Pene curvo chirurgia
Buongiorno a tutti, ho 61 anni, poco più di due anni fà ho notato che il mio pene iniziava ad incurvarsi leggermente verso l'alto. L'andrologo a cui mi sono rivolto mi ha prescritto due cicli di infiltrazioni di verapamil che però non hanno dato risultato. L'incurvamento è aumentato fino a stabilizzarsi del tutto dopo circa 1 anno o forse meno.
Purtroppo malgrado che il vigore sessuale sia buono ho preferito interrompere da allora ogni approccio con l'altro sesso per via dell'aspetto poco bello. Naturalmente non ho smesso di sperare in un rimedio a questo problema.
La causa dell'incurvamento credo di averla individuata anche temporalmente con l'aiuto dell'andrologo in un trauma da coito. Secondo la mia ricostruzione potrebbe essersi formata dapprima una micro-lesione nella albuginea, questa si è poi "allungata" lungo il pene (può aver contribuito la particolare eccitazione che ho avuto nei giorni successivi), ed infine durante il processo di riparazione si è formata una cicatrice ed è questa che ora fà da ... tirante.
La prima domanda che pongo è la seguente:
poichè a quanto sembra di capire dovrebbe trattarsi di una semplice cicatrice, c'è un modo per ammorbidire questo tessuto e renderlo così più elastico?
L'altra domanda è:
esiste una tecnica per eliminare chirurgicamente questa sorta di cordolo (al tatto si presenta come fosse una nervatura) senza che le incisioni procurino altro tessuto cicatriziale?
Secondo una mia idea molto grezza immagino uno strumento come fosse un ago con in punta per esempio una micro lama retrattile (come un coltellino a serramanico) utile una volta che l'ago è penetrato e si trova nella giusta posizione per procurare delle micro incisioni e a questo far seguire per esempio delle erezioni forzate che durino qualche tempo perchè la cicatrizzazione avvenga a pene massimamente esteso.
Vi ringrazio in anticipo per le eventuali risposte.
Purtroppo malgrado che il vigore sessuale sia buono ho preferito interrompere da allora ogni approccio con l'altro sesso per via dell'aspetto poco bello. Naturalmente non ho smesso di sperare in un rimedio a questo problema.
La causa dell'incurvamento credo di averla individuata anche temporalmente con l'aiuto dell'andrologo in un trauma da coito. Secondo la mia ricostruzione potrebbe essersi formata dapprima una micro-lesione nella albuginea, questa si è poi "allungata" lungo il pene (può aver contribuito la particolare eccitazione che ho avuto nei giorni successivi), ed infine durante il processo di riparazione si è formata una cicatrice ed è questa che ora fà da ... tirante.
La prima domanda che pongo è la seguente:
poichè a quanto sembra di capire dovrebbe trattarsi di una semplice cicatrice, c'è un modo per ammorbidire questo tessuto e renderlo così più elastico?
L'altra domanda è:
esiste una tecnica per eliminare chirurgicamente questa sorta di cordolo (al tatto si presenta come fosse una nervatura) senza che le incisioni procurino altro tessuto cicatriziale?
Secondo una mia idea molto grezza immagino uno strumento come fosse un ago con in punta per esempio una micro lama retrattile (come un coltellino a serramanico) utile una volta che l'ago è penetrato e si trova nella giusta posizione per procurare delle micro incisioni e a questo far seguire per esempio delle erezioni forzate che durino qualche tempo perchè la cicatrizzazione avvenga a pene massimamente esteso.
Vi ringrazio in anticipo per le eventuali risposte.
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caro signore, per quanto rigurada l'incurvamento la terapia medicia non da grossi risultati in termini di raddrizzamento, ma agisce maggiormente su dolore e fastidio, per risovere invece la curvatura potrebbe essere necessario l'intervento chirurgico, però prima di decidere quale opzione è necessaria almeno un ecografia peniena, ed una visita urologica.
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Sono d'accordo con il Dott. Quarto; Non c'è nessuna possibilità di ammorbidire la cicatrice con terapia medica e la terapia chirurgica va personalizzata sulla base dei dati clinici e delle esigenze individuali.
Parlando in generale faccio una panoramica delle tecniche operatorie impiegate
Nell'incurvamento penieno da placca (Induratio penis plastica), con erezione integra, ci sono 3 gruppi di procedure chirurgiche che hanno come obiettivo quello di ottenere un raddrizzamento:
1) La plicatura dell'albuginea in sede opposta a quela di incurvamento: è la tecnica più semplice, che funziona molto bene ai fini del raddrizzamento ma che dà un accorciamento del pene (da lieve a significativo, proporzionale al grado di incurvamento)
2) Incisione della placca ed innesto di materiali vari (della persona stessa, es, vena safena, oppure esterni alla persona, materiali biologici vari): è molto efficace nel correggere l'incurvamento, non accorcia o accorcia meno il pene rispetto alla tecnica 1 ma presenta qualche rischio in più di disfunzione erettile
3) Escissione della placca ed innesto (come sopra): è molto efficace per l'incurvamento, non accorcia il pene ma presenta maggiori rischi di disfunzione erettile tanto maggiori quanto più grande è la placca asportata (si riserva a placche non grandi).
Cordialmente
Parlando in generale faccio una panoramica delle tecniche operatorie impiegate
Nell'incurvamento penieno da placca (Induratio penis plastica), con erezione integra, ci sono 3 gruppi di procedure chirurgiche che hanno come obiettivo quello di ottenere un raddrizzamento:
1) La plicatura dell'albuginea in sede opposta a quela di incurvamento: è la tecnica più semplice, che funziona molto bene ai fini del raddrizzamento ma che dà un accorciamento del pene (da lieve a significativo, proporzionale al grado di incurvamento)
2) Incisione della placca ed innesto di materiali vari (della persona stessa, es, vena safena, oppure esterni alla persona, materiali biologici vari): è molto efficace nel correggere l'incurvamento, non accorcia o accorcia meno il pene rispetto alla tecnica 1 ma presenta qualche rischio in più di disfunzione erettile
3) Escissione della placca ed innesto (come sopra): è molto efficace per l'incurvamento, non accorcia il pene ma presenta maggiori rischi di disfunzione erettile tanto maggiori quanto più grande è la placca asportata (si riserva a placche non grandi).
Cordialmente
[#3]
Caro lettore
per quanto riguarda la correzione del recurvatum penieno dovuto alla malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastica si può scegliere o una corporoplastica di raddrizzamento (nel qual caso si ha un accorciamento penieno variabile)oppure incisione di placca in quest'ultimo caso è preferibile impiantare anche tutori o protesi peniene soffici che garantiscono un costante allungamento penieno evitando la recidiva.
per quanto riguarda la correzione del recurvatum penieno dovuto alla malattia di La Peyronie o Induratio Penis Plastica si può scegliere o una corporoplastica di raddrizzamento (nel qual caso si ha un accorciamento penieno variabile)oppure incisione di placca in quest'ultimo caso è preferibile impiantare anche tutori o protesi peniene soffici che garantiscono un costante allungamento penieno evitando la recidiva.
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma
[#4]
Caro lettore,
se l'incurvamento determinato dalla placca è tale da poterle consentire un rapporto penetrativo, non faccia nulla ( eviti le infiltrraioni, le terapie locali,,,).
Se invece ha problemi penetrativi per la curvatura o per una rigidità non adeguata, allora si rivolga ad uno specialista che abbia abbastanza esperienza in tema di chirurgia del pene ( a Torino ne troverà più di uno)e si faccai operare tranquillamente.
I risultati sono molto positivi
cari saluti
se l'incurvamento determinato dalla placca è tale da poterle consentire un rapporto penetrativo, non faccia nulla ( eviti le infiltrraioni, le terapie locali,,,).
Se invece ha problemi penetrativi per la curvatura o per una rigidità non adeguata, allora si rivolga ad uno specialista che abbia abbastanza esperienza in tema di chirurgia del pene ( a Torino ne troverà più di uno)e si faccai operare tranquillamente.
I risultati sono molto positivi
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#5]
Un appunto di carattere informativo generale sulla correzione chirurgica dell'induratio penis plastica in riferimento a quanto riportato dal Dott. Vicini.
Immagino, che nel prospettare l'utilizzo di protesi sia pure soffici, il Collega si riferisse a casi particolari:
l'inserimento di corpi estranei nei corpi cavernosi sia pure in forma di tutori è una procedura indicata in casi limitati in quanto pericoloso per la funzione erettile.
Immagino, che nel prospettare l'utilizzo di protesi sia pure soffici, il Collega si riferisse a casi particolari:
l'inserimento di corpi estranei nei corpi cavernosi sia pure in forma di tutori è una procedura indicata in casi limitati in quanto pericoloso per la funzione erettile.
[#6]
Ex utente
Ringrazio x le risposte, tutte molto interessanti.
Nel merito dell'argomento dico sinceramente che sottopormi ad un vero e proprio intervento chirurgico, anche per le incognite e le incertezze sul risultato, mi fa un po' paura.
Non c'è il rischio per esempio che dalle ferite dovute all'intervento possano generarsi nuove cicatrici e queste creare nuovi problemi?
Anche per questo speravo in soluzioni meno invasive e accennavo a quella mia idea un po' pazza e sicuramente grossolana che per comodità di lettura ripropongo di seguito:
"esiste una tecnica per eliminare chirurgicamente questa sorta di cordolo (al tatto si presenta come fosse una nervatura) senza che le incisioni procurino altro tessuto cicatriziale?
Secondo una mia idea molto grezza immagino uno strumento come fosse un ago con in punta per esempio una micro lama retrattile (come un coltellino a serramanico) utile una volta che l'ago è penetrato e si trova nella giusta posizione per procurare delle micro incisioni e a questo far seguire per esempio delle erezioni forzate che durino qualche tempo perchè la nuova cicatrizzazione avvenga a pene massimamente esteso"
Una ultima domanda: c'è o ci sono dei centri riconosciuti di avanguardia nel mondo nei quali viene fatta ricerca su questo argomento?
Grazie ancora a tutti.
Nel merito dell'argomento dico sinceramente che sottopormi ad un vero e proprio intervento chirurgico, anche per le incognite e le incertezze sul risultato, mi fa un po' paura.
Non c'è il rischio per esempio che dalle ferite dovute all'intervento possano generarsi nuove cicatrici e queste creare nuovi problemi?
Anche per questo speravo in soluzioni meno invasive e accennavo a quella mia idea un po' pazza e sicuramente grossolana che per comodità di lettura ripropongo di seguito:
"esiste una tecnica per eliminare chirurgicamente questa sorta di cordolo (al tatto si presenta come fosse una nervatura) senza che le incisioni procurino altro tessuto cicatriziale?
Secondo una mia idea molto grezza immagino uno strumento come fosse un ago con in punta per esempio una micro lama retrattile (come un coltellino a serramanico) utile una volta che l'ago è penetrato e si trova nella giusta posizione per procurare delle micro incisioni e a questo far seguire per esempio delle erezioni forzate che durino qualche tempo perchè la nuova cicatrizzazione avvenga a pene massimamente esteso"
Una ultima domanda: c'è o ci sono dei centri riconosciuti di avanguardia nel mondo nei quali viene fatta ricerca su questo argomento?
Grazie ancora a tutti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.8k visite dal 14/02/2008.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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