Deficit erettile è malattia?

Ho 56 anni e dopo vita sessuale varia e intensa, da circa 4 anni comincio a lamentare deficit erettile, manifestatosi inizialmente con occasionale perdita di tono durante il rapporto, specie se lungo.
Da qui una escalation che va dalla ripetuta perdita di tono alla quasi assoluta impotenza delle ultime settimane, passando nel frattempo per ulteriore disturbo dell'imput di arrivare al piacere ed iaculare.
Non avendo particolari tabù ho affrontato con serenità iniziale questi problemi, sia con mia moglie che con altre compagne, giungendo infine ad una visita urologica/andrologiga che non evidenziava particolari problemi fisici. Consigliato l'uso di cialis 5mg x 2 mesi e poi a giorni alterni.
Di fatto l'uso del farmaco ripristina una quasi normale vita sessuale, specie nella dose continuata di 3/4 pillole settimanali. La difficoltà lamentata restava una perdita di sensibilità complessiva, più specifica al glande, e la incapacità di decidere il momento della eiaculazione specie durante un rapporto prolungato. La perdita di sensibilità è rilevante specie se misurata agli anni precedenti, quando serviva una certa dose di autocontrollo per avere un lungo rapporto, e alla stimolazione orale, gradita ed irresistibile prima, gradita ma quasi insignificante adesso.
Senza l'uso di farmaci non riesco ad avere erezione spontanea, ma solo stimolata e che spesso consente appena una penetrazione, rilasciandosi subito dopo.
L'eiaculazione, a volte quasi forzata e con poco piacere, avviene una volta su 2/3 rapporti.
Da circa 3 mesi sono separato, vivo una vita sessuale intensa, il desiderio, il piacere del rapporto sono vivi, sia dal punto di vista sentimentale che tattile, in ogni sua forma. La mia compagna è dolce e comprensiva, stiamo bene, troviamo altre forme di piacere ma.......... io comincio a pensare spesso, troppo spesso a questo problema, sento che pensarlo non mi giova, ma nel contempo non riesco a rassegnarmi al fatto di usare il farmaco vita natural durante, è costoso e non posso permettermelo sempre, A volte cerco di risparmiare diradandone l'uso, ma finisce per essere quasi inefficace. ed a questo punto la domanda: ma la DE è o non è una malattia? Ci si può ammalare e subirne gli effetti fisici e psicologigi? Ci sono alternative per cercare di vivere una vita sessuale sana e serena?
PS: Diagnosticato varicocele a 26 anni, organi nella norma, fumato 20/25 sigarette per 40 anni, smesso da 15 mesi, stato di salute complessivo buono, analisi semestrali ottimali, solo lieve piastrinemia.
Grato per eventuali chiarimenti, consigli, indirizzi, specie in ordine alla perdita di sensibilità ed indicazione di alternative (economicamente) possibili al farmaco.
Cordiali saluti ed apprezamento
[#1]
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile signore, il Suo quesito è medico ma anche fisolosofico. La disfunzione erettile è malattia? In un certo senso si, se si intende per malattia la riduzione o la perdita di una funzione corporea. In realtà, la DE è molto spesso la manifestazione di un processo di invecchiamento dei tessuti dei corpi cavernosi del pene, in parte analogo a quello che si verifica per tutti i tessuti corporei. Oggi sappiamo che alcune malattie dell'organismo o alcune abitudini di vita (come il fumo) possono accelerare questo processo che conduce alla progressiva diminuzione della funzione erettile. In certi casi - come nel caso di carenze ormonali - il problema è correggibile, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un processo che può essere contrastato, talora a nche per molti anni, ma solo con l'uso di farmaci appropriati. Nel Suo specifico caso, mi sembra che il ricorso ai farmaci sia opportuno, ma al Suo posto chiederi una seconda approfondita valutazione andrologica. Cordiali saluti e incoraggiamenti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

oltre alle corrette e precise indicazioni già ricevute dal collega Conti, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste tematiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli pubblicati sul nostro sito e visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/184-quando-l-erezione-e-difficile-o-non-c-e-che-cosa-fare.html ,

https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/1234-nuove-terapie-emergenti-nel-trattamento-della-disfunzione-erettile-de.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,
è abbastanza normale che a 56 anni possano rendersi manifesti alcunin problemi relativi al sistema circoaltorio arterioso e venoso che stanno alla base di un corretto funzionamento dell'erezione.
E' chiaro che non si possono avere le stesse prestazioni sessuali a 50 anni di quelle avute a 30.
Fortunatamente oggi esistono farmaci che possono migliorare la circolazione arteriosa del pene e garantire migliori-ottimali erezioni.
Se a giudizio del suo curante non sono emerse altre cause del deficit, il ricorso al cialisa ha una sua specifica ragione. Se usarlo quotidianamente o solo in occasione dei rapporti ( tenedo conto dell'effetto positivo anche nel giorno successivo) questo dipende a mio parere anche dalla frequenza dei rapporti sessuali della coppia e da considerazioni economiche non trascurabili.
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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