Dolore epididimo sx e varicocele
Buongiorno,
da circa 2 mesi avverto un fastidio pressochè continuo all'epididimo sx, che tutti i giorni si fa sentire da metà mattina in poi.
Premetto che ho il morbo di Crohn e che in passato, causa disturbi intestinali, ho avuto 3 uretriti da escherichia coli, sempre curate con successo con terapia antibiotica sotto la guida del mio urologo. Non posso assumere FANS.
A fine 2007, periodo in cui ho cominciato ad avvertire il dolore all'epididimo, ho sostenuto uno spermiogramma che ha denunciato una marcata astenozoospermia (65% immobili), peggiorata rispetto a quella non preoccupante riscontratami durante un precedente accertamento svolto presso lo stesso centro (non specialistico) 6 mesi prima. Spermiocultura, urinocultura e tampone uretrale negativi.
All'anilisi di questi esami, il mio urologo, che ha attribuito il disturbo all'epididimo al passaggio di cariche batteriche dall'intestino malato (che però non è "in disordine" da un anno) all'apparato uro-genitale, ha scelto la linea attendistica, invitandomi a ripetere l'esame 3 mesi dopo e facendomi nel frattempo eseguire un'ecocolordoppler per approfondire l'analisi su un minimo varicocele sinistro.
L'ecocolordoppler ha rivelato un varicocele di I grado, che ovviamente l'urologo sostiene di non trattare.
Ora sono trascorsi circa 2 mesi da quando ho cominciato ad avvertire il fastidio all'epididimo, ed abbastanza preoccupato, mi sono rivolto al mio medico di base, che mi ha fatto sostenere una semplice ecografia testicolare.
Da questo accertamento, didimi ed epididimi sono risultati nella norma, ma l'ecografista nel referto ha enfatizzato il varicocele, soffermandosi sulla sua estensione ("dal funicolo al polo inferiore del testicolo sinistro").
Il mio urologo esclude che il dolore all'epidimo possa legarsi al varicocele.
Io francamente non so più cosa pensare, visto che sia l'ecografista, sia il mio medico di base sostengono che se fosse un problema di carattere flogistico o cronicizzato qualche segno all'ecografia trasparirebbe.
Ringrazio fin d'ora quanti vorranno darmi il loro illustre parere per indicarmi una possibile strada alternativa per risolvere il mio problema. A 2 mesi dall'esordio del fastidio, la linea attendistica del mio urologo non mi convince più.
da circa 2 mesi avverto un fastidio pressochè continuo all'epididimo sx, che tutti i giorni si fa sentire da metà mattina in poi.
Premetto che ho il morbo di Crohn e che in passato, causa disturbi intestinali, ho avuto 3 uretriti da escherichia coli, sempre curate con successo con terapia antibiotica sotto la guida del mio urologo. Non posso assumere FANS.
A fine 2007, periodo in cui ho cominciato ad avvertire il dolore all'epididimo, ho sostenuto uno spermiogramma che ha denunciato una marcata astenozoospermia (65% immobili), peggiorata rispetto a quella non preoccupante riscontratami durante un precedente accertamento svolto presso lo stesso centro (non specialistico) 6 mesi prima. Spermiocultura, urinocultura e tampone uretrale negativi.
All'anilisi di questi esami, il mio urologo, che ha attribuito il disturbo all'epididimo al passaggio di cariche batteriche dall'intestino malato (che però non è "in disordine" da un anno) all'apparato uro-genitale, ha scelto la linea attendistica, invitandomi a ripetere l'esame 3 mesi dopo e facendomi nel frattempo eseguire un'ecocolordoppler per approfondire l'analisi su un minimo varicocele sinistro.
L'ecocolordoppler ha rivelato un varicocele di I grado, che ovviamente l'urologo sostiene di non trattare.
Ora sono trascorsi circa 2 mesi da quando ho cominciato ad avvertire il fastidio all'epididimo, ed abbastanza preoccupato, mi sono rivolto al mio medico di base, che mi ha fatto sostenere una semplice ecografia testicolare.
Da questo accertamento, didimi ed epididimi sono risultati nella norma, ma l'ecografista nel referto ha enfatizzato il varicocele, soffermandosi sulla sua estensione ("dal funicolo al polo inferiore del testicolo sinistro").
Il mio urologo esclude che il dolore all'epidimo possa legarsi al varicocele.
Io francamente non so più cosa pensare, visto che sia l'ecografista, sia il mio medico di base sostengono che se fosse un problema di carattere flogistico o cronicizzato qualche segno all'ecografia trasparirebbe.
Ringrazio fin d'ora quanti vorranno darmi il loro illustre parere per indicarmi una possibile strada alternativa per risolvere il mio problema. A 2 mesi dall'esordio del fastidio, la linea attendistica del mio urologo non mi convince più.
[#1]
caro utente,
dalla sua descrizione, concorderei con il suo urologo, che i problemi prostatici sono dovuti all'irregolarità dell'intestino. mi sembra che il collega sia ben orientato
cordiali saluti
dott.Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.co
dalla sua descrizione, concorderei con il suo urologo, che i problemi prostatici sono dovuti all'irregolarità dell'intestino. mi sembra che il collega sia ben orientato
cordiali saluti
dott.Giuseppe Quarto
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Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Utente
D'accordo, eventuali problemi prostatici potrebbero legarsi all'irregolarità intestinale, della quale comunque non avverto i segni ormai da un anno abbondante.
MA IL FASTIDIO ALL'EPIDIDIMO SX CHE CONTINUA DA 2 MESI?? POTREBBE ESSERE LEGATO AL VARICOCELE???
E' questo il mio problema attuale! Grazie
MA IL FASTIDIO ALL'EPIDIDIMO SX CHE CONTINUA DA 2 MESI?? POTREBBE ESSERE LEGATO AL VARICOCELE???
E' questo il mio problema attuale! Grazie
[#3]
Molto spesso chi ha problemi intestinali come ad esempio coliti o diverticolosi del colon va frequentemente incontro anche aproblemi della prostata, come congestioni o prostatiti.
E' opportuno inquadrare e trattare bene la patologia intestinale e farsi anche visitare da un urologo per evidenziare o meno la presenza di una prostatite ed eventualmente trattarla.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
E' opportuno inquadrare e trattare bene la patologia intestinale e farsi anche visitare da un urologo per evidenziare o meno la presenza di una prostatite ed eventualmente trattarla.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#4]
Caro lettore,
è sempre difficile dire che un fastidio ha origini epididimarie.
Fastidi localizzati al contenuto scrotale (testicolo, epididimo, funicolo, vene del plesso pampiniforme....)sono spesso di difficile interpretazione anche perchè in alcuni casi si innesca una condizione di eccessiva autovalutazione da parte del paziente che percepisce come negative sensazioni abbastanza "fisiologiche"
E' sempre opportuno richiedere un parere specialistico ad escludere problemi concreti ma una "pausa di riflessione" potrebbe essere utile
cari saluti
è sempre difficile dire che un fastidio ha origini epididimarie.
Fastidi localizzati al contenuto scrotale (testicolo, epididimo, funicolo, vene del plesso pampiniforme....)sono spesso di difficile interpretazione anche perchè in alcuni casi si innesca una condizione di eccessiva autovalutazione da parte del paziente che percepisce come negative sensazioni abbastanza "fisiologiche"
E' sempre opportuno richiedere un parere specialistico ad escludere problemi concreti ma una "pausa di riflessione" potrebbe essere utile
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 14/02/2008.
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