Erezione e vene
Buongiorno,
Una domanda per i dottori del sito :
Oltre alla ricerca svolta sui farmaci per la terapia della disfunzione erettile (sildenafil,tadalafil ecc.) la scienza effettua studi e ricerche sul ripristino del
corretto funzionamento del sistema venoso o in questo campo non vi è ricerca?
Cioè, fra qualche anno è possibile aspettarsi dalla scienza farmaci in grado di "guarire" vene malate?
Grazie per la vostra attenzione.
Una domanda per i dottori del sito :
Oltre alla ricerca svolta sui farmaci per la terapia della disfunzione erettile (sildenafil,tadalafil ecc.) la scienza effettua studi e ricerche sul ripristino del
corretto funzionamento del sistema venoso o in questo campo non vi è ricerca?
Cioè, fra qualche anno è possibile aspettarsi dalla scienza farmaci in grado di "guarire" vene malate?
Grazie per la vostra attenzione.
[#1]
sicuramente la scienza sta studiano tutti i possibile risvolti delle cure per risolvere anche da un punto di vista molecolare i problemi vascolari, però allo stato attuale nonesiste nessun farmaco
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Caro signore,
sono alquanto scettico sulla fuga venosa.
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/357-deficit-erettivo-da-fuga-venosa-l-araba-fenicia.html
Le allego il link per il mio blog sull' argomento
sono alquanto scettico sulla fuga venosa.
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/357-deficit-erettivo-da-fuga-venosa-l-araba-fenicia.html
Le allego il link per il mio blog sull' argomento
[#3]
Ex utente
Ringrazio il dott. Quarto, quello che ha scritto da conforto.
Per il Dr. Giorgio Cavallini: Avevo già letto il suo blog e l'intervento sulla fuga venosa. Devo dirle che mi è parso interessante, ma si limita semplicemente ad elencare delle possibili cause (delle quali condivido solo quella ormonale) senza però dare spiegazioni.
Non voglio assolutamente essere superbo , anzi, vorrei imparare da voi. Semplicemente frequento l'università e le mie conoscenze si fermano al livello teorico.
Gentile Dr. Cavallini, sarei felice di poterle esporre quello che io ho potuto capire riguardo la fuga venosa basandomi solo sulla letteratura medica, e se per lei non è un disturbo, le chiedo di correggermi. Posso?
Per il Dr. Giorgio Cavallini: Avevo già letto il suo blog e l'intervento sulla fuga venosa. Devo dirle che mi è parso interessante, ma si limita semplicemente ad elencare delle possibili cause (delle quali condivido solo quella ormonale) senza però dare spiegazioni.
Non voglio assolutamente essere superbo , anzi, vorrei imparare da voi. Semplicemente frequento l'università e le mie conoscenze si fermano al livello teorico.
Gentile Dr. Cavallini, sarei felice di poterle esporre quello che io ho potuto capire riguardo la fuga venosa basandomi solo sulla letteratura medica, e se per lei non è un disturbo, le chiedo di correggermi. Posso?
[#4]
Scusi ma per carattere sono molto diretto. Elenchi pure, ma
"elencare delle possibili cause (delle quali condivido solo quella ormonale) senza però dare spiegazioni". Dovrei spiegare tutta la diagnostica del deficit erettivo. Se condivide solo quella ormonale, è in totale errore e non credo che enterò in un contraddittorio ormai vecchio di 13 anni, da quando nel 1999 la american andrological socuiety nella convention di Boston affossò la fuga venosa dopo i lavopri anatomici di schlegel. Peggio ancora sono uno degli affossattori, dimostrando, alla fine degli anni 80 con un modello matematico, che la fuga venosa non può esistere come problema a se. Inoltre questa sua domanda sembra in odore di autodiagnosi. Non la faccia. E vada da collega serio.
"elencare delle possibili cause (delle quali condivido solo quella ormonale) senza però dare spiegazioni". Dovrei spiegare tutta la diagnostica del deficit erettivo. Se condivide solo quella ormonale, è in totale errore e non credo che enterò in un contraddittorio ormai vecchio di 13 anni, da quando nel 1999 la american andrological socuiety nella convention di Boston affossò la fuga venosa dopo i lavopri anatomici di schlegel. Peggio ancora sono uno degli affossattori, dimostrando, alla fine degli anni 80 con un modello matematico, che la fuga venosa non può esistere come problema a se. Inoltre questa sua domanda sembra in odore di autodiagnosi. Non la faccia. E vada da collega serio.
[#5]
Ex utente
Nessuna autodiagnosi,per fortuna non mi tocca ancora affrontare questo problema. E non volevo accendere una discussione su questo. Però mi scusi non è mica vero che le vene in questione sono veramente incontinenti?
La rigidità dell'erezione dipende completamente dalla buona salute del sistema venoso (ovviamente il sangue deve arrivare al pene trasportato da arterie in salute).Ad esempio la maggior parte delle persone che ha sviluppato il varicocele soffre in tempi immediati o successivi di deficit erettile per fuga venosa. il dottor Pozza in un suo intervento ha scritto : Sembrano le deduzioni platoniche-aristoteliche, ma ha perfettamente ragione.Perlopiù in persone che soffrono di questo problema si trovano vene varicose alle gambe, emorroidi, fragilità capillare ecc...
Penso che sia anche noto che i maschi affetti da questo problema hanno livelli di estrogeni sopra la media. Nella letteratura americana si legge addirittura di una regressione della fuga venosa a seguito di terapia ormonale (con utilizzo di testosterone).
Si legge che le valvole a nido di rondine presenti nelle vene funzionano male o smettono di funzionare. Qualcuno afferma che il mancato funzionamento delle valvole è una conseguenza, non una causa : La vena diventa "porosa" , meno elastica, e come se il collagene e l'elastina che compongono le sue pareti si degradassero (forse a causa degli estrogeni??) portando a uno sfiancamento della vena e quindi le valvole, successivamente a questo sfiancamento, non riescono a impedire il reflusso.
Sono un grande estimatore del dott. Diego Pozza che scrive sempre su questo sito. Leggo ogni suo intervento e penso che sia uno dei più eruditi in questo campo.
Chiedo cortesemente che il dott.Pozza possa leggere il mio intervento ed esporre le sue considerazioni.
La rigidità dell'erezione dipende completamente dalla buona salute del sistema venoso (ovviamente il sangue deve arrivare al pene trasportato da arterie in salute).Ad esempio la maggior parte delle persone che ha sviluppato il varicocele soffre in tempi immediati o successivi di deficit erettile per fuga venosa. il dottor Pozza in un suo intervento ha scritto : Sembrano le deduzioni platoniche-aristoteliche, ma ha perfettamente ragione.Perlopiù in persone che soffrono di questo problema si trovano vene varicose alle gambe, emorroidi, fragilità capillare ecc...
Penso che sia anche noto che i maschi affetti da questo problema hanno livelli di estrogeni sopra la media. Nella letteratura americana si legge addirittura di una regressione della fuga venosa a seguito di terapia ormonale (con utilizzo di testosterone).
Si legge che le valvole a nido di rondine presenti nelle vene funzionano male o smettono di funzionare. Qualcuno afferma che il mancato funzionamento delle valvole è una conseguenza, non una causa : La vena diventa "porosa" , meno elastica, e come se il collagene e l'elastina che compongono le sue pareti si degradassero (forse a causa degli estrogeni??) portando a uno sfiancamento della vena e quindi le valvole, successivamente a questo sfiancamento, non riescono a impedire il reflusso.
Sono un grande estimatore del dott. Diego Pozza che scrive sempre su questo sito. Leggo ogni suo intervento e penso che sia uno dei più eruditi in questo campo.
Chiedo cortesemente che il dott.Pozza possa leggere il mio intervento ed esporre le sue considerazioni.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.1k visite dal 23/04/2012.
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