni diverse, come si dice in gergo: "sentire un'altra campana".
Ho avuto i primi rapporti a 17 anni e non sono stati veri e propri rapporti perché allora, inconsapevolmente, avevo un frenulo corto che non mi consentiva di scoprire il glande: dolore e scarso contatto non andavano a farmi provare la vera esperienza sessuale né l'orgasmo.
Dopo neanche un anno mi sono sottoposto a una frenuloplastica, grazie alla quale il frenulo doveva poter raggiungere lunghezze fisiologiche nella norma per un rapporto.
Da poco ho iniziato ad avere rapporti, stavolta normali, ma ho iniziato a notare problemi di EP. Le prime due/tre volte, pensavo fosse una cosa normale venir prima, però ho iniziato a documentarmi e mi sono informato sempre di più sull'EP e sulle possibili cure chirurgiche, psicofarmacologiche e comportamentali.
Anche le volte successive si ripeteva la stessa cosa e così ho iniziato a dubitare seriamente di essere "affetto" da tale patologia.
Il fatto è che poi i pareri medici riguardo interventi chirurgici correlati a guarigione dall'EP sono a volte discordi, questo perché la lett. scientifica non mai ha evidenziato collegamenti diretti scientificamente provati tra i due fattori.
Io per esempio sarei favorevole alla circoncisione, considerato il fatto che porta ad un ispessimento della mucosa glandulare e quindi a una parziale desensibilizzazione. Il mio specialista però me l'ha sconsigliata, perché mi ha detto che potrebbe incrementare l'ipersensibilità.
1 domanda) Cosa pensate di questa conclusione del mio specialista?
Successivamente son passato al versante farmacologico, prestando attenzione alla Dapoxetina. Il mio specialista non me l'ha consigliata a causa del fatto che va ad agire sul SNC, e non è studiata appositamente per l'EP. Io però sul web e su riviste come Lancet non ho fatto a meno di notare come quasi tutti i pareri su questo farmaco siano positivi, per tutti i motivi che voi naturalmente già conoscete.
2 domanda) Di nuovo cosa pensate della conclusione del mio specialista? Credete che la Dapoxetina, con la sua formulazione chimica, possa offrire un buon compromesso benefici/effetti collaterali?
Per il momento mi ha prescritto EMLA, con le scomodità che può comportare. Non vorrei trovare in essa un rimedio definitivo.
Sarei molto deciso a praticare una circoncisione con asportazione totale del frenulo, e anche ad utilizzare Dapoxetina.
Ciò che mi muove così tanto è il riscontro psicologico negativo che può causare questa situazione sia in me che nella mia partner se la situazione persiste a lungo.
In attesa di un vostro gentile responso, Distinti saluti.
vi scrivo per chiedere cortesemente un consulto riguardo la mia situazione. Preciso che, essendo una persona tutt'altro che latrofobica o vergognosa, mi sono rivolto a uno specialista poco dopo aver riscontrato il problema. Non cerco in questo forum una cura miracolosa, né sostituisco il mio specialista in carne e ossa, vorrei solo sentire probabili opinioni diverse, come si dice in gergo: "sentire un'altra campana".
Ho avuto i primi rapporti a 17 anni e non sono stati veri e propri rapporti perché allora, inconsapevolmente, avevo un frenulo corto che non mi consentiva di scoprire il glande: dolore e scarso contatto non andavano a farmi provare la vera esperienza sessuale né l'orgasmo.
Dopo neanche un anno mi sono sottoposto a una frenuloplastica, grazie alla quale il frenulo doveva poter raggiungere lunghezze fisiologiche nella norma per un rapporto.
Da poco ho iniziato ad avere rapporti, stavolta normali, ma ho iniziato a notare problemi di EP. Le prime due/tre volte, pensavo fosse una cosa normale venir prima, però ho iniziato a documentarmi e mi sono informato sempre di più sull'EP e sulle possibili cure chirurgiche, psicofarmacologiche e comportamentali.
Anche le volte successive si ripeteva la stessa cosa e così ho iniziato a dubitare seriamente di essere "affetto" da tale patologia.
Il fatto è che poi i pareri medici riguardo interventi chirurgici correlati a guarigione dall'EP sono a volte discordi, questo perché la lett. scientifica non mai ha evidenziato collegamenti diretti scientificamente provati tra i due fattori.
Io per esempio sarei favorevole alla circoncisione, considerato il fatto che porta ad un ispessimento della mucosa glandulare e quindi a una parziale desensibilizzazione. Il mio specialista però me l'ha sconsigliata, perché mi ha detto che potrebbe incrementare l'ipersensibilità.
1 domanda) Cosa pensate di questa conclusione del mio specialista?
Successivamente son passato al versante farmacologico, prestando attenzione alla Dapoxetina. Il mio specialista non me l'ha consigliata a causa del fatto che va ad agire sul SNC, e non è studiata appositamente per l'EP. Io però sul web e su riviste come Lancet non ho fatto a meno di notare come quasi tutti i pareri su questo farmaco siano positivi, per tutti i motivi che voi naturalmente già conoscete.
2 domanda) Di nuovo cosa pensate della conclusione del mio specialista? Credete che la Dapoxetina, con la sua formulazione chimica, possa offrire un buon compromesso benefici/effetti collaterali?
Per il momento mi ha prescritto EMLA, con le scomodità che può comportare. Non vorrei trovare in essa un rimedio definitivo.
Sarei molto deciso a praticare una circoncisione con asportazione totale del frenulo, e anche ad utilizzare Dapoxetina.
Ciò che mi muove così tanto è il riscontro psicologico negativo che può causare questa situazione sia in me che nella mia partner se la situazione persiste a lungo.
In attesa di un vostro gentile responso, Distinti saluti.
[#1]
Gentile lettore,
alla sua prima domanda le rispondo che l'ipotesi fatta dal suo andrologo deve essere tenuta in considerazione anche pensando che spesso una intervento di circoncisione non risolve il problema sessuale da lei lamentato.
Alla seconda domanda invece le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/210-dapoxetina-nuovo-farmaco-nel-trattamento-dell-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
alla sua prima domanda le rispondo che l'ipotesi fatta dal suo andrologo deve essere tenuta in considerazione anche pensando che spesso una intervento di circoncisione non risolve il problema sessuale da lei lamentato.
Alla seconda domanda invece le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/210-dapoxetina-nuovo-farmaco-nel-trattamento-dell-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Gentile Dr. Beretta,
la ringrazio molto per la sua risposta davvero celere e puntuale.
Riguardo la pratica della circonsione, esistono esami clinici pre-intervento che possano prevedere quali effetti potrebbe avere la circonsione stessa sulla sensibilità del glande? Come per esempio un'analisi morfologica del glande, della corona e del frenulo, dove son dislocati i vari recettori sensoriali. (Mi scuso se le mie domande possano essere banali o stupide, ma preferisco chiedere e togliermi ogni dubbio).
Mi potrebbe poi dare una sua opinione riguardo la pratica del filler glandulare con l'inserimento di acido ialunorico? In condizioni di una buona situazione di partenza e intervento andato a buon fine, secondo lei si va a creare una condizione tale per cui la barriera creatasi tra le terminazioni nervose e l'esterno possa incidere significativamente sulla risoluzione del sintomo dell'EP? E per quanto riguarda i tempi di riassorbimento dell'acido ialuronico?
Grazie anticipatamente, cordiali saluti.
la ringrazio molto per la sua risposta davvero celere e puntuale.
Riguardo la pratica della circonsione, esistono esami clinici pre-intervento che possano prevedere quali effetti potrebbe avere la circonsione stessa sulla sensibilità del glande? Come per esempio un'analisi morfologica del glande, della corona e del frenulo, dove son dislocati i vari recettori sensoriali. (Mi scuso se le mie domande possano essere banali o stupide, ma preferisco chiedere e togliermi ogni dubbio).
Mi potrebbe poi dare una sua opinione riguardo la pratica del filler glandulare con l'inserimento di acido ialunorico? In condizioni di una buona situazione di partenza e intervento andato a buon fine, secondo lei si va a creare una condizione tale per cui la barriera creatasi tra le terminazioni nervose e l'esterno possa incidere significativamente sulla risoluzione del sintomo dell'EP? E per quanto riguarda i tempi di riassorbimento dell'acido ialuronico?
Grazie anticipatamente, cordiali saluti.
[#3]
Gentile lettore,
alla prima domanda le rispondo con un no; per i "filler glandulari con l'inserimento di acido ialunorico" non ho un'esperienza clinica sufficiente a darle delle indicazioni corrette ma al momento non risulta una strategia terapeutica da utilizzare in presenza di una eiaculazione precoce.
Cordiali saluti.
alla prima domanda le rispondo con un no; per i "filler glandulari con l'inserimento di acido ialunorico" non ho un'esperienza clinica sufficiente a darle delle indicazioni corrette ma al momento non risulta una strategia terapeutica da utilizzare in presenza di una eiaculazione precoce.
Cordiali saluti.
[#4]
Gentile Ragazzo,
oltre alle precise affermazioni del dr.Beretta, le offro un mio pensiero sull 'ep.
Oggi in clinica, le uniche terapie riconosciute a livello scientifico, sono quelle combinate: farmacoterapia e terapia psicologica, con particolare attenione alle dinamiche della sessualità.
L'approccio terapeutico, oggi riconoscito, è :
1-counseling psicologico, con particolare attenzione alla sfera della sessualità.,
2-psicoterapia
3- terapia di coppia ad orientamento sessuologico, nel caso in cui lei fosse in coppia.
4-trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale),
dell'approccio farmacologico, se ne occupa l'andrologo di riferimento.
5--farmaco on de mand( cioè al bisogno).
La circoncisione, fa parte della mutilazione dei genitali maschili e non è risolutiva.
Le creme, sono soltanto anestetiche e non curative.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione sessuale della fase dell'orgasmo e va diagnosticata dall'andrologo, a seguito di visita specialistica, poi la terapia si stabilisce di conseguenza.
Vi sono svariati tipi di e.p.:
anteportas,
intrapostas( fuori o dentro l'ambiente vaginale),
primaria,
secondaria,
assoluta,
situazionale.
Sarebbe opportuno conoscere lo IELT( tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) e le emozioni associate alla sfera della sessualità e della sua dimensione di coppia.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
La natura multidimensionale della sessualità umana è tale da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al soggetto portatore di un disturbo sessuologico
oltre alle precise affermazioni del dr.Beretta, le offro un mio pensiero sull 'ep.
Oggi in clinica, le uniche terapie riconosciute a livello scientifico, sono quelle combinate: farmacoterapia e terapia psicologica, con particolare attenione alle dinamiche della sessualità.
L'approccio terapeutico, oggi riconoscito, è :
1-counseling psicologico, con particolare attenzione alla sfera della sessualità.,
2-psicoterapia
3- terapia di coppia ad orientamento sessuologico, nel caso in cui lei fosse in coppia.
4-trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale),
dell'approccio farmacologico, se ne occupa l'andrologo di riferimento.
5--farmaco on de mand( cioè al bisogno).
La circoncisione, fa parte della mutilazione dei genitali maschili e non è risolutiva.
Le creme, sono soltanto anestetiche e non curative.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione sessuale della fase dell'orgasmo e va diagnosticata dall'andrologo, a seguito di visita specialistica, poi la terapia si stabilisce di conseguenza.
Vi sono svariati tipi di e.p.:
anteportas,
intrapostas( fuori o dentro l'ambiente vaginale),
primaria,
secondaria,
assoluta,
situazionale.
Sarebbe opportuno conoscere lo IELT( tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) e le emozioni associate alla sfera della sessualità e della sua dimensione di coppia.
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
La natura multidimensionale della sessualità umana è tale da imporre un inquadramento e un ‘approccio terapeutico integrato’ al soggetto portatore di un disturbo sessuologico
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
caro lettore,
la scarsa gestione della eiaculazione, eiaculazione precvoce, è un problema antico che richiede molto impegno da parte del paziente.
rapporti abbastnza frequenti, partner fissa, armonia con la donna, magari utilizzo di farmaci come la dapoxetina ( farmaco che non ha assolutamente risolto tutti i problemi come grandi professori, anche italiani, avevano sostenuto al mondo andrologico per anni) che in qualche caso riesce ad essere un accettabile "rimedio" per alcune circostanze
si può pensare ad una terapia farmacologica duratura e spesso efficace.
le neurotomie ( che ho effettuato) i filler....sono tutte prove coronate più da insuccessi e rilevanti spese economiche che miglioramenti effettivi.
Stia attento nel WEB agli specialisti che proprongono tali metodiche, sono sempre gli stessi da decenni. A quanto pare trovano molti soggetti disposti a buttare un po di soldi per tali tecniche e per pagare gli avvocati a cui spesso si debbono rivolgere per risolvere i grossi problemi medicolegali possibili
Cari saluti
la scarsa gestione della eiaculazione, eiaculazione precvoce, è un problema antico che richiede molto impegno da parte del paziente.
rapporti abbastnza frequenti, partner fissa, armonia con la donna, magari utilizzo di farmaci come la dapoxetina ( farmaco che non ha assolutamente risolto tutti i problemi come grandi professori, anche italiani, avevano sostenuto al mondo andrologico per anni) che in qualche caso riesce ad essere un accettabile "rimedio" per alcune circostanze
si può pensare ad una terapia farmacologica duratura e spesso efficace.
le neurotomie ( che ho effettuato) i filler....sono tutte prove coronate più da insuccessi e rilevanti spese economiche che miglioramenti effettivi.
Stia attento nel WEB agli specialisti che proprongono tali metodiche, sono sempre gli stessi da decenni. A quanto pare trovano molti soggetti disposti a buttare un po di soldi per tali tecniche e per pagare gli avvocati a cui spesso si debbono rivolgere per risolvere i grossi problemi medicolegali possibili
Cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#6]
Utente
Gentili Medici,
ringrazio anzitutto il Dr. Beretta e la Dr.ssa Randone per le ulteriori delucidazioni.
Ringrazio anche il Dr. Pozza per avermi un po' confermato quello che avevo un po' già intuito in precedenza, ovvero questa sorta di vero e proprio business economico andatosi a creare dietro questi interventi miracolosi che poi non trovano un riscontro efficace nella pratica.
Dr. Pozza, i rapporti abbastanza frequenti secondo lei sono importanti perché "allenano" il pene dal punto di vista fisiologico oppure perché "allenano" la mente andando a creare una situazione psicologica interiore sempre più favorevole? O entrambi?
Che frequenza, grosso modo, lei consiglierebbe a un paziente con EP per migliorare sempre più il problema? Siamo nell'ordine di una frequenza giornaliera?
In attesa di un gentile riscontro, cordiali saluti.
ringrazio anzitutto il Dr. Beretta e la Dr.ssa Randone per le ulteriori delucidazioni.
Ringrazio anche il Dr. Pozza per avermi un po' confermato quello che avevo un po' già intuito in precedenza, ovvero questa sorta di vero e proprio business economico andatosi a creare dietro questi interventi miracolosi che poi non trovano un riscontro efficace nella pratica.
Dr. Pozza, i rapporti abbastanza frequenti secondo lei sono importanti perché "allenano" il pene dal punto di vista fisiologico oppure perché "allenano" la mente andando a creare una situazione psicologica interiore sempre più favorevole? O entrambi?
Che frequenza, grosso modo, lei consiglierebbe a un paziente con EP per migliorare sempre più il problema? Siamo nell'ordine di una frequenza giornaliera?
In attesa di un gentile riscontro, cordiali saluti.
[#8]
Gentile lettore,
sempre nell'attesa della risposta del collega Pozza, le consiglio, se desidera naturalmente avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, di consultare anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
sempre nell'attesa della risposta del collega Pozza, le consiglio, se desidera naturalmente avere più informazioni dettagliate su questa frequente disfunzione sessuale, di consultare anche gl’articoli pubblicati sempre sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/194-quando-il-rapporto-finisce-troppo-presto-eiaculazione-precoce.html ,
https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1253-news-dal-pianeta-eiaculazione-precoce.html .
Un cordiale saluto.
[#9]
caro lettore,
la gestione della eiaculazione non può essere migliorata come nello sport "facendo ginnastica"
Noto che pazienti che hanno rapporti abbastanza frequenti, non uno ogni 10 giorni !, sentono una minora spinta orgasmica ed eiaculatoria in occasione del rapporto.
Non voglio dire di avere rapporti quotidiani o quasi ( che comunque potrebbero essere fonte di piacere per il singolo e per la coppia) ma di non limitarsi ad avere rapporti solo quando se ne sente una necessità fisica. Il rapporto è anche un momento di interscambio, di dolcezza, di tenerezza tra uomo e donna in cui la tempistica eiaculatoria può avere minore importanza.
Circa le "filosofie" sulla sensibilità del glande, tenga presente che negli USA ( ove la maggioranza dei bambini venivano e vengono circoncisi) la incidenza della EP non è diversa dalle popolazioni che non si circoncidono
Cari saluti
la gestione della eiaculazione non può essere migliorata come nello sport "facendo ginnastica"
Noto che pazienti che hanno rapporti abbastanza frequenti, non uno ogni 10 giorni !, sentono una minora spinta orgasmica ed eiaculatoria in occasione del rapporto.
Non voglio dire di avere rapporti quotidiani o quasi ( che comunque potrebbero essere fonte di piacere per il singolo e per la coppia) ma di non limitarsi ad avere rapporti solo quando se ne sente una necessità fisica. Il rapporto è anche un momento di interscambio, di dolcezza, di tenerezza tra uomo e donna in cui la tempistica eiaculatoria può avere minore importanza.
Circa le "filosofie" sulla sensibilità del glande, tenga presente che negli USA ( ove la maggioranza dei bambini venivano e vengono circoncisi) la incidenza della EP non è diversa dalle popolazioni che non si circoncidono
Cari saluti
[#10]
Utente
Gentili Medici,
vi ringrazio per le vostre risposte sempre pronte e puntuali, e ringrazio anche il Dr Beretta (leggerò presto gli articoli da lei consigliatimi).
Vorrei fare una precisazione: ho fatto trasparire un qualcosa che in realtà non volevo, che è stato frutto forse della mia errata espressione.
Dr.ssa Randone non era assolutamente mia intenzione sminuire l'atto sessuale a una mera ginnastica pelvica o a un semplice atto fisico privo di emozioni e sensazioni correlate alla sfera mentale e affettiva della persona. Anche io potrei essere concorde con lei considerando la sessualità, il fare l'amore, come un essere e non un fare (quest'ultimo io lo chiamo sesso soltanto), ma io son venuto in questo forum per chiedere opinioni riguardo un problema che potrebbe probabilmente avere una radice di natura fisiologica, che con la sfera psicologico-metafisica è collegato in minima parte. (Poi, certo, il problema, come da voi precedentemente fatomi notare, potrebbe avere anche o solo radice psicologica).
Io sono pressoché totalmente favorevole a una visione del rapporto sessuale visto nella tua interezza.
Tuttavia credo che sia ovvio ritenere che se il corpo (considerato da me il "mezzo" tramite il quale l'atto sessuale ha luogo) è in una situazione fisica e prestante migliore priva di intoppi e problemi di ogni sorta, allora l'atto sessuale in toto ne beneficia e il raggiungimento di una soddisfazione fisica e mentale è più facilitato ma anche più bello sia per me che per la mia partner.
Dr Pozza, ho ricevuto da lei la risposta che cercavo.
Fiducioso della vostra gentile disponibilità, vi contatterò con un altro messaggio se mi verranno ulteriori dubbi.
Distinti saluti.
vi ringrazio per le vostre risposte sempre pronte e puntuali, e ringrazio anche il Dr Beretta (leggerò presto gli articoli da lei consigliatimi).
Vorrei fare una precisazione: ho fatto trasparire un qualcosa che in realtà non volevo, che è stato frutto forse della mia errata espressione.
Dr.ssa Randone non era assolutamente mia intenzione sminuire l'atto sessuale a una mera ginnastica pelvica o a un semplice atto fisico privo di emozioni e sensazioni correlate alla sfera mentale e affettiva della persona. Anche io potrei essere concorde con lei considerando la sessualità, il fare l'amore, come un essere e non un fare (quest'ultimo io lo chiamo sesso soltanto), ma io son venuto in questo forum per chiedere opinioni riguardo un problema che potrebbe probabilmente avere una radice di natura fisiologica, che con la sfera psicologico-metafisica è collegato in minima parte. (Poi, certo, il problema, come da voi precedentemente fatomi notare, potrebbe avere anche o solo radice psicologica).
Io sono pressoché totalmente favorevole a una visione del rapporto sessuale visto nella tua interezza.
Tuttavia credo che sia ovvio ritenere che se il corpo (considerato da me il "mezzo" tramite il quale l'atto sessuale ha luogo) è in una situazione fisica e prestante migliore priva di intoppi e problemi di ogni sorta, allora l'atto sessuale in toto ne beneficia e il raggiungimento di una soddisfazione fisica e mentale è più facilitato ma anche più bello sia per me che per la mia partner.
Dr Pozza, ho ricevuto da lei la risposta che cercavo.
Fiducioso della vostra gentile disponibilità, vi contatterò con un altro messaggio se mi verranno ulteriori dubbi.
Distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 3.7k visite dal 24/05/2012.
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Approfondimento su Eiaculazione precoce
L'eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale che colpisce circa il 20-40% degli uomini. Scopriamo le cause organiche e psicologiche e i possibili rimedi.