Disfunzione erettile a eziologia incerta
Salve a tutti, il mio problema di D.E risale a qualche isolato episodio riscontrato nelle "prime volte" (17-18aa) ascrivibile ad ansia da prestazione ed "intolleranza" al profilattico.
Tale problema è poi apparentemente scomparso negli anni a seguire, in cui avevo rapporti soddisfacenti, non protetti, frequenti e spensierati, perlopiù con partner fissa.
Da circa un anno, con altra partner, ho nuovamente di questi problemi, assenti a inizio relazione, ma che ora sembrano progressivi da circa 1 anno. Raggiungo sempre l'erezione ma il problema è di mantenimento, a volte mantenuta per pochi secondi. Premetto che lei è molto igienista, vuole usare il profilattico pur essendo a conoscenza dell'assenza di patologie sessualmente trasmissibili da parte di entrambi, e che tutto da un po' di tempo appare più meccanico. All'inizio di questo periodo, le poche volte in cui lo facevamo senza non avevo episodi di DE.
Il problema è peggiorato quando ho cominciato a usare inibitori della PDE5 per avere erezione soddisfacente anche con preservativo, i quali sebbene fossero efficaci a bassissime dosi, mi hanno portato ad una condizione tale da non riuscire a mantenere l'erezione in assenza del farmaco, anche senza preservativo!
Il problema continuava ad esserci e, nonostante ci fossero le erezioni mattutine, le erezioni spontanee, normali erezioni e mantenimento durante masturbazione, ho effettuato controlli: analisi sangue, ecografia prostatica,sovrapubica,testicolare, da cui è risultato tutto nella norma, eccetto varicocele bilaterale 1°grado.
La mia domanda è: si tratta di DE psicogena, oppure la presenza di varicocele, associata anche a un episodio di lievi emorroidi esterne (adesso regredite) mi deve far pensare a un'insufficienza venosa "globale" tale da non assicurare il mantenimento dell'erezione? E' necessario che io effettui esame Rigi-scan ed ecocolor penieno? Che terapia devo eseguire nell'uno o nell'altro caso per guarire completamente? Mi spaventa l'idea di una vita sotto farmaci, tra l'altro a dosi sempre maggiori per il fenomeno della tachifilassi.
Grazie mille in anticipo,
A.J.
Tale problema è poi apparentemente scomparso negli anni a seguire, in cui avevo rapporti soddisfacenti, non protetti, frequenti e spensierati, perlopiù con partner fissa.
Da circa un anno, con altra partner, ho nuovamente di questi problemi, assenti a inizio relazione, ma che ora sembrano progressivi da circa 1 anno. Raggiungo sempre l'erezione ma il problema è di mantenimento, a volte mantenuta per pochi secondi. Premetto che lei è molto igienista, vuole usare il profilattico pur essendo a conoscenza dell'assenza di patologie sessualmente trasmissibili da parte di entrambi, e che tutto da un po' di tempo appare più meccanico. All'inizio di questo periodo, le poche volte in cui lo facevamo senza non avevo episodi di DE.
Il problema è peggiorato quando ho cominciato a usare inibitori della PDE5 per avere erezione soddisfacente anche con preservativo, i quali sebbene fossero efficaci a bassissime dosi, mi hanno portato ad una condizione tale da non riuscire a mantenere l'erezione in assenza del farmaco, anche senza preservativo!
Il problema continuava ad esserci e, nonostante ci fossero le erezioni mattutine, le erezioni spontanee, normali erezioni e mantenimento durante masturbazione, ho effettuato controlli: analisi sangue, ecografia prostatica,sovrapubica,testicolare, da cui è risultato tutto nella norma, eccetto varicocele bilaterale 1°grado.
La mia domanda è: si tratta di DE psicogena, oppure la presenza di varicocele, associata anche a un episodio di lievi emorroidi esterne (adesso regredite) mi deve far pensare a un'insufficienza venosa "globale" tale da non assicurare il mantenimento dell'erezione? E' necessario che io effettui esame Rigi-scan ed ecocolor penieno? Che terapia devo eseguire nell'uno o nell'altro caso per guarire completamente? Mi spaventa l'idea di una vita sotto farmaci, tra l'altro a dosi sempre maggiori per il fenomeno della tachifilassi.
Grazie mille in anticipo,
A.J.
[#1]
Gent.mo utente
vista la giovane età e visto il suo "percorso sessuale" è assai probabile che si tratti di DE di tipo psicogeno. Il suo vissuto le genera ansia sia senza, che con l'uso di inibitori PDE 5, e tutto ciò l'allontana dal rapporto invece di avvicinarla.
Un buon consulto sessuologico le potrebbe ridare fiducia e risolvere definitivamente il suo problema.
Un cordiale saluto
vista la giovane età e visto il suo "percorso sessuale" è assai probabile che si tratti di DE di tipo psicogeno. Il suo vissuto le genera ansia sia senza, che con l'uso di inibitori PDE 5, e tutto ciò l'allontana dal rapporto invece di avvicinarla.
Un buon consulto sessuologico le potrebbe ridare fiducia e risolvere definitivamente il suo problema.
Un cordiale saluto
Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it
[#2]
Gentile ragazzo,
Ma chi le ha dato i farmaci?
Ha ricevuto una diagnosi andrologica?
L' eventuale ansia da prestazione, va diagnosticata e curata adeguatamente, il fai da te, non porta mai cose buone.
Le allaego un mio lavoro sull'utlizzo delle pillole dell'amore.
Sluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Ma chi le ha dato i farmaci?
Ha ricevuto una diagnosi andrologica?
L' eventuale ansia da prestazione, va diagnosticata e curata adeguatamente, il fai da te, non porta mai cose buone.
Le allaego un mio lavoro sull'utlizzo delle pillole dell'amore.
Sluti
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/106-dipendenza-psicologica-dalla-terapia-orale-per-il-deficit-erettivo.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio per la grande disponibilità.
I farmaci sono stati prescritti da un medico di base, su mia richiesta al bisogno (sapendo di sbagliare).
Il resto delle indagini da un urologo/andrologo che pare voler sorvolare sul problema psicologico, insistendo su indagini costose di tipo urologico.
Volevo aggiungere che il disturbo non si è mai verificato durante il sesso orale e che più che ansia ormai si tratta di crollo dell'eccitazione in quel momento, spesso dovuto al fatto che "continuo a pensare", c'è differenza?
Credo che la soluzione sia riuscire a svuotare la mente in quel momento, cosa che non mi riesce affatto.
Mi affiderò ad uno psico-sessuologo come consigliato, sperando che sia questo il percorso giusto.
I farmaci sono stati prescritti da un medico di base, su mia richiesta al bisogno (sapendo di sbagliare).
Il resto delle indagini da un urologo/andrologo che pare voler sorvolare sul problema psicologico, insistendo su indagini costose di tipo urologico.
Volevo aggiungere che il disturbo non si è mai verificato durante il sesso orale e che più che ansia ormai si tratta di crollo dell'eccitazione in quel momento, spesso dovuto al fatto che "continuo a pensare", c'è differenza?
Credo che la soluzione sia riuscire a svuotare la mente in quel momento, cosa che non mi riesce affatto.
Mi affiderò ad uno psico-sessuologo come consigliato, sperando che sia questo il percorso giusto.
[#5]
Solitamente l'ansia è ambiente vaginale correlata.
Le indagini di primo livello sono da fare e dall'andrologo, che escluderà cause organiche, valuterà l'eventuale terapia mirata e finalizzata allo svezzamento e con le sedute lavorerà sul resto.
Saluti
Le indagini di primo livello sono da fare e dall'andrologo, che escluderà cause organiche, valuterà l'eventuale terapia mirata e finalizzata allo svezzamento e con le sedute lavorerà sul resto.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.3k visite dal 29/02/2012.
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Approfondimento su Disfunzione erettile
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