Durata del rapporto sessuale
Buongiorno a tutti, volevo avere una risposta su un tema quantomai delicato e assai intimo, per cui comprenderete l'imbarazzo che ho nello scrivere.
Io sono un ragazzo ancora vergine, tuttavia quando sono nell'intimità con la mia ragazza capita di masturbarci vicendevolmente.Quello che purtroppo spesso accade è che dopo pochi tocchi della mia ragazza io non riesca a trattenermi e ho l'orgasmo; ho notato che questa cosa avviene anche tramite l'autoerotismo, in quando dopo poco sento lo stimolo e se non mi fermassi qualche secondo arriverei subito all'orgasmo
La mia domanda è: è un segnale che io soffra di eiculazione precoce?
Cordiali saluti
Io sono un ragazzo ancora vergine, tuttavia quando sono nell'intimità con la mia ragazza capita di masturbarci vicendevolmente.Quello che purtroppo spesso accade è che dopo pochi tocchi della mia ragazza io non riesca a trattenermi e ho l'orgasmo; ho notato che questa cosa avviene anche tramite l'autoerotismo, in quando dopo poco sento lo stimolo e se non mi fermassi qualche secondo arriverei subito all'orgasmo
La mia domanda è: è un segnale che io soffra di eiculazione precoce?
Cordiali saluti
[#1]
Caro Utente,i segnali "non sono incoraggianti" ma il recente intervento per circoncisone può dare risultati positivi e,quindi,lasciamo che le esperienze si maturino.Il futuro coito vaginale,favorito dalle secrezioni vaginali,può riservare,gradualmente,dei miglioramenti dei tempi eiaculatori.Consiglierei,comunque,di avvalersi della esperienza di un esperto andrologo.Cordialità.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
[#4]
Gentile utente,
come già espresso dal collega la valutazione deve essere contestualizzata all'interno di un rapporto dal "vivo" con lo specialista.
Mi permetto di aggiungere che, qualora non siano presenti cause "organiche" del disagio, sarebbe opportuno dopo la vista andrologica eventualmente consultare uno specialista in sessuologia (medico o psicologo) che possa stabilire un approfondimento anche in tal senso.
come già espresso dal collega la valutazione deve essere contestualizzata all'interno di un rapporto dal "vivo" con lo specialista.
Mi permetto di aggiungere che, qualora non siano presenti cause "organiche" del disagio, sarebbe opportuno dopo la vista andrologica eventualmente consultare uno specialista in sessuologia (medico o psicologo) che possa stabilire un approfondimento anche in tal senso.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#5]
Gentile Utente,
Mi associo ai colleghi nella risposta.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione sessuale della fase dell'orgasmo e va diagnosticata dall'andrologo, a seguito di visita specialistica, poi la terapia si stabilisce di conseguenza, spesso calibrata alla sua storia sessuale ed emozionale.
Vi sono svariati tipi di e.p., anteportas, intrapostas( fuori o dentro l'ambiente vaginale), primaria, secondaria, assoluta, situazionale.
Sarebbe opportuno conoscere lo IELT( tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) e le emozioni associate alla sfera della sessualità e della sua dimensione di coppia.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
1-counseling psicologico, con particolare attenzione alla sfera della sessualità.
2-psicoterapia,
3-terapia di coppia ad orientamento sessuologico,
4-trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale),
5-farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Dell'aseptto farmacoterapico, se ne occupa l'andrologo, che la seguirà.
Ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Lei è giovane , tracurare un aproblematica significa, tralasciare la salute in generale e sessuale in particolare.
Mi associo ai colleghi nella risposta.
L'eiaculazione precoce, è una disfunzione sessuale della fase dell'orgasmo e va diagnosticata dall'andrologo, a seguito di visita specialistica, poi la terapia si stabilisce di conseguenza, spesso calibrata alla sua storia sessuale ed emozionale.
Vi sono svariati tipi di e.p., anteportas, intrapostas( fuori o dentro l'ambiente vaginale), primaria, secondaria, assoluta, situazionale.
Sarebbe opportuno conoscere lo IELT( tempo di latenza eiaculatoria intravaginale) e le emozioni associate alla sfera della sessualità e della sua dimensione di coppia.
L'approccio terapeutico, potrebbe essere:
1-counseling psicologico, con particolare attenzione alla sfera della sessualità.
2-psicoterapia,
3-terapia di coppia ad orientamento sessuologico,
4-trattamento integrato( farmacoterapia e terapia mansionale),
5-farmaco on de mand( cioè al bisogno).
Dell'aseptto farmacoterapico, se ne occupa l'andrologo, che la seguirà.
Ottimale sarebbe però un lavoro mirato e caleidoscopico, adatto alla sua storia clinica e sessuale
Una “diagnosi non completa” ed una terapia che non affronti le cause nella loro globalità, possono costituire , un fattore di mantenimento del disturbo nel tempo, anziché la risoluzione della disfunzione.
Lei è giovane , tracurare un aproblematica significa, tralasciare la salute in generale e sessuale in particolare.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.1k visite dal 08/04/2012.
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