Terzo intervento varicocele

Buongiorno Dottori,

vi contatto per illustrarvi la mia situazione ed avere alcune informazioni da parte vostra. Nel novembre 2003 vengo operato per varicocele bilaterale con intervento chirurgico in modalità legatura alta. A distanza di alcuni mesi, mi si presenta una recidiva solo a sinistra, che mi viene suggerito di trattare con scleroembolizzazione, intervento all'epoca non mutuabile, motivo per cui decido di temporeggiare.
Ieri mi sottopongo, dopo non breve attesa, all'intervento di scleroembolizzazione per risolvere il problema della recidiva a sinistra, ma l'urologo interventista, dopo vari tentativi a vuoto, rinuncia in quanto non riesce a "repertare la vena spermatica". Nel corso dell'intervento, considerata anche la "tensione" del momento, riesco a recepire solo alcune informazioni, relative a "valvole", credo venose che ostacolavano la riuscita dell'intervento, che mi sembra di aver capito riguardi la "vena mediale".
Lo stesso chirurgo mi fissa subito intervento di "microchirurgia" per intervenire nuovamente sulla recidiva. Volevo solo chiedere alcune informazioni su questo tipo di intervento (mi è stato detto che è anch'esso in anestesia locale di regola), sul rischio recidive etc. Spero poi che possa essere risolutivo, considerato che è il terzo intervento al quale mi sottopongo per risolvere questo varicocele sx.
Porgo cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

l'intervento programmato prevede una ricerca delle vene spermatiche in campo magnificato, cioè sotto osservazione di un microscopio operatore.

Anche in questi casi comunque non sono escluse possibili recidive.

Comunque quale era l'indicazione all'intervento?

Problemi di feertilità oppure fastidi, dolori?

Comunque, se desidera avere informazioni più dettagliate su questo particolare ma complesso tema andrologico, le consiglio di consultare anche l’articolo da me pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/388-varicocele-cosa-fare-quando-da-problemi.html .

Un cordiale saluto.



Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Buonasera Dottore,

La ringrazio della celere risposta. E' un problema che ormai trascino dall'età dello sviluppo e che progressivamente ha comportato alterazioni dei dati del mio spermiogramma. Come Le scrivevo sopra, il primo intervento l'ho subito nel novembre 2003 (iv grado sinistro, i-ii grado destro), all'epoca oltre ad alterazioni dello spermiogramma, avvertivo anche una sensazione di peso, soprattutto la mattina o dopo sforzi, come anche il semplice andare al bagno. La recidiva si è presentata subito a sinistra (i-ii grado), ma l'ho trattata solo ora. Gli ultimi spermiogrammi mostravano alterazioni sia del numero, sia soprattutto della motilità e della morfologia.
L'andrologo al quale mi sono rivolto sostiene che prima di intraprendere qualunque terapia è necessario risolvere i problemi a monte (varicocele) e verificare che non ce ne siano altri (prostatiti, dosaggi ormonali etc).

Le chiedo un parere, più umano forse che professionale, ritiene che ad oggi, con le tecniche e i medicinali di cui la scienza dispone, situazioni simili possano essere recuperate? Ovviamente comprendo che ogni caso è a se stante ed influenzato da molteplici fattori. Per quanto mi riguarda sono un ragazzo di trent'anni, non ho mai fumato, mi alimento regolarmente, faccio sport e ho un peso-forma. Se vuole posso fornirle anche dei dati del mio spermiogramma, sia l'ultimo che negli anni.
Il mio timore è quello di non poter avere figli per via naturale quando vorremo.
La ringrazio dell'attenzione
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

se lo desidera mi indichi almeno l'ultimo spermiogramma fatto.

In questo modo le posso dare un parere più mirato.

Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

alla data dell'ultimo spermiogramma risultano questi dati:
concentrazione: 18,25 mil/ml
numero totale: 54,75 mil

motilità rettilinea veloce: 8%
motilità rettilinea lenta: 10%
motilità in situ: 6%
motilità assente: 76%
n. spz mobili eiaculato: 9,855

forme normali: 4%
anomalie della testa: 96%
anomalie tratto intermedio: 36%
anomalie flagello: 36%
TZI: 1,65
SDI: 1,58
leucociti: <1 mil/ml

quelli precedenti, fatti con cadenza quasi annuale, sono sempre leggermente migliori come morfologia (parto da un 20% e scendo progressivamente), come motilità e come concentrazione. Fanno eccezione due spermiogrammi sballati (uno perchè portavo da qualche settimana un sospensorio, un altro per raccolta incompleta) e ho avuto un picco dopo la prima correzione di varicocele bilaterale del novembre 2003.
A maggio 2004 infatti segnavo concentrazione 57,30 milioni, spz totali 166,17 milioni, forme normali 15%, motilità rettilinea lenta basale 15%, veloce basale 0%, non rettilinea basale 30%, immobili basali 55%. Questo rimane uno dei migliori spermiogrammi della mia vita ad oggi.

Il medico che mi ha in cura (endocrinologo andrologo) sostiene che prima di qualunque terapia è necessario risolvere la questione varicocele (fatta spermiocoltura negativa e risolto precedente caso di prostatite).
Quello che, da profano, non riesco a capire e se, e quanto, queste situazioni possano migliorare e se anche uno spermiogramma che presenta alterazioni rispetto ai parametri OMS può condurre comunque ad un esito favorevole di un tentativo naturale, sia pur con maggiori difficoltà.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

se l'ultima valutazione del liquido seminale, da lei fatta, segue le ultime indicazioni date dall'OMS, il suo quadro seminale presenta solo una non perfetta motilità dei suoi spermatozoi ma questa, se il quadro rimane quello che è, non esclude la possibilità di una fertilizzazione ovocitaria spontanea; anzi stia attento se non vuole avere gravidanze non desiderate.

Cordiali saluti.
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,

come preannunciato nell'intervento di apertura del quesito, sono stato sottoposto ieri pomeriggio (36 ore prima del momento in cui scrivo) ad intervento chirurgico per correzione di varicocele sx in anestesia locale. Poche ore dopo l'intervento sono stato dimesso e vorrei porle due quesiti:

1) il decorso post-operatorio è sin qui abbastanza regolare, non ho febbre nè fastidio alla ferita, assumo due compresse da 1g di augmentin per sei giorni e ogni due giorni mi è stato prescritto di disinfettare la ferita (8-10 punti assorbibili senza rimozione). L'unica cosa che lamento è un gonfiore consistente ad entrambi i testicoli (l'intervento ha riguardato solo la zona sinistra), che assume le caratteristiche di una tumefazione (colore violaceo) a sinistra, dolente al tentativo di pressione.
Per tentare di darle un'idea del gonfiore, quando cammino senza slip le cosce si sfregano con lo scroto.
Sono consapevole che una diagnosi a distanza non è possibile. Il consiglio che le chiedo è il seguente: è una situazione (ematoma, idrocele) "normale" in seguito ad un certo tipo di intervento, per cui dovrebbe bastare il decorso del tempo e gli "slip aderenti" che mi è stato prescritto di portare (cosa che sto facendo), oppure avendo una visita di controllo fissata tra una settimana, mi consiglia di contattare l'ospedale per anticipare questo appuntamento.

2) nella lettera di dimissioni mi viene suggerito di svolgere eco-color-doppler scrotale e spermiogramma di controllo tra sei mesi. L'andrologo cui mi ero sin qui rivolto, mi ha detto di fare gli esami di controllo dopo 3 mesi. Quando può ritenersi significativo il ripetersi di tali esami per avere dei risultati attendibili in termini di riuscita dell'intervento?

cordialità
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore ,

al primo quesito si è già dato lei una risposta: "una diagnosi a distanza non è possibile!".

Al secondo quesito invece le dico che i controlli sono consigliati generalmente a 3-6 mesi dall'intervento.

Gli andrologi tendono quasi sempre ad anticipare queste valutazioni post-chirurgiche.

Cordiali saluti.
[#8]
Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,

La ringrazio della risposta e mi scuso per aver aperto una nuova discussione col quesito che Le avevo posto ma, causa la mia inesperienza del servizio, temevo che una risposta tardiva potesse scorrere nelle board e non essere vista da parte vostra.

A distanza di nove giorni dall'intervento credo di aver risposto abbastanza bene. La sutura si sta assorbendo, ho già ripreso a lavorare in ufficio, avverto tuttavia ancora pesantezza quando sto in piedi e al tatto allo scroto sinistro percepisco come un "tubicino" stranamente duro (non so se sia una vena o altro, nè se possa trattarsi di congestionamento di vasi linfatici come mi capito dopo il primo intervento di varicocele). Voglio attendere qualche giorno prima di porre eventualmente il problema all'urologo che mi ha operato.

Soffrendo da anni di varicocele (anzi speriamo di poter presto dire "avendo sofferto" e che sia la volta buona), volevo chiederle un consiglio su alcune questioni per me "annose", nel senso che ho ricevuto negli anni risposte contradditorie da parte medica su alcune "abitudini". Questo perchè voglio presentarmi alle prossime analisi del liquido seminale nelle migliori condizioni possibili.

Abbigliamento: Attualmente sto portando degli slip "aderenti" (non stretti tuttavia!), su indicazione medica, e finché avverto fastidio continuerò per dare "sostegno". Le chiedo se è meglio in condizioni normali indossare boxer o slip.

Sport: sono un ragazzo che non fuma, pratico sport a livello dilettantistico (calcio) 3-4 volte alla settimana. E' consigliabile o esagerato adottare delle "protezioni" nella pratica sportiva per evitare traumi alla zona. Mi è stato prescritto di non praticare attività sportiva per un mese e mi atterrò scrupolosamente alla prescrizione, attendendo se necessario anche di più.

Alimentazione: pur avendo un peso forma, nella mia dieta spesso c'è poca frutta/verdura e molti grassi (insaccati soprattutto). Le bevande alcoliche le bevo solo occasionalmente. Il fattore alimentazione può avere un'influenza ed eventualmente quali alimenti si dovrebbero privilegiare?

Abitudini sessuali: un'eccessiva masturbazione (diciamo una media di una eiaculazione giornaliera) può influire negativamente sulla fertilità? Ovviamente quando ho eseguito le analisi in passato ho sempre rispettato l'astinenza prescritta (3-5gg).
Quest'ultima domanda gliela pongo perchè dall'intervento ad oggi ho avuto due eiaculazioni e ho verificato un'alta liquidità del liquido seminale, in passato molto più denso, che quindi ho teso a correlare all'intervento subito. Non capisco se lo debba interpretare positivamente o come un possibile problema.

cordialità

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

dopo l'intervento può portare gli indumenti intimi che vuole, fare l'attività sportiva che desidera purché non ci sia un forte impegno degli addominali, alimentazione varia e bilanciata e vita sessuale regolare.

Cordiali saluti.
[#10]
Utente
Utente
Gentili Dottori,

a distanza di tre mesi esatti dall'intervento subito in microchirurgia per la correzione di recidiva di varicocele sx di I°-II° grado (già trattato bilateralmente con precedente intervento nel 2003), ho eseguito le seguenti analisi, con questi risultati

Spermiogramma febbraio 2011 (tra parentesi i dati di luglio 2012):
concentrazione: 18,25 mil/ml (19,75 mil/ml)
numero totale: 54,75 mil (35,55 mil)

motilità rettilinea veloce: 8% (motilità progressiva 30%, motilità totale 53%)
motilità rettilinea lenta: 10%
motilità in situ: 6%
motilità assente: 76%
n. spz mobili eiaculato: 9,855

forme normali: 4% (4%)
anomalie della testa: 96% (96%)
anomalie tratto intermedio: 36% (74%)
anomalie flagello: 36% (18%)
TZI: 1,65 (1,88)
SDI: 1,58 (1,8)
leucociti: <1 mil/ml (idem)
(ASSENTI: emazie, cellule linea spermatogenetica, cellule di sfaldamento, corpuscoli prostatici; PRESENTI: agglutinati)

Spermiocoltura: Positivo a streptococcus agalactiae 1700 CFU/ml; assenza di miceti

Ecodoppler scrotale: minimo reflusso del plesso pampiniforme sinistro compatibile con il recente intervento subito.

Infine, dalla visita effettuata, l'andrologo mi ha spiegato che dopo un intervento pesante come quello microchirurgico è necessario che i circoli venosi si ristabilizzino e al tatto ha notato che le vene testicolari sono troppo "grandi" perchè avevo un varicocele importante.


Secondo l'andrologo di riferimento si tratta di un netto miglioramento per la viscosità (ora è normale, prima era "aumentata++) e per la motilità degli spermatozoi.

Mi viene prescritto:
1) trattamento antibiotico (Chinoplus 600) per il batterio risultato dalla coltura
2) trattamento di 30gg con diosmina (Deflan) per ridurre le dimensioni delle vene nella zona operata.
3) Simbiflor bustine per 20gg per riequilibrare la flora (da iniziare dopo gli antibiotici)
4) spermiocoltura, spermiogramma e visita di controllo a tre mesi
5) facoltativo: iniziare assunzione di integratore alimentare Chiroman


Volevo chiedere un vostro parere circa la diagnosi e prognosi ricevuta. In particolare se davvero i dati dello spermiogramma possono ritenersi migliori. Sinceramente speravo qualcosa di più, ma probabilmente mi concentro solo la concentrazione e le forme normali. Tre mesi sono poi sufficienti per un miglioramento? Io immaginavo mi venisse data una terapia farmacologica, invece mi sembra di capire che l'intenzione sia monitorare nel tempo i dati.

cordiali saluti


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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

tre mesi da un intervento di varicocelectomia non sono un tempo sufficiente per poter vedere un miglioramento significativo e decisivo, soprattutto a livello del liquido seminale, che ha volte necessità per il suo compiersi anche 18-24 mesi.

Detto questo poi la rimandiamo a tutte le considerazioni cliniche, fatte in diretta dal suo urologo, e la invitiamo a seguire attentamente tutte le sue indicazioni terapeutiche che partono da considerazione mediche, vissute in diretta, sul suo problema clinico specifico.

Cordiali saluti.

[#12]
Utente
Utente
Gentile Staff Medici Italia,

riprendo la presente discussione per riscontrarvi sui progressi dei miei dati clinici a distanza di sei mesi dall'intervento di correzione di varicocele recidivo sx:

Spermiogramma febbraio 2011 - ante intervento (3 mesi dall'intervento) (6 mesi dall'intervento):
concentrazione: 18,25 mil/ml (19,75 mil/ml) (30 mil/ml)
numero totale: 54,75 mil (35,55 mil) (114 milioni)

motilità rettilinea veloce: 8% (motilità progressiva 30%, motilità totale 53%) (mot. progressiva 32%, motilità totale 46%)
motilità rettilinea lenta: 10%
motilità in situ: 6%
motilità assente: 76%
n. spz mobili eiaculato: 9,855

forme normali: 4% (4%) (6%)
anomalie della testa: 96% (96%) (94%)
anomalie tratto intermedio: 36% (74%) (16%)
anomalie flagello: 36% (18%) (8%)
TZI: 1,65 (1,88) (1,23)
SDI: 1,58 (1,8) (1,16)
leucociti: <1 mil/ml (idem) (idem)
(ASSENTI: emazie, cellule linea spermatogenetica, cellule di sfaldamento, corpuscoli prostatici, agglutinati)

Spermiocoltura: Positivo a streptococcus agalactiae 300 CFU/ml; assenza di miceti

Ecodoppler scrotale: minimo reflusso del plesso pampiniforme sinistro compatibile con il recente intervento subito.

Esito: NORMOZOOSPERMIA

A distanza di sei mesi dall'intervento, a seguito dell'adozione di un semplice integratore alimentare (Chiroman), secondo l'andrologo i parametri sono notevolmente migliorati. Mi ha prescritto un ulteriore esame ad un anno dall'intervento e, se l'esito fosse sempre questo per lui sono a posto così. Mi ha prescritto un ulteriore ciclo di Chinoplus 600mg (3 giorni) per eliminare lo "streptococcus agalactiae".

Le mie domande sono le seguenti:

1) tutte quelle "anomalie della testa" (tra il 94% e il 96% nonostante l'intervento) sono da ritenersi "normali" o da cosa possono dipendere?

2) Immagino esistano diverse modalità di esame del liquido seminale, più o meno sensibili. Nello specifico sul mio esame c'è scritto che il centro aderisce al programma VEQ per il controllo esterno del liquido seminaile della Regione Toscana di cui è Centro Coordinatore. Lo chiedo perchè su altri spermiogrammi eseguiti presso un altro centro, i parametri di riferimento, che in questo caso mi danno come esito NORMOZOOSPERMIA, sarebbero differenti e più "esigenti" (ad es. 20% forme normali)? Come posso essere certo che i parametri adottati siano quelli standard?



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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Su questi temi complessi la invito a leggersi questo articolo, sempre pubblicato sul nostro sito sui normali parametri OMS dell'esame del liquido seminale:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/925-dallo-spermiogramma-alla-fertilita-probabile-e-possibile.html

Ancora cordiali saluti.
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Utente
Utente
Gentile Dott. Beretta,

La ringrazio dell'articolo che mi ha evidenziato, veramente molto chiaro ed esaustivo circa le mie perplessità. Purtroppo mi rendo conto che il medico andrologo nel corso di una normale visita non possa spiegare dettagliatamente il significato dei parametri e il fine dell'analisi dello spermiogramma, quindi come può immagine al sottoscritto paziente, che pur si fida molto del proprio andrologo, rimane talvolta l'ombra del dubbio.
L'articolo mi ha molto rassicurato sui miei attuali parametri, seguirò le indicazioni del medico e speriamo che a distanza di un anno dall''intervento ci sia un ulteriore miglioramento.
cordiali saluti e buone feste
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Bene .

Pure a lei auguro un Felice Anno Nuovo!